DeA Capital S.p.A.
Sede Legale: Via Brera, 21 - 20121 Milano
Capitale Sociale: Euro 306.612.100 (i.v.)
Codice Fiscale, Partita IVA e Iscrizione al Registro Imprese di Milano n. 07918170015
Convocazione
di assemblea
DeA Capital - Relazione Finanziaria Annuale al 31 Dicembre 2015
1
DeA Capital S.p.A.
Sede Legale in Milano, via Brera 21, 20121 Milano
Capitale Sociale Euro 306.612.100 i.v.
Codice fiscale, Partita IVA e Registro imprese di Milano n. 07918170015,
REA di Milano 1833926
Società soggetta all’attività di direzione e coordinamento di De Agostini S.p.A.
CONVOCAZIONE DI ASSEMBLEA
Gli aventi diritto sono convocati in Assemblea ordinaria che si terrà in Milano - Via Chiossetto, 20 - presso lo
Spazio Chiossetto:
- alle ore 10.00 di giovedì 21 aprile 2016 in prima convocazione;
- alle ore 10.00 di lunedì 2 maggio 2016 in seconda convocazione,
per discutere e deliberare sul seguente
Ordine Del Giorno
1. Approvazione del Bilancio d’Esercizio al 31 dicembre 2015. Distribuzione parziale della riserva
sovrapprezzo azioni. Deliberazioni inerenti e conseguenti. Presentazione del Bilancio Consolidato
del gruppo facente capo a DeA Capital S.p.A. al 31 dicembre 2015.
2. Nomina del Consiglio di Amministrazione e del Presidente, previa determinazione del numero
dei suoi componenti; determinazione della durata in carica e dei relativi compensi. Deliberazioni
inerenti e conseguenti.
3. Nomina del Collegio Sindacale e del Presidente; determinazione dei relativi compensi.
Deliberazioni inerenti e conseguenti.
4. Autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie. Deliberazioni inerenti e
conseguenti.
5. Approvazione di un piano di performance share riservato ad alcuni dipendenti e/o amministratori
investiti di particolari cariche di DeA Capital S.p.A., delle società da essa controllate e della
società controllante. Deliberazioni inerenti e conseguenti.
6. Presentazione della Relazione sulla Remunerazione di DeA Capital S.p.A. e voto consultivo
dell’assemblea sulla Politica di Remunerazione di DeA Capital S.p.A. (Sezione I della Relazione
sulla Remunerazione), ai sensi dell’art. 123-ter, del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58, come
successivamente modificato e integrato.
* * *
Presentazione di proposte di delibera/integrazione dell’ordine del giorno
I Soci che, anche congiuntamente, rappresentino almeno il 2,5% del capitale sociale possono chiedere,
entro 10 giorni dalla pubblicazione del presente avviso (ossia entro il 21 marzo 2016), l’integrazione
dell’elenco delle materie da trattare in Assemblea, indicando nella domanda gli ulteriori argomenti da essi
proposti, ovvero presentare proposte di deliberazione sulle materie già all’ordine del giorno dell’Assemblea.
La domanda, unitamente alla certificazione attestante la titolarità della partecipazione rilasciata ai sensi
delle vigenti disposizioni dagli intermediari che tengono i conti sui quali sono registrate le azioni dei Soci
richiedenti, deve essere fatta pervenire per iscritto, entro il suddetto termine, mediante consegna, o invio
tramite posta raccomandata, presso la sede legale della Società all’attenzione della funzione Investor
Relations, ovvero tramite invio per posta elettronica all’indirizzo [email protected] unitamente ad
informazioni che consentano l’individuazione dei Soci presentatori (al riguardo si invita a fornire anche
un recapito telefonico di riferimento). Sempre entro il suddetto termine e con le medesime modalità
deve essere trasmessa, da parte degli eventuali Soci proponenti, una relazione che riporti la motivazione
delle proposte di deliberazione sulle nuove materie di cui viene proposta la trattazione ad integrazione
dell’ordine del giorno ovvero la motivazione relativa alle ulteriori proposte di deliberazione presentate su
materie già all’ordine del giorno. Delle eventuali integrazioni dell’elenco delle materie all’ordine del giorno
dell’Assemblea o della presentazione di ulteriori proposte di deliberazione su materie già all’ordine del
giorno della stessa è data notizia a cura della Società, nelle medesime forme prescritte per la pubblicazione
del presente avviso di convocazione, almeno quindici giorni prima di quello fissato per l’Assemblea in prima
convocazione. Contestualmente alla pubblicazione della notizia d’integrazione dell’ordine del giorno o della
presentazione di ulteriori proposte di deliberazione sulle materie già all’ordine del giorno, le suddette
proposte di integrazione/delibera, così come le relative relazioni predisposte dai Soci, accompagnate da
eventuali valutazioni del Consiglio di Amministrazione, saranno messe a disposizione del pubblico con le
medesime modalità di cui all’art. 125-ter, comma 1, del D. Lgs. n. 58/1998.
L’integrazione non è ammessa in relazione ad argomenti sui quali l’Assemblea delibera, a norma delle
vigenti disposizioni, su proposta del Consiglio di Amministrazione o sulla base di un progetto o di una
relazione da esso predisposta, diversa da quelle di cui all’art. 125-ter, comma 1 del D. Lgs. n. 58/1998.
Diritto di porre domande sulle materie all'ordine del giorno
Coloro ai quali spetta il diritto di voto possono porre domande sulle materie all’ordine del giorno anche
prima dell’Assemblea. Le domande, unitamente alla certificazione rilasciata ai sensi delle vigenti disposizioni
dagli intermediari che tengono i conti sui quali sono registrate le azioni dell’avente diritto attestante la
titolarità della partecipazione, possono essere fatte pervenire mediante invio a mezzo raccomandata presso
la sede legale della Società (si veda la sezione “Sede legale” del presente avviso), all’attenzione della
funzione Investor Relations, ovvero anche mediante trasmissione via telefax al nr. +39 02 62499599 o invio
di comunicazione via posta elettronica all’indirizzo [email protected]. Le domande dovranno pervenire alla
Società entro la fine del terzo giorno precedente la data dell’Assemblea (ossia entro il 18 aprile 2016).
Alle domande pervenute prima dell’Assemblea, nel suddetto termine, è data risposta al più tardi durante
l’Assemblea stessa, precisandosi che si considera fornita in Assemblea la risposta in formato cartaceo
messa a disposizione, all’inizio dell’adunanza, di ciascuno degli aventi diritto al voto. La Società può fornire
una risposta unitaria alle domande aventi lo stesso contenuto. La Società si riserva inoltre di fornire le
informazioni richieste con quesiti pervenuti prima dell’Assemblea mediante apposito spazio “Domande e
Risposte” eventualmente predisposto e consultabile sull’indirizzo internet della Società www.deacapital.it
(sezione Corporate Governance/Assemblee), in tal caso non essendo dovuta risposta neppure in Assemblea.
Legittimazione all’intervento in Assemblea
Sono legittimati a intervenire in assemblea coloro che risulteranno titolari del diritto di voto al termine della
giornata contabile del settimo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'assemblea in prima
convocazione coincidente con il giorno 12 aprile 2016 (record date) e per i quali sia pervenuta alla Società
la relativa comunicazione effettuata dall’intermediario abilitato. Coloro che risulteranno titolari delle azioni
solo successivamente a tale data non avranno il diritto di partecipare e di votare in Assemblea.
La comunicazione dell’intermediario di cui sopra dovrà pervenire alla Società entro la fine del terzo giorno
di mercato aperto precedente la data fissata per l’Assemblea di prima convocazione. Resta tuttavia ferma la
legittimazione all’intervento e al voto qualora la comunicazione sia pervenuta alla Società oltre detto termine,
purché entro l’inizio dei lavori assembleari della singola convocazione. Si rammenta che la comunicazione alla
Società è effettuata dall’intermediario su richiesta del soggetto a cui spetta il diritto di voto.
Rappresentanza in Assemblea
Ogni soggetto legittimato ad intervenire in Assemblea può farsi rappresentare mediante delega scritta ai
sensi delle vigenti disposizioni di legge e regolamentari (in particolare si ricorda che la delega può essere
conferita anche con documento informatico sottoscritto in forma elettronica ai sensi di quanto previsto
dall’art. 135-novies, comma 6, del D. Lgs. n. 58/1998), con facoltà di utilizzare a tal fine il modulo
di delega disponibile sul sito internet www.deacapital.it. La delega può essere notificata alla Società
mediante invio, a mezzo raccomandata, presso la sede legale della Società ovvero mediante comunicazione
elettronica all'indirizzo di posta certificata [email protected].
Il rappresentante può, in luogo dell’originale, consegnare o trasmettere alla Società una copia della delega
attestando sotto la propria responsabilità la conformità della delega all’originale e l’identità del delegante.
L’eventuale notifica preventiva non esime il delegato, in sede di accreditamento per l’accesso ai lavori
assembleari, dall’obbligo di attestare la conformità all’originale della copia notificata e l’identità del delegante.
Rappresentante designato
La delega può essere conferita, con istruzioni di voto sulle proposte in merito agli argomenti all’ordine del
giorno, a Computershare S.p.A., con sede legale in Milano, via Lorenzo Mascheroni n. 19, 20145 Milano,
all’uopo designata dalla Società ai sensi dell’art. 135-undecies, del D. Lgs. n. 58/1998, sottoscrivendo lo
specifico modulo di delega reperibile, in versione stampabile, sul sito internet www.deacapital.it (nell’ambito
della sezione Corporate Governance/Assemblee) ovvero presso la sede legale della Società o presso la
suddetta sede legale di Computershare S.p.A.. La delega con le istruzioni di voto deve pervenire in originale
presso Computershare S.p.A. via Lorenzo Mascheroni n. 19, 20145 Milano, entro la fine del secondo giorno
di mercato aperto precedente la data fissata per l’Assemblea, anche in seconda convocazione (ossia entro
il
19 aprile 2016 in relazione alla prima convocazione ovvero entro il 28 aprile 2016 in relazione alla
seconda convocazione). Copia della delega, accompagnata dalla dichiarazione che ne attesta la conformità
all’originale, potrà essere eventualmente anticipata al Rappresentante designato, entro il suddetto termine,
a mezzo telefax al nr. +39 02 46776850 ovvero allegandola ad un messaggio di posta elettronica da inviarsi
all’indirizzo [email protected]. La delega ha effetto esclusivamente nel caso in cui siano state
conferite istruzioni di voto. La delega e le istruzioni di voto sono revocabili entro il medesimo termine di cui
sopra. Si ricorda che la comunicazione effettuata alla Società dall’intermediario, attestante la legittimazione
all’intervento in Assemblea e all’esercizio del diritto di voto, è necessaria anche in caso di conferimento di
delega al Rappresentante designato. Ai sensi di legge le azioni per le quali è stata conferita delega, anche
parziale, sono computate ai fini della regolare costituzione dell’Assemblea e, nel caso in cui non siano state
conferite istruzioni di voto, le azioni non sono computate ai fini del calcolo della maggioranza e della quota
di capitale richiesta per l’approvazione delle delibere. Informazioni in merito al conferimento della delega a
Computershare S.p.A. (che è possibile contattare telefonicamente per eventuali chiarimenti al nr. +39 02
46776811) vengono anche rese disponibili nell’ambito del suddetto specifico modulo di delega.
Capitale Sociale e Azioni con diritto di voto
Il capitale sociale è di Euro 306.612.100 diviso in nr. 306.612.100 azioni ordinarie, tutte del valore
nominale unitario di Euro 1,00. Ogni azione ordinaria da diritto a un voto nell’Assemblea (escluse le azioni
proprie ordinarie, alla data del 10 marzo 2016 pari a nr. 43.147.751 azioni proprie, il cui diritto di voto è
sospeso ai sensi di legge).
Nomina degli Organi Sociali
Alla nomina del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale si procede ai sensi degli artt. 11 e 18
dello Statuto Sociale ai quali si rinvia.
I membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale sono nominati dall’Assemblea sulla base
di liste presentate dai Soci.
Il rinnovo del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale deve avvenire nel rispetto della
disciplina sull’equilibrio tra i generi di cui alla Legge 12 luglio 2011, n. 120.
Le liste potranno essere presentate da Soci che posseggano, da soli o insieme a altri una partecipazione almeno pari
al 2,5% del capitale sociale. La titolarità della quota minima di partecipazione richiesta per la presentazione delle
liste è determinata avendo riguardo alle azioni che risultano registrate a favore del Socio nel giorno in cui le liste
sono depositate presso la Società. Ciascun Socio, i Soci appartenenti a un medesimo gruppo, e i Soci aderenti a uno
stesso patto parasociale rilevante ai sensi dell'art. 122 del D.Lgs. 58/1998, non possono presentare o concorrere alla
presentazione, neppure per interposta persona o società fiduciaria, di più di una sola lista né possono votare liste
diverse. Le adesioni e i voti espressi in violazione di tale divieto non saranno attribuiti ad alcuna lista.
Le liste dei candidati presentate dai Soci, corredate dalla documentazione richiesta dagli artt. 11 e 18 dello
Statuto Sociale, dovranno essere depositate entro il venticinquesimo giorno precedente la data dell’Assemblea
in prima convocazione (ossia entro domenica 27 marzo 2016) presso la sede legale della Società dal lunedì
al venerdì dalle 8.00 alle 19.00 e il sabato dalle 8.00 alle 14.00, ovvero trasmesse mediante comunicazione
elettronica all’indirizzo di posta certificata [email protected] congiuntamente con le informazioni che
consentano l’identificazione del soggetto che procede alla trasmissione delle liste. Le liste dovranno, inoltre, essere
messe a disposizione del pubblico presso la sede sociale, sul sito internet della Società, www.deacapital.it (sezione
Corporate Governance/Assemblee), nonché presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1info, all’indirizzo
www.1info.it , almeno ventuno giorni prima dell’Assemblea (ossia entro il 31 marzo 2016).
La titolarità del numero di azioni necessario alla presentazione delle liste da parte dei Soci è attestata sulla
base delle certificazioni rilasciate da intermediari abilitati ai sensi della disciplina applicabile comprovanti
la titolarità del numero di azioni rappresentate, determinata avendo riguardo alle azioni che risultano
registrate a favore dei Soci nel giorno in cui le liste sono depositate presso la Società.
Nomina del Consiglio di Amministrazione
Ai sensi dell’art. 11 dello Statuto Sociale l’assunzione della carica di amministratore è subordinata al
possesso dei requisiti previsti dalle disposizioni di legge e di regolamento vigenti.
Le liste contengono un numero di candidati non superiore a quello dei membri da eleggere elencati secondo
un numero progressivo. Ogni candidato potrà presentarsi in una sola lista a pena di ineleggibilità.
Le liste con almeno tre candidati non possono essere composte solo da candidati appartenenti al medesimo
genere (maschile o femminile). I candidati del genere meno rappresentato in tali liste non possono essere
inferiori al terzo (con arrotondamento per eccesso) di tutti i candidati presenti in lista.
Gli Amministratori Indipendenti sono tratti dalla lista che ha ottenuto il maggior numero di voti.
Unitamente a ciascuna lista dovranno depositarsi: (i) le dichiarazioni con le quali i singoli candidati
accettano la propria candidatura, si impegnano - ove nominati - ad accettare la carica e attestano, sotto
la propria responsabilità, l'insussistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità, nonché il possesso
dei requisiti prescritti per le rispettive cariche dalla normativa vigente; (ii) un curriculum vitae, contenente
un'esauriente informativa sulle caratteristiche personali e professionali di ciascun candidato con l'eventuale
indicazione dell'idoneità dello stesso a qualificarsi come indipendente; (iii) l'indicazione dell'identità dei
soci che hanno presentato le liste e la percentuale di partecipazione complessivamente detenuta; (iv)
copia delle certificazioni rilasciate da intermediari abilitati ed attestanti la titolarità del numero di azioni
necessario alla presentazione delle liste medesime.
Coloro che presentano una “lista di minoranza” sono inoltre destinatari delle raccomandazioni formulate
dalla Consob con la Comunicazione n. DEM/9017893 del 26 febbraio 2009.
Le liste presentate senza l’osservanza delle disposizioni che precedono sono considerate come non presentate.
Nel caso in cui venga presentata un’unica lista o nel caso in cui non venga presentata alcuna lista,
l’Assemblea delibera con le maggioranze di legge.
Nomina del Collegio Sindacale
Almeno uno dei Sindaci effettivi deve essere: (a) di genere femminile, qualora la maggioranza dei Sindaci
effettivi sia di genere maschile; e (b) di genere maschile, qualora la maggioranza dei Sindaci effettivi sia di
genere femminile.
Alla minoranza è riservata l'elezione di un Sindaco effettivo e di un supplente.
La nomina del Collegio Sindacale avviene sulla base di liste presentate dai Soci nelle quali i candidati sono
elencati mediante un numero progressivo. La lista si compone di due sezioni; una per i candidati alla carica
di Sindaco effettivo, l'altra per i candidati alla carica di Sindaco supplente.
La lista reca i nominativi, contrassegnati da un numero progressivo, di uno o più candidati.
Nelle liste con tre o più candidati a Sindaco effettivo o supplente, almeno uno dei candidati alla carica di
Sindaco effettivo deve essere di genere diverso dagli altri candidati.
I candidati alla carica di Sindaco devono essere in possesso dei requisiti previsti dalla legge e dallo Statuto
Sociale e dalle altre disposizioni normative applicabili.
Unitamente a ciascuna lista dovranno depositarsi: (i) le informazioni relative all'identità dei soci che hanno
presentato le liste, con indicazione della percentuale di partecipazione al capitale sociale complessivamente
detenuta; (ii) una dichiarazione dei soci diversi da quelli che detengono, anche congiuntamente, una
partecipazione di controllo o di maggioranza relativa, attestante l'assenza di rapporti di collegamento
previsti dell'art. 144-quinquies del Regolamento Emittenti Consob n. 11971; (iii) un curriculum vitae
contenente un'esauriente informativa sulle caratteristiche personali e professionali di ciascun candidato,
con l'evidenza degli incarichi di amministrazione e controllo eventualmente ricoperti in altre società, nonché
le dichiarazioni con le quali i singoli candidati accettano la designazione, si impegnano - ove nominati - ad
accettare la carica ed attestano, sotto la propria responsabilità, l'insussistenza di cause di ineleggibilità e
di incompatibilità, nonché la sussistenza dei requisiti normativamente e statutariamente prescritti per le
rispettive cariche. Coloro che hanno presentato le liste dovranno inoltre depositare copia delle certificazioni
rilasciate da intermediari abilitati e attestanti la titolarità del numero di azioni necessario alla presentazione
delle liste medesime, nei termini e con le modalità indicate dalla normativa vigente.
La lista per la quale non sono osservate le statuizioni di cui sopra è considerata come non presentata.
Qualora, alla data di scadenza del termine di presentazione delle liste, venga presentata una sola lista,
ovvero unicamente liste che risultino collegate tra loro ai sensi della disciplina anche regolamentare
applicabile, possono essere presentate liste sino al terzo giorno successivo a tale data (ossia sino al
30 marzo 2016). In tal caso, la soglia prevista per la presentazione delle liste è ridotta della metà
(ossia 1,25% del capitale sociale). Qualora, decorso l’ulteriore termine di cui al precedente periodo, risulti
presentata un’unica lista, l’intero Collegio Sindacale è nominato da detta lista e il primo candidato viene
nominato Presidente del Collegio Sindacale. Nel caso in cui non sia presentata alcuna lista, l’Assemblea
delibera a maggioranza dei votanti escludendo dal computo gli astenuti.
Documentazione ed informazioni
Si segnala che la documentazione concernente gli argomenti all’ordine del giorno prevista dalle applicabili
disposizioni di legge e regolamentari sarà messa a disposizione del pubblico presso la sede legale della
Società nonché pubblicata sul sito internet della Società www.deacapital.it (sezione Corporate Governance/
Assemblee) nonché presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1info, all’indirizzo www.1info.it , e
comunque con le modalità previste ai sensi della disciplina vigente nei termini ivi prescritti ed i Soci e gli
altri aventi diritto ad intervenire all’Assemblea avranno facoltà di ottenerne copia. In particolare, saranno
messe a disposizione del pubblico:
- dalla data odierna, contestualmente alla pubblicazione del presente avviso, la Relazione degli
Amministratori in merito ai punti 2 e 3;
- dal 22 marzo 2016, la Relazione degli Amministratori sui punti 1 e 5 dell’ordine del giorno e il documento
informativo ex art. 84-bis del Regolamento Emittenti Consob n. 11971;
- dal 30 marzo 2016, la Relazione finanziaria e gli altri documenti di cui all’art. 154-ter, del D.Lgs.
n. 58/1998 e la Relazione sulla Remunerazione nonché la Relazione degli Amministratori sul punto 4
all’ordine del giorno.
Gli aventi diritto hanno diritto di prenderne visione e, su richiesta, di ottenerne copia.
Il presente avviso di convocazione viene pubblicato, ai sensi dell’articolo 125-bis del del D. Lgs. n. 58/1998,
sul sito internet della Società (www.deacapital.it ), con le altre modalità previste dalla normativa vigente,
nonché per estratto sul quotidiano Milano Finanza.
***
Milano, 11 marzo 2016
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
(Lorenzo Pellicioli)
Cariche Sociali
Dati Societari
e Organismi di
DeA Capital S.p.A., società soggetta all’attività di direzione e
coordinamento di De Agostini S.p.A.
Controllo
Sede Legale: Via Brera n. 21 - 20121 Milano, Italia
Capitale Sociale: Euro 306.612.100 (i.v.), rappresentato da azioni del
valore nominale di Euro 1 cadauna, per complessive n. 306.612.100
azioni (di cui n. 42.688.945 in portafoglio al 31 dicembre 2015)
Codice Fiscale, Partita IVA e Iscrizione al Registro Imprese di Milano
n. 07918170015
Consiglio di Amministrazione (*)
Presidente
Lorenzo Pellicioli
Amministratore Delegato
Paolo Ceretti
Amministratori
Lino Benassi
Rosario Bifulco (1 / 4 / 5)
Marco Boroli
Donatella Busso (5)
Marco Drago
Roberto Drago
Francesca Golfetto (1 / 3 / 5)
Severino Salvemini (2 / 3 / 5)
Collegio Sindacale (*)
Presidente
Angelo Gaviani
Sindaci Effettivi
Gian Piero Balducci
Annalisa Raffaella Donesana
Sindaci Supplenti
Annamaria Esposito Abate
Maurizio Ferrero
Giulio Gasloli
Segretario del Consiglio di Amministrazione
Diana Allegretti
Dirigente Preposto alla Redazione dei
Documenti Contabili Societari
Manolo Santilli
Società di Revisione e Controllo Contabile
PricewaterhouseCoopers S.p.A.
(*) In carica sino all’approvazione del Bilancio d'Esercizio al 31 dicembre 2015
(1) Membro del Comitato Controllo e Rischi
(2) Membro e Presidente del Comitato Controlli e Rischi
(3) Membro del Comitato per la Remunerazione e Nomine
(4) Membro e Presidente del Comitato per la Remunerazione e Nomine
(5) Amministratore Indipendente
DeA Capital - Relazione Finanziaria Annuale al 31 Dicembre 2015 9
Lettera agli Azionisti
12
Relazione sulla Gestione
15
1. Profilo di DeA Capital S.p.A.
16
2. Informazioni Borsistiche
20
3. Principali dati patrimoniali ed economici del Gruppo DeA Capital
23
4. Fatti di rilievo intervenuti nell’Esercizio
24
S
ommario
5. Risultati del Gruppo DeA Capital
27
6. Risultati della Capogruppo DeA Capital S.p.A.
63
7. Altre Informazioni
66
8. Proposta di approvazione del Bilancio d’Esercizio
al 31 dicembre 2015 di DeA Capital S.p.A.
e di distribuzione parziale della Riserva Sovrapprezzo Azioni
76
Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2015
77
Attestazione del Bilancio Consolidato
ai sensi dell’art. 154-bis del D. Lgs. 58/98
138
Informazioni ai sensi dell’art. 149-duodecies
del Regolamento Emittenti Consob -
Bilancio Consolidato
139
Bilancio d’Esercizio al 31 dicembre 2015
141
Attestazione del Bilancio d’Esercizio
ai sensi dell’art. 154-bis del D. Lgs. 58/98
194
Informazioni ai sensi dell’art. 149-duodecies
del Regolamento Emittenti Consob -
Bilancio d’Esercizio
195
Sintesi dei Bilanci delle Società Controllate
al 31 dicembre 2015
197
Relazioni della Società di Revisione
199
Relazione del Collegio Sindacale
205
DeA Capital - Relazione Finanziaria Annuale 31 Dicembre 2015
11
Lettera
“Il NAV del Gruppo DeA Capital
è rimasto sostanzialmente stabile
a 2,07 Euro per azione, al netto
del dividendo straordinario
distribuito nel mese di
maggio. La cessione parziale
dell’investimento in Migros
consente la distribuzione di un
altro dividendo straordinario,
mantenendo comunque ampie
risorse da destinare a buyback e
nuovi investimenti”
12 DeA Capital - Lettera agli Azionisti
agli Azionisti
S
ignori Azionisti,
il
2015 è stato caratterizzato, in Europa, da una
terzi che si affidano a IDeA Capital Funds e IDeA
crescita economica ancora ridotta nonostante l’avvio
FIMIT. Inoltre, qualora emergessero nell’ambito
di politiche monetarie ancora più espansive, anche
degli asset alternativi, delle opportunità di co-
a causa di un contesto meno favorevole a livello
investimento, di dimensioni più contenute rispetto ai
globale e dell’impatto dello stesso sui prezzi delle
primi investimenti effettuati da DeA Capital, queste
principali commodity.
verranno attentamente considerate, nell’ottica di
L’economia italiana è tornata a crescere per la prima
creazione di valore nel medio-lungo termine.
volta dopo quattro anni, ma a tassi ancora inferiori
all’unità e quindi non in misura tale da far uscire
La Vostra Società si attende anche quest’anno
definitivamente il nostro Paese dalla crisi economica
di beneficiare di flussi di cassa positivi dai propri
e del sistema finanziario che ha condizionato gli
investimenti di private equity. I fondi gestiti dal
ultimi anni.
Gruppo nei quali la Holding investe hanno garantito
I mercati azionari in Europa hanno vissuto un 2015
a quest’ultima distribuzioni nette per oltre 35 milioni
positivo, spinti dalla liquidità iniettata dalla BCE nel
di Euro nel 2015 (già 14 milioni nel 2014) e un
sistema e da rendimenti obbligazionari ai minimi
contributo positivo al NAV. Inoltre residuano alcuni
storici. Il risveglio a inizio 2016 è stato però brusco
investimenti minori che potranno essere oggetto di
e mitigato solo da un ulteriore intervento delle
futura cessione.
autorità monetarie, le cui munizioni si stanno però
progressivamente esaurendo e necessitano di un
DeA Capital ha inoltre mantenuto nel 2015 il
supporto da parte delle politiche fiscali.
proprio focus sullo sviluppo delle attività nel settore
dell’Alternative Asset Management, che ha generato
DeA Capital ha fatto ulteriori progressi nel suo
85 milioni di Euro di ricavi e circa 18 milioni di Euro
percorso di uscita dagli investimenti diretti
di utili netti rettificati.
“storici” di private equity. Dopo la cessione della
Le condizioni per il fundraising, soprattutto sul
partecipazione indiretta in Générale de Santé, che
mercato domestico, restano difficili e IDeA Capital
aveva portato nel 2014 all’incasso di oltre 160
Funds e IDeA FIMIT continuano a dedicare i propri
milioni di Euro è stata ceduta nel luglio del 2015
sforzi all’identificazione delle opportunità di mercato
metà dell’investimento detenuto in Migros al gruppo
e al lancio di nuovi prodotti, per completare
Anadolu, con un incasso pari a circa 108 milioni di
il percorso di evoluzione dei propri modelli di
Euro.
business. Nel 2015 si sono finalmente visti anche
nell’immobiliare italiano alcuni chiari segnali di
L’ulteriore afflusso di risorse finanziarie ha quindi
ripresa, sia nel valore delle transazioni, sia nei
consentito di proporre all’Assemblea degli Azionisti
prezzi, a fronte però di una perdurante carenza di
un nuovo dividendo straordinario di 0,12 Euro per
investitori istituzionali domestici e di una strutturale
azione dopo il dividendo di 0,30 Euro pagato nel
lentezza del settore ad introdurre i necessari
2015, con la distribuzione di parte della riserva
cambiamenti. In questo contesto il management
sovrapprezzo. Il controvalore complessivo è di oltre
ritiene che si stiano comunque creando le condizioni
30 milioni e consente di mantenere una posizione
per un progressivo rafforzamento delle posizioni
finanziaria netta ampiamente positiva nel bilancio
competitive e tale obiettivo verrà perseguito con
della Holding.
coerenza.
E’ intenzione del management di DeA Capital
proseguire con gli acquisti di azioni proprie, con
l’intento di creare valore per gli azionisti, sfruttando
le opportunità offerte dalla dimensione dello sconto
sul NAV a cui trattano le azioni.
Lorenzo Pellicioli
Paolo Ceretti
Parte della liquidità verrà utilizzata anche per nuovi
Presidente
Amministratore Delegato
investimenti a supporto delle iniziative lanciate
dalle SGR del Gruppo, come da sempre è stato
fatto anche allo scopo di creare un allineamento
tra gli interessi di DeA Capital e degli investitori
DeA Capital - Relazione Finanziaria Annuale al 31 Dicembre 2015
13
Relazione
sulla Gestione
DeA Capital - Relazione Finanziaria Annuale al 31 Dicembre 2015
15
Profilo di
Con un Portafoglio Investimenti di circa 455 milioni di Euro e Asset
Under Management per 9.500 milioni di Euro, DeA Capital S.p.A. è
uno dei principali operatori italiani dell’alternative investment.
La Società, attiva nel Private Equity Investment e nell’Alternative
Asset Management, è quotata alla Borsa Valori di Milano -
segmento FTSE Italia STAR - ed è la capo-fila del Gruppo
De Agostini relativamente agli investimenti di carattere finanziario.
Con riferimento all’attività di Private Equity Investment,
DeA Capital S.p.A. si caratterizza per un capitale “permanente” e
ha quindi il vantaggio rispetto ai fondi di private equity tradizionali,
normalmente vincolati a una durata di vita prefissata, di una
maggiore flessibilità nell’ottimizzazione del timing di ingresso e
uscita dagli investimenti; tale flessibilità le consente di adottare,
nell’ambito della politica di investimento, un approccio basato sulla
creazione di valore in un’ottica anche di medio-lungo termine.
Con riferimento all’attività di Alternative Asset Management,
DeA Capital S.p.A. - attraverso le proprie controllate IDeA
FIMIT SGR e IDeA Capital Funds SGR - è operatore leader in
Italia, rispettivamente, nella gestione di fondi di real estate e nei
programmi di fondi di fondi di private equity. Le due società
sono impegnate nella promozione, gestione e valorizzazione
di fondi di investimento, con approcci basati su competenze di
settore e capacità di individuare le migliori opportunità di ritorno.
Negli ultimi anni, proprio l’attività di Alternative Asset
Management è stata quella sui cui si è maggiormente concentrato
il focus di sviluppo strategico della Società. In questa prospettiva
è previsto che l’asset allocation di DeA Capital S.p.A. continui
a concentrarsi su tale attività, anche attraverso investimenti
nei fondi gestiti dalle suddette piattaforme di private equity /
real estate, in una logica di ritorno finanziario.
16 DeA Capital - Profilo di DeA Capital
DeA Capital
PRIVATE EQUITY INVESTMENT
Investimenti Diretti
In società, operanti prevalentemente in Europa
ed Emerging Europe.
Investimenti Indiretti
In fondi di private equity e real estate.
ALTERNATIVE ASSET
MANAGEMENT
IDeA Capital Funds SGR,
attiva nella gestione di fondi di private equity (fondi
di fondi, fondi di co-investimento e fondi tematici).
1,6 Mld €
Asset Under Management: 1,6 Mld. di Euro
IDeA FIMIT SGR,
attiva nella gestione di fondi di real estate.
7,9 Mld €
Asset Under Management: 7,9 Mld. di Euro
IRE / IRE Advisory,
attive nel project, property e facility management,
nonché nell’intermediazione immobiliare.
Per ulteriori info:
vedere sezioni: Investimenti e Asset Management
DeA Capital - Relazione Finanziaria Annuale al 31 Dicembre 2015
17
Al 31 dicembre 2015 DeA Capital S.p.A. ha registrato un
- quota di rilevanza strategica in Sigla, operante nel
patrimonio netto consolidato di pertinenza pari a 547,0 milioni
credito al consumo non finalizzato (“Cessione del Quinto dello
di Euro (653,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2014, prima
Stipendio - CQS” e “Prestiti Personali - PL”) e nel servicing
della distribuzione del dividendo straordinario per 79,9 milioni
per i “Non Performing Loans - NPL”, in Italia.
di Euro, avvenuta a maggio 2015), corrispondente a un
La partecipazione è detenuta attraverso la società di diritto
Net Asset Value (“NAV”) pari a 2,07 Euro/Azione, con un
lussemburghese Sigla Luxembourg S.A., collegata del Gruppo
Portafoglio Investimenti di 454,8 milioni di Euro (625,0 milioni
DeA Capital (quota del 41,39%).
di Euro al 31 dicembre 2014).
• Fondi
In dettaglio, il Portafoglio Investimenti è costituito da
Partecipazioni - Private Equity Investment per 88,0 milioni
- quote in n. 6 fondi gestiti dalla controllata IDeA Capital Funds
di Euro, da Fondi - Private Equity Investment per 194,1
SGR ovvero nei tre fondi di fondi IDeA I Fund of Funds
milioni di Euro e da Attività Nette legate all’Alternative Asset
(IDeA I FoF), ICF II e ICF III, nel fondo di co-investimento
Management per 172,7 milioni di Euro.
IDeA Opportunity Fund I (IDeA OF I) e nei fondi tematici
IDeA Efficienza Energetica e Sviluppo Sostenibile (IDeA
EESS) e IDeA Taste of Italy (IDeA ToI);
Portafoglio Investimenti
31 dicembre 2015
- quota nel fondo immobiliare Atlantic Value Added (AVA),
gestito da IDeA FIMIT SGR;
n.
Euro/Mln.
Partecipazioni
3
88,0
- quote in n. 6 fondi di venture capital.
Fondi (*)
13
194,1
Private Equity Investment
16
282,1
Alternative Asset Management (*)
4
172,7
Alternative asset management
Portafoglio Investimenti
20
454,8
- quota di controllo in IDeA Capital Funds SGR (100%),
(*) Le quote dei fondi di Private Equity consolidati integralmente
attiva nella gestione di fondi di private equity (fondi di fondi,
e le partecipazioni in società controllate relative all'Alternative
fondi di co-investimento e fondi tematici), con asset under
Asset Management sono valorizzate in questo prospetto con
il metodo del patrimonio netto per la quota di pertinenza del
management per circa 1,6 miliardi di Euro e n. 8 fondi gestiti;
Gruppo.
- quota di controllo in IDeA FIMIT SGR (64,30%), la più
importante SGR immobiliare indipendente in Italia, con asset
under management per circa 7,9 miliardi di Euro e n. 37 fondi
Private equity investment
gestiti (di cui n. 5 quotati);
• Principali partecipazioni
- quote di controllo in IRE / IRE Advisory (96,99%),
attive nel project, property e facility management, nonché
- quota di partecipazione minoritaria in Migros, operatore
nell’intermediazione immobiliare.
leader della grande distribuzione organizzata in Turchia,
le cui azioni sono quotate all’Istanbul Stock Exchange. La
partecipazione è detenuta attraverso la società di diritto
lussemburghese Kenan Investments S.A., investimento iscritto
nel portafoglio AFS del Gruppo DeA Capital (quota del 17,11%);
18 DeA Capital - Profilo di DeA Capital
Al 31 dicembre 2015 la struttura societaria del Gruppo facente riferimento a DeA Capital S.p.A. (di seguito anche il “Gruppo
DeA Capital” o, più semplicemente, il “Gruppo”), era così sintetizzabile:
Società Holding
DeA Capital
S.p.A.
Private Equity Investment
Alternative Asset Management
Fondi e altre
partecipazioni
100%
100%
96,99%
IDeA
DeA Capital
Capital Funds
Real Estate
SGR
1,30%
IRE
3,00%
IDeA FIMIT
SGR
100%
100%
IRE
IDeA RE
Advisory
Partecipazione
Partecipazione
Quote
Quote
Quote
Quote
Quote
Quote
Quote
Kenan
Sigla
IDeA
ICF II
ICF III
IDeA OF I
EESS
ToI
AVA
Investments
Luxembourg
I FoF
Partecipazione
Partecipazione
Migros
Sigla
Private Equity
Private Equity Investment
Alternative
Investment “Diretto”
“Indiretto”
Asset Management
DeA Capital - Relazione Finanziaria Annuale al 31 Dicembre 2015
19
Informazioni
COMPOSIZIONE DELL’AZIONARIATO - DEA CAPITAL S.P.A. (#)
25,8
%
Flottante
58,3
%
2,0
%
De Agostini S.p.A.
Highclere International
Investors LLP
13,9
%
Azioni proprie
(#) Dati al 31 dicembre 2015, sulla base delle ultime comunicazioni disponibili
Nota: alla data del 9 marzo 2016 le azioni proprie sono pari a 43.147.751 ovvero il 14,1% circa del
capitale sociale
20 DeA Capital - Informazioni borsistiche
Borsistiche
ANDAMENTO DEL TITOLO *
Dall’11 gennaio 2007, data di avvio dell’operatività da parte di DeA Capital S.p.A., al 31 dicembre 2015
3,3
2,8
2,3
1,8
1,3
0,8
0,3
DeA Capital
LPX 50
FTSE All
Dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2015
1.70
1.60
1.50
1.40
1.30
1.20
DeA Capital
LPX 50
FTSE All
(*) Fonte Bloomberg
Per ulteriori info:
vedere sezione: Investor Relations
DeA Capital - Relazione Finanziaria Annuale al 31 Dicembre 2015
21
La performance del titolo DeA Capital
Dall’11 gennaio 2007, data di avvio dell’operatività
Di seguito le quotazioni registrate nel corso del
da parte di DeA Capital S.p.A., al 31 dicembre
2015:
2015, il titolo della Società ha realizzato una
performance pari al -40,8%; nello stesso
Dati in Euro/Azione
2015
arco temporale, gli indici FTSE All-Share® e
Prezzo massimo di riferimento
1,63
LPX50® hanno fatto registrare performance pari
rispettivamente al -45,1% e al -15,0%.
Prezzo minimo di riferimento
1,25
Prezzo medio semplice
1,47
Con riferimento alla performance del 2015, il
Prezzo al 31 dicembre 2015
1,41
titolo DeA Capital ha fatto segnare una variazione
del +3,6%, mentre l’indice del mercato italiano
FTSE All-Share® del +15,4% e l’indice LPX50®
Dati in milioni di Euro
31 dic. 2015
del +7,6%. La liquidità del titolo è leggermente
Capitalizzazione di mercato (*)
434
diminuita rispetto ai volumi del 2014, con volumi
medi giornalieri di scambio di oltre 317.000 azioni.
(*) Capitalizzazione al netto delle azioni proprie pari a circa 372 milioni di Euro.
Prezzi e performance del titolo DeA Capital sono
rettificati dell’ammontare (0,30 Euro per azione)
distribuito agli Azionisti nel maggio 2015.
Investor Relations
DeA Capital S.p.A. mantiene un’attività stabile
geografica in 34 paesi tra Europa, Australia, Nord
e strutturata di relazione con gli investitori,
America e resto del mondo.
istituzionali e individuali. Nel corso del 2015,
in linea con gli anni precedenti, la Società ha
Si segnala che le ricerche predisposte dagli
proseguito l’attività di comunicazione, con la
intermediari sopra citati sono disponibili nella
partecipazione alla STAR Conference di Milano
sezione Investor Relations/Analyst Coverage del
tenutasi a marzo. In tale occasione, la Società ha
incontrato una decina di investitori istituzionali.
In generale si sono tenuti incontri e conferenze
Da dicembre 2008 il titolo DeA Capital fa parte
telefoniche con investitori istituzionali, portfolio
degli indici LPX50® e LPX Europe®. Gli indici
manager e analisti finanziari, sia italiani, sia di
LPX® misurano le performance delle principali
altri paesi.
società quotate operanti nel private equity
(“Listed Private Equity” o LPE). L’indice LPX50®,
Il titolo è attualmente coperto con ricerca dai
grazie all’elevata diversificazione per geografia
due principali intermediari sul mercato italiano,
e tipologia di investimento, è diventato uno dei
Equita SIM e Intermonte SIM, quest’ultimo con il
benchmark più utilizzati per l’LPE asset class
ruolo di specialist. Inoltre, da inizio 2015 è stata
Il metodo di composizione dell’indice è pubblicato
avviata la copertura del titolo anche da parte di
nella Guida degli Indici LPX Equity. Per ulteriori
Edison Investment Research, società indipendente
informazioni si rimanda al sito internet
specializzata nella ricerca azionaria, con base
www.lpx.ch. Il titolo DeA Capital fa parte, inoltre,
a Londra, e nel 2015 le ricerche relative a DeA
dell’indice GLPE Global Listed Private Equity
Capital sono state lette da circa 1.370 investitori
Index, creato da Red Rocks Capital, una società
istituzionali e analisti, con una distribuzione
di asset management USA, specializzata nelle
Per ulteriori info:
vedere sezione: Investor Relations
22 DEA CAPITAL - RELAZIONE SULLA GESTIONE
società di private equity quotate. L’indice nasce
3. Principali dati patrimoniali
per monitorare la performance delle società di
ed economici del Gruppo
private equity quotate nel mondo ed è composto
DeA Capital
da 40 a 75 titoli. Per ulteriori informazioni:
Di seguito sono riportati i principali dati patrimoniali ed
A inizio 2015 è stato lanciato il nuovo sito web
economici del Gruppo DeA Capital al 31 dicembre 2015,
di DeA Capital S.p.A., completamente rinnovato
confrontati con i corrispondenti dati al 31 dicembre.
nel layout grafico e nelle funzionalità; il sito è
raggiungibile all’indirizzo www.deacapital.it ed è
31 dic.
31 dic. 2014
31 dic. 2014
disponibile in lingua italiana e in versione inglese.
(Dati in milioni di Euro)
2015
"adjusted" (*) "as reported"
Il nuovo sito si presenta arricchito di informazioni,
Nav / Azione (€)
2,07
2,11
2,41
dati finanziari, strumenti, documenti, video e
news relative all’attività del Gruppo DeA Capital,
Nav di Gruppo
547,0
573,6
653,5
alla strategia e al portafoglio investimenti. Vi è
Portafoglio
Investimenti
454,8
625,0
625,0
inoltre la possibilità di accedere direttamente dalla
Posizione Finanziaria
homepage ai social network in cui DeA Capital
Netta Società Holding
90,0
(39,3)
40,6
S.p.A. è presente, oltre alla possibilità di condividere
Posizione Finanziaria
sui social articoli, comunicati o sezioni ritenuti
Netta Consolidata
133,8
(22,1)
57,8
interessanti da parte degli utenti. DeA Capital S.p.A.
(*) I Risultati al 31 dic. 2014 "adjusted" riflettono la distribuzione del
dividendo straordinario pari a 0,30
€/az., ovvero complessivamente
ha difatti consolidato la propria presenza nell’ambito
79,9 milioni di Euro, effettuata nel mese di maggio 2015.
di Wikipedia e dei social network - Slideshare e
Linkedin - con i più recenti documenti istituzionali,
Esercizio
Esercizio
quali relazioni e presentazioni.
(Dati in milioni di Euro)
2015
2014
Risultato Netto della Capogruppo
(18,9)
(4,5)
A partire da aprile 2014 DeA Capital S.p.A.
Risultato Netto di Gruppo
41,1
(57,6)
pubblica il bilancio interattivo, relativo ai
Risultato Complessivo
risultati finanziari annuali; le versioni di detto
(Quota Gruppo)
bilancio per il 2013 e 2014 sono disponibili sul sito
(Statement of Performance - IAS 1)
(13,2)
30,1
nella sezione “Bilanci e Relazioni”.
Nella tabella di seguito è riportata l’evoluzione del
Il web è da sempre il principale strumento di
NAV di Gruppo nel corso del 2015:
contatto per gli investitori, i quali hanno la
Valore
possibilità di iscriversi a varie mailing list per
Evoluzione NAV
Complessivo N. Azioni Valore per
ricevere tempestivamente tutte le novità relative
di Gruppo
(M€) (in milioni) Azione (€)
al Gruppo DeA Capital e di inviare domande o
Nav di Gruppo al
31 dicembre 2014
richieste di informazioni e documenti alla Funzione
"as reported"
653,5
271,6
2,41
Investor Relations della Società, che si impegna
Distribuzione
dividendo straordinario
(79,9)
(0,30)
a rispondere in tempi brevi, come indicato nella
Nav di Gruppo al
Investor Relations Policy pubblicata sul sito.
31 dicembre 2014
Agli investitori è altresì dedicata una newsletter
"adjusted"
573,6
271,6
2,11
Acquisti di Azioni
trimestrale che ha l’obiettivo di mantenere gli
Proprie
(13,0)
(7,7)
1,69*
stessi aggiornati sulle principali novità del Gruppo,
Risultato Complessivo
nonché di analizzare i risultati trimestrali e la
- Statement of
Performance - IAS 1
(13,2)
performance del titolo.
Altri movimenti di NAV
(0,4)
Nav di Gruppo al
31 dicembre 2015
547,0
263,9
2,07
DeA Capital S.p.A. prosegue così nell’intento
di rafforzare la propria presenza sul web e di
(*) Prezzo medio degli Acquisti 2015.
rendere disponibili le proprie informazioni per gli
Stakeholders tramite molteplici canali.
DeA Capital - Relazione Finanziaria Annuale al 31 Dicembre 2015
23
Nella tabella di seguito è riportato il dettaglio della situazione patrimoniale del Gruppo al 31 dicembre 2015:
31 dicembre 2015
31 dicembre 2014 "adjusted" (*)
M€
% CIN
€/Az.
M€
% CIN
€/Az.
Private Equity Investment
- Kenan Inv. / Migros
76,3
17%
0,29
209,1
34%
0,77
- Fondi di Private Equity / Real Estate
194,1
43%
0,74
203,0
33%
0,75
- Altro (Sigla,...)
11,7
3%
0,05
11,4
2%
0,04
Totale PEI (A)
282,1
62%
1,08
423,5
69%
1,56
Alternative Asset Management
- IDeA FIMIT SGR
121,7
27%
0,46
144,6
24%
0,53
- IDeA Capital Funds SGR
39,7
9%
0,15
49,9
8%
0,18
- IRE / IRE Advisory
11,3
3%
0,04
7,0
1%
0,03
Totale AAM (B)
172,7
38%
0,65
201,5
33%
0,74
Portafoglio Investimenti (A+B)
454,8
100%
1,73
625,0
102%
2,30
Altre attività (passività) nette
2,2
0%
0,00
(12,1)
-2%
(0,04)
CAPITALE INVESTITO NETTO ("CIN")
457,0
100%
1,73
612,9
100%
2,26
Posizione Finanziaria Netta Società Holding
90,0
20%
0,34
(39,3)
-6%
(0,15)
NAV
547,0
120%
2,07
573,6
94%
2,11
(*) I Risultati al 31 dic. 2014 "adjusted" riflettono la distribuzione del dividendo straordinario pari a 0,30
€/azione, ovvero complessivamente 79,9 milioni di
Euro, effettuata nel mese di maggio 2015.
4. Fatti di rilievo intervenuti
Parallelamente, il Gruppo DeA Capital ha ricevuto rimborsi di
nell’Esercizio
capitale per complessivi 54,6 milioni di Euro dai fondi IDeA I
FoF (31,3 milioni di Euro), ICF II (4,7 milioni di Euro), IDeA
Di seguito si riportano i fatti di rilievo avvenuti nel corso
OF I (17,0 milioni di Euro) e IDeA EESS (1,6 milioni di Euro),
dell’esercizio 2015.
da portarsi interamente a riduzione del valore delle quote.
Pertanto, nel complesso, i fondi di private equity nei quali
Fondi di Private Equity - Versamenti / DeA Capital S.p.A. ha investito hanno prodotto, per la quota
Distribuzioni di Capitale
di competenza del Gruppo, un saldo netto di cassa positivo
per complessivi 34,7 milioni di Euro.
Nel corso del 2015 il Gruppo DeA Capital ha portato ad
incremento dei rispettivi investimenti i versamenti effettuati
per complessivi 19,9 milioni di Euro nei fondi IDeA I FoF
Piano di acquisto di azioni proprie /
(6,0 milioni di Euro), ICF II (2,5 milioni di Euro), ICF III (2,7
buy-back
milioni di Euro), IDeA OF I (1,8 milioni di Euro), IDeA EESS
(4,0 milioni di Euro), IDeA ToI (1,4 milioni di Euro) e AVA
In data 17 aprile 2015 l’Assemblea degli Azionisti di
(1,5 milioni di Euro).
DeA Capital S.p.A. ha autorizzato il Consiglio di
24 DeA Capital - Relazione sulla Gestione
Amministrazione della Società a porre in essere atti di acquisto
Nuovo Piano di performance share
e di disposizione, in una o più volte, su base rotativa, di un
numero massimo di azioni ordinarie della Società stessa
In data 17 aprile 2015 l’Assemblea degli Azionisti di
rappresentanti una partecipazione non superiore al 20% del
DeA Capital S.p.A. ha approvato il Piano di Performance
capitale sociale.
Share DeA Capital 2015-2017 che prevede l’assegnazione
di massime 675.000 Units. Alla stessa data, il Consiglio
Il nuovo piano ha sostituito quello precedente, autorizzato
di Amministrazione di DeA Capital S.p.A., in attuazione
dall’Assemblea degli Azionisti in data 17 aprile 2014 (la
della delibera dell’Assemblea, ha deliberato (i) di dare
cui scadenza era prevista con l’approvazione del Bilancio
avvio al Piano di Performance Share 2015-2017 approvato
2014), e persegue i medesimi obiettivi di quest’ultimo quali,
dall’Assemblea, conferendo al Presidente del Consiglio
tra l’altro, l’acquisizione di azioni proprie da utilizzare per
di Amministrazione e all’Amministratore Delegato tutti
operazioni straordinarie e piani di incentivazione azionaria,
i necessari poteri, da esercitarsi in via disgiunta e con
l’offerta agli Azionisti di uno strumento di monetizzazione
facoltà di sub-delega e (ii) di assegnare n. 515.000 Units
dell’investimento, la stabilizzazione del titolo e la
(rappresentanti il diritto di ricevere gratuitamente, ai
regolarizzazione dell’andamento delle negoziazioni nei limiti e
termini e alle condizioni indicate dal piano stesso, azioni
nel rispetto della normativa vigente.
ordinarie della Società) a favore di alcuni dipendenti e/o
amministratori investiti di particolari cariche della Società,
L’autorizzazione prevede che le operazioni di acquisto possano
delle società da essa controllate e della controllante
essere effettuate fino alla data dell’Assemblea di approvazione
De Agostini S.p.A..
del Bilancio al 31 dicembre 2015 e, comunque, non oltre
la durata massima consentita dalla Legge, secondo tutte le
In data 27 agosto 2015, il Consiglio di Amministrazione ha
modalità consentite dalla normativa vigente, e che DeA Capital
assegnato ulteriori 150.000 Units a dipendenti investiti di
S.p.A. possa disporre delle azioni acquistate anche con finalità
particolari cariche.
di trading, senza limite temporale. Il corrispettivo unitario
per l’acquisto delle azioni sarà stabilito di volta in volta dal
Le azioni assegnate per effetto della maturazione delle Units
Consiglio di Amministrazione della Società, fermo restando
saranno rivenienti dalle azioni proprie in possesso della Società.
che detto corrispettivo non potrà essere né superiore, né
inferiore del 20% rispetto al prezzo di riferimento registrato
Il Piano prevede, altresì, la possibilità per DeA Capital S.p.A.
dal titolo nella seduta di borsa precedente ogni singola
di imporre ai beneficiari la restituzione, in tutto o in parte,
operazione di acquisto. L’autorizzazione alla disposizione
di quanto ricevuto ai sensi del Piano, qualora emergessero
delle azioni proprie già in portafoglio e di quelle che saranno
circostanze oggettive dalle quali risulti che i dati, sulla cui
eventualmente acquistate è stata, invece, rilasciata senza
base è stato verificato il raggiungimento degli obiettivi
limiti temporali e secondo le modalità ritenute più opportune,
richiesti per la maturazione delle Units, erano errati (c.d.
ad un prezzo che sarà determinato di volta in volta dal
claw-back”).
Consiglio di Amministrazione, ma che non potrà essere (salvo
specifiche eccezioni individuate) inferiore del 20% rispetto al
L’Assemblea ha inoltre espresso parere favorevole sulla
prezzo di riferimento registrato dal titolo nella seduta di borsa
Politica di Remunerazione della Società, ex art. 123-ter del
precedente ogni singola operazione di vendita. Le operazioni
Testo Unico della Finanza.
di disposizione potranno essere effettuate anche per finalità di
trading.
Modifica dei piani di performance share
Alla stessa data il Consiglio di Amministrazione della Società
e stock option 2013-2015, 2014-2016
ha deliberato di dare avvio all’attuazione del piano di acquisto
e 2015-17
e disposizione di azioni proprie autorizzato dall’Assemblea,
conferendo al Presidente del Consiglio di Amministrazione
In data 17 aprile 2015 l’Assemblea degli Azionisti ha
e all’Amministratore Delegato tutti i necessari poteri, da
approvato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 114-bis del TUF,
esercitarsi in via disgiunta e con facoltà di sub-delega e
alcune modifiche ai piani di incentivazione azionaria in essere,
ha fissato il corrispettivo massimo unitario, oltre il quale
denominati: (i) Piano di Performance Share DeA Capital
non saranno effettuati acquisti di azioni proprie, in misura
2013-2015, (ii) Piano di Stock Option DeA Capital 2013-
pari al NAV per azione indicato nella più recente situazione
2015, (iii) Piano di Performance Share DeA Capital 2014-
patrimoniale approvata e comunicata al mercato. Il Consiglio
2016, e (iv) Piano di Stock Option DeA Capital 2014-2016
di Amministrazione della Società ha inoltre deliberato
(congiuntamente, i “Piani”).
nella medesima sessione l'adesione alla prassi di mercato
inerente all'acquisto di azioni proprie per la costituzione di un
Le modifiche approvate riguardano (i) l’introduzione di
cosiddetto “Magazzino Titoli” ammessa dalla Delibera Consob
un secondo obiettivo di performance, legato al c.d. Total
n. 16839 del 19 marzo 2009.
Shareholder Return dell’azione DeA Capital, aggiuntivo
DeA Capital - Relazione Finanziaria Annuale al 31 Dicembre 2015
25
e alternativo rispetto all’obiettivo legato alla crescita del
meccanismo della maggiorazione consentirà l’attribuzione
NAV Adjusted già previsto dai Piani, al cui conseguimento
di due diritti di voto per ciascuna azione ordinaria DeA
subordinare la conversione in azioni delle units e l’esercitabilità
Capital che sia appartenuta al medesimo azionista della
delle opzioni, e (ii) l’introduzione di meccanismi che
Società per un periodo continuativo di almeno 24 mesi, a
consentano alla Società di imporre ai beneficiari la restituzione
decorrere dall’iscrizione dello stesso in un apposito elenco
di quanto ricevuto ai sensi dei Piani qualora emergessero
speciale, istituito e tenuto a cura della Società. L’introduzione
circostanze oggettive da cui risulti che i dati, sulla cui
del nuovo istituto è diretta a stimolare il mantenimento di
base è stato verificato il raggiungimento degli obiettivi di
investimenti azionari a lungo termine e, dunque, la presenza
performance, erano errati (c.d. clausola di “claw-back”).
di azionisti durevoli, non orientati al c.d. “short-termism
e dotati (mediante il voto maggiorato) di un più effettivo
Successivamente, in data 5 novembre 2015, in
potere di monitoring. Tale obiettivo risulta particolarmente
considerazione della distribuzione del dividendo straordinario
funzionale per DeA Capital, il cui business è tradizionalmente
di Euro 0,30 deliberata dall’Assemblea dei soci del 17 aprile
caratterizzato da cicli di investimento di medio-lungo periodo.
2015 e della conseguente riduzione del valore dell’azione
DeA Capital, il Consiglio di Amministrazione di DeA Capital
S.p.A., quale organo competente ai sensi dei regolamenti
Dividendi dalle attività di Alternative
dei Piani, ha approvato alcune modifiche ai piani di
Asset Management
incentivazione in essere per mantenerne invariati i contenuti
sostanziali e economici. In particolare:
In data 28 aprile 2015 IDeA Capital Funds SGR ha
distribuito dividendi per complessivi 3,5 milioni di Euro,
relativamente ai Piani di Performance Share, il
interamente di competenza di DeA Capital S.p.A..
Consiglio ha deliberato di compensare, in caso di verifica
delle condizioni di vesting, il minor valore dei Piani
In data 6 maggio 2015 IDeA FIMIT SGR ha distribuito
conseguente alla distribuzione del dividendo straordinario
dividendi per complessivi 7,2 milioni di Euro, di cui circa
mediante l’assegnazione di nuove units da determinarsi
4,7 milioni di Euro di pertinenza del Gruppo DeA Capital.
alla data di vesting, valorizzate al prezzo per azione alla
medesima data e commisurate alla quota di units maturate,
In sintesi, i dividendi distribuiti nel corso del 2015 dalle attività
fino a esaurimento del numero massimo di units previsto dai
di Alternative Asset Management in favore delle Società Holding
suddetti Piani. Il Consiglio ha altresì deliberato che il minor
del Gruppo DeA Capital sono risultati pari a complessivi
valore dei Piani eventualmente non compensabile mediante
8,2 milioni di Euro (12,5 milioni di Euro nel corso del 2014).
l’assegnazione di nuove units, sarà compensato mediante
il riconoscimento di un bonus una tantum in denaro
commisurato alla quota di units effettivamente maturate;
Distribuzione di Riserva Sovrapprezzo Azioni
relativamente ai Piani di Stock Option, il Consiglio ha
In data 13 maggio 2015 DeA Capital S.p.A., in coerenza
deliberato di rettificare il prezzo di esercizio delle opzioni
con quanto deliberato dall’Assemblea degli Azionisti il
(c.d. strike price) in misura corrispondente al dividendo
17 aprile 2015, ha proceduto alla distribuzione parziale della
straordinario, ossia Euro 0,30 per azione, fermo restando il
Riserva Sovrapprezzo nella misura di Euro 0,30 per azione
limite minimo rappresentato dal valore nominale dell’azione
ovvero, sulla base del numero totale di azioni al netto delle
DeA Capital. In particolare, il Consiglio ha deliberato di:
azioni proprie detenute, per un ammontare complessivo di
(i) di ridurre lo strike price da Euro 1,289 a Euro 1,000 per
circa 79,9 milioni di Euro.
quanto concerne il Piano di Stock Option 2013 - 2015 e
(ii) da Euro 1,32 a Euro 1,020 per quanto concerne il Piano
di Stock Option 2014 - 2016.
Cessione di quote di Migros e
conseguente distribuzione di liquidità
da parte di Kenan Investments
Introduzione del meccanismo della
maggiorazione del diritto di voto
In data 15 luglio 2015, a seguito dell’ottenimento del nulla-
(c.d. “Loyalty Shares”)
osta da parte dell’Autorità Antitrust Turca (ultima condizione
sospensiva per il perfezionamento dell’operazione), Moonlight
Sempre in data 17 aprile 2015, l’Assemblea degli Azionisti
Capital S.A., veicolo controllato integralmente da Kenan
di DeA Capital S.p.A., in sede straordinaria, ha approvato
Investments S.A. (partecipata da DeA Capital al 17% circa),
la modifica dell’articolo 9 dello statuto sociale al fine di
ha completato la cessione del 40,25% detenuto in Migros ad
introdurre il meccanismo della maggiorazione del diritto di
Anadolu Endüstri Holding, primaria conglomerata turca, sulla
voto, di cui all’art. 127-quinquies del TUF. In particolare, il
base degli accordi sottoscritti a fine 2014.
26 DeA Capital - Relazione sulla Gestione
A seguito dell’incasso derivante dalla predetta cessione, in
5. Risultati del Gruppo
data 24 luglio 2015 Kenan Investments ha distribuito ai
DeA Capital
soci complessivi 648,5 milioni di Euro, per un pro-quota
DeA Capital pari a 107,7 milioni di Euro, con una plusvalenza
I risultati consolidati sono collegati all’attività svolta dal
pari a 46,3 milioni di Euro.
Gruppo DeA Capital nei seguenti settori:
Tenuto conto di quanto già realizzato negli anni
Private Equity Investment, che include le reporting
scorsi (79,8 milioni di Euro), il cash-in complessivo
unit che svolgono un’attività di investimento in private
dell’investimento in Migros per DeA Capital è oggi pari a
equity, diversificato in investimenti in Partecipazioni
187,5 milioni di Euro, oltre a una quota di partecipazione
(“Investimenti Diretti”) e investimenti in Fondi
residua ancora in portafoglio del valore al 31 dicembre
(“Investimenti Indiretti”);
2015 di 76,3 milioni di Euro (indirettamente corrispondente
al 6,9% circa del capitale di Migros), a fronte di un
Alternative Asset Management, che include le reporting
investimento iniziale di 175 milioni di Euro (multiplo sul
unit dedite ad attività di gestione del risparmio e di
capitale investito di 1,51x).
erogazione di servizi a queste funzionali, focalizzate sulla
gestione di fondi di private equity e real estate.
II closing del fondo di Private Equity
IDeA Taste of Italy
Private equity
In data 1° settembre 2015 il fondo IDeA Taste of Italy ha
Prospettive di investimento ed evoluzione
completato il II closing per complessivi 54 milioni di Euro,
dei mercati del Private Equity a livello
portando il commitment totale del fondo stesso a 140
globale e in Europa
milioni di Euro.
Il 2015 è stato caratterizzato da forte interesse nei
Nell’ambito di detto closing, DeA Capital S.p.A. ha
confronti del Private Equity (“PE”): gli investitori,
partecipato attraverso la sottoscrizione di commitment sino a
istituzionali e non, hanno incrementato l’allocazione a
5,65 milioni di Euro, portando il proprio impegno complessivo
questa strategia spinti dalla ricerca di extra-rendimenti
nel fondo sino a 14,25 milioni di Euro.
rispetto alle asset class tradizionali. Nonostante una
domanda di investimenti particolarmente florida, alcuni
elementi di contesto devono essere tenuti in particolare
Rimborso a titolo definitivo della linea
considerazione.
di finanziamento con Mediobanca
L’interesse degli investitori (“LP”), alimentato tra l’altro da
In data 2 settembre 2015 è stata estinta a titolo
un abbondante flusso di distribuzioni ricevute negli ultimi
definitivo la linea di finanziamento revolving in essere con
anni, ha determinato una maggiore affluenza di capitali verso
Mediobanca (per 40 milioni di Euro), già integralmente
i gestori (“GP”) i quali, a loro volta, si sono trovati a dover
rimborsata al 31 luglio 2015.
gestire un ammontare crescente di dry powder e ad investire
le rilevanti dotazioni raccolte con tempistiche definite
Alla data del 31 dicembre 2015 risulta pertanto ancora
come è proprio del PE. Ne è conseguito un incremento del
in essere la linea revolving con Intesa Sanpaolo, per 40
livello di competizione che ha spinto le valutazioni su valori
milioni di Euro, con scadenza 30 giugno 2017, ad oggi non
particolarmente elevati e, in alcuni mercati in particolare, la
utilizzata e pertanto interamente disponibile.
necessità di aumentare il periodo di investimento. L’attuale
livello dei multipli di mercato rispecchia proprio l’aumento
della concorrenza soprattutto nella strategia del buyout.
Estensione temporale della linea di
finanziamento concessa al Gruppo
Il 2015 è stato anche un anno di forte sviluppo del
Sigla
mercato del Private Credit la cui raccolta, in crescita di
oltre il 10% rispetto all’anno precedente, ha raggiunto
In data 12 ottobre 2015 è stato finalizzato l’accordo di
il valore massimo dal 2008 di US$ 85 miliardi. Il Private
estensione dal 31 ottobre 2015 sino al 21 settembre 2016
Credit si va sempre più sostituendo al settore bancario
della scadenza della linea di finanziamento revolving in
ancora in piena crisi, soprattutto in Europa, e proprio in
essere tra il Gruppo DeA Capital e la società collegata
quest’ultimo trova una fonte di investimenti con profili di
Sigla. Si ricorda che detto finanziamento è assistito da
rendimento/rischio molto interessanti nel settore dei Non-
pegno sul 51% delle azioni della stessa società finanziata.
Performing Loans.
DeA Capital - Relazione Finanziaria Annuale al 31 Dicembre 2015
27
Nella seconda metà dell’anno lo stato di euforia che ha spinto
L’attività d’investimento è cresciuta anche nel 2015 (+10%).
gli investimenti a valori record è stato messo in discussione
Il valore totale delle transazioni del 2015, pari a US$ 411
dal perdurare del calo del prezzo del greggio che ha avuto
miliardi, rappresenta il livello più alto raggiunto dal 2007.
effetti negativi sul mercato del debito emesso a supporto di
Il livello di competizione sulle operazioni di maggiore
operazioni finanziate con strutture finanziarie particolarmente
dimensione e la possibilità per i GP di perfezionare
aggressive; si registrano flussi in uscita dai mercati degli high
operazioni con un elevato livello di indebitamento a basso
yield bonds e dei leveraged loans e le emissioni di questi
costo sono risultati in valori record delle valorizzazioni
strumenti sono rallentate in maniera marcata. La raccolta dei
delle operazioni di LBO. I multipli EV/EBITDA osservati nel
fondi specializzati in energia è rallentata vistosamente e molte
2014 e 2015 hanno registrato livelli superiori al precedente
società sono andate in sofferenza.
massimo nel 2007.
Contemporaneamente, il rallentamento dell’economia
Volume disinvestimenti dei fondi di buy-out per regione (miliardi di US$)
cinese, e più in generale, di tutti i paesi BRIC, ognuno per
460
8%
416
svariati motivi, ha causato un deflusso di capitali dai mercati
7%
2%
11%
emergenti con conseguente indebolimento delle valute nei
336
327
312
6%
4%
9%
4%
6%
38%
confronti del dollaro ed un generale ribasso dei multipli di
250
7%
34%
5%
35%
valutazione nonché delle valorizzazioni di fondi dei mercati
11%
45%
35%
31%
emergenti denominati in dollari ma investiti in valuta locale.
48%
52%
Anche in questi mercati si è assistito, a partire dall’autunno,
54%
56%
52%
40%
ad un forte rallentamento della raccolta che probabilmente si
2010
2011
2012
2013
2014
2015
protrarrà per il 2016.
Nord America
Europa
Asia
Resto del mondo
Fonte: Preqin
Gli investitori hanno affinato i propri processi di selezione e
concentrato gli investimenti in un minor numero di relazioni
di maggiore qualità. Inoltre le strutture finanziarie delle
Valore di investimenti dei fondi di Venture Capital (miliardi di US$)
operazioni recenti prevedono un maggiore apporto di equity
125
(40%) rispetto a quanto osservato nel periodo 2005-2007
(30-31%). Infine, da un punto di vista qualitativo, è sempre
81
73
maggiore la focalizzazione dei GP nel rendere delle società
64
65
52
efficienti grazie a team di partner operativi.
Valore investimenti in buy-out su scala globale (miliardi di US$)
411
2010
2011
2012
2013
2014
2015
348
Fonte: Preqin
308
272
275
La volatilità dei mercati finanziari, che si è manifestata
239
soprattutto nella seconda metà del 2015, ha rallentato
l’attività di dismissione nel segmento del buyout in cui
volumi si sono ridotti del 10%. In termini geografici
la riduzione è principalmente attribuibile all’Europa.
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Il segmento del Venture Capital ha invece dimostrato
maggiore stabilità mantenendo i volumi riscontrati nel 2014.
Fonte: Preqin
Prezzi e struttura finanziaria nelle operazioni di LBO
Raccolta globale PE (miliardi di US$)
10,3x
547
551
548
9,8x
600
1.500
8,5x
8,8x
8,7x
8,8x
500
4,5x
407
1.200
4,0x
3,7x
3,5x
3,4x
400
356
3,8x
301
900
300
600
200
5,4x
5,8x
5,8x
4,7x
5,1x
5,2x
100
300
2010
2011
2012
2013
2014
2015
-
0
2011
2012
2013
2014
2015
2016
Total Leverage
Equity/EBITDA
Raccolta
Numero Fondi
Fonte: S&P Capital IQ LCD
Fonte: Preqin
28 DeA Capital - Relazione sulla Gestione
Raccolta globale PE per regione (miliardi di US$)
limitata liquidità debbano essere trasferite ad operatori
301
356
407
547
551
548
specializzati. Si tratta di un contesto particolarmente
15%
18%
16%
100%
favorevole ad operatori di private credit e special situations.
26%
28%
24%
24%
23%
Inoltre, strategie di mid-market in paesi del Sud Europa
26%
21%
21%
25%
possono beneficiare di valutazioni inferiori rispetto a società
comparabili in Europa continentale;
62%
62%
- Negli Stati Uniti vi sono interessanti strategie che permettono
53%
51%
51%
56%
di identificare opportunità al di fuori dell’arena competitiva. I
fondi di mid-market con obiettivi di conseguire miglioramenti
2009
2010
2011
2012
2013
2014
operativi in aziende con performance inferiori alla media
Nord America
Europa
Resto del Mondo
Fonte: Preqin
consentono generazione del valore non dipendente
dall’utilizzo della leva. Inoltre fondi con focalizzazione
La raccolta dei capitali ha mantenuto valori molto simili
settoriale hanno maggiori possibilità di generazione ed
a quelli riscontrati nei due anni precedenti. La principale
esecuzione di opportunità di investimento in tempi ridotti.
differenza che ha caratterizzato il 2015 è stata una
Infine è possibile che politiche monetarie restrittive associate
riduzione del 20% del numero di fondi raccolti. La raccolta si
a strutture finanziarie particolarmente orientate all’utilizzo
sta concentrando progressivamente nelle mani di un limitato
del debito possano dare inizio a un nuovo ciclo di distressed
numero di GPs che corrispondono ai criteri di selezione degli
debt. A questo proposito, è già in atto il fenomeno dei
investitori più sofisticati. In termini geografici la raccolta
default nel settore energetico che potrà creare interessanti
è stata principalmente destinata a fondi focalizzati al Nord
opportunità di investimento per fondi specializzati;
America e diminuita in Europa e nei paesi emergenti.
- Il peggioramento dello scenario dei mercati emergenti si è
riflesso in una riduzione delle valutazioni peraltro amplificata
dal deprezzamento delle valute locali. Il mercato favorisce
Richiami e distribuzioni globali dei fondi di PE (miliardi di US$)
i fondi con ampia dotazione di capitale ancora da investire
475
in quanto è possibile accedere ad aziende con fondamentali
migliori in un ambiente meno competitivo. Il tema di
329
294
investimento legato alla crescita dei consumi della classe
277
273
230
248
239
media continua ad essere il principale driver di opportunità in
217
189
questi paesi.
128
117
Private Equity in Italia
2010
2011
2012
2013
2014
1H 2015
Richiami (US$ Mld)
Distribuzioni (US$ Mld)
Fonte: Preqin
Le statistiche elaborate dall’AIFI (Associazione Italiana del
Private Equity e Venture Capital) e aggiornate attualmente al
Come mostra la figura qui sopra, nel corso del primo semestre
primo semestre 2015, segnalano un forte incremento della
del 2015 le distribuzioni hanno ampiamente superato i richiami
raccolta rispetto allo stesso periodo del 2014. I capitali raccolti
di capitale a livello globale. Considerata la volatilità dei
sul mercato sono stati 1.328 milioni di Euro, in notevole
mercati finanziari nel corso del secondo semestre, ed il livello
crescita rispetto ai 434 milioni di Euro allo stesso periodo del
sostenuto dell’attività di investimento riportato nell’anno in
2014. Aumenta la componente domestica dei capitali che
corso, è possibile che il saldo netto tra distribuzioni e richiami
sale al 57% del totale, con un rilevante ruolo degli investitori
di fine anno si sia ridotto.
individuali, che rappresentano il 30% della raccolta.
I nuovi investimenti, in unità, sono stati 168 per un
É inoltre possibile che il 2016 possa essere un anno di
controvalore complessivo pari a 1.787 milioni di Euro ovvero
rallentamento sia per quanto riguarda i richiami, considerata
-5% rispetto allo stesso periodo del 2014. In termini di
l’attuale debolezza del mercato del debito high yield e
ammontare, in linea con gli anni precedenti, la maggior parte
dei leveraged loans, sia per quanto riguarda l’attività di
delle risorse investite è stata destinata alle operazioni di
distribuzione dove la principale incertezza è rappresentata
buyout, che hanno attratto 1.142 milioni di Euro, un valore in
dalla volatilità dei mercati finanziari.
linea con lo stesso semestre dell’anno precedente.
Per quanto riguarda i disinvestimenti, tale attività ha visto
È infine possibile identificare quelli che potrebbero essere i
una significativa ripresa nel corso del primo semestre 2015
temi attuali di investimento legati alla situazione dei mercati:
con la dismissione di 99 partecipazioni, un numero che segna
- In Europa persiste uno scenario di incertezza legato
un aumento del 45% rispetto allo stesso periodo del 2014.
alla solidità del settore finanziario che potrebbe limitare
L’ammontare disinvestito, calcolato al costo storico di acquisto,
la capacità delle banche ad erogare credito. Inoltre è
si è attestato a 1.914 milioni di Euro, contro gli 886 milioni di
possibile che alcune delle attività non performing o con
Euro del primo semestre 2014 (+116%).
DeA Capital - Relazione Finanziaria Annuale al 31 Dicembre 2015
29
Andamento delle compravendite degli investitori istituzionali (miliardi di €)
Real Estate
9
8
Real Estate in Europa
7
6
5
L’attività di investimento immobiliare in Europa ha proseguito
4
la sua ripresa nel 2015, raggiungendo i 263 miliardi di Euro,
3
con un incremento pari al 18% rispetto al 2014 e addirittura
2
superiore al picco precedente di 257 miliardi di Euro nel 20071.
1
0
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Andamento delle compravendite non residenziali in Europa (miliardi di €)
Fonte: CBRE
300
Con riferimento alla tipologia di immobili transati, nel 2015
250
il settore degli uffici continua a rappresentare la tipologia
200
prevalente con il 37% del volume investito, seguito dal settore
150
retail, in calo, con il 17% e dagli hotel con il 10%. In calo
100
anche il segmento industriale/logistica con il 4% del totale.
50
0
Scomposizione delle compravendite non residenziali
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
per destinazione d’uso nel 2015
Fonte: CBRE
%
4
%
10
Industriale
Hotel
Va rilevato comunque che nella seconda metà dell’anno si è
%
37
17
%
visto un rallentamento dell’attività, con un -3% nel quarto
Uffici
Retail
trimestre 2015 rispetto allo stesso periodo del 2014. I cali più
marcati si sono verificati in UK, Spagna Svezia e paesi dell’Est,
mentre la Germania ha continuato nel percorso di crescita.
32
%
Nell’anno i segmenti Retail e Hotel si sono dimostrati i più
Altro
dinamici ed hanno rappresentato rispettivamente il 26%
Fonte: CBRE
e l’8,6% degli investimenti. Le attività di investimento da
parte degli Stati Uniti si confermano come principale fonte di
capitali non Europei.
Per il mercato immobiliare italiano è proseguita l’erosione dei
prezzi, che dal 2008 ad oggi hanno accumulato una discesa
La compressione degli yield prosegue ma a velocità molto
dei valori significativa, in particolare, con riferimento ai tredici
rallentata rispetto agli anni precedenti.
mercati principali, del 23,5% per gli uffici, del 19,6% per i
negozi, del 21,7% per le abitazioni nuove e del 22,6% per
quelle esistenti3.
Real Estate in Italia
Andamento medio dei prezzi nelle 13 principali città italiane
(2007=100)
Prosegue il miglioramento dell’attività di investimento
immobiliare in Italia anche nel 2015 con 8,1 miliardi di Euro,
110,0
in crescita del 5% rispetto al 2014. I volumi hanno riguardato
105,0
in prevalenza singoli asset più che portafogli (in calo al 28%
100,0
95,0
del totale).
90,0
85,0
Gli investimenti esteri hanno continuato a rappresentare una
80,0
parte significativa degli investimenti, ovvero il 75% del totale
75,0
investito. Il dato è però in calo rispetto all’80% registrato nel
70,0
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2014, a testimonianza di una ripresa del capitale domestico.
Abitazioni nuove
Uffici nuovi
Negozi
Tra gli investitori stranieri continuano a dominare gli Stati
o ristrutturate
o ristrutturati
Uniti, seguiti dal capitale tedesco e poi dagli investitori cinesi
Fonte: Nomisma
che sono comparsi con alcune transazioni rilevanti nell’anno2.
1 CBRE, European Investment Quarterly - MarketView Q4 2015
2 CBRE, Italian Investment Quarterly Q4 2015
3 Nomisma, III Rapporto sul Mercato Immobiliare 2015
30 DeA Capital - Relazione sulla Gestione
Data l’intensa attività di investitori, istituzionali e
di Euro e per il restante 12% da fondi retail ai quali spetta la
opportunistici, e l’esaurimento di prodotto prime, continua
gestione di un patrimonio di circa 4 miliardi di Euro.
anche 2015 la compressione generale dei rendimenti netti
prime. In particolare, i rendimenti per la destinazione
Patrimonio gestito per le diverse tipologie
di fondi immobiliari (milioni di €)
d’uso uffici si sono attestati al 4% sia a Milano che a Roma
segnando una contrazione pari a circa 100 punti base rispetto
all’anno precedente; anche per il settore retail, i rendimenti
5.136
Fondi riservati ordinari
per le destinazioni d’uso high street, shopping center e retail
park sono scesi rispetto all’anno precedente e risultano
rispettivamente pari al 3,5%, al 5% ed al 6%4.
2.924
Fondi retail ordinari
Fondi Real Estate in Italia
22.026
960
Fondi riservati
Fondi retail ad apporto
I fondi immobiliari italiani con circa 48 miliardi di Euro
ad apporto
stimati a fine 2015, rappresentano circa il 10% dei
fondi immobiliari Europei in termini di patrimonio netto.
L’incremento del NAV (Net Asset Value) previsto per il 2015
La composizione delle attività è variata leggermente
risulta infatti pari all’11% rispetto all’anno precedente,
rispetto al 2014: l’88,3% è rappresentato da immobili e
leggermente maggiore alla media Europea (9%)5
diritti reali immobiliari (in aumento dello 0,3% rispetto
a dicembre 2014), il 7,3% in valori mobiliari e liquidità
Nel primo semestre del 2015, secondo i dati di Assogestioni,
(1,7% in meno rispetto a dicembre 2014) mentre la
sono divenuti operativi 8 nuovi fondi immobiliari rivolti ad
parte restante in partecipazioni di controllo in società
investitori qualificati o istituzionali. Sette degli otto prodotti
immobiliari e strumenti rappresentativi di operazioni
prevedono la distribuzione di proventi e la loro durata media
di cartolarizzazione (in diminuzione del 12% rispetto a
è pari a 20 anni. Sette sono stati costituiti mediante apporto
dicembre 2014).
e uno in modalità ordinaria. Due fondi sono speculativi.
Al termine del primo semestre del 2015, si è rilevato che
La raccolta lorda nel primo semestre del 2015 ha raggiunto
il
69% dei fondi ha fatto ricorso alla leva per incrementare
i
791 milioni di Euro, valore inferiore del 49,5% rispetto a
le attività investite. Il grado di utilizzo della leva (ossia il
quello registrato nello stesso semestre dell’anno precedente.
rapporto tra quanto ciascun fondo si è indebitato e quanto
avrebbe potuto indebitarsi) è salito dello 0,7% rispetto
Con riferimento all’asset allocation, il 48,8% del patrimonio dei
all’ultimo semestre e si è attestato su un valore di 55,7%.
fondi è stato investito nel comparto uffici, il 13,4% in quello
residenziale, il 13% nella destinazione d’uso commerciale, il
I fondi riservati, ai quali è imputabile la maggior parte
12,7% nella destinazione altro e la parte restante in immobili
delle movimentazioni del portafoglio immobiliare realizzato
adibiti al settore turistico-ricreativo (4,3%), industriale
nel periodo analizzato, hanno acquistato o conferito
(3,4 %), logistico (2,9%) e Residenze Sanitarie Assistenziali
immobili per oltre 1,4 miliardi di Euro e dismesso oltre
(1,5%). Le modifiche più rilevanti riguardano gli immobili ad
900 milioni di Euro. I fondi retail, invece, hanno acquistato
uso RSA e Industriale in aumento rispettivamente del 21% e
o conferito immobili per 17 milioni di Euro e hanno venduto
del 12% rispetto al secondo semestre del 2014.
per 145 milioni di Euro.
A livello geografico, il Nord Ovest (44%) e il Centro (33,8%)
Per i fondi riservati la maggior parte delle movimentazioni
sono le aree in cui si registrano i principali investimenti,
in acquisto è imputabile ai prodotti che hanno richiamato
la parte restante è stata investita, invece, nel Nord Est
gli impegni nel corso del periodo, ai quali invece
(12,4%), nel Sud e Isole (7,5%) e infine all’Estero (2,4%).
non è imputabile la maggior parte delle dismissioni.
Diversamente, per i fondi retail le movimentazioni hanno
A giugno 2015 l’offerta di fondi immobiliari era composta per
riguardato esclusivamente i prodotti che non hanno
l’88% da fondi riservati con un patrimonio di circa 27 miliardi
richiamato gli impegni6.
4 CBRE, Marketview Q4 2015
5 Fonte: Scenari Immobiliari - I Fondi Immobiliari in Italia e all’Estero,
6 Fonte: Assogestioni - Rapporto semestrale fondi immobiliari italiani 2°
Rapporto 2015
semestre 2015
DeA Capital - Relazione Finanziaria Annuale al 31 Dicembre 2015
31
Settore Private Equity Investment
Con riferimento ai Fondi, al 31 dicembre 2015 il
Gruppo DeA Capital è risultato sottoscrittore di quote di
Per quanto concerne le Partecipazioni, al 31 dicembre 2015
investimento in:
il Gruppo DeA Capital è risultato azionista in:
• IDeA I FoF (per un valore pari a 77,2 milioni di Euro);
• Kenan Investments, controllante indiretta di Migros (per
• ICF II (per un valore pari a 41,7 milioni di Euro);
un valore di 76,3 milioni di Euro);
• ICF III (per un valore pari a 4,8 milioni di Euro);
• Sigla Luxembourg, controllante di Sigla (per un valore di
• IDeA OF I (per un valore pari a 48,5 milioni di Euro);
11,5 milioni di Euro);
• IDeA EESS (per un valore pari a 7,3 milioni di Euro);
• Harvip, società operante nella gestione di fondi / veicoli
• IDeA ToI (per un valore pari a 1,1 milioni di Euro);
di investimento dedicati all’acquisto di attivi distressed
• AVA (per un valore pari a 3,8 milioni di Euro);
(per un valore di 0,2 milioni di Euro).
• n. 6 fondi di venture capital (per un valore complessivo
pari a circa 9,7 milioni di Euro).
Si ricorda, inoltre, che il Gruppo DeA Capital è azionista
di altre società minori, non incluse nel Portafoglio
Si segnala che le valutazioni delle partecipazioni e dei fondi
Investimenti, essendo in liquidazione o dormienti e con un
in portafoglio hanno riflesso stime determinate sulla base
valore di bilancio pari a zero.
delle informazioni disponibili alla data di redazione del
presente documento.
32 DeA Capital - Relazione sulla Gestione
Partecipazioni in società collegate
SIGLA LUXEMBOURG (CONTROLLANTE DI SIGLA)
DETTAGLI INVESTIMENTO:
SEDE:
In data 5 ottobre 2007 il Gruppo DeA Capital ha
Italia
perfezionato l’acquisizione di una partecipazione
(attualmente pari al 41,39%) nel capitale di Sigla
SETTORE:
Luxembourg, holding che controlla il 100% del
Credito al Consumo
capitale di Sigla, operante in Italia nel Credito al
L’andamento gestionale di Sigla nel corso
Consumo “non finalizzato”.
del 2015 ha fatto rilevare un risultato
SITO WEB:
netto positivo in forte miglioramento nel
BREVE DESCRIZIONE:
confronto con il risultato dell’Esercizio
Sigla è specializzata in Cessione del Quinto
2014 (quest’ultimo influenzato da poste
dello Stipendio (“CQS”) e Prestiti Personali,
straordinarie per -2,0 milioni di Euro), grazie
proponendosi come operatore di riferimento
alla crescita delle erogazioni CQS collegata
per il servizio finanziario alle famiglie, su tutto il
al nuovo funding raccolto a partire dalla
territorio italiano, prevalentemente attraverso una
seconda parte del 2014 (complessivamente
rete di agenti.
oltre 500 milioni di Euro, tenuto conto degli
ulteriori accordi siglati a ottobre 2015), che ha
L’offerta, articolata nelle due tipologie di prodotto
dispiegato i propri effetti a partire dal
“CQS” e “Prestiti Personali”, include anche il
2° Trimestre del 2015.
servicing per Non Performing Loans di tipo
unsecured (prestiti personali e carte di credito).
La partecipazione in Sigla Luxembourg,
Operatore innovativo
riclassificata tra le “Attività destinate alla vendita”
alla luce dell’avvio, nel corso del quarto trimestre
del credito al
2015, di un processo finalizzato alla vendita della
partecipazione, è stata riportata al minore tra il
consumo
valore contabile e il presumibile valore di realizzo,
"non finalizzato"
con un valore nei prospetti contabili consolidati al
31 dicembre 2015 pari a circa 11,5 milioni di Euro
(11,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2014).
Sigla (mln €)
2015
2014
Var.
Prestiti alla clientela*
35,0
41,5
(6,5)
Ricavi da Prestiti
Personali
0,4
0,8
(0,4)
Finanziato CQS
152,5
96,7
55,8
Ricavi da CQS
9,6
5,0
4,6
Risultato Netto
1,2
(2,2)
3,4
* Crediti per prestiti personali al netto del fondo svalutazione crediti
DeA Capital - Relazione Finanziaria Annuale al 31 Dicembre 2015
33
Partecipazioni in altre imprese
KENAN INVESTMENTS (DETENTRICE DI UNA PARTECIPAZIONE INDIRETTA IN MIGROS)
SEDE:
DETTAGLI INVESTIMENTO:
Turchia
Nel corso del 2008 il Gruppo DeA Capital ha
acquisito il 17% circa del capitale di Kenan
SETTORE:
Investments, società capo-fila della struttura di
Grande Distribuzione
acquisizione della quota di controllo di Migros.
Organizzata
A partire dal 15 luglio 2015, a seguito
SITO WEB:
della cessione da parte di Moonlight
Capital, controllata integralmente da Kenan
Investments, di una quota pari al 40,25%
di Migros ad Anadolu Endüstri Holding,
primaria conglomerata turca, la stessa Kenan
tradizionali come i bakkal (piccoli negozi a
Investments ha mantenuto una quota di
conduzione tipicamente familiare) ad un modello
co-controllo pari al 40,25% di Migros.
distributivo organizzato sempre più diffuso
e trainato dall’espansione e dal processo di
BREVE DESCRIZIONE:
modernizzazione in atto nel Paese.
Fondata nel 1954, Migros è leader nel settore
della grande distribuzione organizzata
La partecipazione in Kenan Investments è
alimentare in Turchia. La società raggruppa
iscritta nei prospetti contabili consolidati al 31
n. 1.410 strutture di vendita (al 31
dicembre 2015 per un valore di 76,3 milioni
dicembre 2015), per una superficie netta
di Euro (rispetto a 209,1 milioni di Euro al 31
pari complessivamente a 1.016 mila metri
dicembre 2014). Tale valore (indirettamente
quadrati.
corrispondente al 6,9% circa del capitale di Migros
Leader nel settore
ovvero 40,25% del capitale di quest’ultima per
dei supermercati
Migros è presente in tutte e sette le regioni
l’interessenza di proprietà del Gruppo in Kenan
della Turchia e, con posizioni marginali, in
Investments) riflette un prezzo per azione di
in Turchia
Kazakistan e Macedonia.
Migros pari a:
La società opera con i seguenti banner:
- 26,00 YTL (oltre ad interessi pari al 7,5% annuo
Migros e Macrocenter (supermercati), 5M
decorrenti dal 30 aprile 2015) per la quota
(ipermercati), Ramstore (supermercati
oggetto di opzioni put/call sul 9,75% di Migros,
all’estero) e Kangurum (online).
concordate con Anadolu ed esercitabili a partire
dal 30 aprile 2017;
Lo sviluppo della grande distribuzione in
- 17,45 YTL, corrispondente al prezzo di mercato
Turchia è un fenomeno relativamente recente,
al 31 dicembre 2015, per la partecipazione
caratterizzato dal passaggio da sistemi
residua (30,5% del capitale di Migros).
34 DeA Capital - Relazione sulla Gestione
La variazione del valore della partecipazione in
YTL/azione al 31 dicembre 2014) e della
Kenan Investments al 31 dicembre 2015, rispetto
svalutazione della Lira Turca nei confronti
al 31 dicembre 2014, è dovuta a quanto segue:
dell’Euro (3,17 YTL/EUR al 31 dicembre
2015 rispetto a 2,83 YTL/EUR al 31
• incasso netto (107,7 milioni di Euro)
dicembre 2014).
conseguito in data 24 luglio 2015 a seguito del
Va segnalato che l’impatto sul NAV del Gruppo
perfezionamento della cessione di una quota del
DeA Capital della valutazione al fair value di
40,25% di Migros;
Migros è parzialmente bilanciato dal reversal
• riduzione della riserva di fair value (-25,2
(11,4 milioni di Euro) del debito per carried
milioni di Euro), dovuta all’effetto della
interest che si prevedeva di riconoscere
riduzione del prezzo per azione (17,45 YTL/
in base al raggiungimento di determinati
azione al 31 dicembre 2015 rispetto a 22,75
parametri di rendimento.
Migros (mln YTL)
2015
2014
Var. %
Ricavi
9.390
8.123
15,6%
EBITDA
602
529
13,8%
Risultato Netto di Gruppo
(371)
96
n.a.
Indebitamento Netto
(1.748)
(1.663)
-85 mln YTL
DeA Capital - Relazione Finanziaria Annuale al 31 Dicembre 2015
35
Fondi
Al 31 dicembre 2015 il settore Private Equity Investment
valore complessivo nei prospetti contabili consolidati al
del Gruppo DeA Capital include investimenti, oltre che
31 dicembre 2015 pari a 194,1 milioni di Euro
nel fondo IDeA OF I (consolidato integralmente, in
(corrispondente alla stima di fair value determinata sulla
applicazione del principio IFRS 10), nel fondo immobiliare
base delle informazioni disponibili alla data di redazione del
AVA (classificato nelle “Partecipazioni in società collegate”,
presente documento).
tenuto conto delle quote possedute), in n. 3 fondi di fondi
(IDeA I FoF, ICF II e ICF III), in n. 2 fondi tematici (IDeA
I residual commitments per il complesso dei fondi in
EESS e IDeA ToI) e in n. 6 fondi di venture capital, per un
portafoglio sono pari a circa 92,6 milioni di Euro.
36 DeA Capital - Relazione sulla Gestione
IDeA OF I
IDEA OF I segue >>
DETTAGLI INVESTIMENTO:
di 4,4 milioni di Euro (di cui 1,7 milioni di
SEDE:
IDeA OF I è un fondo chiuso di diritto italiano,
Euro differiti al 31 dicembre 2018), oltre
Italia
riservato a investitori qualificati, che ha iniziato la
a un potenziale earn-out condizionato al
propria attività in data 9 maggio 2008 ed è gestito
raggiungimento da parte di Giochi Preziosi
SETTORE:
da IDeA Capital Funds SGR.
di determinati parametri di performance. A
Private equity
complemento della predetta operazione IDeA
Si segnala che il Consiglio di Amministrazione
OF I ha sottoscritto, per 5,2 milioni di Euro,
SITO WEB:
di IDeA Capital Funds SGR, in data 20 luglio
un prestito obbligazionario convertibile in
2011, ha approvato in via definitiva alcune
una quota pari al 5% delle azioni di Giochi
modifiche regolamentari che hanno comportato
Preziosi (con scadenza al 31 dicembre 2018);
il cambiamento della denominazione del fondo
IDeA Co-Investment Fund I in IDeA Opportunity
- in data 22 dicembre 2008 è stata acquistata
Fund I (IDeA OF I), ampliandone le possibilità
una quota pari al 4% del capitale di
di investimento a partecipazioni di minoranza
Manutencoop Facility Management S.p.A.,
qualificata, anche non in sindacato.
tramite la sottoscrizione di un aumento di
capitale riservato. La società è leader in
Il Gruppo DeA Capital ha un commitment totale
Italia nel settore del facility management
nel fondo sino a 101,8 milioni di Euro.
integrato ovvero nella gestione ed
erogazione di un ampio spettro di servizi
BREVE DESCRIZIONE:
finalizzati al mantenimento dell’efficienza
IDeA OF I, che ha una dotazione complessiva di
degli immobili e alla fornitura di servizi
circa 217 milioni di Euro, ha l’obiettivo di effettuare
ai privati e agli enti pubblici. In data 2
Fund size:
operazioni di investimento, sia in sindacato con
luglio 2013 IDeA OF I ha ceduto una quota
un lead investor, sia autonomamente, acquisendo
dell’1% del capitale della società all’azionista
partecipazioni di minoranza qualificata.
di controllo (Manutencoop Società
217 milioni
Cooperativa), dietro emissione di una vendor
Al 31 dicembre 2015 IDeA OF I ha richiamato ai
note triennale remunerata, riducendo così la
di Euro
sottoscrittori l’81,2% del commitment totale e
propria quota al 3%;
ha distribuito il 22,7% dello stesso commitment,
avendo effettuato nove investimenti:
- in data 31 marzo 2009 è stata acquistata
una quota pari al 17,43% del capitale di
- in data 8 ottobre 2008 è stata acquistata
Grandi Navi Veloci S.p.A. (“GNV”), società
una quota pari al 5% del capitale di Giochi
italiana di navigazione attiva nel trasporto
Preziosi S.p.A., società attiva nella produzione,
marittimo di passeggeri e merci su varie
commercializzazione e vendita di giochi
rotte mediterranee. In data 2 maggio 2011,
per bambino, con una gamma di prodotti
con il perfezionamento dell’ingresso di
che spaziano dall’infanzia fino alla prima
Marinvest nella compagine societaria di GNV
adolescenza. Nel mese di maggio 2015 IDeA OF
- attraverso la sottoscrizione di un aumento di
I ha perfezionato la cessione dell’intera quota
capitale riservato - la percentuale posseduta
detenuta in Giochi Preziosi per un controvalore
da IDeA OF I si è diluita sino al 9,21%.
DeA Capital - Relazione Finanziaria Annuale al 31 Dicembre 2015
37
IDEA OF I
Successivamente, la decisione di IDeA OF I
l’investimento; a valle della predetta vendita,
di non aderire alla sottoscrizione pro-quota
IDeA OF I detiene l’1,1% circa della stessa Telit;
di due ulteriori aumenti di capitale (ad
agosto 2012 e a gennaio 2014) ha ridotto
- in data 11 settembre 2012 è stato firmato
ulteriormente la quota detenuta sino al
un accordo con Filocapital S.r.l., azionista di
3,12%. Si fa presente che successivamente
riferimento, per un investimento in Iacobucci HF
al 31 dicembre 2015, in data 25 febbraio
Electronics S.p.A. (“Iacobucci”), società attiva
2016, è stata perfezionata la cessione
nella produzione di carrelli per aerei e treni e
dell’intera partecipazione detenuta in
specializzata nella progettazione, produzione e
GNV ad una società del gruppo Marinvest,
commercializzazione di componenti per l’arredo
principale azionista della stessa GNV, per un
interno di aeromobili. L’investimento in Iacobucci
corrispettivo pari a 3,4 milioni di Euro;
consiste, alla data del presente documento, in
una partecipazione del 34,85%, in seguito a due
- in data 10 febbraio 2011 è stato sottoscritto
aumenti di capitale riservati avvenuti in data 7
un prestito obbligazionario convertibile in
agosto 2013 (3 milioni di Euro) e 19 maggio 2014
azioni di Euticals S.p.A., società leader in
(3 milioni di Euro), e alla conversione di un prestito
Italia nella produzione di principi attivi per
obbligazionario convertibile in azioni Iacobucci, per
industrie farmaceutiche operanti nel settore
6 milioni di Euro, avvenuta il 10 ottobre 2014;
dei generici. Nell’ambito di un’operazione
straordinaria che ha comportato il passaggio
- in data 9 ottobre 2012 è stata acquisita una
della quota di controllo di Euticals S.p.A., in
quota indiretta del 4,6% in Patentes Talgo
data 3 aprile 2012 dette obbligazioni sono
S.A. (“Talgo”), società spagnola attiva nella
state conferite nell’acquisition vehicle - Lauro
progettazione e produzione di soluzioni per
57 - oggi proprietario del 100% del capitale
il mercato ferroviario, commercializzate
della stessa Euticals S.p.A.; in concambio è
prevalentemente a livello internazionale
stata acquisita una partecipazione del 7,77%
(treni ad alta velocità, carrozze e sistemi di
nello stesso acquisition vehicle. In data 2
manutenzione). In data 7 maggio 2015 è stata
aprile 2015 è stato completato un aumento
perfezionata la cessione parziale del 45% della
di capitale per complessivi 12,5 milioni di
società partecipata, nell’ambito della quotazione
Euro (di cui 1,2 milioni di Euro per IDeA OF
alla Borsa di Madrid, con proventi netti per il
I) che ha condotto la quota di partecipazione
fondo pari a 24,3 milioni di Euro, con un ritorno
detenuta nella società al 7,8%;
pari a 3,6 volte l’investimento. A valle della
predetta vendita, IDeA OF I detiene una quota
- in data 25 febbraio 2011 è stata acquistata
indiretta corrispondente al 2,5% circa di Talgo;
una quota pari al 9,29% del capitale di
Telit Communications PLC (di seguito
- in data 12 dicembre 2012 è stata acquisita una
Telit), terzo produttore mondiale di sistemi
partecipazione del 29,34% in 2IL Orthopaedics,
di comunicazione machine-to-machine.
veicolo di diritto lussemburghese, che attraverso
Successivamente, tenuto conto dell’esercizio
un’offerta pubblica di acquisto e successivo
di stock option da parte del Management
delisting delle azioni precedentemente quotate
della società, la quota di partecipazione
è arrivato a detenere (in data 15 febbraio 2013)
detenuta da IDeA OF I si è diluita sino
il
100% della società inglese Corin Group PLC
all’8,53%. Nel corso del 2015 è continuata
(“Corin”). Corin è attiva nella produzione e
l’attività di vendita, già iniziata nel 2014, di
commercializzazione di impianti ortopedici, in
parte delle azioni di Telit detenute da IDeA
particolare per anca e ginocchio;
OF I, per un controvalore complessivo di
27,4 milioni di Euro (di cui 11,2 già registrati
- in data 27 febbraio 2013 è stata acquisita una
a fine 2014), con un ritorno pari a 3,5 volte
partecipazione pari al 10% di Elemaster S.p.A.
38 DeA Capital - Relazione sulla Gestione
(“Elemaster”), primario operatore nel settore
pari a 48,5 milioni di Euro (56,0 milioni di
ODM (Original Design Manufacturing) e EMS
Euro al 31 dicembre 2014), con una variazione
(Electronic Manufacturing Service) ovvero
rispetto al 31 dicembre 2014 dovuta a capital
nella progettazione e costruzione di apparati
call per +1,8 milioni di Euro, rimborsi di
elettronici. In parallelo, è stato effettuato un
capitale per -17,0 milioni di Euro, pro-quota di
investimento di pari rilevanza da parte del
risultato netto di periodo per +13,1 milioni di
Fondo IDeA Efficienza Energetica e Sviluppo
Euro e variazione di fair value per -5,4 milioni
Sostenibile, (anch’esso gestito da IDeA Capital
di Euro.
Funds SGR).
Nella tabella a seguire viene presentata la
Le quote in IDeA OF I hanno un valore nei
composizione del NAV come riportato dal fondo
prospetti contabili consolidati al 31 dicembre 2015
al 31 dicembre 2015:
Quota
Quota
(Dati in milioni di Euro)
100%
DeA Capital
Investimenti in Portafoglio
Giochi Preziosi
5,2
2,4
Manutencoop Facility Management
18,9
8,9
Grandi Navi Veloci
3,4
1,6
Lauro Cinquantasette (Euticals)
13,0
6,1
Telit Communications
3,5
1,6
Iacobucci HF Electronics
6,0
2,8
Pegaso Transportation Investments (Talgo)
18,5
8,7
2IL Orthopaedics LTD (Corin)
13,6
6,4
Elemaster
8,5
4,0
Totale Investimenti in Portafoglio
90,6
42,5
Altri crediti a lungo termine
9,2
4,4
Altre attività (passività)
0,1
0,0
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
3,4
1,6
Totale Patrimonio Netto
103,3
48,5
Nella tabella di seguito sono riportati i principali dati relativi a IDeA OF I al 31 dicembre 2015:
Sede Anno di
Impegno
% DeA Capital
IDeA OF I (€)
legale impegno Fund Size sottoscritto
nel Fondo
IDeA Opportunity Fund I
Italia
2008
216.550.000 101.750.000
46,99
Residual Commitments
Totale residuo da investire
espresso in:
Euro
19.129.000
DeA Capital - Relazione Finanziaria Annuale al 31 Dicembre 2015
39
IDeA I FoF
IDEA I FUND OF FUNDS
SEDE:
DETTAGLI INVESTIMENTO:
Italia
IDeA I FoF è un fondo chiuso di diritto italiano,
che a loro volta detengono posizioni in n. 369
riservato a investitori qualificati, che ha iniziato
società, con diversi gradi di maturità, attive in aree
SETTORE:
la propria attività in data 30 gennaio 2007 ed è
geografiche con varie dinamiche di crescita.
Private equity
gestito da IDeA Capital Funds SGR.
I fondi sono diversificati nelle tipologie del buy-
SITO WEB:
Il Gruppo DeA Capital ha un commitment totale
out (controllo) ed expansion (minoranze), con
nel fondo sino a 173,5 milioni di Euro.
una sovra-allocazione verso operazioni di taglio
medio-piccolo e special situations (distressed debt
BREVE DESCRIZIONE:
/ equity e turn-around).
IDeA I FoF, che ha una dotazione complessiva
di circa 681 milioni di Euro, si propone di
Al 31 dicembre 2015 IDeA I FoF ha richiamato
allocare il patrimonio in quote di fondi chiusi
l’84,7% del commitment totale e ha effettuato
non quotati, prevalentemente attivi nel settore
distribuzioni per importi complessivamente pari al
del private equity locale di diversi paesi, con
65,6% dello stesso commitment.
Fund size:
ottimizzazione del profilo rischio / rendimento
attraverso un’attenta diversificazione del
patrimonio tra gestori con rendimenti storici
681 milioni
e solidità comprovata, differenti discipline di
di Euroinvestimento, aree geografiche e annate.
Il portafoglio di IDeA I FoF è risultato investito,
alla data dell’ultimo report disponibile, in n. 41
fondi, con differenti strategie di investimento,
40 DeA Capital - Relazione sulla Gestione
ALTRE INFORMAZIONI RILEVANTI:
Di seguito si riporta un’analisi del portafoglio,
dettagliata per annata di investimento, per area
aggiornata alla data dell’ultimo report disponibile,
geografica, per settore e per tipologia.
Diversificazione per annata1 (%)
Diversificazione per area geografica2 (%)
2014
2015
3
0
2013
2000-2006
8
11
Globale
21
2012
2007
11
15
Europa
2011
RdM
44
16
14
2008
9
2010
17
2009
9
US
21
Diversificazione per settore1 (%)
Diversificazione per tipo di fondo2 (%)
Consumi
Portafoglio
Discrezionali
Distressed
Large
15
Special
3
Buyout
Situations
Beni
16
Materie
19
Primari
Prime
7
8
Energia
Expansion
12
10
Medicale
Trasporti
6
VC
5
Farmaceutico 2
5
Mid
Industriale
Finanziario 5
Buyout
9
Asset Based PE
31
Media 4
6
IT 17
Small Buyout
RE 1
Lusso 6
14
Note:
1. % sul FMV dell’investito, al 31 dicembre 2015;
2. % sulla dimensione del fondo, basata sull’esposizione Paid-in (cap. investito + impegni residui) al 31 dicembre 2015
Le quote in IDeA I FoF hanno un valore nei
rimborsi di capitale per -31,3 milioni di Euro e
prospetti contabili consolidati al 31 dicembre
alla favorevole variazione di fair value per +9,0
2015 pari a 77,2 milioni di Euro (rispetto a
milioni di Euro.
93,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2014), con
una variazione rispetto al 31 dicembre 2014
Nella tabella di seguito sono riportati i principali
dovuta a capital call per +6,0 milioni di Euro,
dati relativi a IDeA I FoF al 31 dicembre 2015:
Sede Anno di
Impegno
% DeA Capital
IDeA I FoF (€)
legale impegno Fund Size sottoscritto
nel Fondo
IDeA I Fund of Funds
Italia
2007
681.050.000
173.500.000
25,48
Residual Commitments
Totale residuo da investire
espresso in:
Euro
26.580.192
DeA Capital - Relazione Finanziaria Annuale al 31 Dicembre 2015
41
ICF II
ICF II
SEDE:
DETTAGLI INVESTIMENTO:
Italia
ICF II è un fondo chiuso di diritto italiano,
L’avvio della costruzione del portafoglio del
riservato a investitori qualificati, che ha iniziato
fondo è stato focalizzato sui comparti mid-
SETTORE:
la propria attività in data 24 febbraio 2009 ed è
market buy-out, distressed & special situations,
Private Equity
gestito da IDeA Capital Funds SGR.
credito, turn-around, nonché dei fondi con focus
settoriale specifico, con particolare attenzione alle
SITO WEB:
Il Gruppo DeA Capital ha un commitment totale
opportunità offerte dal mercato secondario.
nel fondo sino a 51 milioni di Euro.
Il portafoglio di ICF II è risultato investito, alla
BREVE DESCRIZIONE:
data dell’ultimo report disponibile, in n. 27 fondi,
ICF II, con una dotazione complessiva di
con differenti strategie di investimento, a loro
281 milioni di Euro, si propone di allocare
volta detentori di posizioni in circa n. 348 società,
il patrimonio in quote di fondi chiusi non
con diversi gradi di maturità, attive in varie aree
quotati, prevalentemente attivi nel settore
geografiche.
Fund size:
del private equity locale di diversi paesi, con
ottimizzazione del profilo rischio / rendimento,
Al 31 dicembre 2015 ICF II ha richiamato circa
attraverso un’attenta diversificazione del
il 68,8% del commitment totale e ha effettuato
281 milioni
patrimonio tra gestori con rendimenti storici
distribuzioni per importi complessivamente pari al
e solidità comprovata, differenti discipline di
21,6% dello stesso commitment.
di Euro
investimento, aree geografiche e annate.
ALTRE INFORMAZIONI
RILEVANTI:
Di seguito si riporta un’analisi del portafoglio,
aggiornata alla data dell’ultimo report
disponibile, dettagliata per annata di
investimento, per area geografica, per settore
e per tipologia.
42 DeA Capital - Relazione sulla Gestione
Diversificazione per annata1 (%)
Diversificazione per area geografica2 (%)
2015
2004-2008 1
5
2009 3
Europa
Globale
2010 6
29
16
2014
2011
18
11
RdM
26
2012
2013
30
US
25
29
Diversificazione per settore1 (%)
Diversificazione per tipo di fondo2 (%)
Portafoglio
Consumi
Distressed
Discrezionali
Large
8
18
Buy-out
Altro
17
0
Special
Situations
Energia
25
7
Beni
Materie
Primari 4
prime
12
Medicale 10
Expansion
15
Small /
Finanziario 4
Mid
Media 7
Buy-out
Industriale
38
12
VC
5
RE
0
Lusso 4
IT 14
1. % sul FMV dell’investito, al 31 dicembre 2015;
2. % sulla dimensione del fondo, basata sull’esposizione Paid-in (cap. investito + impegni residui) al 31 dicembre 2015
Le quote in ICF II hanno un valore nei prospetti
-4,7 milioni di Euro e alla favorevole variazione
contabili consolidati al 31 dicembre 2015 pari a
di fair value per +8,6 milioni di Euro.
circa 41,7 milioni di Euro (rispetto a 35,3 milioni
di Euro al 31 dicembre 2014), con una variazione
Nella tabella di seguito sono riportati i
rispetto al 31 dicembre 2014 dovuta a capital call
principali dati relativi a ICF II al 31 dicembre
per +2,5 milioni di Euro, rimborsi di capitale per
2015:
Sede Anno di
Impegno
% DeA Capital
ICF II (€)
legale impegno Fund Size sottoscritto
nel Fondo
ICF II
Italia
2009
281.000.000
51.000.000
18,15
Residual Commitments
Totale residuo da investire
espresso in:
Euro
15.891.575
DeA Capital - Relazione Finanziaria Annuale al 31 Dicembre 2015
43
ICF III
ICF III
SEDE:
DETTAGLI INVESTIMENTO:
Italia
ICF III è un fondo chiuso di diritto italiano,
Credit & Distressed, che investe in operazioni
riservato a investitori qualificati, che ha
di special credit (preferred equity, mezzanino,
SETTORE:
iniziato la propria attività in data 10 aprile
senior loans), turn-around e altre strategie sul
Private Equity
2014 ed è gestito da IDeA Capital Funds SGR.
credito;
Emerging Markets, con focus su operazioni di
SITO WEB:
Il Gruppo DeA Capital ha un commitment
expansion capital, buy-out, distressed assets,
totale nel fondo sino a 12,5 milioni di Euro.
venture capital, realizzate nell’ambito dei
mercati emergenti.
BREVE DESCRIZIONE:
ICF III, con una dotazione complessiva al
Al 31 dicembre 2015 ICF III ha richiamato
31 dicembre 2015 di circa 57 milioni di Euro,
rispettivamente il 46,4%, il 54,3% e il 25,0%
si propone di allocare il patrimonio in quote di
per i comparti Core, Credit & Distressed ed
fondi chiusi di private equity o in schemi che ne
Emerging Markets.
replicano il modello finanziario, sia come lead
Fund size:
investor, sia assieme ad altri co-investitori.
Le quote in ICF III hanno un valore nei prospetti
Successivamente al 31 dicembre 2015, in data
contabili consolidati al 31 dicembre 2015 pari a
19 gennaio 2016, è stato perfezionato il II ed
circa 4,8 milioni di Euro (rispetto a 1,7 milioni di
57 milioni
ultimo closing del fondo per 9,9 milioni di Euro,
Euro al 31 dicembre 2014), con una variazione
che ha portato il commitment finale di ICF III
rispetto al 31 dicembre 2014 dovuta a capital
di Euro
sino a 67 milioni di Euro.
call per +2,7 milioni di Euro e alla favorevole
variazione di fair value per +0,4 milioni di Euro.
Il fondo è articolato in tre comparti:
Nella tabella di seguito sono riportati i principali
Core, con focus su operazioni di buy-out,
dati relativi a ICF III al 31 dicembre 2015:
expansion capital e special situations;
Sede Anno di
Impegno
% DeA Capital
ICF III (€)
legale impegno Fund Size sottoscritto
nel Fondo
ICF III
Italia
2014
57.050.000
12.500.000
21,91
di cui:
Comparto Core
25.400.000
1.000.000
3,94
Comparto Credit & Distressed
16.650.000
4.000.000
24,02
Comparto Emerging Markets
15.000.000
7.500.000
50,00
Totale residuo da investire
espresso in:
Euro
7.989.030
44 DeA Capital - Relazione sulla Gestione
IDeA EESS
IDEA EFFICIENZA ENERGETICA E SVILUPPO SOSTENIBILE segue >>
DETTAGLI INVESTIMENTO:
SEDE:
IDeA EESS è un fondo chiuso di diritto italiano,
corrispettivo pari a circa 2,6 milioni di Euro,
Italia
riservato a investitori qualificati, che ha iniziato la
oltre a successivi aumenti di capitale per
propria attività in data 1° agosto 2011 ed è gestito
1,0 milioni di Euro, investimenti interamente
SETTORE:
da IDeA Capital Funds SGR.
svalutati al 31 dicembre 2014. Si segnala che
Private Equity
in data 9 marzo 2015, visto il progressivo
Il Gruppo DeA Capital ha un commitment totale nel
deteriorarsi della situazione economico-
SITO WEB:
fondo per complessivi 15,3 milioni di Euro.
patrimoniale della società, la stessa è stata
posta in liquidazione;
BREVE DESCRIZIONE:
IDeA EESS, che ha una dotazione complessiva
- in data 27 febbraio 2013 il fondo ha investito
di 100 milioni di Euro, è un fondo comune di
8,5 milioni di Euro per l’acquisizione di una
investimento mobiliare chiuso di diritto italiano,
partecipazione pari al 10% di Elemaster,
riservato ad investitori qualificati, che punta ad
primario operatore nel ODM (Original
acquisire partecipazioni sia di minoranza, sia
Design Manufacturing) e EMS (Electronic
di controllo, in società non quotate, in Italia e
Manufacturing Service) ovvero nella
Fund size:
all’estero, co-investendo con partner locali.
progettazione e costruzione di apparati
elettronici. In parallelo, è stato effettuato un
100 milioni
Il fondo è dedicato ad investimenti in piccole e
investimento di pari rilevanza da parte del
medie imprese manifatturiere e di servizi, operanti
fondo IDeA OF I (anch’esso gestito da IDeA
nel campo del risparmio energetico e dell'uso
Capital Funds SGR);
di Euro
efficiente delle risorse naturali, ed è concentrato
sullo sviluppo di soluzioni di applicazione più
- in data 23 aprile 2013 il fondo ha investito 3,5
rapida e meno costosa rispetto alle fonti di
milioni di Euro per l’acquisizione del 29,9%
energia rinnovabili, ma altrettanto efficaci rispetto
di SMRE, specializzata nella progettazione
all’esigenza di contenimento delle emissioni di
e realizzazione di sistemi industriali per il
CO2, in un contesto di crescita sostenuta della
taglio e la lavorazione di tessuti, con know-
domanda energetica mondiale.
how anche sugli azionamenti elettrici,
con tecnologia particolarmente innovativa
Al 31 dicembre 2015 IDeA EESS ha richiamato
nell’integrated electric transmission.
ai sottoscrittori il 66,8% del commitment totale,
L’acquisizione è stata realizzata tramite la
avendo effettuato sette investimenti:
sottoscrizione di un aumento di capitale
riservato nella stessa SMRE;
- in data 8 maggio 2012 il fondo ha effettuato
il primo investimento, acquisendo il 48% di
- in data 27 dicembre 2013 il fondo ha
Domotecnica Italiana, franchising italiano
investito 3,9 milioni di Euro nella special
indipendente di installatori termo-idraulici, per un
purpose acquisition company (“SPAC”)
DeA Capital - Relazione Finanziaria Annuale al 31 Dicembre 2015
45
IDEA EFFICIENZA ENERGETICA E SVILUPPO SOSTENIBILE
GreenItaly 1 nel contesto dell’IPO della
al 60% di Meta system) per un corrispettivo
stessa società. Detto investimento si è
di 12,2 milioni di Euro, ovvero 1,6 volte
articolato in 3,5 milioni di Euro destinati ad
l’investimento originario, e una seconda tranche
azioni ordinarie, che danno diritto al 10%
tramite meccanismi di put/call esercitabili tra
della società, e 0,4 milioni di Euro, a titolo
ottobre 2017 e febbraio 2018;
di promotore del veicolo, in azioni speciali
senza diritto di voto. Nel mese di dicembre
- in data 5 febbraio 2015 il fondo ha effettuato
2015 il fondo ha incrementato il proprio
il suo sesto investimento, entrando nella
investimento di 3,1 milioni di Euro (di cui 0,1
compagine azionaria di Baglioni, attraverso un
milioni di Euro per le citate azioni speciali),
primo aumento di capitale di 8,0 milioni di Euro
portandolo a complessivi 7,0 milioni di Euro,
a fronte di una partecipazione pari al 35,9%
per una quota del 18,57% della SPAC. In
della società, successivamente incrementata
data 31 dicembre 2015, coerentemente con
sino al 41,2% attraverso un ulteriore aumento
gli obiettivi della stessa SPAC, GreenItaly
di capitale di 2 milioni di Euro. Baglioni è una
1 ha completato la fusione con Prima Vera
società attiva nella progettazione e produzione di
S.p.A., società leader in Italia nel settore
serbatoi per aria compressa per applicazioni su
dell’efficienza energetica e nella fornitura di
una ampia gamma di settori industriali;
servizi energetici per strutture complesse,
arrivando così a detenerne una quota
- in data 30 luglio 2015 il fondo ha perfezionato
pari all’8,1%;
l’acquisto di una quota pari al 26,81% di
Italchimici S.r.l., per un corrispettivo pari
- Nel corso del 1° Semestre 2014 il fondo ha
a 11,3 milioni di Euro. Italchimici è una
investito in più tranches complessivi 12,5
società farmaceutica specializzata nella
milioni di Euro in Meta System, per una
commercializzazione di prodotti dedicati
quota di partecipazione pari al 16,0% della
all’area respiratoria e alle terapie dell’apparato
società, successivamente incrementata sino
gastrointestinale, con consolidata posizione di
al 21,5% per effetto del reinvestimento
leadership in Italia nel segmento pediatrico.
del pro-quota di competenza dei proventi
risultanti dalla cessione di una partecipata
Le quote in IDeA EESS hanno un valore nei
della stessa Meta System. Meta System
prospetti contabili consolidati al 31 dicembre 2015
è una società attiva nella produzione
pari a circa 7,3 milioni di Euro (rispetto a 4,3 milioni
di apparati di trasmissione, antenne
di Euro al 31 dicembre 2014), con una variazione
elettroniche, sistemi d’allarme per il settore
rispetto al 31 dicembre 2014 dovuta principalmente
automotive, oltre che sistemi per l’home
a capital call per +4,0 milioni di Euro, rimborsi di
telematics e caricabatterie per veicoli
capitale per -1,6 milioni di Euro e alla favorevole
elettrici. In data 4 agosto 2015 è stato
variazione di fair value per +0,8 milioni di Euro.
siglato un accordo per la cessione integrale
della società, articolata in due tranche, di
Nella tabella di seguito si riportano i principali dati
cui una prima tranche già completata (pari
relativi a IDeA EESS al 31 dicembre 2015:
Sede      Anno di
Impegno
% DeA Capital
IDeA EESS (€)
legale     impegno      Fund Size   sottoscritto
nel Fondo
IDeA Efficienza Energetica e
Sviluppo Sostenibile
Italia
2011
100.000.000
15.300.000
15,30
Residual Commitments
Totale residuo da investire
espresso in:
Euro
5.076.510
46 DeA Capital - Relazione sulla Gestione
IDeA ToI
IDEA TASTE OF ITALY
DETTAGLI INVESTIMENTO:
SEDE:
IDeA ToI è un fondo chiuso di diritto italiano,
In data 15 maggio 2015 IDeA ToI ha
Italia
riservato a investitori qualificati, che ha iniziato
perfezionato il primo investimento attraverso
la propria attività in data 30 dicembre 2014 ed è
l’acquisizione, insieme ad altri co-investitori,
SETTORE:
gestito da IDeA Capital Funds SGR.
di una quota complessivamente pari al 70%
Private Equity
di un veicolo controllante il 100% del Gruppo
Il Gruppo DeA Capital ha un commitment totale
La Piadineria, per un corrispettivo pro-quota
SITO WEB:
nel fondo per complessivi 14,3 milioni di Euro.
IDeA ToI pari a 10,6 milioni di Euro. Il Gruppo
La Piadineria è la maggiore catena di piadinerie
in Italia, con punti-vendita dislocati in aree
BREVE DESCRIZIONE:
urbane del Nord e Centro Italia.
IDeA ToI, che ha una dotazione complessiva di
140 milioni di Euro al 31 dicembre 2015, è un
Al 31 dicembre 2015 IDeA ToI ha richiamato ai
fondo comune di investimento mobiliare chiuso di
sottoscrittori il 10,6% del commitment totale.
diritto italiano, riservato ad investitori qualificati,
Fund size:
che punta ad acquisire partecipazioni sia di
Le quote in IDeA ToI hanno un valore nei
minoranza, sia di controllo, principalmente in
prospetti contabili consolidati al 31 dicembre
piccole e medie imprese italiane, anche con altri
2015 pari a circa 1,1 milioni di Euro (valore
140 milioni
co-investitori.
sostanzialmente nullo al 31 dicembre 2014),
con una variazione rispetto al 31 dicembre
di Euro
Il fondo è dedicato ad investimenti in imprese
2014 dovuta a capital call per +1,4 milioni di
operanti nel settore agro-alimentare, in
Euro e alla sfavorevole variazione di fair value
particolare in quei segmenti coinvolti nella
per -0,3 milioni di Euro.
produzione e distribuzione di prodotti alimentari,
sotto forma di beni primari, nonché derivanti dalla
Nella tabella di seguito si riportano i principali
loro trasformazione, o dei servizi ad essi connessi.
dati relativi a IDeA ToI al 31 dicembre 2015:
Sede Anno di
Impegno
% DeA Capital
IDeA ToI (€)
legale impegno Fund Size sottoscritto
nel Fondo
IDeA Taste of Italy
Italia
2014
140.000.000
14.250.000
10,18
Residual Commitments
Totale residuo da investire
espresso in:
Euro
12.746.625
DeA Capital - Relazione Finanziaria Annuale al 31 Dicembre 2015
47
AVA
ATLANTIC VALUE ADDED
SEDE:
DETTAGLI INVESTIMENTO:
Italia
Il fondo “Atlantic Value Added - Fondo
Il fondo ha investito in momenti successivi a partire
Comune di Investimento Immobiliare
dal 29 dicembre 2011 un totale di 73,8 milioni di
SETTORE:
Speculativo di Tipo Chiuso” è un fondo
Euro per l’acquisto / sottoscrizione di quote del
Private Equity - Real Estate
ad apporto misto, riservato ad investitori
fondo Venere, incassando dallo stesso 13,9 milioni
qualificati, che ha iniziato la propria attività il
di Euro a titolo di rimborsi di capitale. Il fondo
SITO WEB:
23 dicembre 2011.
Venere è un fondo immobiliare riservato speculativo
di tipo chiuso, gestito dalla stessa IDeA FIMIT
DeA Capital S.p.A. ha un commitment nel
SGR; il portafoglio immobiliare del Fondo Venere
fondo sino a 5 milioni di Euro (corrispondenti
si compone di immobili ad uso prevalentemente
al 9,1% del commitment totale), con
residenziale ubicati nel Nord Italia.
versamenti effettuati al 31 dicembre 2015 per
circa 4,8 milioni di Euro.
Le quote del fondo AVA hanno un valore nei
prospetti contabili consolidati al 31 dicembre
2015 pari a circa 3,8 milioni di Euro (rispetto a
BREVE DESCRIZIONE:
2,6 milioni di Euro al 31 dicembre 2014), con una
Il fondo, gestito dalla controllata IDeA FIMIT
variazione rispetto al 31 dicembre 2014 legata
SGR e con un commitment in dotazione
a investimenti netti per +1,5 milioni di Euro e
pari a circa 55 milioni di Euro, ha iniziato la
al pro-quota di risultato netto di periodo e altre
propria attività con un focus primario sugli
variazioni per -0,3 milioni di Euro.
investimenti in immobili del segmento uffici e
del segmento residenziale. La durata del fondo
Nella tabella di seguito sono riportati i principali
Fund size:
è pari a 8 anni.
dati relativi al fondo AVA al 31 dicembre 2015:
55 milioni
Sede Anno di
Impegno
% DeA Capital
AVA (€)
legale impegno Fund Size sottoscritto
nel Fondo
di Euro
Atlantic Value Added
Italia
2011
55.000.000
5.000.000
9,08
Residual Commitments
Totale residuo da investire
espresso in:
Euro
150.000
48 DeA Capital - Relazione sulla Gestione
QUOTE DI FONDI DI VENTURE CAPITAL
- Quote di Fondi di Venture Capital
di Euro, ad impairment per -0,3 milioni di Euro
Le quote di fondi di venture capital hanno un
e alla favorevole variazione di fair value per
valore complessivo nei prospetti contabili al
+1,0 milioni di Euro.
31 dicembre 2015 pari a circa 9,7 milioni di Euro
(rispetto a 9,6 milioni di Euro al 31 dicembre
Nella tabella di seguito sono riportati i
2014), con una variazione rispetto al 31 dicembre
principali dati relativi ai fondi di venture capital
2014 legata a rimborsi di capitale per -0,6 milioni
in portafoglio alla data del 31 dicembre 2015:
Fondo di Venture Capital
Sede Anno di
Impegno
% DeA Capital
Dollari (USD)
legale impegno Fund Size sottoscritto
nel Fondo
Doughty Hanson & Co
Technology
UK EU
2004
271.534.000
1.925.000
0,71
GIZA GE Venture
Delaware
Fund III
U.S.A.
2003
211.680.000
10.000.000
4,72
Cayman
Israel Seed IV
Islands
2003
200.000.000
5.000.000
2,50
Pitango
Delaware
Venture Capital III
U.S.A.
2003
417.172.000
5.000.000
1,20
Totale Dollari
21.925.000
Euro (€)
Nexit Infocom 2000
Guernsey
2000
66.325.790
3.819.167
5,76
Sterline (GBP)
Amadeus Capital II
UK EU
2000
235.000.000
13.500.000
5,74
Residual Commitments
Totale residuo da
investire espresso in:
Euro
5.074.307
DeA Capital - Relazione Finanziaria Annuale al 31 Dicembre 2015
49
Settore Alternative Asset Management
Al 31 dicembre 2015 DeA Capital S.p.A. è risultata proprietaria:
• del 100% di IDeA Capital Funds SGR;
• del 64,30% di IDeA FIMIT SGR (di cui 61,30% tramite DeA Capital Real Estate e il restante 3,00%
direttamente);
• nonché del 96,99% di IRE / IRE Advisory (attività di project, property e facility management, nonché
intermediazione immobiliare).
IDEA CAPITAL FUNDS SGR
SEDE:
DETTAGLI INVESTIMENTO:
Italia
IDeA Capital Funds SGR è una società attiva
• Settore industriale
nella gestione di fondi di private equity (fondi
• Strategia e stadio di investimento (Buy-out,
SETTORE:
di fondi, fondi di co-investimento e fondi
Venture Capital, Special Situations, ecc.)
Alternative Asset
tematici); al 31 dicembre 2015 la SGR gestisce
• Area geografica (Europa, USA e Resto del Mondo)
Management -
otto fondi chiusi di private equity, di cui quattro
• Annata (impegni con periodi di investimento
Private Equity
fondi di fondi (IDeA I FoF, ICF II, ICF III e
diluiti nel tempo)
IDeA Crescita Globale, quest’ultimo destinato
SITO WEB:
al mercato retail), un fondo di co-investimento
Le strategie di investimento del fondo di co-
“diretto” (IDeA OF I), due fondi tematici (IDeA
investimento “diretto” sono orientate a
EESS, operante nell’ambito dell’efficienza
investimenti di minoranza in business focalizzati
energetica, e IDeA ToI, dedicato al settore
principalmente in Europa e diversificazione in
agro-alimentare) e, dal mese di aprile 2015,
funzione dell’appeal dei singoli settori, limitando gli
il fondo Investitori Associati IV (in fase di
investimenti in early stage.
liquidazione).
La filosofia d’investimento del fondo settoriale
Asset under
Regolati da Banca d’Italia e Consob, i
IDeA EESS si concentra sul private equity di
programmi di investimento di IDeA Capital
tipo growth capital e buy-out a sostegno della
management:
Funds SGR fanno leva sulla lunga esperienza
crescita di piccole e medie imprese con prodotti /
1,6 miliardi di Euro
nel settore del team di gestione.
servizi d’eccellenza per l’efficienza energetica e lo
sviluppo sostenibile. Investimenti in infrastrutture
Le strategie di investimento dei fondi di fondi
produttive da fonti rinnovabili o di tipo early stage
si focalizzano sulla costruzione di portafogli
potranno essere effettuati nel rispetto dei vincoli
diversificati in fondi di private equity di primo
regolamentari.
quartile o leader di prossima generazione,
con equilibrata allocazione degli asset tramite
L’obiettivo d’investimento del fondo IDeA ToI è
diversificazione per:
rivolto a piccole e medie imprese operanti nella
filiera del settore agro-alimentare, con operazioni
di development capital e buy-out early stage.
50 DeA Capital - Relazione sulla Gestione
Il prospetto che segue riporta il valore degli Asset Under Management e le commissioni di gestione al
31 dicembre 2015 per IDeA Capital Funds SGR:
Asset Under
Commissioni di
Management al
Gestione al
(Dati in milioni di Euro)
31 dicembre 2015
31 dicembre 2015
IDeA Capital Funds SGR
IDeA I FoF
681
4,1
IDeA OF I
217
2,3
ICF II
281
2,2
IDeA EESS
100
2,0
IDeA Crescita Globale
55
1,4
ICF III
57
0,4
Taste of Italy
140
3,2
Investitori Associati IV
112
1,3
Total IDeA Capital Funds SGR
1.643
16,9
Relativamente all'andamento gestionale di IDeA
agli effetti del II closing del fondo IDeA ToI
Capital Funds SGR, nel 2015 la società ha fatto
(54 milioni di Euro, per un commitment totale
registrare un incremento degli asset under
raggiunto pari a 140 milioni di Euro), e alla
management rispetto all’esercizio precedente per
presa in gestione del fondo Investitori Associati
circa 166 milioni di Euro. Tale incremento è dovuto
IV, decorrente a partire dal mese di aprile 2015.
IDeA Capital Funds SGR
(mln €)
2015
2014
AUM
1.643
1.477
Commissioni di gestione
16,9
14,4
EBITDA
6,6
5,8
Risultato Netto
4,2
3,6
DeA Capital - Relazione Finanziaria Annuale al 31 Dicembre 2015
51
IDEA FIMIT SGR
SEDE:
DETTAGLI INVESTIMENTO:
Italia
IDeA FIMIT SGR è la più importante SGR
immobiliare indipendente in Italia, con asset
SETTORE:
under management per circa 7,9 miliardi di
Alternative Asset
Euro e n. 37 fondi gestiti (di cui n. 5 quotati);
Management - Real Estate
la società si posiziona come uno dei principali
interlocutori presso investitori istituzionali
SITO WEB:
italiani e internazionali nella promozione,
istituzione e gestione di fondi comuni di
investimento immobiliare.
L'attività di IDeA FIMIT SGR si svolge su tre
principali direttrici:
• lo sviluppo di fondi comuni di investimento
immobiliare dedicati a clienti istituzionali e
risparmiatori privati;
• la promozione di strumenti innovativi
di finanza immobiliare, con l’obiettivo
di soddisfare le crescenti esigenze degli
investitori;
attenzione al valore immobiliare. In particolare, la
• la gestione professionale dei fondi immobiliari
SGR è specializzata nell’investimento in immobili
dal punto di vista tecnico, amministrativo e
di tipo “core” e “core plus”, pur annoverando tra
Asset under
finanziario, attraverso la collaborazione tra i
i propri investimenti importanti operazioni di tipo
professionisti che fanno parte della struttura
value added”.
management:
e i migliori advisor indipendenti, tecnici, legali
7,9 miliardi di Euro
e fiscali presenti sul mercato.
Grazie anche alle operazioni concluse con
successo negli ultimi anni, la SGR può contare su
La società ha focalizzato gli investimenti in
un panel di quotisti di grande rilievo, composto
operazioni di rischio contenuto, rendimento
da investitori nazionali e internazionali di elevato
stabile, bassa volatilità, semplicità nella
standing, quali fondi pensione, gruppi bancari e
strutturazione finanziaria e soprattutto
assicurativi, società di capitali e fondi sovrani.
52 DeA Capital - Relazione sulla Gestione
Il prospetto che segue riassume il valore degli
Asset Under Management e le commissioni di
gestione al 31 dicembre 2015 di IDeA FIMIT SGR:
Asset Under
Commissioni di
Management al
Gestione al
(Dati in milioni di Euro)
31 dicembre 2015
31 dicembre 2015
Dettaglio Fondi
Atlantic 1
604
2,7
Atlantic 2 Berenice
168
0,8
Alpha
376
4,2
Beta
84
0,8
Delta
215
2,5
Fondi Quotati
1.447
11
Fondi Riservati
6.437
36,7
Totale IDeA FIMIT SGR
7.884
47,7
DeA Capital - Relazione Finanziaria Annuale al 31 Dicembre 2015
53
A seguire si riportano alcune informazioni di
e per destinazione d’uso), concernenti i fondi
sintesi (i key financials, oltre ad un’analisi del
quotati parte del portafoglio in gestione, i.e.
portafoglio di immobili alla data dell’ultimo
Atlantic 1, Atlantic 2, Alpha, Beta e Delta (dati
report disponibile per composizione geografica
in Euro).
Atlantic 1
31.12.2015
Atlantic 2 - Berenice
31.12.2015
Valore di mercato
Valore di mercato
degli immobili
563.540.000
degli immobili
148.688.000
Costo storico e oneri
Costo storico e oneri
capitalizzati
611.870.324
capitalizzati
181.327.320
Finanziamento
341.647.526
Finanziamento
66.400.766
Net Asset Value ("NAV")
249.104.767
Net Asset Value ("NAV")
94.287.707
NAV / Quota (Euro)
477,7
NAV / Quota (Euro)
157,1
Prezzo di Mercato /
Prezzo di Mercato /
Quota (Euro)
325,1
Quota (Euro)
115,8
Dividend Yield dal
Dividend Yield dal
collocamento*
5,72%
collocamento*
9,12%
* Rapporto tra proventi per quota e valore nominale
* Rapporto tra proventi per quota e valore nominale
medio annuo per quota.
medio annuo per quota
Atlantic 1:
Atlantic 2:
diversificazione per destinazione d’uso (%)
diversificazione per destinazione d’uso (%)
Commerciale
12
Altro
8
Uffici
Uffici
88
77
Atlantic 1:
Atlantic 2:
diversificazione per area geografica (%)
diversificazione per area geografica (%)
Altro
Piemonte/Emilia R.
Lombardia
2
Lombardia
5
67
47
Campania
Piemonte
12
12
Lazio
15
Lazio
39
54 DeA Capital - Relazione sulla Gestione
Alpha
31.12.2015
Beta
31.12.2015
Valore di mercato
Valore di mercato
degli immobili
321.050.000
degli immobili
55.938.000
Costo storico e oneri
Costo storico e oneri
capitalizzati
302.855.224
capitalizzati
71.863.316
Finanziamento
21.113.036
Net Asset Value ("NAV")
59.528.329
Net Asset Value ("NAV")
346.542.613
NAV / Quota (Euro)
221,7
Prezzo di Mercato /
NAV / Quota (Euro)
3.336,2
Quota (Euro)
137,5
Prezzo di Mercato /
Dividend Yield dal
Quota (Euro)
1.100,0
collocamento*
8,12%
Dividend Yield dal
* Rapporto tra proventi per quota e valore nominale
collocamento*
5,10%
medio annuo per quota
* Rapporto tra proventi per quota e valore nominale
medio annuo per quota
Alpha:
Beta:
diversificazione per destinazione d’uso (%)
diversificazione per destinazione d’uso (%)
Commerciale
Uso
2
speciale
45
Uffici
60
Uffici
Altro
53
40
Alpha:
Beta:
diversificazione per area geografica (%)
diversificazione per area geografica (%)
Emila
Romagna
Lazio
Lazio
5
62
83
Lombardia
12
Umbria
38
DeA Capital - Relazione Finanziaria Annuale al 31 Dicembre 2015
55
Relativamente all’andamento gestionale di
Delta
31.12.2015
IDeA FIMIT SGR, nel 2015 la società ha fatto
Valore di mercato
registrare minori commissioni di gestione
degli immobili
200.000.000
(-6,4 milioni di Euro) rispetto all’esercizio
Costo storico e oneri
2014, principalmente per effetto della
capitalizzati
256.333.538
revisione delle fees concordata per alcuni
Finanziamento
19.421.882
dei fondi in gestione (nel quadro di una
Net Asset Value ("NAV")
193.051.034
generalizzata compressione delle management
fees a livello di mercato). Il risultato netto ha
NAV / Quota (Euro)
91,7
inoltre risentito della svalutazione, al netto
Prezzo di Mercato /
dell’effetto fiscale, per -14,3 milioni di Euro
Quota (Euro)
43,3
(-5,1 milioni di Euro nel 2014) degli attivi
Dividend Yield dal
collegati agli strumenti finanziari partecipativi
collocamento*
n.a.
(“SFP”), che danno diritto alle commissioni
* Nessuna distribuzione dal collocamento.
variabili relative ai fondi gestiti da FIMIT alla
data della fusione con FARE SGR (il cui valore
era stato rilevato in bilancio come effetto della
Delta:
diversificazione per destinazione d’uso (%)
fusione tra le due SGR).
Uffici
4
Alberghi
IDeA FIMIT SGR
62
(mln €)
2015
2014
AUM
7.884
8.983
Altro
34
Commissioni di gestione
47,7
54,1
EBITDA
21,8
25,1
Risultato Netto
(7,6)
4,4
- di cui:
- Quota di pertinenza
degli Azionisti
6,7
9,5
Delta:
diversificazione per area geografica (%)
- Quota di pertinenza
dei Titolari di SFP
(14,3)
(5,1)
Piemonte
Toscana
3
3
Sardegna
Campania
14
6
Lombardia
7
Veneto
21
Emila R.
14
Abruzzo
Calabria
15
16
56 DeA Capital - Relazione sulla Gestione
INNOVATION REAL ESTATE
DETTAGLI INVESTIMENTO:
SEDE:
Innovation Real Estate (di seguito IRE) è una
Relativamente all’andamento gestionale di IRE,
Italia
società attiva nella valorizzazione degli immobili
a livello di Risultato Netto, la variazione positiva
attraverso le seguenti direttrici strategiche:
rispetto all’esercizio 2014 (+1,5 milioni di Euro)
SETTORE:
è da ricondursi principalmente al dividendo
Servizi Immobiliari
project & construction management
ricevuto dalla controllata IRE Advisory (+0,6
(progettazione, sviluppo e ricondizionamento
milioni di Euro) e a poste una tantum.
SITO WEB:
degli immobili);
property management (gestione amministrativa
Innovation Real Estate
e legale degli immobili);
(mln €)
2015
2014
facility & building management (servizi connessi
Ricavi per servizi
ai fabbricati e relative manutenzioni);
immobiliari
17,5
17,3
due diligence (due diligence tecniche e
EBITDA
4,9
4,6
ambientali, attività di regolarizzazione
Risultato Netto
4,4
2,9
urbanistica);
asset management (supporto strategico per
migliorare lo stato locativo degli immobili e
ottimizzare costi di gestione ad essi connessi, al
fine di massimizzare il ritorno sull’investimento
immobiliare).
Specialista dei
Attualmente IRE gestisce un patrimonio composto
per il 50% da uffici, mentre la restante parte
servizi immobiliari
è suddivisa in immobili commerciali, turistici,
logistico-industriali e residenziali.
DeA Capital - Relazione Finanziaria Annuale al 31 Dicembre 2015
57
Risultati consolidati - Situazione
ovvero -14,3 milioni di Euro al netto del relativo effetto
Economica
fiscale;
- dell’impairment dell’avviamento di IDeA FIMIT SGR, pari a
Il Risultato Netto consolidato registrato dal Gruppo nell’Esercizio
-27,5 milioni di Euro;
2015 è positivo per circa 41,1 milioni di Euro, rispetto al valore
- dell’impairment dell’avviamento di IDeA Capital Funds SGR,
negativo per circa -57,6 milioni di Euro nel 2014.
pari a -9,3 milioni di Euro.
I ricavi e altri proventi sono così scomponibili:
Con riferimento agli impairment degli avviamenti di IDeA
FIMIT SGR e di IDeA Capital Funds SGR, si segnala che
- commissioni da alternative asset management per 62,4
questi si sono originati al termine del processo di asset
milioni di Euro (66,0 milioni di Euro nel 2014);
valuation condotto sistematicamente dalla Società con il
- altri proventi da investimenti, al netto degli oneri, per
supporto di una primaria società di consulenza italiana, sulla
complessivi 72,5 milioni di Euro (rispetto a -56,1 milioni
base di metodologie applicate coerentemente negli anni e in
di Euro nel 2014, riconducibili all’allineamento di valore
linea con i principi contabili di riferimento. In particolare, in
della partecipazione in Santé per -59,0 milioni di Euro).
relazione a IDeA FIMIT SGR il processo di asset valuation ha
Questi sono dovuti prevalentemente alla plusvalenza, per
portato ad allineare la valutazione ad equity della società al
46,3 milioni di Euro, derivante dalla cessione di quote di
patrimonio netto della stessa.
Migros e dalla conseguente distribuzione di liquidità da
parte di Kenan Investments, nonché ai proventi netti,
Per quanto concerne i Proventi e oneri finanziari, questi, attestati
per complessivi 25,4 milioni di Euro, sulle partecipazioni
complessivamente a +5,0 milioni di Euro al 31 dicembre 2015
detenute dal fondo IDeA OF I;
(2,9 milioni di Euro nel 2014), si riferiscono prevalentemente ai
- ricavi da attività di servizio per 18,5 milioni di Euro (18,7
rendimenti della liquidità disponibile, alle differenze di cambio
milioni di Euro registrati nel 2014).
positive sugli investimenti esteri e ad altri proventi finanziari.
I costi si sono attestati a complessivi 128,5 milioni di Euro
L’impatto complessivo delle imposte nell’Esercizio 2015,
(88,0 milioni di Euro nel 2014), riconducibili per 120,3 milioni
pari a 6,5 milioni di Euro (1,7 milioni di Euro nel 2014),
di Euro all’Alternative Asset Management, per 2,4 milioni di
è la risultante delle imposte relative all’Alternative Asset
Euro al Private Equity Investment e per 5,8 milioni di Euro alle
Management per circa -0,4 milioni di Euro e alle strutture di
strutture di Holding. Si segnala che tra i costi dell’Alternative
Holding per circa +6,9 milioni di Euro.
Asset Management sono inclusi gli effetti:
Il Risultato Netto di Gruppo, positivo per 41,1 milioni di Euro,
- dell’ammortamento e svalutazione delle attività immateriali
è riconducibile per 63,5 milioni di Euro al Private Equity
iscritte in fase di allocazione di una parte dei prezzi di
Investment, per -20,6 milioni di Euro all’Alternative Asset
acquisto delle partecipazioni, per complessivi -25,6 milioni
Management e per -1,8 milioni di Euro alle Società Holding /
di Euro, di cui -20,5 milioni di Euro a titolo di impairment
Elisioni.
Situazione Economica sintetica del Gruppo
(Dati in migliaia di Euro)
Esercizio 2015
Esercizio 2014
Commissioni da Alternative Asset Management
62.416
66.045
Risultato da partecipazioni valutate all'Equity
(539)
(786)
Altri proventi/oneri da Investimenti
72.464
(56.149)
Ricavi da attività di servizio
18.496
18.667
Altri ricavi e proventi
3.204
509
Altri costi e oneri
(128.514)
(87.957)
Proventi e oneri finanziari
4.982
2.905
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE
32.509
(56.766)
Imposte sul reddito
6.452
1.720
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO DALLE ATTIVITÀ IN CONTINUITÀ
38.961
(55.046)
Risultato delle Attività da cedere/cedute
286
(887)
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO
39.247
(55.933)
- Risultato Attribuibile al Gruppo
41.072
(57.601)
- Risultato Attribuibile a Terzi
(1.825)
1.668
Utile (Perdita) per azione, base
0,154
(0,210)
Utile (Perdita) per azione, diluito
0,154
(0,210)
58 DeA Capital - Relazione sulla Gestione
Andamento per Settore di Attività nell’Esercizio 2015
Alternative
Società
Private Equity
Asset
Holdings/
(Dati in migliaia di Euro)
Investment Management
Elisioni
Consolidato
Commissioni da Alternative Asset Management
0
64.672
(2.256)
62.416
Risultato da partecipazioni valutate all'Equity
(180)
(359)
0
(539)
Altri proventi/oneri da Investimenti
72.552
(88)
0
72.464
Altri ricavi e proventi
3.054
18.549
97
21.700
Altri costi e oneri
(2.455)
(120.285)
(5.774)
(128.514)
Proventi e oneri finanziari
5.065
616
(699)
4.982
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE
78.036
(36.895)
(8.632)
32.509
Imposte sul reddito
0
(409)
6.861
6.452
UTILE (PERDITA) DEL PERIODO DALLE
ATTIVITÀ IN CONTINUITÀ
78.036
(37.304)
(1.771)
38.961
Risultato delle Attività da cedere/cedute
286
0
0
286
UTILE (PERDITA) DEL PERIODO
78.322
(37.304)
(1.771)
39.247
- Risultato Attribuibile al Gruppo
63.516
(20.673)
(1.771)
41.072
- Risultato Attribuibile a Terzi
14.806
(16.631)
0
(1.825)
Andamento per Settore di Attività nell’Esercizio 2014
Alternative
Società
Private Equity
Asset
Holdings/
(Dati in migliaia di Euro)
Investment Management
Elisioni
Consolidato
Commissioni da Alternative Asset Management
0
68.549
(2.504)
66.045
Risultato da partecipazioni valutate all'Equity
(262)
(524)
0
(786)
Altri proventi/oneri da Investimenti
(56.812)
663
0
(56.149)
Altri ricavi e proventi
146
18.357
673
19.176
Altri costi e oneri
(5.930)
(71.152)
(10.875)
(87.957)
Proventi e oneri finanziari
3.006
155
(256)
2.905
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE
(59.852)
16.048
(12.962)
(56.766)
Imposte sul reddito
0
(6.584)
8.304
1.720
UTILE (PERDITA) DEL PERIODO DALLE
ATTIVITÀ IN CONTINUITÀ
(59.852)
9.464
(4.658)
(55.046)
Risultato delle Attività da cedere/cedute
(887)
0
0
(887)
UTILE (PERDITA) DEL PERIODO
(60.739)
9.464
(4.658)
(55.933)
- Risultato Attribuibile al Gruppo
(62.235)
9.292
(4.658)
(57.601)
- Risultato Attribuibile a Terzi
1.496
172
0
1.668
DeA Capital - Relazione Finanziaria Annuale al 31 Dicembre 2015
59
Risultati consolidati -
Statement of Performance - IAS 1
Il Risultato Complessivo o Statement of Performance - IAS 1,
Esercizio
Esercizio
nel quale si registra il risultato del periodo comprensivo dei
(Dati in migliaia di Euro)
2015
2014
risultati rilevati direttamente a patrimonio netto, evidenzia, per
Utile/(perdita)
la quota attribuibile al Gruppo, un saldo netto negativo pari a
dell'esercizio (A)
39.247
(55.933)
circa -13,2 milioni di Euro (rispetto ad un saldo netto positivo
Componenti che potrebbero
essere in seguito riclassificate
pari a +30,1 milioni di Euro nel corrispondente periodo del
nell'utile (perdita) dell'esercizio
(60.177)
88.547
2014) composto da:
Componenti che non saranno
in seguito riclassificate
• risultato netto di conto economico pari a +41,1 milioni
nell'utile (perdita) dell'esercizio
41
(320)
di Euro;
Totale Altri utili/(perdite),
al netto dell’effetto fiscale
• risultati rilevati direttamente a patrimonio netto pari
(B)
(60.136)
88.227
complessivamente a -54,3 milioni di Euro (inclusivi del
Totale Utile/(perdita)
“rigiro” a conto economico della riserva di fair value
complessivo dell'esercizio
conseguente alla cessione parziale di Migros).
(A)+(B)
(20.889)
32.294
Totale Utile/(perdita)
complessivo attribuibile a:
Per quanto riguarda questi ultimi, la componente più rilevante
è rappresentata dalla variazione negativa di fair value di Kenan
- Attribuibile al Gruppo
(13.165)
30.089
Investments / Migros; in particolare, la variazione rispetto al
- Attribuibile a Terzi
(7.724)
2.205
31 dicembre 2014 è da imputarsi all’effetto della riduzione
del prezzo per azione e della svalutazione della Lira Turca nei
confronti dell’Euro.
Va segnalato che l’impatto sul NAV del Gruppo DeA Capital
della valutazione al fair value di Migros è parzialmente
bilanciato dal reversal (11,4 milioni di Euro) del debito per
carried interest che si prevedeva di riconoscere in base al
raggiungimento di determinati parametri di rendimento.
60 DeA Capital - Relazione sulla Gestione
Risultati consolidati - Situazione Patrimoniale
Si riporta di seguito la Situazione Patrimoniale del Gruppo al 31 dicembre 2015, confrontata con il 31 dicembre 2014.
(Dati in migliaia di Euro)
31.12.2015
31.12.2014
Attivo non corrente
Immobilizzazioni Immateriali e Materiali
Avviamento
129.595
166.363
Immobilizzazioni Immateriali
37.539
63.348
Immobilizzazioni Materiali
3.119
3.908
Totale Immobilizzazioni Immateriali e Materiali
170.253
233.619
Investimenti Finanziari
Partecipazioni in società collegate
11.467
19.066
Partecipazioni detenute da Fondi
90.675
111.014
- part. disponibili per la vendita
52.536
71.209
- part. in soc. collegate e JV valutate a conto economico
38.138
39.805
Partecipazioni in altre imprese-disponibili per la vendita
76.464
209.320
Fondi-disponibili per la vendita
173.730
176.736
Altre attività finanziarie disponibili per la vendita
26
306
Totale Investimenti Finanziari
352.362
516.442
Altre attività non correnti
Imposte anticipate
3.676
5.039
Crediti per imposte da consolidato fiscale vs Controllanti
0
546
Altre attività non correnti
31.795
30.495
Totale Altre attività non correnti
35.471
36.080
Totale Attivo non corrente
558.086
786.141
Attivo corrente
Crediti commerciali
17.818
29.039
Attività finanziarie disponibili per la vendita
7.532
5.080
Crediti finanziari
3.467
2.678
Crediti per imposte da consolidato fiscale vs Controllanti
2.667
3.533
Altri crediti verso l'Erario
4.567
2.892
Altri crediti
2.876
18.591
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
123.468
55.583
Totale Attività correnti
162.395
117.396
Totale Attivo corrente
162.395
117.396
Attività destinate alla vendita
11.487
0
TOTALE ATTIVO CONSOLIDATO
731.968
903.537
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO CONSOLIDATO
PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO
Capitale sociale
263.923
271.626
Riserva sovrapprezzo azioni
299.647
384.827
Riserva legale
61.322
61.322
Riserva fair value
62.178
116.415
Altre riserve
(11.720)
(11.243)
Utile (perdite) esercizi precedenti portati a nuovo
(169.434)
(111.833)
Utile (perdite) dell'esercizio
41.072
(57.601)
Patrimonio Netto di Gruppo
546.988
653.513
Capitale e riserve di Terzi
138.172
173.109
Patrimonio Netto Consolidato (Gruppo e Terzi)
685.160
826.622
PASSIVO CONSOLIDATO
Passivo non corrente
Imposte differite passive
10.801
19.696
TFR lavoro subordinato
4.713
4.618
Passività finanziarie
0
5.201
Altri debiti
0
11.397
Totale Passivo non corrente
15.514
40.912
Passivo corrente
Debiti verso fornitori
15.598
18.180
Debiti verso il personale ed Enti Previdenziali
7.341
8.122
Debiti per imposte correnti
3.384
2.012
Altri debiti verso l'Erario
1.571
2.037
Altri debiti
2.749
5.292
Debiti finanziari a breve
651
360
Totale Passivo corrente
31.294
36.003
Passività destinate alla vendita
0
0
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO
731.968
903.537
DeA Capital - Relazione Finanziaria Annuale al 31 Dicembre 2015
61
Al 31 dicembre 2015 il Patrimonio Netto di Gruppo è risultato
pari a circa 547,0 milioni di Euro, rispetto a 653,5 milioni
di Euro al 31 dicembre 2014. La variazione negativa del
Patrimonio Netto di Gruppo nel 2015, pari a circa -106,5
milioni di Euro, è riconducibile al dividendo straordinario
distribuito (-79,9 milioni di Euro) e a quanto già commentato
in sede di Statement of Performance - IAS 1 (-13,2 milioni di
Euro), oltre agli effetti del piano di acquisto di azioni proprie
(-13,0 milioni di Euro).
Risultati consolidati -
Posizione Finanziaria Netta
Al 31 dicembre 2015 la Posizione Finanziaria Netta consolidata
è risultata positiva per circa 133,8 milioni di Euro, come risulta
dalla tabella a seguire con la relativa distinzione per tipologia
di attività e confronto con le corrispondenti voci al
31 dicembre 2014:
Posizione Finanziaria Netta
(Dati in milioni di Euro)
31.12.2015
31.12.2014
Variazione
Disponibilità liquide
123,5
55,6
67,9
Att. finanziarie disponibili per la vendita
7,5
5,1
2,4
Crediti Finanziari
3,5
2,7
0,8
Passività finanziarie non correnti
0,0
(5,2)
5,2
Passività finanziarie correnti
(0,7)
(0,4)
(0,3)
TOTALE
133,8
57,8
76,0
di cui:
- Alternative Asset Management
40,4
16,1
24,3
- Private Equity Investment
3,4
1,1
2,3
- Holdings
90,0
40,6
49,4
La variazione registrata dalla Posizione Finanziaria Netta
Si ritiene che le disponibilità liquide e le ulteriori risorse
consolidata nell’Esercizio 2015 è determinata, oltre che
finanziarie attivabili siano sufficienti a coprire il fabbisogno
dalla distribuzione del dividendo straordinario (-79,9
collegato agli impegni di versamento già sottoscritti nei fondi,
milioni di Euro), dall’incasso netto a seguito della cessione
anche tenuto conto degli ammontari che si prevede verranno
parziale di Migros (+107,7 milioni di Euro), dall’acquisto
richiamati / distribuiti dagli stessi. In relazione a tali residual
di azioni proprie (-13,0 milioni di Euro), dalla liquidità
commitments, la Società ritiene che le risorse attualmente
netta generata dagli investimenti nei fondi di private
disponibili, oltre a quelle che saranno generate dall’attività
equity in portafoglio (+34,7 milioni di Euro), nonché
operativa e di finanziamento, consentiranno al Gruppo DeA
dai flussi di cassa prodotti dalle piattaforme di asset
Capital di soddisfare il fabbisogno derivante dall’attività di
management.
investimento, oltre che dalla gestione del capitale circolante.
62 DeA Capital - Relazione sulla Gestione
6. Risultati della Capogruppo
DeA Capital S.p.A.
La Capogruppo DeA Capital S.p.A. opera come holding di
Di seguito si riporta la sintesi dei risultati economici e
partecipazioni, che svolge attività di coordinamento, sviluppo
patrimoniali registrati dalla stessa DeA Capital S.p.A. per
e gestione strategica delle società controllate, nonché come
l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015.
soggetto che effettua direttamente investimenti finanziari.
Risultati della Capogruppo - Situazione Economica
(Dati in Euro)
Esercizio 2015
Esercizio 2014
Proventi/oneri da Investimenti
(30.601.165)
(3.640.681)
Ricavi da attività di servizio
1.767.185
1.868.506
Altri ricavi e proventi
9.106.713
252.730
Altri costi e oneri
(7.155.543)
(10.395.642)
Proventi e oneri finanziari
(430.150)
(269.622)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE
(27.312.960)
(12.184.709)
Imposte sul reddito
8.413.374
7.665.490
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO DALLE ATTIVITÀ IN CONTINUITÀ
(18.899.586)
(4.519.219)
Risultato delle Attività da cedere/cedute
0
0
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO
(18.899.586)
(4.519.219)
Il Risultato Netto della Capogruppo per l’Esercizio 2015 ha
le svalutazioni delle partecipazioni, in parte compensate dal
rappresentato una perdita pari a circa -18,9 milioni di Euro
flusso di dividendi e dall’effetto positivo delle imposte.
(-4,5 milioni di Euro nell’Esercizio 2014), sostanzialmente per
DeA Capital - Relazione Finanziaria Annuale al 31 Dicembre 2015
63
Risultati della Capogruppo - Situazione Patrimoniale
Si riporta di seguito la Situazione Patrimoniale della Capogruppo al 31 dicembre 2015, confrontata con quella al 31 dicembre 2014.
(Dati in Euro)
31.12.2015
31.12.2014
ATTIVO
Attivo non corrente
Immobilizzazioni Immateriali e Materiali
Immobilizzazioni Immateriali
14.965
13.609
Immobilizzazioni Materiali
469.416
586.918
Totale Immobilizzazioni Immateriali e Materiali
484.381
600.527
Investimenti Finanziari
Partecipazioni in Società Controllate
221.680.803
256.900.010
Partecipazioni in Società e Fondi Collegati
4.202.710
14.221.021
Partecipazioni in Altre Imprese-disponibili per la vendita
76.464.384
209.320.028
Fondi-disponibili per la vendita
141.803.236
144.383.615
Totale Investimenti Finanziari
444.151.133
624.824.674
Altre attività non Correnti
Imposte anticipate
0
0
Crediti per imposte da Consolidato Fiscale vs Controllanti
0
546.152
Totale Altre attività non correnti
0
546.152
Totale Attivo non corrente
444.635.514
625.971.353
Attivo corrente
Crediti Commerciali
140.239
557.069
Crediti Finanziari
3.467.387
1.709.552
Crediti per imposte da Consolidato Fiscale vs Controllanti
1.263.489
2.782.826
Crediti Tributari IVA vs Controllanti
738.953
115.044
Altri Crediti verso l'Erario
616.749
289.382
Altri Crediti
497.080
538.818
Disponibilità liquide (Depositi Bancari e Cassa)
88.388.171
37.961.858
Totale Attività correnti
95.112.068
43.954.549
Totale Attivo corrente
95.112.068
43.954.549
Attività destinate alla vendita
11.486.685
0
TOTALE ATTIVO
551.234.267
669.925.902
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale
263.923.155
271.626.364
Riserva sovrapprezzo azioni
299.646.519
384.826.924
Riserva legale
61.322.420
61.322.420
Riserva Fair Value
18.758.957
12.908.007
Altre Riserve
316.409
504.126
Utili (Perdite) esercizi precedenti portati a nuovo
(75.961.631)
(71.451.400)
Utile (Perdita) dell'esercizio
(18.899.586)
(4.519.219)
Patrimonio Netto
549.106.243
655.217.222
PASSIVO
Passivo non corrente
Imposte differite passive
0
0
TFR lavoro subordinato
285.844
558.957
Altri debiti
0
11.396.404
Totale Passivo non corrente
285.844
11.955.361
Passivo corrente
Debiti verso fornitori
1.200.066
1.325.359
Debiti verso il personale e Enti Previdenziali
371.021
828.943
Debiti per imposte vs Controllate
63.926
63.926
Debiti Tributari IVA vs Controllanti
0
339.690
Altri debiti verso l'Erario
198.561
184.324
Altri debiti
8.606
11.077
Totale Passivo corrente
1.842.180
2.753.319
Passività destinate alla vendita
0
0
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
551.234.267
669.925.902
64 DeA Capital - Relazione sulla Gestione
Al 31 dicembre 2015 il Patrimonio Netto della Capogruppo è
distribuzione parziale della Riserva Sovrapprezzo per circa
risultato pari a circa 549,1 milioni di Euro, rispetto a 655,2
79,9 milioni di Euro e all’acquisto di azioni proprie per circa
milioni di Euro al 31 dicembre 2014, con una variazione pari
13,0 milioni di Euro).
a -106,1 milioni di Euro (riconducibile principalmente alla
Ai sensi della Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si riporta il prospetto di raccordo fra il risultato e il patrimonio netto al
31 dicembre 2015 registrati dalla Capogruppo DeA Capital S.p.A. e le corrispondenti grandezze registrate a livello consolidato.
Patrimonio
Patrimonio
Netto al Risultato
Netto al
Risultato
(Dati in migliaia di Euro)
31.12.2015 Netto 2015
31.12.2014
Netto 2014
Patrimonio Netto e Risultato d'Esercizio, come riportati
nel Bilancio Esercizio della Società Controllante
549.106
(18.900)
655.217
(4.519)
Eliminazione del valore di carico delle partecipazioni consolidate:
- Eccedenza dei patrimoni netti dei bilanci di esercizio rispetto
ai valori di carico delle partecipazioni in imprese consolidate
(2.118)
0
(1.704)
0
- Risultati pro-quota conseguiti dalle partecipate
0
17.655
0
(45.824)
- Eliminazione dividendi ricevuti dalle partecipate di
DeA Capital S.p.A.
(5.005)
(8.141)
- Risultati pro-quota conseguiti da collegate valutate
al patrimonio netto
0
(540)
0
(1.673)
- Eliminazione delle rivalutazioni e svalutazioni di partecipazioni
consolidate operate da DeA Capital S.p.A.
0
53.379
0
193.033
- Eliminazione dividendi ricevuti da DeA Capital S.p.A.
0
(5.517)
0
(190.477)
Patrimonio Netto e Risultato d'Esercizio di spettanza
del Gruppo
546.988
41.072
653.513
(57.601)
Patrimonio Netto e Risultato d'Esercizio
di spettanza di Terzi
138.172
(1.825)
173.109
1.668
Patrimonio Netto e Risultato d'Esercizio,
come riportati nel Bilancio Consolidato
685.160
39.247
826.622
(55.933)
DeA Capital - Relazione Finanziaria Annuale al 31 Dicembre 2015
65
7. Altre informazioni
titoli, ai sensi della Prassi Consob, al fine dell’eventuale
impiego di tali azioni, in conformità a quanto previsto dalla
relativa autorizzazione assembleare, come corrispettivo in
Azioni proprie e dell’impresa
operazioni straordinarie, anche di scambio di partecipazioni.
controllante
In conformità all’articolo 5 del Regolamento CE n.
2273/2003, il prezzo di acquisto delle azioni non potrà essere
In data 17 aprile 2015 l’Assemblea degli Azionisti di DeA
superiore al maggiore tra (i) il prezzo dell’ultima operazione
Capital S.p.A. ha autorizzato il Consiglio di Amministrazione
indipendente; e (ii) il prezzo dell’offerta indipendente più
della Società a porre in essere atti di acquisto e di
elevata corrente nelle sedi di negoziazione dove viene
disposizione, in una o più volte, su base rotativa, di un numero
effettuato l’acquisto, fermo restando che, secondo quanto
massimo di azioni ordinarie della Società stessa rappresentanti
previsto dall’autorizzazione assembleare, il corrispettivo
una partecipazione non superiore al 20% del capitale sociale.
unitario non potrà essere né superiore né inferiore del 20%
rispetto al prezzo di riferimento delle azioni della Società
Il nuovo piano ha sostituito quello precedente, autorizzato
registrato dal titolo nella seduta di borsa precedente ogni
dall’Assemblea degli Azionisti in data 17 aprile 2014 (la
singola operazione di acquisto.
cui scadenza era prevista con l’approvazione del Bilancio
2014), e persegue i medesimi obiettivi di quest’ultimo quali,
Il Consiglio di Amministrazione ha, inoltre, deliberato che, in
tra l’altro, l’acquisizione di azioni proprie da utilizzare per
ogni caso, il corrispettivo massimo unitario, oltre il quale non
operazioni straordinarie e piani di incentivazione azionaria,
saranno effettuati acquisti di azioni proprie, sarà pari al NAV
l’offerta agli Azionisti di uno strumento di monetizzazione
per azione indicato nella più recente situazione patrimoniale
dell’investimento, la stabilizzazione del titolo e la
approvata e comunicata al mercato.
regolarizzazione dell’andamento delle negoziazioni nei limiti e
nel rispetto della normativa vigente.
La Società ha in essere un contratto con l’intermediario
abilitato indipendente Intermonte SIM S.p.A. avente
L’autorizzazione prevede che le operazioni di acquisto possano
a oggetto il conferimento a quest’ultimo del mandato
essere effettuate fino alla data dell’Assemblea di approvazione
all’acquisto e alla disposizione di azioni ordinarie della
del Bilancio al 31 dicembre 2015 e, comunque, non oltre
Società, ai sensi di quanto previsto dalla Prassi Consob.
la durata massima consentita dalla Legge, secondo tutte le
Per maggiori dettagli si rimanda al verbale della predetta
modalità consentite dalla normativa vigente, e che DeA Capital
Assemblea ordinaria e alla Relazione illustrativa del
S.p.A. possa disporre delle azioni acquistate anche con finalità
Consiglio, nonché al comunicato stampa diffuso in data 17
di trading, senza limite temporale. Il corrispettivo unitario per
aprile 2015, disponibili sul sito istituzionale dell’Emittente
l’acquisto delle azioni sarà stabilito di volta in volta dal Consiglio
(www.deacapital.it ), rispettivamente, nella sezione Investor
di Amministrazione della Società, fermo restando che detto
Relations/Assemblee e nella sezione Investor Relations/
corrispettivo non potrà essere né superiore, né inferiore del
Comunicati Stampa.
20% rispetto al prezzo di riferimento registrato dal titolo nella
seduta di borsa precedente ogni singola operazione di acquisto.
Si segnala che nel corso dell’Esercizio 2015 DeA Capital
L’autorizzazione alla disposizione delle azioni proprie già in
S.p.A. ha acquistato n. 7.703.209 azioni, per un controvalore
portafoglio e di quelle che saranno eventualmente acquistate
pari a circa 13,0 milioni di Euro.
è stata, invece, rilasciata senza limiti temporali e secondo
le modalità ritenute più opportune, ad un prezzo che sarà
Tenuto conto degli acquisti effettuati anche negli esercizi
determinato di volta in volta dal Consiglio di Amministrazione,
precedenti sui piani di volta in volta in essere, nonché degli
ma che non potrà essere (salvo specifiche eccezioni individuate)
utilizzi di azioni proprie al servizio delle acquisizioni delle
inferiore del 20% rispetto al prezzo di riferimento registrato dal
quote di controllo in FARE Holding e in IDeA Alternative
titolo nella seduta di borsa precedente ogni singola operazione
Investments, al 31 dicembre 2015 la Società è risultata
di vendita. Le operazioni di disposizione potranno essere
proprietaria di n. 42.688.945 azioni proprie (pari all’13,9%
effettuate anche per finalità di trading.
circa del capitale sociale).
Il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato in
Alla data del presente documento, tenuto conto degli acquisti
data 17 aprile 2015, immediatamente a valle dell’Assemblea,
avvenuti successivamente alla chiusura dell’Esercizio 2015,
di dare avvio al programma di acquisto di azioni proprie
pari a n. 445.306 azioni, le azioni proprie in portafoglio sono
sopra illustrato secondo le modalità operative previste dalla
risultate pari a n. 43.147.751, corrispondenti al 14,1% circa
Prassi n. 2 ammessa con Delibera Consob n. 16839 del 19
del capitale sociale.
marzo 2009 (la “Prassi Consob”), ai sensi dell’articolo 180,
comma 1, lett. c) del TUF.
Nel corso dell’Esercizio 2015 la Società non ha detenuto,
Il programma è finalizzato all’acquisto di azioni ordinarie della
acquistato o alienato, neanche per il tramite di società
Società da destinare alla costituzione del cd. “magazzino”
fiduciaria, azioni della controllante De Agostini S.p.A..
66 DeA Capital - Relazione sulla Gestione
Rapporti con Soggetti Controllanti,
Gruppo De Agostini” e comunicazione dell’opzione
Società Controllate e Parti Correlate
all’Amministrazione Finanziaria secondo modalità e
termini di Legge; l’opzione è irrevocabile a meno che
Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti
non vengano meno i requisiti per l’applicazione del
correlate, ivi comprese le operazioni infra-gruppo, queste
regime.
sono state effettuate in ottemperanza alla Procedura per
le Operazioni con Parti Correlate adottata dalla Società con
Per quanto concerne DeA Capital S.p.A. l’opzione è
efficacia 1° gennaio 2011, secondo quanto previsto dal
irrevocabile per il triennio 2014-2016; con riferimento a
Regolamento recepito ai sensi dell’art. 2391-bis cod. civ.
IDeA Capital Funds SGR, IRE e IRE Advisory l’opzione è
dalla Consob con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010,
irrevocabile per il triennio 2015-2017, mentre per DeA
come successivamente modificato. Si precisa che nel corso
Capital Real Estate l’opzione è irrevocabile per il triennio
dell’Esercizio la Società non ha effettuato operazioni con parti
2013-2015.
correlate qualificabili come atipiche o inusuali, rientrando nel
normale corso di attività delle società del Gruppo e neppure
3) Al fine di rendere più efficiente l’impiego della liquidità,
operazioni di “maggiore rilevanza” come definite nella predetta
nonché consentire l’attivazione di linee di finanziamento
Procedura. Le operazioni con parti correlate concluse nel corso
a condizioni potenzialmente migliori rispetto a quelle
dell’Esercizio sono state regolate a condizioni di mercato,
ottenibili da istituti di credito, DeA Capital S.p.A. ha
tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati.
sottoscritto con la Controllante De Agostini S.p.A. un
accordo quadro (l”Accordo Quadro”) avente ad oggetto
Con riferimento ai rapporti con Soggetti Controllanti si riporta
depositi / finanziamenti intercompany a breve termine.
quanto segue:
È previsto che le operazioni di deposito / finanziamento
1) DeA Capital S.p.A. ha sottoscritto con l’Azionista di
inquadrabili nell’ambito del suddetto Accordo Quadro
Controllo, De Agostini S.p.A., un “Contratto di erogazione
siano attivate solo previa verifica della convenienza
di servizi” per l’ottenimento di presidi operativi nelle aree
delle condizioni e dei termini economici come di volta in
di amministrazione, finanza, controllo, legale, societario,
volta determinati, con modalità revolving e sulla base
fiscale, investor relation, servizi istitituzionali e di stampa.
di una durata delle operazioni stesse non superiore a
tre mesi. È altresì previsto che l’Accordo Quadro abbia
Il suddetto Contratto, tacitamente rinnovato annualmente,
una durata di un anno e che si rinnovi tacitamente ogni
prevede condizioni economiche di mercato e si propone di
anno.
consentire alla Società il mantenimento di una struttura
organizzativa snella, coerente con la propria politica di
Relativamente agli importi delle operazioni di deposito
sviluppo, ottenendo nel contempo un adeguato supporto
/ finanziamento, è previsto che questi siano comunque
per la gestione operativa.
sempre al di sotto delle soglie come definite di
“minore rilevanza”, ai sensi del Regolamento Consob
Al contempo, si segnala che in data 1° gennaio 2013 DeA
n. 17221/2010 (operazioni con Parti Correlate) e della
Capital S.p.A., in qualità di sublocatore, ha sottoscritto
Procedura interna in materia di Operazioni con Parti
con l’Azionista di Controllo, De Agostini S.p.A., in qualità di
Correlate adottata da DeA Capital S.p.A..
subconduttore, un “Contratto di sub-locazione di immobile
ad uso diverso dall’abitazione” per porzioni immobiliari
dell’immobile sito in Milano, Via Brera n. 21, costituite da
Partecipazioni, compensi, stock option
spazi ad uso ufficio, magazzino e posti auto.
e performance share di Amministratori,
Sindaci, Direttori Generali e Dirigenti
Il suddetto Contratto è rinnovabile ogni sei anni, dopo un
con responsabilità strategiche
prima durata di sette anni.
Le informazioni relative alle partecipazioni detenute da
2) DeA Capital S.p.A., IDeA Capital Funds SGR, DeA
Amministratori, Sindaci, Direttori Generali e Dirigenti con
Capital Real Estate, IRE e IRE Advisory hanno aderito
responsabilità strategiche sono riportate nelle relative sezioni
al Consolidato Fiscale Nazionale del Gruppo De Agostini
del Bilancio Consolidato e del Bilancio d’Esercizio.
(inteso come il Gruppo facente capo a De Agostini
S.p.A, già B&D Holding di Marco Drago e C. S.a.p.a.).
Le informazioni relative ai compensi, alle stock option e alle
Tale opzione è stata esercitata congiuntamente da
performance share assegnate ad Amministratori, Sindaci,
ciascuna società e da De Agostini S.p.A., mediante
Direttori Generali e Dirigenti con responsabilità strategiche,
sottoscrizione del “Regolamento di partecipazione
oltre che nelle relative sezioni del Bilancio Consolidato e del
al consolidato fiscale nazionale per le società del
Bilancio d’Esercizio, sono riportate altresì nella Relazione
DeA Capital - Relazione Finanziaria Annuale al 31 Dicembre 2015
67
sulla Remunerazione ai sensi dell’articolo 123-ter del TUF, in
controllo interno, su un’adeguata disciplina dei potenziali
conformità all’art. 84-quater del Regolamento Emittenti,
conflitti di interesse, nonché su rigorosi principi di
a disposizione del pubblico presso la sede sociale di
comportamento per l’effettuazione di operazioni con parti
DeA Capital S.p.A., nonché sul sito internet della Società
correlate.
Grado di applicazione del Codice di Autodisciplina
DeA Capital S.p.A. aderisce al Codice di Autodisciplina. Con
Attività di direzione e coordinamento
riferimento al grado di applicazione delle disposizioni contenute
nel Codice di Autodisciplina si rinvia alla “Relazione sul Governo
Dal 30 gennaio 2007 la Società è controllata da De Agostini
Societario e gli assetti proprietari”, pubblicata sul sito internet
S.p.A., la quale in base all’art. 2497-sexies del Codice Civile
della Società (sezione Corporate Governance).
esercita attività di direzione e coordinamento sulla Società
stessa. Si rinvia alle Note Esplicative più avanti riportate per
Gli Organi Societari
i dati essenziali dell’ultimo bilancio approvato di De Agostini
• Il Consiglio di Amministrazione è composto da dieci
S.p.A..
membri - di cui otto non esecutivi, quattro dei quali
indipendenti - e svolge un ruolo centrale nel sistema
di corporate governance di DeA Capital S.p.A.; in
Attività di ricerca e sviluppo
particolare, ad esso spetta il potere, nonché il dovere,
di direzione sull’attività dell’Emittente, perseguendo
Ai sensi dell’art. 2428, comma 3, del Codice Civile, si precisa
l’obiettivo finale e primario della creazione di valore.
che nel corso dell’Esercizio 2015 la Società non ha svolto
attività di ricerca e sviluppo.
Il Consiglio provvede, ai sensi dello Statuto, alla gestione
dell’impresa sociale ed è all’uopo investito di tutti i poteri
di amministrazione, ad eccezione di quanto riservato dalla
Transazioni derivanti da operazioni
legge e dallo statuto all’Assemblea degli Azionisti.
atipiche e/o inusuali, nonché eventi e
Il Consiglio di Amministrazione ha attribuito al Presidente
operazioni significative non ricorrenti
del Consiglio, Lorenzo Pellicioli, e all’Amministratore
Delegato, Paolo Ceretti, tutti i poteri di ordinaria e
Ai sensi della Comunicazione CONSOB n. 6064293 del 28
straordinaria amministrazione, con facoltà di sottoscrivere
luglio 2006, si segnala che nell’Esercizio 2015 la Società
(i) con firma singola, ogni atto, documento o contratto
e il Gruppo non hanno posto in essere operazioni atipiche
che importi un impegno di spesa, anche prospettico, o
e/o inusuali, nonché operazioni significative non rientranti
sia connesso ad un investimento non superiore ad Euro
nell’attività caratteristica.
20.000.000; (ii) con firma congiunta ogni atto, documento
o contratto che importi un impegno di spesa, anche
prospettico, o sia connesso ad un investimento compreso
Corporate Governance
tra Euro 20.000.000 ed Euro 100.000.000. È, invece,
riservata alla competenza esclusiva del Consiglio ogni
Con riferimento alla struttura di Corporate Governance di
decisione in merito ad impegni di spesa ed investimenti
DeA Capital S.p.A. adottata a fini di adeguamento ai principi
superiori a Euro 100.000.000.
contenuti nel Codice di Autodisciplina approvato dal “Comitato
per la Corporate Governance delle Società Quotate” (il “Codice
Nel corso del 2015 si sono tenute cinque riunioni del Consiglio
di Autodisciplina”), si rinvia al documento “Relazione sul
di Amministrazione.
Governo Societario e gli assetti proprietari”, pubblicato sul sito
Per l’Esercizio 2016 è stato pubblicato il calendario delle
internet della Società (sezione Corporate Governance). Segue
riunioni previste, sia in lingua italiana, sia in lingua inglese
una sintesi delle principali informazioni che regolano il governo
(disponibile anche sul sito www.deacapital.it ).
societario di DeA Capital S.p.A..
• Il Collegio Sindacale, composto da sei membri, (il
Profilo dell’Emittente
Presidente, due Sindaci Effettivi e tre Sindaci Supplenti),
La struttura di corporate governance dell’Emittente -
vigila sull’osservanza della Legge e dello Statuto, sul rispetto
articolata sul modello di amministrazione e controllo
dei principi di corretta amministrazione, sull’adeguatezza
tradizionale - si fonda sul ruolo centrale del Consiglio di
dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile e sul suo
Amministrazione, sulla presenza di una corretta prassi di
concreto funzionamento. Nel corso dell’Esercizio 2015 si sono
disclosure delle scelte gestionali, su un efficace sistema di
tenute otto riunioni del Collegio Sindacale.
68 DeA Capital - Relazione sulla Gestione
• Il Comitato per la Remunerazione e Nomine
una composizione ottimale e di favorirne un corretto
è composto da tre amministratori indipendenti. Il
ed efficace funzionamento, formula pareri in merito
Comitato: (i) tra i suoi compiti in tema di remunerazione,
alla dimensione e alla composizione del Consiglio e
formula al Consiglio di Amministrazione proposte
propone candidati alla carica di amministratore nei casi di
per la remunerazione dell’Amministratore Delegato e
cooptazione. Nel corso dell’Esercizio 2015 il Comitato per
valuta le raccomandazioni dell’Amministratore Delegato
la Remunerazione si è riunito tre volte.
sulla remunerazione dei Dirigenti con responsabilità
strategiche; (ii) tra i suoi compiti, in tema di nomine
• Il Comitato Controllo e Rischi è composto da tre
e composizione del Consiglio di Amministrazione,
amministratori indipendenti. Il Comitato svolge funzioni
formula al Consiglio raccomandazioni in merito alle
consultive e propositive nei confronti del Consiglio di
figure professionali la cui presenza all’interno del
Amministrazione. Nel corso dell’Esercizio 2015 il Comitato
Consiglio sia ritenuta opportuna al fine di garantirne
Controllo e Rischi si è riunito sei volte.
Schema di Corporate Governance al 31 dicembre 2015:
Assemblea dei Soci
Collegio Sindacale:
Presidente: ANGELO GAVIANI
Società di
Sindaci effettivi: ANNALISA R. DONESANA
Revisione: PWC
GIAN PIERO BALDUCCI
Sindaci supplenti: GIULIO GASLOLI,
ANNAMARIA ESPOSITO, MAURIZIO FERRERO
Consiglio di Amministrazione
Esecutivi:
LORENZO PELLICIOLI (PRES.),
Organismo di Vigilanza:
PAOLO CERETTI (AD)
Presidente: GIAN PIERO
Non esecutivi: LINO BENASSI, MARCO BOROLI,
BALDUCCI (SINDACO)
MARCO DRAGO, ROBERTO DRAGO
Membri: SEVERINO
Non esecutivi
Lead Independent
SALVEMINI (INDIP.),
Indipendenti: ROSARIO BIFULCO, DONATELLA BUSSO,
Director:
DAVIDE BOSSI
FRANCESCA GOLFETTO,
ROSARIO BIFULCO
(INTERNAL AUDIT)
SEVERINO SALVEMINI
Comitato per la Remunerazione e Nomine
Comitato Controllo e Rischi:
Presidente: ROSARIO BIFULCO (INDIP.)
Presidente: SEVERINO SALVEMINI (INDIP.)
Membri: FRANCESCA GOLFETTO (INDIP.),
Membri: ROSARIO BIFULCO (INDIP.),
SEVERINO SALVEMINI (INDIP.)
FRANCESCA GOLFETTO (INDIP.)
Dirigente Preposto
alla Redazione dei
Internal Audit:
Documenti Contabili
DAVIDE BOSSI
Societari:
MANOLO SANTILLI (CFO)
DeA Capital - Relazione Finanziaria Annuale al 31 Dicembre 2015
69
Principali rischi e incertezze cui sono
diverse giurisdizioni e di diversi paesi a livello mondiale, che,
esposte la Capogruppo e le società
a loro volta, investono in diversi stati ed aree geografiche.
incluse nel Bilancio Consolidato
Gli investimenti del Gruppo DeA Capital potrebbero
di Gruppo
essere effettuati in Paesi esteri caratterizzati da situazioni
sociali, politiche ed economiche tali da mettere a rischio il
Come descritto nella Relazione sulla Gestione, il Gruppo
raggiungimento degli obiettivi di investimento definiti.
DeA Capital opera ed è organizzato in due settori di
attività, Private Equity Investment e Alternative Asset
A.3. Evoluzione normativa
Management.
Molte società del Gruppo svolgono la propria attività in settori
e mercati regolamentati. Eventuali modifiche o evoluzioni
I rischi di seguito evidenziati risultano dalla considerazione delle
del quadro normativo e regolamentare di riferimento, tali da
caratteristiche del mercato e dell’attività della Capogruppo DeA
condizionare la struttura dei costi e dei ricavi delle società
Capital S.p.A. e delle società incluse nel Bilancio Consolidato
partecipate o il regime fiscale applicato, potrebbero generare
di Gruppo, nonchè dai principali riscontri di un’attività di risk
effetti negativi sui risultati economici del Gruppo e comportare
assessment formalizzato nel corso del 2015 e dal monitoraggio
la necessità di modifica della strategia del Gruppo stesso. Per
periodico svolto anche attraverso l’applicazione del corpo
far fronte a tale rischio, il Gruppo ha definito un processo di
normativo delle policy adottate dal Gruppo.
costante monitoraggio della normativa di settore e della sua
eventuale evoluzione, anche al fine di cogliere opportunità
Si evidenzia che il Gruppo ritiene di aver adottato un
di business e di recepire, adeguandosi tempestivamente,
moderno sistema di governance, in grado di consentire
eventuali disposizioni modificative del regime normativo e
l’efficace gestione della complessità e il raggiungimento
regolamentare vigente.
degli obiettivi strategici delle singole società e del Gruppo
stesso. Inoltre, le valutazioni svolte dalle strutture
A.4. Andamento dei mercati finanziari
organizzative e dagli Amministratori confermano sia che tali
La capacità della Società di conseguire gli obiettivi
rischi e incertezze non assumono carattere di urgenza, sia la
strategici e gestionali potrebbe dipendere dall’andamento
solidità patrimoniale e finanziaria del Gruppo DeA Capital.
dei mercati finanziari. Un andamento negativo dei mercati
finanziari potrebbe influire, in generale, sull'andamento
Con riferimento ai rischi specifici relativi al principale
del settore del Private Equity Investment, rendendo più
investimento private equity, ovvero Migros, si rimanda a
complesse le operazioni di investimento e disinvestimento,
quanto descritto nell’Annual Report della stessa società
e in particolare sulla capacità del Gruppo di accrescere
(disponibile sul sito internet di Migros).
il NAV degli investimenti. Il valore delle partecipazioni
detenute direttamente o indirettamente tramite i fondi in
cui la Società ha investito potrebbe essere influenzato da
A. Rischi di contesto
fattori quali operazioni comparabili concluse sul mercato,
multipli di settore e volatilità dei mercati. L’andamento
A.1.Rischi connessi alle condizioni economiche generali
di tali fattori non direttamente controllabili da parte
La situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo
del Gruppo viene costantemente monitorato, al fine di
DeA Capital è influenzata dai vari fattori che compongono
identificare adeguate strategie di risposta che coinvolgano
il quadro macro-economico nei paesi nei quali il Gruppo
sia l’attività di indirizzo della gestione delle società del
ha investito, tra cui l’andamento del Prodotto Interno
Gruppo, sia la strategia di investimento e di valorizzazione
Lordo, il livello di fiducia degli investitori e dei consumatori,
degli asset detenuti.
l’andamento dei tassi di interesse, l’inflazione, il costo delle
materie prime, il tasso di disoccupazione.
A.5. Tassi di cambio
La capacità di raggiungere gli obiettivi di medio-lungo
La presenza in portafoglio di investimenti in valute
periodo potrebbe essere influenzata dall'andamento generale
diverse dall’Euro espone il Gruppo alla variazione dei
dell'economia che potrebbe frenare lo sviluppo dei settori
tassi di cambio tra le valute. Una gestione ad hoc è
oggetto di investimento e, allo stesso tempo, del business
riservata all’investimento in Kenan Investments, il quale,
delle società partecipate.
benché effettuato in Euro, ha un “sottostante” espresso
in lire turche. Tenuto conto dell’orizzonte temporale
A.2.Eventi socio-politici
dell’investimento, si ritiene che il rendimento atteso sullo
Conformemente alle proprie linee guida di sviluppo strategico,
stesso sia in grado di assorbire un’eventuale componente
parte dell’attività del Gruppo DeA Capital è quella di
di svalutazione della moneta sottostante, se in linea con le
investimento, con logica di private equity, in società e fondi di
relative aspettative di evoluzione.
70 DeA Capital - Relazione sulla Gestione
A.6. Tassi di interesse
• Fondi immobiliari
Le operazioni di finanziamento, regolate a tassi variabili,
- concentrazione degli immobili, presenti nel portafoglio
potrebbero esporre il Gruppo ad un incremento dei relativi
dei fondi gestiti, in alcune città e/o in limitate tipologie
oneri finanziari, nel caso in cui si verificasse un significativo
(direzionale / commerciale), nel caso di crisi del mercato
aumento dei tassi di interesse di riferimento.
immobiliare di riferimento;
- concentrazione nei confronti di alcuni tenant rilevanti, nel
caso in cui questi recedano dai contratti di locazione, che
B. Rischi strategici
potrebbe generare un livello di vacancy tale da ridurre i
risultati economici dei fondi e la valutazione degli immobili
gestiti;
B.1. Concentrazione del Portafoglio Investimenti
- concentrazione della scadenza di numerosi fondi
- Private Equity
immobiliari in un arco temporale limitato, con connessa
La strategia di Private Equity Investment perseguita dal
elevata disponibilità di immobili sul mercato, tale da
Gruppo prevede:
generare una diminuzione delle valutazioni degli stessi e
- Investimenti diretti;
allungare i tempi necessari per la liquidazione.
- Investimenti indiretti (tramite fondi).
Per ciascuno degli scenari di rischio evidenziati, il Gruppo
Nell’ambito di tale indirizzo strategico, la redditività
ha definito e implementato opportune strategie di gestione
complessiva del Gruppo potrebbe essere influenzata in modo
che investono sia aspetti strategici, sia aspetti operativi e
significativamente negativo dall’andamento sfavorevole di uno
gestionali, nonché un sistema di monitoraggio del livello di
o pochi investimenti, nell’ipotesi in cui non vi sia un adeguato
diversificazione delle attività di Alternative Asset Management.
livello di diversificazione del rischio, derivante dalla eccessiva
concentrazione dell'attivo investito su un numero ridotto di
B.3. Risorse chiave (Governance / Organizzazione)
asset, settori, paesi, valute, o degli investimenti indiretti,
Il successo del Gruppo DeA Capital dipende in misura
verso fondi caratterizzati da target di investimento / tipologie
significativa dagli Amministratori Esecutivi e da alcune
di investimento limitati.
figure chiave del Management, dalla loro capacità di gestire
efficacemente il business e le attività caratteristiche del
Per far fronte a tali scenari di rischio, il Gruppo persegue
Gruppo, nonché dalla conoscenza del mercato e dai rapporti
una strategia di asset allocation finalizzata alla creazione
professionali instaurati. L’interruzione del rapporto di
di un portafoglio bilanciato e con un profilo di rischio
collaborazione con una o più di tali risorse chiave, senza
moderato, investendo in settori e in società con un rapporto
un’adeguata sostituzione, nonché l’incapacità di attrarre e
rendimento / rischio attuale e prospettico interessante.
trattenere risorse nuove e qualificate, potrebbe condizionare
Inoltre, la combinazione di investimenti diretti e indiretti
gli obiettivi di crescita e avere effetti negativi sulle attività e
che, per loro natura, garantiscono un elevato livello
sui risultati economici e finanziari del Gruppo. A mitigazione
di diversificazione, contribuisce a ridurre il livello di
di tale rischio sono definite politiche di gestione delle risorse
concentrazione dell’attivo.
umane, in stretta correlazione con le esigenze del business,
e di incentivazione, periodicamente riviste anche in funzione
B.2. Concentrazione dell’attività di Alternative
del contesto macro-economico generale e dei risultati
Asset Management
conseguiti dal Gruppo.
Nell’attività di Alternative Asset Management si potrebbero
configurare eventi connessi a situazioni di eccessiva
concentrazione, tali da ostacolare il raggiungimento del
C. Rischi operativi
livello di rendimento atteso. Tali eventi potrebbero essere
riconducibili a:
C.1. Operazioni di investimento
Le operazioni di investimento effettuate dal Gruppo sono
• Fondi di private equity
soggette ai rischi tipici dell’attività di Private Equity, quali
- concentrazione dell'attività di gestione delle SGR su un
quello della corretta valutazione della società target e della
numero limitato di fondi, nel caso in cui per uno o più fondi
natura delle operazioni concluse. Il Gruppo ha implementato
venga deciso di revocare il relativo mandato di gestione;
un processo strutturato di due diligence sulle società target e
- concentrazione delle risorse finanziarie dei fondi gestiti
un’attenta definizione dei patti parasociali al fine di concludere
verso un numero limitato di settori e/o aree geografiche,
accordi in linea con la strategia di investimento e con il profilo
nel caso di crisi valutarie, sistemiche o settoriali;
di rischio che il Gruppo ha definito.
- per i fondi chiusi, concentrazione del commitment su pochi
sottoscrittori.
DeA Capital - Relazione Finanziaria Annuale al 31 Dicembre 2015
71
C.2. Rispetto dei covenants
C.4.Funding Risk
Alcune delle operazioni di investimento sono state concluse
I flussi reddituali attesi dall’attività di Alternative Asset
sfruttando la leva finanziaria sulle società target. Per i contratti
Management dipendono dalla capacità delle SGR del Gruppo
di finanziamento sottoscritti dalle partecipate sono previsti
di stabilizzare / accrescere le masse gestite. In tale quadro
specifici covenants, generalmente assistiti da garanzie reali, il
generale, l’attività di fund raising potrebbe essere influenzata
cui mancato rispetto potrebbe rendere necessarie operazioni
negativamente sia da fattori esogeni, quali, ad esempio, il
di ricapitalizzazione delle società partecipate e comportare un
perdurare della crisi economica globale o l’andamento dei tassi
incremento degli oneri finanziari connessi al rifinanziamento
di interesse, sia da fattori endogeni, quali, ad esempio, l’errato
del debito. Il mancato rispetto dei covenant sui finanziamenti
timing della raccolta da parte delle SGR o l’interruzione della
potrebbe comportare effetti negativi oltre che sulla situazione
collaborazione con i key managers delle società di gestione.
finanziaria e sull’operatività delle società partecipate, anche
Il Gruppo ha definito apposite strategie di gestione dei rischi
sulla valutazione dell'investimento.
connessi al fund raising, finalizzate sia al coinvolgimento di
Il Gruppo monitora costantemente i parametri rilevanti di
nuovi investitori, sia alla fidelizzazione di quelli attuali.
riferimento per gli obblighi finanziari assunti da parte delle
società partecipate, al fine di identificare tempestivamente
qualsiasi scostamento non atteso.
C.3. Operazioni di disinvestimento
Relativamente all’attività di Private Equity Investement il
Gruppo investe generalmente con orizzonti di medio-lungo
periodo. Nell’arco del periodo di gestione dell’investimento
potrebbero verificarsi situazioni esogene tali da influenzare in
modo significativo i risultati gestionali delle partecipate e, di
conseguenza, la valutazione dell’investimento stesso. Inoltre,
nei casi di co-investimento, potrebbe rivelarsi difficoltosa o
non perseguibile un’attività di indirizzo della gestione della
partecipata e, in ultima analisi, impossibile disporre delle
quote partecipative detenute per la presenza di clausole di
lock-up. La strategia di disinvestimento, quindi, potrebbe
essere influenzata negativamente da diversi fattori, alcuni dei
quali non sono prevedibili al momento in cui gli investimenti
sono effettuati. Non vi è, pertanto, garanzia che siano
realizzati i profitti attesi in considerazione dei rischi derivanti
dagli investimenti effettuati.
A fronte di tali situazioni di rischio, il Gruppo ha definito un
processo di monitoraggio delle performance delle partecipate,
facilitato dalla rappresentanza negli Organi di Amministrazione
delle società partecipate rilevanti, finalizzato ad individuare
tempestivamente eventuali situazioni di criticità.
72 DeA Capital - Relazione sulla Gestione
Altre informazioni
Al 31 dicembre 2015 i dipendenti del Gruppo sono risultati pari
a n. 231 unità (n. 224 unità a fine 2014), di cui n. 35 dirigenti,
n. 65 quadri e n. 131 impiegati, ovvero ripartiti per settore
di attività pari a n. 218 nell’Alternative Asset Management
e n. 13 nel Private Equity Investment / Società Holding; si
segnala che i dipendenti in organico non includono il personale
distaccato dalla controllante De Agostini S.p.A..
In relazione alle prescrizioni regolamentari di cui all’art.
36 del Regolamento Mercati, in tema di condizioni per la
quotazione di società controllanti società costituite o regolate
secondo leggi di Stati non appartenenti all’Unione Europea e di
significativa rilevanza ai fini del bilancio consolidato, si segnala
che nessuna società del Gruppo rientra nella previsione
regolamentare citata.
Si segnala, inoltre, la non applicabilità delle condizioni inibenti
la quotazione ai sensi dell’art. 37 del Regolamento Mercati,
relativo alle società sottoposte all’altrui attività di direzione e
coordinamento.
DeA Capital - Relazione Finanziaria Annuale al 31 Dicembre 2015
73
Il Management
Lorenzo Pellicioli, Presidente
Lorenzo Pellicioli
(65 anni) è Presidente del Consiglio di
Amministrazione di DeA Capital.
Inizia la sua carriera come giornalista per il quotidiano
Giornale di Bergamo e successivamente ricopre l'incarico
di Direttore dei Programmi di Bergamo TV.
Paolo Ceretti, Chief Executive Officer
Dal 1978 al 1984 ricopre diversi incarichi nel settore
televisivo della televisione privata in Italia in Manzoni
Paolo Ceretti (61 anni) è Amministratore Delegato
Pubblicità, in Publikompass, fino alla nomina a Direttore di
di DeA Capital dal 2007. Ha maturato lunga parte
Rete 4.
della propria esperienza lavorativa all'interno
Dal 1984 entra a far parte del Gruppo Mondadori
del Gruppo Agnelli ricoprendo a partire dal 1979
Espresso, primo gruppo editoriale italiano. Viene
incarichi di crescente importanza in Fiat S.p.A.
inizialmente nominato Direttore Generale Pubblicità
(Internal Auditing e Finanza) e nel Settore Servizi
e Vice Direttore Generale della Mondadori Periodici e
Finanziari (Pianificazione, Credito e Controllo), per
successivamente Amministratore Delegato di Manzoni & C.
poi divenire Direttore Pianificazione Strategica e
S.p.A., concessionaria di pubblicità del Gruppo.
Sviluppo di Ifil (ora EXOR). Dopo aver assunto nel
Dal 1990 al 1997, entrando a far parte del Gruppo Costa
1999 la responsabilità del settore internet B2C di
Crociere, diventa prima Presidente e Amministratore
Fiat/Ifil in qualità di Amministratore Delegato di
Delegato della Costa Cruise Lines a Miami, operante
CiaoHolding e CiaoWeb, ha ricoperto la carica di
nel mercato nordamericano (USA, Canada e Messico)
Amministratore Delegato di GlobalValue S.p.A.,
e ricopre in seguito l'incarico di Direttore Generale
joint venture nell'Information Technology tra Fiat e
Worldwide di Costa Crociere S.p.A., con sede a Genova.
IBM. Dal 2004 è Direttore Generale della
Dal 1995 al 1997 Viene anche nominato Presidente
De Agostini S.p.A., holding del Gruppo De Agostini,
e Amministratore Delegato (PDG Président Directeur
nell'ambito del quale è anche Amministratore
Général) della Compagnie Francaise de Croisières (Costa-
Delegato di De Agostini Editore. È inoltre Consigliere
Paquet), filiale della Costa Crociere, con sede a Parigi.
di Amministrazione di IGT, Banijay Group ed altre
Dal 1997 partecipa alla privatizzazione di SEAT Pagine
Società del Gruppo.
Gialle acquisita da un gruppo di investitori finanziari. In
seguito all'acquisto è nominato Amministratore Delegato
di SEAT.
Nel febbraio del 2000, in seguito alla vendita di Seat
Pagine Gialle a Telecom Italia, viene anche nominato
responsabile dell'area "Internet Business" del gruppo.
Nel settembre 2001 rassegna le dimissioni dopo
l'acquisizione di Telecom Italia da parte del Gruppo Pirelli.
Dal novembre 2005 è Amministratore Delegato del
Gruppo De Agostini. È stato Presidente di Gtech S.p.A.
dall’agosto 2006 ad aprile 2015 e, dopo la fusione con IGT,
è diventato Vice Presidente di IGT. È membro del Consiglio
di Amministrazione di Assicurazioni Generali S.p.A..
È membro degli advisory boards di Wisequity II, Macchine
Italia e di Palamon Capital Partners. Dal 2006 è inoltre
membro della Global Clinton Initiative.
Per ulteriori info:
vedere sezione: Chi Siamo
74 DEA CAPITAL - RELAZIONE SULLA GESTIONE
Manolo Santilli, Chief Financial Officer
Manolo Santilli (47 anni) è Chief Financial
Officer di DeA Capital S.p.A. dal febbraio 2007.
Ha maturato la propria esperienza lavorativa a
partire dal 1996 all'interno di STET International
- nell'area Pianificazione, Controllo e Valutazione
Iniziative - passando nel 2000 a Fiat/Ifil. Dal 2002
ha ricoperto la carica di Investment Manager presso
Finmeccanica e dal 2004 è entrato a far parte del
Gruppo De Agostini; attualmente è anche Direttore
Amministrazione, Finanza e Reporting della Holding
De Agostini S.p.A.. Si è laureato in Economia
Aziendale presso l'Università Commerciale L. Bocconi
di Milano nel 1994. È Revisore dei Conti ed iscritto
Paolo Perrella, Investor Relations Director
all'Albo dei Dottori Commercialisti di Pescara.
Paolo Perrella (50 anni) è in DeA Capital dalla
fine del 2007 e si occupa delle relazioni con gli
investitori istituzionali e gli analisti. È altresì Investor
Relations Director per De Agostini S.p.A., dove si
occupa di monitoraggio e controllo di alcuni rilevanti
investimenti finanziari. Ha lavorato per circa 10 anni
come equity analyst prima nella direzione Finanza
RAS (gruppo Allianz) poi per ABN AMRO come
membro del team di ricerca pan-europeo sul settore
Telecom. Dopo due anni in Interbanca come Senior
manager - Equity capital markets, ha lavorato in
Telecom Italia prima come responsabile Investor
Gianandrea Perco, Responsabile Strategie e Sviluppo
Relations, poi dirigente nella Pianificazione strategica,
Gianandrea Perco (42 anni) è Responsabile
funzione a riporto del CEO. Laureato a pieni voti in
Strategie e Sviluppo di DeA Capital dall’agosto
Economia Aziendale presso l'Università Bocconi, ha
2015 a diretto riporto dell’Amministratore Delegato
ottenuto la certificazione internazionale di Chartered
e supporta il vertice della Società nelle scelte
Financial Analyst (CFA) nel 2002.
strategiche di investimento, disinvestimento e nella
gestione delle partecipate.
Ha iniziato la propria esperienza professionale nel
1997 in Mediobanca - nel Servizio Finanziario - per
poi passare nel 2000 in Lehman Brothers nel team di
Investment Banking.
Nel 2001 è entrato in Capitalia e poi nel 2007, post
fusione, in UniCredit dove è stato responsabile del
team di Corporate Finance Advisory e del team di
Financing Multinational.
Nel 2011 è diventato Condirettore Generale di
FondiariaSai con la responsabilità delle attività
immobiliari, dei business diversificati e del M&A.
Dal 2013 al luglio del 2015 è stato Partner di PwC,
responsabile del team di M&A.
Si è laureato con lode in Economia Aziendale - con
specializzazione in Economia degli Intermediari
Per ulteriori info:
Finanziari - presso l’Università Commerciale Luigi
Bocconi.
vedere sezione: Chi Siamo
DeA Capital - Relazione Finanziaria Annuale al 31 Dicembre 2015
75
Fatti di rilievo intervenuti dopo
8. Proposta di approvazione del
la chiusura dell’Esercizio 2015 e
Bilancio d’Esercizio al
prevedibile evoluzione della gestione
31 dicembre 2015 di
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura
DeA Capital S.p.A. e di
dell’Esercizio 2015
distribuzione parziale della
Riserva Sovrapprezzo Azioni
Fondi di Private Equity - Versamenti /
Distribuzioni di Capitale
Successivamente alla chiusura dell’Esercizio 2015, il Gruppo
Signori Azionisti,
DeA Capital ha portato ad incremento degli investimenti nei
fondi IDeA I FoF, ICF II, ICF III, IDeA OF I, IDeA EESS e
nel sottoporre alla Vostra approvazione il Bilancio d’Esercizio al
IDeA ToI i versamenti effettuati per complessivi 2,9 milioni
31 dicembre 2015, il Consiglio di Amministrazione Vi propone
di Euro (rispettivamente per 0,5 milioni di Euro, 0,8 milioni
di assumere le seguenti deliberazioni:
di Euro, 0,1 milioni di Euro, 1,3 milioni di Euro, 0,1 milioni di
Euro e 0,1 milioni di Euro).
“L’Assemblea Ordinaria degli Azionisti di DeA Capital S.p.A.,
Parallelamente, il Gruppo DeA Capital ha ricevuto rimborsi di
capitale per complessivi 8,6 milioni di Euro, rispettivamente
- esaminato il Progetto di Bilancio d’Esercizio al 31 dicembre
dai fondi IDeA I FoF per 4,5 milioni di Euro e IDeA OF I per
2015, da cui risulta una perdita pari a Euro 18.899.586
4,1 milioni di Euro, da portarsi interamente a riduzione del
(perdita pari a Euro 4.519.219 nel 2014);
valore delle quote.
- preso atto delle Relazioni del Collegio Sindacale e della
Società di Revisione, PricewaterhouseCoopers S.p.A.;
II closing del fondo di Private Equity ICF III
- preso atto che la Riserva Legale è pari al quinto del Capitale
In data 19 gennaio 2016 è stato perfezionato il II ed ultimo
Sociale e che la Riserva Sovrapprezzo Azioni di DeA Capital
closing del fondo ICF III per 9,9 milioni di Euro, che ha portato il
S.p.A. al 31 dicembre 2015 è pari a Euro 334.338.793;
commitment finale dello stesso fondo sino a 67 milioni di Euro.
delibera
Prevedibile evoluzione della gestione
Con riferimento alla prevedibile evoluzione della gestione,
1. di approvare la relazione del Consiglio di Amministrazione
questa continuerà a essere improntata sostanzialmente sulle
sulla situazione del Gruppo e sull’andamento della gestione;
linee-guida strategiche seguite nello scorso esercizio, con
2. di approvare lo Stato Patrimoniale, il Conto Economico e le
focus sulla valorizzazione degli asset nell’area del Private
Note Illustrative del Bilancio d’Esercizio al 31 dicembre 2015
Equity Investment e sullo sviluppo delle piattaforme di
e i relativi allegati;
Alternative Asset Management.
3. di procedere al rinvio a nuovo della perdita risultante
dal Bilancio d’Esercizio al 31 dicembre 2015, pari a Euro
In relazione al Private Equity Investment, completato
18.899.586;
il processo di dismissione della partecipazione in Générale
4. di procedere alla distribuzione parziale della Riserva
de Santé e della metà della quota detenuta in Migros, si
Sovrapprezzo Azioni per Euro 0,12 per azione;
continuerà nel lavoro di valorizzazione degli investimenti
5. di conferire al Presidente Lorenzo Pellicioli e
in portafoglio, valutando la possibilità di nuove iniziative di
all’Amministratore Delegato Paolo Ceretti ogni più ampio
investimento diretto e/o in co-investimento.
potere, affinché, anche disgiuntamente fra loro e a mezzo di
procuratori e con l’osservanza dei termini e delle modalità di
In relazione all’Alternative Asset Management, come
legge, diano esecuzione alle presenti deliberazioni.”
sopra accennato, si proseguirà nel lavoro di sviluppo delle
piattaforme sia di private equity (tramite IDeA Capital
Milano, 9 marzo 2016
Funds SGR), sia di real estate (tramite IDeA FIMIT SGR),
nonché delle attività di servizi immobiliari (i.e. attività di
project, property e facility management e di intermediazione
PER IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
immobiliare, attraverso IRE / IRE Advisory).
Il Presidente
Lorenzo Pellicioli
Si sottolinea che a supporto delle linee-guida strategiche
sopra delineate la Società continuerà a mantenere una solida
struttura patrimoniale / finanziaria, ottimizzata attraverso
il ritorno di cassa agli Azionisti (anche attraverso buy-back)
collegato alla liquidità disponibile.
76 DeA Capital - Relazione sulla Gestione
Bilancio Consolidato
al 31 Dicembre 2015
Stato Patrimoniale Consolidato
Conto Economico Consolidato
Prospetto della Redditività Complessiva
Consolidata
Rendiconto Finanziario Consolidato
Prospetto delle variazioni dei conti
di Patrimonio Netto Consolidato
Note Esplicative
DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
77
Stato Patrimoniale Consolidato
(Dati in migliaia di Euro)
Note
31.12.2015
31.12.2014
ATTIVO CONSOLIDATO
Attivo non corrente
Immobilizzazioni Immateriali e Materiali
Avviamento
1a
129.595
166.363
Immobilizzazioni Immateriali
1b
37.539
63.348
Immobilizzazioni Materiali
1c
3.119
3.908
Totale Immobilizzazioni Immateriali e Materiali
170.253
233.619
Investimenti Finanziari
Partecipazioni in società collegate
2a
11.467
19.066
Partecipazioni detenute da Fondi
2b
90.675
111.014
- part. disponibili per la vendita
52.536
71.209
- part. in soc. collegate e JV valutate a conto economico
38.138
39.805
Partecipazioni in altre imprese-disponibili per la vendita
2c
76.464
209.320
Fondi-disponibili per la vendita
2d
173.730
176.736
Altre attività finanziarie disponibili per la vendita
26
306
Totale Investimenti Finanziari
352.362
516.442
Altre attività non correnti
Imposte anticipate
3a
3.676
5.039
Crediti per imposte da consolidato fiscale vs Controllanti
0
546
Altre attività non correnti
3b
31.795
30.495
Totale Altre attività non correnti
35.471
36.080
Totale Attivo non corrente
558.086
786.141
Attivo corrente
Crediti commerciali
4a
17.818
29.039
Attività finanziarie disponibili per la vendita
4b
7.532
5.080
Crediti finanziari
4c
3.467
2.678
Crediti per imposte da consolidato fiscale vs Controllanti
4d
2.667
3.533
Altri crediti verso l'Erario
4e
4.567
2.892
Altri crediti
4f
2.876
18.591
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
4g
123.468
55.583
Totale Attività correnti
162.395
117.396
Totale Attivo corrente
162.395
117.396
Attività destinate alla vendita
4h
11.487
0
TOTALE ATTIVO CONSOLIDATO
731.968
903.537
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO CONSOLIDATO
PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO
Capitale sociale
5a
263.923
271.626
Riserva sovrapprezzo azioni
5b
299.647
384.827
Riserva legale
5c
61.322
61.322
Riserva fair value
5d
62.178
116.415
Altre riserve
5e
(11.720)
(11.243)
Utile (perdite) esercizi precedenti portati a nuovo
5f
(169.434)
(111.833)
Utile (perdite) dell'esercizio
5g
41.072
(57.601)
Patrimonio Netto di Gruppo
546.988
653.513
Capitale e riserve di Terzi
5h
138.172
173.109
Patrimonio Netto Consolidato (Gruppo e Terzi)
685.160
826.622
PASSIVO CONSOLIDATO
Passivo non corrente
Imposte differite passive
3a
10.801
19.696
TFR lavoro subordinato
6a
4.713
4.618
Passività finanziarie
0
5.201
Altri debiti
0
11.397
Totale Passivo non corrente
15.514
40.912
Passivo corrente
Debiti verso fornitori
7a
15.598
18.180
Debiti verso il personale ed Enti Previdenziali
7b
7.341
8.122
Debiti per imposte correnti
7c
3.384
2.012
Altri debiti verso l'Erario
7d
1.571
2.037
Altri debiti
7e
2.749
5.292
Debiti finanziari a breve
651
360
Totale Passivo corrente
31.294
36.003
Passività destinate alla vendita
0
0
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO
731.968
903.537
Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con Parti Correlate sullo Stato Patrimoniale, sul
Conto Economico e sul Rendiconto Finanziario sono riportati nelle note esplicative.
78 DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
Conto Economico Consolidato
(Dati in migliaia di Euro)
Note
Esercizio 2015
Esercizio 2014
Commissioni da Alternative Asset Management
8
62.416
66.045
Risultato da partecipazioni valutate all'Equity
9
(539)
(786)
Altri proventi/oneri da Investimenti
10
72.464
(56.149)
Ricavi da attività di servizio
11
18.496
18.667
Altri ricavi e proventi
12
3.204
509
Spese del personale
13a
(32.519)
(33.579)
Spese per servizi
13b
(22.397)
(30.734)
Ammortamenti e svalutazioni
13c
(64.021)
(16.723)
Altri oneri
13d
(9.577)
(6.921)
Proventi finanziari
14a
6.058
7.313
Oneri finanziari
14b
(1.076)
(4.408)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE
32.509
(56.766)
Imposte sul reddito
15
6.452
1.720
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO DALLE ATTIVITÀ
IN CONTINUITÀ
38.961
(55.046)
Risultato delle Attività da cedere/cedute
286
(887)
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO
39.247
(55.933)
- Risultato Attribuibile al Gruppo
41.072
(57.601)
- Risultato Attribuibile a Terzi
(1.825)
1.668
Utile (Perdita) per azione, base
16
0,154
(0,210)
Utile (Perdita) per azione, diluito
16
0,154
(0,210)
Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con Parti Correlate sullo Stato Patrimoniale, sul
Conto Economico e sul Rendiconto Finanziario sono riportati nelle note esplicative.
DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
79
Prospetto della Redditività Complessiva Consolidata
(Statement of Performance - IAS 1)
Il Risultato Complessivo o Statement of Performance - IAS 1, nel quale si registra il risultato del periodo comprensivo dei risultati
rilevati direttamente a patrimonio netto, evidenzia, per la quota attribuibile al Gruppo, un saldo netto negativo pari a circa -13,2
milioni di Euro (rispetto ad un saldo netto positivo pari a +30,1 milioni di Euro nel corrispondente periodo del 2014) composto da:
• risultato netto di conto economico pari a +41,1 milioni di Euro;
• risultati rilevati direttamente a patrimonio netto pari complessivamente a -54,3 milioni di Euro (inclusivi del “rigiro” a conto
economico della riserva di fair value conseguente alla cessione parziale di Migros).
Per quanto riguarda questi ultimi, la componente più rilevante è rappresentata dalla variazione negativa di fair value di Kenan
Investments / Migros; in particolare la variazione rispetto al 31 dicembre 2014 è da imputarsi all’effetto della riduzione del prezzo
per azione e della svalutazione della Lira Turca nei confronti dell’Euro.
Va segnalato che l’impatto sul NAV del Gruppo DeA Capital della valutazione al fair value di Migros è parzialmente bilanciato
dal reversal (11,4 milioni di Euro) del debito per carried interest che si prevedeva di riconoscere in base al raggiungimento di
determinati parametri di rendimento.
(Dati in migliaia di Euro)
Esercizio 2015
Esercizio 2014
Utile/(Perdita) dell'esercizio (A)
39.247
(55.933)
Componenti che potrebbero essere in seguito riclassificate nell'utile (perdita)
dell'esercizio
(60.177)
88.547
Utili/(Perdite) dalla rideterminazione di attività finanziarie disponibili per la
vendita
(60.177)
86.665
Altre variazioni delle riserve da valutazione delle società collegate
0
1.882
Componenti che non saranno in seguito riclassificate nell'utile (perdita)
dell'esercizio
41
(320)
Utili/(Perdite) da rimisurazione sui piani a benefici definiti
41
(320)
Totale Altri Utili/(Perdite), al netto dell’effetto fiscale (B)
(60.136)
88.227
Totale Utile/(Perdita) complessivo dell'esercizio (A)+(B)
(20.889)
32.294
Totale Utile/(Perdita) complessivo attribuibile a:
- Attribuibile al Gruppo
(13.165)
30.089
- Attribuibile a Terzi
(7.724)
2.205
80 DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
Rendiconto Finanziario Consolidato - Metodo Diretto
(Dati in migliaia di Euro)
Esercizio 2015
Esercizio 2014
CASH FLOW da Attività Operative
Investimenti in Società e Fondi
(27.761)
(26.023)
Rimborsi di Capitali da Fondi
42.099
29.030
Cessioni di Investimenti
152.679
171.844
Interessi ricevuti
317
292
Interessi pagati
(698)
(3.871)
Distribuzione da Investimenti
5.069
6.846
Flussi di cassa netti realizzati su derivati e cambi
16
5
Imposte pagate / rimborsate
(4.610)
(14.911)
Dividendi incassati
0
64
Management e Performance fees ricevute
66.787
57.658
Ricavi per servizi
24.118
24.537
Spese di esercizio
(69.524)
(57.052)
Cash flow netto da Attività Operative
188.492
188.419
CASH FLOW da Attività di Investimento
Acquisizione di immobilizzazioni materiali
(143)
(534)
Corrispettivi dalla vendita di immobilizzazioni materiali
337
14
Acquisti licenze e immobilizzazioni immateriali
(124)
(956)
Cash flow netto da Attività di Investimento
70
(1.476)
CASH FLOW da Attività Finanziarie
Acquisto di attività finanziarie
(4.862)
(1.096)
Vendita di attività finanziarie
2.566
1.535
Azioni di capitale emesse
2.090
3.214
Acquisto azioni proprie
(13.030)
(3.720)
Dividendi pagati
(101.603)
(9.165)
Loan
(1.741)
(27.537)
Quasi-equity loan
0
32.756
Prestito bancario rimborsato
(4.000)
(153.743)
Cash flow netto da Attività Finanziarie
(120.580)
(157.756)
INCREMENTI NETTI IN DISPONIBILITÀ LIQUIDE ED EQUIVALENTI
67.982
29.187
DISPONIBILITÀ LIQUIDE ED EQUIVALENTI, ALL'INIZIO DEL PERIODO
55.583
26.396
Disponibilità liquide iniziali delle Attività cedute/da cedere nel corso del periodo
0
0
Disponibilità liquide iniziali delle Attività in essere ad Inizio Periodo
55.583
26.396
Effetto variazione del perimetro di consolidamento su disponibilità liquide
(97)
0
DISPONIBILITÀ LIQUIDE ED EQUIVALENTI, ALLA FINE DEL PERIODO
123.468
55.583
Attività da cedere e Capitale di Terzi
0
0
DISPONIBILITÀ LIQUIDE ED EQUIVALENTI, ALLA FINE DEL PERIODO
123.468
55.583
Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con Parti Correlate sullo Stato Patrimoniale,
sul Conto Economico e sul Rendiconto Finanziario sono riportati nelle note esplicative.
DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
81
Prospetto delle variazioni dei conti di Patrimonio Netto Consolidato
Riserva
Capitale Sovrapprezzo
Riserva
Riserva
(Dati in migliaia di Euro)
Sociale
Azioni
Legale Fair Value
Totale al 31 dicembre 2013
273.975
386.198
61.322
28.725
Ripartizione Risultato 2013
0
0
0
Costo Stock Option
0
0
0
0
Acquisto Azioni Proprie
(2.349)
(1.371)
0
0
Altri movimenti
0
0
0
0
Totale Utile/(Perdita) complessiva
0
0
0
87.690
Totale al 31 dicembre 2014
271.626
384.827
61.322
116.415
Riserva
Capitale Sovrapprezzo
Riserva
Riserva
(Dati in migliaia di Euro)
Sociale
Azioni
Legale Fair Value
Totale al 31 dicembre 2014
271.626
384.827
61.322
116.415
Ripartizione Risultato 2014
0
0
0
0
Costo Stock Option
0
0
0
0
Acquisto Azioni Proprie
(7.703)
(5.326)
0
0
Distribuzione dividendi
0
(79.854)
0
0
Altri movimenti
0
0
0
0
Totale Utile/(Perdita) complessiva
0
0
0
(54.237)
Totale al 31 dicembre 2015
263.923
299.647
61.322
62.178
Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con Parti Correlate sullo Stato Patrimoniale,
sul Conto Economico e sul Rendiconto Finanziario sono riportati nelle note esplicative.
82 DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
Interessenze
Totale
Altre
Utili portati Utile (Perdite)
Totale
di pertinenza
Patrimonio Netto
riserve
a nuovo
Gruppo
Gruppo
di Terzi
Consolidato
(8.898)
(80.703)
(31.130)
629.489
177.070
806.559
0
(31.130)
31.130
0
0
0
18
0
0
18
0
18
0
0
0
(3.720)
0
(3.720)
(2.363)
0
0
(2.363)
(6.166)
(8.529)
0
0
(57.601)
30.089
2.205
32.294
(11.243)
(111.833)
(57.601)
653.513
173.109
826.622
Interessenze
Totale
Altre
Utili portati Utile (Perdite)
Totale
di pertinenza
Patrimonio Netto
riserve
a nuovo
Gruppo
Gruppo
di Terzi
Consolidato
(11.243)
(111.833)
(57.601)
653.513
173.109
826.622
0
(57.601)
57.601
0
0
0
(276)
0
0
(276)
0
(276)
0
0
0
(13.029)
0
(13.029)
0
0
0
(79.854)
(2.583)
(82.437)
(201)
0
0
(201)
(24.630)
(24.831)
0
0
41.072
(13.165)
(7.724)
(20.889)
(11.720)
(169.434)
41.072
546.988
138.172
685.160
DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
83
Note Esplicative
Bilancio Consolidato
al 31 dicembre 2015
DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
85
Note Esplicative al Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2015
A. Struttura e Contenuto del Bilancio Consolidato
Il Bilancio Consolidato per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015, include la Capogruppo DeA Capital S.p.A. e tutte le società
controllate (il “Gruppo”) ed è predisposto utilizzando i bilanci separati delle società incluse nell’area di consolidamento,
corrispondenti ai relativi prospetti individuali, opportunamente riclassificati, ove necessario, per adeguarli ai principi contabili di
seguito elencati e compatibilmente con la normativa italiana.
Il Bilancio Consolidato è redatto nel rispetto dei principi generali previsti dallo IAS 1 e in particolare:
- il principio della competenza: l’effetto degli eventi e delle operazioni è contabilizzato quando essi si verificano e non quando
si manifestano i correlati incassi e pagamenti;
- il principio della continuità aziendale: il Bilancio è preparato nel presupposto della continuità operativa per il prossimo futuro.
A tale proposito si segnala che l’attuale contesto di crisi economica e finanziaria ha spinto gli Amministratori a valutare con
particolare attenzione tale presupposto. Come evidenziato nella Relazione sulla Gestione nel capitolo “Principali rischi e
incertezze”, gli Amministratori ritengono che i rischi e le incertezze, descritti nel suddetto capitolo, non assumono carattere di
urgenza e confermano la solidità patrimoniale e finanziaria del Gruppo DeA Capital;
- il principio della rilevanza: nel rilevare i fatti di gestione nelle scritture contabili si è data rilevanza al principio della sostanza
economica rispetto a quello della forma;
- il principio della comparabilità: nel Bilancio Consolidato vengono fornite le informazioni comparative per il periodo precedente.
Il Bilancio Consolidato è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dal Prospetto di variazione dei conti di
Patrimonio Netto, dal Rendiconto Finanziario, dal Prospetto della Redditività Complessiva (Statement of Performance - IAS 1) e
dalle presenti Note Esplicative. Il Bilancio Consolidato è inoltre corredato dalla Relazione sulla Gestione e dall’Attestazione del
Bilancio Consolidato ai sensi dell’art. 154-bis del D. Lgs. 58/98.
Gli schemi di Stato Patrimoniale distinguono le attività e passività fra correnti e non correnti, con evidenza separata di quelle che
derivano da attività cessate o destinate ad essere vendute. Quanto al Conto Economico, il Gruppo ha adottato uno schema che
distingue i costi e i ricavi sulla base della loro natura. Quanto al Rendiconto Finanziario, esso è redatto secondo il “metodo diretto”.
Tutti i prospetti e i dati inclusi nelle presenti Note Esplicative, salvo diversa indicazione, sono presentati in migliaia di Euro.
La pubblicazione del Bilancio Consolidato per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 è stata autorizzata con delibera del
Consiglio di Amministrazione del 9 marzo 2016.
Dichiarazione di conformità ai Principi Contabili
Il Bilancio Consolidato per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 (Bilancio Consolidato 2015) è redatto in conformità ai
Principi Contabili Internazionali adottati dall’Unione Europea e omologati entro la data di predisposizione del presente bilancio,
di seguito i Principi Contabili Internazionali o singolarmente IAS/IFRS o complessivamente IFRS (International Financial
Reporting Standards). Per IFRS si intendono anche tutte le interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations
Committee (“IFRIC”), incluse quelle precedentemente emesse dallo Standing Interpretations Committee (“SIC”), omologati
dall’Unione Europea.
Il Bilancio Consolidato è stato redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, la
situazione finanziaria, il risultato economico e i flussi di cassa dell’esercizio.
Principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2015
Di seguito vengono indicati i principi contabili internazionali e le interpretazioni approvati dallo IASB e omologati per l’adozione
in Europa e applicati per la prima volta a partire dal 1° gennaio 2015.
Si precisa che il Gruppo non ha applicato alcun IFRS in via anticipata.
IFRIC - 21 Levies
In data 20 maggio 2013 lo IASB ha pubblicato l’interpretazione “IFRIC 21 - Levies” per descrivere la contabilizzazione di tributi
imposti dall’amministrazione fiscale, oltre alle imposte correnti. L’interpretazione affronta il tema della competenza dei costi
che le società devono sostenere per il pagamento del tributo. L’IFRIC 21 è un’interpretazione dello IAS 37 (Accantonamenti,
passività e attività potenziali).
86 DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
IAS 19 - Benefici ai dipendenti
In data 21 novembre 2013, lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti minori allo “IAS 19 - Benefici ai dipendenti” intitolati
“Piani a benefici definiti: Contribuzioni dei dipendenti”. Tali emendamenti riguardano la semplificazione del trattamento
contabile delle contribuzioni ai piani a benefici definiti da parte dei dipendenti o di terzi in casi specifici.
Improvements to IFRSs - 2010-2012 Cycle e 2011-2013 Cycle
In data 12 dicembre 2013 lo IASB ha emesso un insieme di modifiche agli IFRS (“Annual Improvements to IFRSs - 2010-2012
Cycle” e “Annual Improvements to IFRSs - 2011-2013 Cycle”). Tra gli altri, i temi più rilevanti trattati in tali emendamenti sono:
• le modifiche apportate alle definizioni di vesting condition e di market condition, oltre alle ulteriori definizioni di performance
condition e service condition (in precedenza incluse nella definizione di vesting condition) nell’ambito dell’”IFRS 2 -
Pagamenti basati su azioni”,
• l’informativa sulle stime e giudizi utilizzati nel raggruppamento dei segmenti operativi nell’ “IFRS 8 - Segmenti Operativi”,
• l’identificazione e l’informativa di una transazione con parte correlata che sorge quando una management entity fornisce il
servizio di gestione dei dirigenti con responsabilità strategiche alla società che redige il bilancio nello “IAS 24 - Informativa
sulle parti correlate”,
• l’esclusione dall’ambito di applicazione dell’ “IFRS 3 - Aggregazioni aziendali” di tutte le tipologie di joint arrangement.
Principi contabili, emendamenti e interpretazioni di futura efficacia
Principi contabili, emendamenti e interpretazioni non ancora applicabili, non adottati in via anticipata
dal Gruppo e già omologati per l’adozione nell’Unione Europea alla data del 28 febbraio 2016
I Principi Contabili Internazionali, le interpretazioni e le modifiche ad esistenti principi contabili e interpretazioni approvati dallo
IASB e già omologati per l’adozione nell’Unione Europea alla data del 28 febbraio 2016, sono i seguenti:
Modifiche allo IAS 16 - Immobili, impianti e macchinari e allo IAS 38 - Attività immateriali
In data 12 maggio 2014 lo IASB ha emesso un emendamento allo “IAS 16 - Immobili, impianti e macchinari” e allo “IAS 38 -
Attività immateriali”. Lo IASB ha chiarito che l'utilizzo di metodi basati sui ricavi per calcolare l'ammortamento di un bene non
è appropriato, in quanto i ricavi generati da un'attività che include l'utilizzo di un bene generalmente riflette fattori diversi dal
consumo dei benefici economici derivanti dal bene. Lo IASB ha inoltre chiarito che si presume che i ricavi generalmente non
siano una base adeguata per misurare il consumo dei benefici economici generati da un’attività immateriale. Tale presunzione,
tuttavia, può essere superata in determinate circostanze limitate.
Tali modifiche sono efficaci per i periodi annuali che avranno inizio a partire dal 1° gennaio 2016.
Modifiche allo IFRS 11 - Accordi a controllo congiunto
In data 6 maggio 2014 lo IASB ha emesso alcuni emendamenti allo “IFRS 11 - Accordi a controllo congiunto: Rilevazione
dell’acquisizione di partecipazioni in attività a controllo congiunto”, fornendo chiarimenti sulla rilevazione contabile delle
acquisizioni di “Partecipazioni in attività a controllo congiunto” che costituiscono un business.
Gli emendamenti sono applicabili in modo retroattivo, per i periodi annuali che avranno inizio a partire dal 1° gennaio 2016.
Modifiche allo IAS 27: Equity Method nel Bilancio Separato
In data 12 agosto 2014 lo IASB ha emesso l’emendamento allo IAS 27 “Equity Method in Separate Financial Statements”.
Le modifiche allo IAS 27 hanno l’obiettivo di consentire alle capogruppo di utilizzare il metodo del patrimonio netto (equity
method) per contabilizzare gli investimenti in società collegate e joint ventures nel Bilancio Separato.
Le modifiche entreranno in vigore dal 1° gennaio 2016.
Improvements to IFRSs - 2012-2014 Cycle
In data 25 settembre 2014 lo IASB ha emesso un insieme di modifiche agli IFRS (“Annual Improvements to IFRSs - 2012-2014
Cycle”). Tra gli altri, i temi più rilevanti trattati in tali emendamenti sono:
• la modifica che introduce alcune guidance specifiche all’IFRS 5 nel caso in cui un’entità riclassifichi un’attività dalla categoria
held-for-sale alla categoria held-for-distribution (o viceversa), o quando vengano meno i requisiti di classificazione di un’attività
DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
87
come held-for-distribution. Le modifiche definiscono che tali riclassifiche non dovrebbero essere considerate come una
variazione ad un piano di vendita o ad un piano di distribuzione e che restano validi i medesimi criteri di classificazione e
valutazione;
• in merito all’IFRS 7 la modifica disciplina l’introduzione di ulteriori guidance per chiarire se un servicing contract costituisce
un coinvolgimento residuo in un’attività trasferita ai fini dell’informativa richiesta in relazione alle attività trasferite;
• la modifica introdotta nello IAS 19 al fine di chiarire che gli high quality corporate bonds utilizzati per determinare il tasso di
sconto dei post-employment benefits dovrebbero essere emessi nella stessa valuta utilizzata per il pagamento dei benefits.
• Le modiche allo IAS 34 al fine di chiarire i requisiti nel caso in cui l’informativa richiesta è presentata nell’interim financial
report ma al di fuori dell’interim financial statements.
Le modifiche entreranno in vigore dal 1° gennaio 2016.
Modifiche allo IAS 1: Disclosure Initiative
In data 18 dicembre 2014 lo IASB ha emesso l’emendamento allo IAS 1 “Disclosure Initiative”.
Tra gli altri, i temi più rilevanti trattati in tali emendamenti sono:
• l’introduzione di un chiarimento che le voci dello Stato Patrimoniale, del Conto Economico e del Prospetto della Reddività
Complessiva possono essere disaggregate e aggregate a seconda della rilevanza;
• il chiarimento che la quota di OCI (Other Comprehensive Icome) di una società collegata o joint venture viene presentata
come un’unica voce, indipendentemente dal suo successivo reciclying nel Conto Economico.
La modifica entrerà in vigore dal 1° gennaio 2016.
Non si prevede che l’eventuale adozione dei principi e delle interpretazioni sopra indicati comporti impatti materiali nella
valutazione delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi del Gruppo DeA Capital.
Principi contabili, emendamenti e interpretazioni non ancora applicabili, non adottati in via
anticipata dal Gruppo e non ancora omologati per l’adozione nell’Unione Europea alla data
del 28 febbraio 2016
I Principi Contabili Internazionali, le interpretazioni e le modifiche ad esistenti principi contabili e interpretazioni approvati dallo
IASB e non ancora omologati per l’adozione nell’Unione Europea alla data del 28 febbraio 2016, sono i seguenti:
IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts
In data 30 gennaio 2014 lo IASB ha pubblicato l’”IFRS 14 - Regulatory Deferral Accounts”, che consente solo a coloro che
adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alla rate regulation secondo i precedenti principi
contabili adottati. Al fine di migliorare la comparabilità con le entità che già applicano gli IFRS e che non rilevano tali importi, lo
standard richiede che l’effetto della rate regulation debba essere presentato separatamente dalle altre voci.
Il principio, in attesa di ratifica da parte della Commissione Europea, entrerà in vigore dal 1° gennaio 2016.
IFRS 9 - Strumenti finanziari
In data 24 luglio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio “IFRS 9 - Strumenti finanziari”. Il principio, che modifica sia il
riconoscimento e la valutazione delle attività e passività finanziarie, sia l’hedge accounting, sostituirà interamente il principio “IAS
39 - Attività finanziarie: riconoscimento e valutazione”.
In particolare il principio contiene un modello per la valutazione degli strumenti finanziari basato su tre categorie: costo
ammortizzato, fair value e fair value con variazioni nel Conto Economico Complessivo e prevede un nuovo modello di impairment
che si differenzia rispetto a quanto attualmente previsto dallo IAS 39 e si basa prevalentemente sul concetto di perdite attese.
Il principio, in attesa di ratifica da parte della Commissione Europea, entrerà in vigore dal 1° gennaio 2018, ma è consentita
un’applicazione anticipata.
IFRS 15 - Ricavi da contratti con i clienti
In data 28 maggio 2014 lo IASB ha emesso il principio “IFRS 15 - Ricavi da contratti con i clienti”. Il principio sostituisce lo
“IAS 18 - Ricavi”, lo “IAS 11 - Lavori su ordinazione”, le interpretazioni SIC 31, IFRIC 13 e IFRIC 15 e richiede di rilevare i
ricavi al momento del trasferimento del controllo di beni o servizi ai clienti ad un importo che riflette il corrispettivo che ci si
aspetta di ricevere in cambio di tali beni o servizi.
88 DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
Il nuovo modello di rilevazione dei ricavi definisce un nuovo modello a cinque fasi per rilevare i ricavi da contratti con i clienti:
• identificazione dei contratti con il cliente;
• identificazione delle performance obligation, ovvero le promesse contrattuali a trasferire beni e servizi a un cliente;
• determinazione del prezzo della transazione;
• allocazione del prezzo della transazione alle performance obligation;
• rilevazione dei ricavi quando la relativa performance obligation risulta soddisfatta.
Il principio è applicabile per i periodi annuali che iniziano dopo il 1° gennaio 2018 e richiede un’applicazione retroattiva
completa o limitata.
Emendamenti all’IFRS 10, IFRS 12 e IAS 28: Investment Entities - applicazione dell’esenzione dal
consolidamento
In data 18 dicembre 2014 lo IASB ha emesso l’emendamento “Investment Entities: Applying the Consolidation Exception
(modifiche all’IFRS 10, IFRS 12 e IAS 28)” che ha l’obiettivo di chiarire alcune questioni legate al consolidamento di una
investment entity. Più in particolare la modifica dell’IFRS 10 specifica che una controllante (intermediate parent, che non è una
investment entity), a sua volta controllata da una investment entity, non è obbligata a predisporre il bilancio consolidato anche
se l’entità d’investimento valuta, ai sensi dell’IFRS 10, le controllate a fair value. Prima di tale modifica l’IFRS 10 prevedeva
che una controllante non fosse tenuta alla presentazione del bilancio consolidato a condizione che la sua capogruppo redigesse
un bilancio consolidato conforme agli IFRS. A seguito della suddetta modifica l’esenzione dalla predisposizione del bilancio
consolidato viene estesa alle controllanti intermedie a loro volta controllate da un’investment entity, nonostante quest’ultima
valuti le sue controllate a fair value anziché consolidarle.
La modifica, in attesa di ratifica da parte della Commissione Europea, entrerà in vigore dal 1° gennaio 2016.
Modifiche all’IFRS 10 e allo IAS 28: Conferimento di beni tra un investitore e la sua collegata o joint
venture
In data 11 settembre 2014 lo IASB ha pubblicato il documento “Sale or Contribution of Assets between an Investor and its
Associate or Joint Venture (Amendments to IFRS 10 and IAS 28)”.
Le modifiche hanno l’obiettivo di chiarire il trattamento contabile, sia nel caso di perdita del controllo di una controllata (regolata
dall’IFRS 10) che nel caso di downstream transactions (regolate dallo IAS 28), a seconda che l’oggetto della transazione sia (o
non sia) un business, come definito da IFRS 3. Se l’oggetto della transazione è un business, allora l’utile deve essere rilevato
per intero in entrambi i casi mentre se l’oggetto della transazione non è un business, allora l’utile deve essere rilevato solo per la
quota relativa alle interessenze dei terzi.
In data 10 agosto 2015, lo IASB ha pubblicato l‘ED “Effective Date of Amendments to IFRS 10 and IAS 28” con cui propone di
differire la data di entrata in vigore delle modifiche fino a che avrà finalizzato le eventuali modifiche che potrebbero derivare dal
progetto di ricerca sull’equity method. Qualunque proposta di nuova data di entrata in vigore sarà oggetto di consultazione pubblica.
Modifiche allo IAS 12
In data 19 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche allo “IAS 12 - Income Tax”.
Il documento mira a chiarire come contabilizzare le attività fiscali differite relative a strumenti di debito misurati al fair value.
Le modifiche, in attesa di ratifica da parte della Commissione Europea, entreranno in vigore dal 1° gennaio 2017.
Modifiche allo IAS 7
In data 29 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche allo “IAS 7 - Statement of Cash Flows: Disclosure Initiative”.
Le modifiche, in attesa di ratifica da parte della Commissione Europea, entreranno in vigore dal 1° gennaio 2017.
IFRS 16 - Leases
In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha emesso il principio “IFRS 16 - Leases”, che sostituisce le regole contabili previste dallo IAS 17.
Il nuovo principio contabile prevede che tutti i contratti di leasing debbano essere rilevati come attività e passività siano essi
leasing finanziari siano essi leasing operativi.
L'IFRS 16 si applica a partire dal 1° gennaio 2019. È consentita un'applicazione anticipata per le imprese che adottano in via
anticipata l'IFRS 15.
DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
89
Il Gruppo adotterà tali nuovi principi, emendamenti ed interpretazioni sulla base della data di applicazione prevista e ne valuterà
i potenziali impatti quando questi saranno omologati dall’Unione Europea. Ad oggi non si prevede che l’eventuale adozione dei
principi e delle interpretazioni sopra indicati comporti impatti materiali nella valutazione delle attività, delle passività, dei costi e
dei ricavi del Gruppo DeA Capital.
Area di Consolidamento
In conseguenza degli eventi descritti nella Relazione sulla Gestione, l’Area di Consolidamento è variata rispetto alla situazione al
31 dicembre 2014 per effetto dell’uscita dal perimetro di consolidamento del fondo “IDeA FIMIT Sviluppo” in ragione dell’ingresso
nello stesso fondo di nuovi sottoscrittori i quali, attraverso l’apporto di capitali o terreni, hanno diluito sino all’8,5% la quota
detenuta dal Gruppo DeA Capital (precedentemente pari al 50%, attraverso la controllata IDeA FIMIT SGR).
Pertanto, al 31 dicembre 2015 rientrano nell’Area di Consolidamento del Gruppo DeA Capital le seguenti società:
Capitale
Quota
Metodo di
Denominazione
Sede
Valuta
Sociale
di Possesso
consolidamento
DeA Capital S.p.A.
Milano, Italia
Euro
306.612.100
Capogruppo
IDeA Capital Funds SGR
S.p.A.
Milano, Italia
Euro
1.200.000
100,00% Integrazione globale
IDeA OF I
Milano, Italia
Euro
-
46,99% Integrazione globale
Patrimonio netto
Atlantic Value Added
Roma, Italia
Euro
-
27,27%
(Collegata)
DeA Capital Real Estate S.p.A.
Milano, Italia
Euro
600.000
100,00% Integrazione globale
Innovation Real Estate S.p.A.
Milano, Italia
Euro
597.725
96,99% Integrazione globale
Innovation Real Estate
Advisory S.r.l.
Milano, Italia
Euro
105.000
96,99% Integrazione globale
IDeA FIMIT SGR S.p.A.
Roma, Italia
Euro
16.757.574
64,30% Integrazione globale
Idea Real Estate S.p.A.
Milano, Italia
Euro
50.000
100,00% Integrazione globale
L’elenco sopra riportato risponde alle esigenze di cui alla Delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche
(art. 126 del Regolamento).
Metodo di Consolidamento
Le società controllate sono consolidate con il metodo del consolidamento integrale a partire dalla data di acquisizione, ovvero
dalla data in cui il Gruppo acquisisce il controllo, e cessano di essere consolidate alla data in cui il controllo è trasferito al di fuori
del Gruppo.
Il principio IFRS 10 definisce la nozione di controllo, basata sulla concomitante presenza di tre elementi essenziali:
• il potere di decidere sulle attività rilevanti dell’entità;
• l’esposizione o il diritto ai rendimenti variabili derivanti dal coinvolgimento con essa;
• la capacità di esercitare il potere sulla partecipata in modo da incidere sull’ammontare dei rendimenti spettanti alla controllante
(collegamento tra potere e rendimenti).
I bilanci oggetto di consolidamento sono redatti al 31 dicembre 2015 e sono quelli predisposti e approvati dai Consigli di
Amministrazione delle singole società, opportunamente rettificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili della
Capogruppo.
I criteri adottati per l’applicazione di tale metodo sono principalmente i seguenti:
• i bilanci della Capogruppo e delle controllate sono acquisiti “linea per linea”;
• il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte del relativo patrimonio netto. Quando una società viene inclusa
per la prima volta nel consolidato, la differenza tra il costo di acquisizione e il patrimonio netto delle società partecipate viene
imputata, se ne sussistono le condizioni, agli elementi dell’attivo e del passivo inclusi nel consolidamento, in conformità
ai dettami previsti dall’IFRS 3. L’eventuale parte residua, se negativa viene iscritta a conto economico, mentre se positiva
viene iscritta in una voce dell’attivo denominata “Avviamento”, che è annualmente sottoposta a impairment test; in
90 DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
alternativa, quando una società viene inclusa per la prima volta nel consolidato, vi è la facoltà di rilevare l’intero ammontare
dell’Avviamento derivante dall’operazione, inclusa la quota di competenza dei terzi (full goodwill approach);
• vengono eliminate le operazioni avvenute tra società consolidate, così come i debiti ed i crediti e gli utili non ancora realizzati
derivanti da operazioni tra società del Gruppo al netto dell’eventuale effetto fiscale;
• le quote di patrimonio netto di pertinenza degli azionisti di minoranza sono evidenziate, insieme alle rispettive quote dell’utile
dell’esercizio, in apposite voci del patrimonio netto.
Le partecipazioni sulle quali il Gruppo esercita un’influenza notevole (“imprese collegate”), che si presume sussistere quando
la percentuale di partecipazione è compresa tra il 20% e il 50%, sono, generalmente, valutate con il metodo del patrimonio
netto.
B. Criteri di valutazione adottati
I criteri di valutazione adottati sulla base dei Principi Contabili Internazionali, e di seguito riportati, sono conformi al postulato
della continuità aziendale e non sono variati rispetto a quelli utilizzati nella redazione del Bilancio Consolidato al 31 dicembre
2014 e al Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato al 30 giugno 2015, se non in conseguenza dell’entrata in vigore di nuovi
principi contabili IAS/IFRS, come descritti in precedenza.
Attività e passività correnti e non correnti
Un’attività è considerata corrente se soddisfa almeno una delle seguenti condizioni:
• la sua realizzazione è prevista nel corso del normale ciclo operativo aziendale. Per “ciclo operativo aziendale” si intende il
periodo intercorrente tra l’assunzione di una attività e la sua realizzazione in disponibilità liquide ed equivalenti. Quando il ciclo
operativo aziendale non è chiaramente identificabile, la sua durata è assunta di dodici mesi;
• è posseduta principalmente con lo scopo della sua negoziazione;
• la sua realizzazione è prevista entro dodici mesi successivi alla data di chiusura dell’esercizio;
• è costituita da disponibilità liquide ed equivalenti, che non presentano vincoli tali da limitarne l’utilizzo nei dodici mesi successivi
alla data di chiusura dell’esercizio.
Tutte le altre attività sono analizzate in maniera analitica, al fine di distinguere la parte “corrente” dalla parte “non corrente”.
Inoltre, le imposte anticipate sono rilevate tra le componenti non correnti.
Una passività è invece considerata corrente se soddisfa almeno una delle seguenti condizioni:
• ci si aspetta che sia estinta nel corso del normale ciclo operativo aziendale;
• è posseduta principalmente con lo scopo della sua negoziazione;
• la sua estinzione è prevista entro dodici mesi successivi alla data di chiusura dell’esercizio;
• l’impresa non detiene un diritto incondizionato a differire il pagamento della passività per almeno i dodici mesi successivi alla
data di chiusura dell’esercizio.
Tutte le altre passività sono analizzate in maniera analitica, al fine di distinguere la parte “corrente” dalla parte “non corrente”.
Inoltre, le imposte differite passive sono rilevate tra le componenti non correnti.
Avviamento
L’avviamento è rappresentato dall’eccedenza del costo di acquisizione sostenuto rispetto al fair value netto, alla data di
acquisto, delle attività e passività acquisite. L’avviamento non è soggetto ad ammortamento sistematico bensì a un test
periodico di verifica sull’ adeguatezza del relativo valore di iscrizione in bilancio (impairment test). Il test di impairment
sull’avviamento avviene con cadenza almeno annuale. Tale test viene effettuato con riferimento all’unità organizzativa
generatrice dei flussi finanziari (cash generating unit) cui attribuire l’avviamento. L’eventuale riduzione di valore
dell’avviamento viene rilevata nel caso in cui il valore recuperabile dell’avviamento risulti inferiore al suo valore di iscrizione in
bilancio. Per valore recuperabile si intende il maggiore tra il fair value dell’unità generatrice dei flussi finanziari, al netto degli
oneri di vendita, e il relativo valore d’uso. Non è consentito il ripristino di valore dell’avviamento nel caso di una precedente
svalutazione per perdite di valore.
DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
91
Nel caso in cui la riduzione di valore derivante dal test sia superiore al valore dell’avviamento allocato alla cash generating unit
l’eccedenza residua è allocata alle attività materiali e immateriali incluse nella cash generating unit in proporzione al loro valore di
carico.
Immobilizzazioni immateriali
Le attività immateriali riguardano le attività prive di consistenza fisica identificabili, controllate dal Gruppo e in grado di produrre
benefici economici futuri. Esse vengono iscritte all’attivo quando è probabile che il loro uso genererà benefici economici futuri
e quando il loro costo può essere determinato in modo attendibile. Le suddette attività sono rilevate al costo di acquisto o di
produzione nel caso in cui siano state generate internamente.
Il costo di acquisizione è rappresentato dal fair value del prezzo pagato per acquisire l’attività e da ogni costo diretto sostenuto
per predisporre l’attività al suo utilizzo.
Il valore contabile delle immobilizzazioni immateriali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui vi è evidenza che tale valore potrà
essere recuperato tramite l’uso ovvero se è probabile che generino benefici economici futuri.
La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.
Le attività immateriali a vita utile indefinita sono sottoposte a verifica di congruità ogni volta che via siano indicazioni di una
possibile perdita di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 - Riduzione di valore delle attività. Per le attività immateriali a
vita utile indefinita non è rilevato alcun ammortamento. La vita utile di un bene immateriale con vita utile indefinita è riesaminata
con periodicità annuale al fine di accertare il persistere delle condizioni alla base di tale classificazione. Per maggiori dettagli si
rimanda al paragrafo “Impairment - perdita di valore”.
Il valore ammortizzabile delle attività immateriali con vita utile finita, ad eccezione delle attività immateriali inerenti i diritti
connessi alle commissioni variabili finali, è ripartito in base ad un criterio sistematico lungo la sua vita utile.
Per quanto concerne i diritti connessi alle commissioni variabili finali, il metodo di ammortamento utilizzato riflette l’andamento
dei benefici economici futuri connessi alla contabilizzazione dei relativi ricavi.
La vita utile di tali attività immateriali è sottoposta a verifica di congruità ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile
perdita di valore.
Impairment (perdita di valore)-IAS 36
Una perdita di valore si origina in tutti i casi in cui il valore contabile di un’attività sia superiore al suo valore recuperabile.
A ogni data di redazione di un bilancio viene accertata l’eventuale presenza di indicatori che facciano supporre l’esistenza di
perdite di valore. In presenza di tali indicatori si procede alla stima del valore recuperabile dell’attività (impairment test) e alla
contabilizzazione dell’eventuale svalutazione. Il valore recuperabile di un’attività è il maggior valore tra il suo fair value al netto
dei costi di vendita e il suo valore d’uso.
Con riguardo alla determinazione del fair value al netto dei costi di vendita di un’attività, lo IAS 36 fornisce le seguenti
indicazioni:
• se esiste un accordo vincolante di vendita il fair value dell’attività è rappresentato dal prezzo pattuito;
• se non vi è alcun accordo ma l’attività è commercializzata su un mercato attivo, il fair value è rappresentato dal prezzo di
offerta attuale (quindi puntuale alla data della valutazione e non sulla base di prezzi medi);
• se non vi sono prezzi rilevabili su mercati attivi occorre determinare il fair value sulla base di metodi valutativi che incorporino
le migliori informazioni disponibili, ivi incluse eventuali transazioni recenti sulla stessa attività, previa verifica che non
siano intervenuti significativi cambiamenti nel contesto economico tra la data in cui sono avvenute le operazioni prese in
considerazione e la data della valutazione.
Con riguardo alla determinazione del valore d’uso, esso è definito dallo IAS 36 come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che
si prevede abbiano origine da un’attività. La stima del valore d’uso deve incorporare i seguenti elementi:
• una stima dei flussi finanziari futuri che l’impresa prevede derivino dall’attività;
• aspettative in merito a possibili variazioni del valore o dei tempi di tali flussi finanziari;
• il valore temporale del denaro;
• altri fattori quali la volatilità del valore e la mancanza di liquidità dell’attività.
92 DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
Per maggiori informazioni circa la determinazione del valore d’uso si rinvia all’appendice A dello IAS 36. Tuttavia gli elementi
centrali per la corretta stima del valore d’uso sono: un’appropriata determinazione dei flussi finanziari attesi (per i quali risulta
fondamentale il business plan della partecipata) e la loro collocazione nel tempo, nonché l’applicazione di un corretto tasso di
attualizzazione che tenga conto sia del valore attuale del denaro, sia dei fattori di rischio specifici dell’attività da valutare.
Nella determinazione del valore è comunque importante:
• basare le proiezioni dei flussi finanziari su presupposti ragionevoli e sostenibili in grado di rappresentare la migliore stima
effettuabile delle condizioni economiche che esisteranno lungo la restante vita utile dell’attività;
• basare le proiezioni dei flussi finanziari sul più recente budget/piano approvato dall’impresa partecipata, che tuttavia deve
escludere eventuali flussi finanziari in entrata o in uscita futuri che si stima derivino da future ristrutturazioni o miglioramenti o
ottimizzazioni dell’andamento dell’attività. Le proiezioni fondate su questi budget/piani devono coprire un periodo massimo di
cinque anni, a meno che un arco temporale superiore possa essere giustificato;
• stimare le proiezioni di flussi finanziari superiori al periodo coperto dai più recenti budget/piani tramite estrapolazione delle
proiezioni fondate su budget/piani presi in considerazione, facendo uso per gli anni successivi di un tasso di crescita stabile o
in diminuzione, a meno che un tasso crescente possa essere giustificato. Questo tasso di crescita non deve eccedere il tasso
medio di crescita a lungo termine della produzione del Paese o dei Paesi in cui l’impresa partecipata opera, o dei mercati nei
quali il bene utilizzato è inserito, salvo che un tasso superiore possa essere giustificato.
Le ipotesi su cui le proiezioni di flussi finanziari si basano devono essere ragionevoli, in base anche all’analisi delle cause che
hanno originato differenze tra le proiezioni dei flussi finanziari passati e i flussi finanziari presenti. Inoltre, occorre verificare che
le ipotesi su cui si basano le attuali proiezioni di flussi finanziari siano coerenti con i risultati effettivi passati, a meno che nel
frattempo non siano intervenute variazioni nel modello di business della partecipata o nel contesto economico in cui la stessa
opera che giustifichino le variazioni rispetto al passato.
Immobilizzazioni materiali
Le immobilizzazioni materiali sono rilevate al prezzo di acquisto o al costo di produzione, al netto dei relativi ammortamenti
accumulati e delle eventuali perdite di valore.
Nel costo sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti, sostenuti nel momento dell’acquisizione e necessari a
rendere fruibile il bene. Il costo di acquisizione è rappresentato dal fair value del prezzo pagato per acquisire l’attività e da ogni
costo diretto sostenuto per predisporre l’attività al suo utilizzo. Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate a quote
costanti in ogni esercizio, sulla base delle aliquote indicate nel commento alla voce per gruppi omogenei di beni, in relazione alla
residua possibilità di utilizzo. Qualora si rilevino elementi che facciano prevedere difficoltà di recupero del valore netto contabile è
svolto l’impairment test. Il ripristino di valore è effettuato qualora vengano meno le ragioni che avevano portato all’impairment.
Imprese collegate
Si tratta di imprese nelle quali il Gruppo detiene almeno il 20% dei diritti di voto ovvero esercita un’influenza notevole, ma non il
controllo o il controllo congiunto, sulle politiche sia finanziarie, sia operative. Il bilancio consolidato include la quota di pertinenza
del Gruppo dei risultati delle collegate, contabilizzata secondo il metodo del patrimonio netto, a partire dalla data in cui inizia
l’influenza notevole e fino al momento in cui tale influenza notevole cessa di esistere.
Nell’ipotesi in cui la quota di pertinenza del Gruppo nelle perdite della collegata ecceda il valore contabile della partecipazione in
bilancio, si procede all’azzeramento del valore contabile della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite non viene rilevata,
ad eccezione e nella misura in cui il Gruppo abbia l’obbligo di risponderne.
All’atto dell’acquisizione della partecipazione, qualsiasi differenza tra il costo della partecipazione e la quota di interessenza del
partecipante nel fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili della collegata è contabilizzato secondo
quanto previsto dall’IFRS 3, ovvero l’eventuale avviamento è incluso nel valore contabile della partecipazione.
Come disciplinato dallo IAS 28.33, dato che l’avviamento incluso nel valore contabile di una partecipazione in una collegata non
è rilevato separatamente, questo non viene sottoposto separatamente alla verifica della riduzione di valore, nell’applicazione
delle disposizioni di cui allo IAS 36 (Riduzione di valore delle attività). L’intero valore contabile della partecipazione, invece, è
sottoposto alla verifica della riduzione di valore ai sensi dello IAS 36, tramite il confronto tra il suo valore recuperabile (il più
elevato tra il valore d’uso e il fair value al netto dei costi di vendita) e il suo valore contabile, ogniqualvolta si sia in presenza di
evidenze indicanti la possibile riduzione di valore della partecipazione, così come stabilito dallo IAS 28.
DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
93
Attività finanziarie
Sulla base della classificazione delle attività finanziarie prevista dallo IAS 39, il Gruppo ha determinato la classificazione delle
proprie attività finanziarie al momento della transizione ai Principi Contabili Internazionali e successivamente al momento
dell’acquisizione delle singole attività finanziarie.
Nella categoria dei finanziamenti e crediti si trovano gli strumenti finanziari, prevalentemente relativi a crediti verso clienti, non-
derivati e non quotati in un mercato attivo dai quali sono attesi pagamenti fissi o determinabili. Essi vengono inclusi nella parte
corrente a eccezione di quelli con scadenza superiore ai 12 mesi rispetto alla data di bilancio, che sono classificati nella parte non
corrente. Tali attività sono valutate al momento della prima iscrizione al fair value e successivamente al costo ammortizzato sulla
base del metodo del tasso di interesse effettivo. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore, l’attività
viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro.
Le perdite di valore sono rilevate a conto economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti
svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall’applicazione del costo
ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.
Le partecipazioni di minoranza in società e gli investimenti in fondi che costituiscono il settore principale e prevalente dell’attività
del Gruppo, sono classificati nella categoria delle attività disponibili per la vendita (available for sale), valutati a fair value con
contropartita patrimonio netto.
L’IFRS 13.9 fornisce una «nuova» definizione di fair value. Esso rappresenta «il prezzo che dovrebbe essere ricevuto per vendere
un’attività o che dovrebbe essere corrisposto per trasferire una passività in una regolare transazione tra partecipanti al mercato
alla data in cui è effettuata la misurazione».
La nozione di fair value si caratterizza:
1. per il fondamentale riferimento al libero mercato e ai valori che in esso si formano;
2. per l’adesione all’alternativa dell’exit price, quale tipologia di prezzo rilevante;
3. per il riferimento temporale alla data alla quale la misurazione si colloca;
4. per il riferimento ad una transazione “orderly”; cioè non è una transazione forzata, come può essere il caso di una liquidazione
coatta amministrativa o di una vendita sottocosto.
Le attività o le passività misurate a fair value potrebbero essere:
• attività o passività stand-alone (strumenti finanziari o strumenti non finanziari);
• un gruppo di attività, un gruppo di passività oppure un gruppo di attività e passività.
Nel caso di attività non quotate su mercati attivi, quali sono per il Gruppo gli investimenti diretti in società, gli investimenti
in fondi di venture capital e in fondi di fondi, il fair value rappresentato nei prospetti contabili è stato determinato dagli
Amministratori in base al proprio miglior giudizio e apprezzamento, utilizzando le conoscenze e le evidenze disponibili alla data di
redazione del bilancio.
In tali casi si prevede che:
• se esistono transazioni recenti riferite al medesimo strumento finanziario, queste possono essere utilizzate per determinare il
fair value, previa verifica che non siano intervenuti significativi cambiamenti nel contesto economico tra la data delle operazioni
prese in considerazione e la data della valutazione;
• se esistono transazioni su strumenti finanziari simili, queste possono essere utilizzate per determinare il fair value, previa
verifica della raffrontabilità (in funzione di tipologia di business, dimensioni, mercato geografico, ecc.) tra lo strumento per il
quale sono state riscontrate transazioni e lo strumento da valutare;
• se non esistono prezzi rilevabili su mercati attivi il fair value deve essere determinato sulla base di modelli valutativi che
tengano conto di tutti i fattori che i partecipanti al mercato considererebbero nel fissare un prezzo.
Tuttavia, a causa delle oggettive difficoltà di valutazione e della mancanza di un mercato liquido, i valori attribuiti a tali attività
potrebbero divergere, anche significativamente, da quelli che potrebbero essere ottenuti in caso di realizzo.
94 DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
Gli investimenti diretti in società non collegate né controllate e in fondi sono classificati come attività finanziarie disponibili per
la vendita (available for sale), inizialmente rilevati al fair value della data di iscrizione iniziale. Queste attività sono, ad ogni
predisposizione di bilancio, anche intermedio, valutate al “fair value”.
Gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione al fair value sono rilevate in apposita riserva di patrimonio netto, denominata
“riserva di fair value”, fino a quando l’investimento è venduto o altrimenti ceduto, o fino a quando sia effettuato un “impairment
(svalutazione per perdita durevole di valore), nei quali casi l’utile o la perdita in precedenza registrati tra la riserva di fair value è
rilevata a conto economico del periodo.
Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale (IAS 34) viene effettuata la verifica dell’esistenza di obiettive evidenze
di riduzione di valore in seguito a uno o più eventi che si sono verificati dopo la rilevazione iniziale dell’attività e tale evento (o
eventi) ha un impatto sui flussi finanziari stimati dell’attività finanziaria stessa.
Per gli strumenti rappresentativi di capitale una diminuzione significativa o prolungata di fair value al di sotto del suo costo è
considerata come un’evidenza obiettiva di riduzione di valore.
I principi contabili internazionali, pur introducendo un importante ed imprescindibile riferimento a parametri di natura
quantitativa, non disciplinano i limiti quantitativi per definire quando una perdita è significativa o prolungata.
Il Gruppo DeA Capital si è dotato pertanto di un’accounting policy che definisce i suddetti parametri. In particolare, con
riferimento alla “significatività”, si è in presenza di un’obiettiva riduzione di valore quando la riduzione di fair value rispetto al
costo storico risulta superiore al 35%. In questo caso si procede, senza ulteriori analisi, alla contabilizzazione dell’impairment a
conto economico.
Con riferimento alla durata della riduzione di valore, questa è definita come prolungata quando la riduzione di fair value rispetto
al costo storico perduri continuativamente per un periodo superiore ai 24 mesi. Al superamento del 24° mese si procede, senza
ulteriori analisi, alla contabilizzazione dell’impairment a conto economico.
Strumenti derivati
I contratti derivati sono rilevati a stato patrimoniale al fair value, calcolato in conformità ai criteri già esposti nel paragrafo
“Attività finanziarie”.
La rilevazione delle variazioni di fair value differisce a seconda della designazione degli strumenti derivati (di copertura o
speculativi) e della natura del rischio coperto (fair value hedge o cash flow hedge).
Nel caso di contratti designati come di “copertura”, il Gruppo documenta tale relazione alla data di costituzione della copertura.
Tale documentazione comporta l’identificazione dello strumento di copertura, dell’elemento o operazione coperta, della natura
del rischio coperto, dei criteri con i quali verrà verificata l’efficacia dello strumento di copertura così come il rischio. La copertura
è considerata efficace quando la variazione prospettica del fair value o dei flussi finanziari dello strumento coperto è compensata
dalla variazione del fair value o dei flussi finanziari dello strumento di copertura e i risultati a consuntivo rientrano in un intervallo
compreso tra l’ 80% ed il 125%.
Nel caso gli strumenti non siano o non possano essere designati come di copertura sono da considerarsi “speculativi”; in tal caso
le variazioni di fair value sono rilevate direttamente a conto economico.
Nel caso di copertura del tipo Fair value Hedge si rilevano a conto economico le variazioni di fair value sia dello strumento di
copertura, sia dello strumento coperto indipendentemente dal criterio di valutazione adottato per quest’ultimo. Nel caso di
copertura del tipo Cash Flow Hedge si sospende a patrimonio netto la porzione di variazione del fair value dello strumento di
copertura che è riconosciuta come copertura efficace e rilevando a conto economico la porzione inefficace.
Crediti commerciali
Nel caso in cui vi è l’evidenza obiettiva che un credito commerciale abbia subito una perdita di valore, occorre effettuare una
rettifica negativa, con imputazione della perdita a conto economico; la rettifica viene imputata ad un fondo svalutazione da
portare in diretta detrazione della voce dell’attivo.
L’ammontare della svalutazione tiene conto dei flussi recuperabili, delle relative date si incasso, dei futuri oneri e spese di
recupero, del tasso di attualizzazione da applicare.
DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
95
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Le disponibilità liquide ed i mezzi equivalenti comprendono il denaro in cassa, i depositi a vista e gli investimenti finanziari a
breve termine e ad alta liquidità, ovvero trasformabili in disponibilità liquide entro 90 giorni, che sono prontamente convertibili
in valori di cassa e che sono soggetti ad un irrilevante rischio di variazione di prezzo. Il loro valore di iscrizione è pari al loro
fair value.
Attività destinate ad essere cedute
Un’attività non corrente o un gruppo in dismissione sono classificati come destinati ad essere ceduti se il valore contabile
sarà recuperato principalmente con un’operazione di vendita o cessione anziché con l’uso continuativo. Perché ciò si verifichi,
l’attività o il gruppo in dismissione deve essere disponibile per la vendita immediata nella sua condizione attuale e la cessione
deve essere altamente probabile. Le attività che soddisfano i criteri per essere classificate come possedute per la vendita sono
valutate al minore tra il valore contabile ed il valore di vendita, al netto dei costi ad esso imputabili.
Azioni Proprie
Le azioni proprie non sono considerate come un’attività finanziaria della società che ha emesso le azioni. Il valore di acquisto e
di vendita di azioni proprie è rilevato come variazione del patrimonio netto. Nessun utile o perdita è rilevata a conto economico
per la vendita, l’acquisto, l’emissione o l’annullamento di azioni proprie.
Riserva di fair value
La riserva di fair value accoglie le variazioni di fair value delle partite valutate a fair value con contropartita patrimonio netto.
Passività finanziarie
Le passività finanziarie sono relative a finanziamenti, debiti commerciali e altre obbligazioni a pagare e sono valutate al
momento della prima iscrizione al fair value e successivamente al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso effettivo
di interesse. Qualora vi sia un cambiamento dei flussi di cassa attesi e vi sia la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore
dei prestiti viene ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del
tasso interno di rendimento inizialmente determinato.
Opzioni Put su quote di minoranza
In caso di opzioni put che non conferiscono accesso effettivo ai benefici economici collegati alla proprietà delle quote di
minoranza, le azioni o quote oggetto delle Opzioni sono rilevate alla data di acquisizione del controllo come “quote di
pertinenza di terzi”; alla quota di terzi viene attribuita la parte di utili e perdite (e altri movimenti di patrimonio netto)
dell’entità acquisita dopo l’aggregazione aziendale. La quota di terzi è stornata a ciascuna data di bilancio e riclassificata
come passività finanziaria al suo fair value (pari al valore attuale del prezzo di esercizio dell’Opzione), come se l’acquisizione
avvenisse a tale data. La differenza tra la passività finanziaria a fair value e la quota di terzi stornata alla data di bilancio è
contabilizzata come un’acquisizione di quote di minoranza e rilevata nel patrimonio netto di Gruppo. L’effetto
dell’attualizzazione non è rilevato separatamente. Gli eventuali dividendi pagati ai soci di minoranza sono rilevati nel
patrimonio netto.
Se l’Opzione non è esercitata, la quota di pertinenza di terzi è riconosciuta all’importo che sarebbe stato rilevato se l’opzione
non fosse stata registrata; la differenza tra la quota di terzi
riconosciuta e la passività estinta è rilevata nel patrimonio netto di Gruppo.
Fondi per rischi ed oneri
Il Gruppo, in caso fosse necessario, rileva fondi rischi ed oneri quando:
• ha un’obbligazione nei confronti di terzi, legale o implicita derivante da un evento passato;
• è probabile che si renderà necessario l’impiego di risorse del Gruppo per adempiere l’obbligazione;
• può essere effettuata una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione.
Gli accantonamenti vengono iscritti in base al valore atteso, eventualmente attualizzato, qualora l’elemento finanziario (time
value) sia significativamente apprezzabile. Le variazioni di stima vengono riflesse nel conto economico del periodo in cui è
avvenuta la variazione.
96 DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
Ricavi e proventi
I ricavi per prestazioni di servizi sono riconosciuti al momento dell’effettuazione della prestazione, considerato lo stato di
completamento dell’attività alla data di riferimento del bilancio. I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi,
nonché delle imposte direttamente connesse.
I proventi su partecipazioni per dividendi o per cessione totale o parziale sono rilevati quando si determina il diritto a ricevere
il pagamento, con contropartita credito al momento della cessione o determinazione di distribuzione da parte del soggetto od
organo competente.
Gli interessi sono rilevati con il metodo del tasso di interesse effettivo.
Benefici per i dipendenti
I benefici a dipendenti a breve termine, siano essi economici o in natura (buoni mensa), sono contabilizzati a conto economico
nel periodo in cui viene prestata l’attività lavorativa.
I benefici a dipendenti relativi alla partecipazione a piani a benefici definiti sono determinati da un attuario indipendente
utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito.
In data 16 giugno 2011 lo IASB ha emesso una versione modificata dello IAS 19 Employee Benefits”. Tale documento ha
modificato, fra l’altro, le regole contabili dei c.d. piani a benefici definiti (Post-employment benefits: defined benefit plans) e
dei c.d Termination benefits.
In particolare:
• per i “Post-employment benefits: defined benefit plans” è eliminata la possibilità di utilizzare il “metodo del corridoio” per
la contabilizzazione degli utili e perdite attuariali che dovranno essere contabilizzate nel prospetto di Conto Economico
Complessivo (“Statement of Performance”), con conseguente accumulo in apposita riserva di Patrimonio Netto “not
recycling”, senza che vi sia alcuna altra opzione disponibile.
Gli utili e perdite attuariali ricomprendono gli utili o perdite di natura tecnica dovuti a variazioni delle ipotesi attuariali
adottate e/o dal fatto che l’esperienza possa differire dalle basi tecniche adottate (es. turnover dipendenti, pensionamenti
anticipati, mortalità, variazione del tasso di attualizzazione…);
• i past service costs (costo relativo alle prestazioni di lavoro passate) e gli effetti generati dai curtailments e/o settlement del
piano (causati ad esempio da una riduzione significativa del numero dei dipendenti coperti dal piano, modifiche ai termini del
piano…) sono imputati immediatamente a Conto Economico nei Costi del Personale;
• il costo per interessi (rivenienti dal processo di attualizzazione) e i rendimenti attesi delle attività a servizio del piano sono
sostituiti da un costo/ricavo netto per interessi (“net interest”) contabilizzato a Conto Economico negli Oneri Finanziari e
calcolato applicando un tasso di sconto (riveniente al termine del periodo dal tasso dei corporate bonds di elevato profilo) al
saldo del piano esistente all’inizio dell’esercizio.
I benefici a dipendenti relativi alla partecipazione a piani a contribuzione definita sono relativi solo a quelli a gestione pubblica su
base obbligatoria. Il versamento dei contributi esaurisce l’obbligazione del Gruppo nei confronti dei propri dipendenti; pertanto i
contributi costituiscono costi del periodo in cui sono dovuti.
Pagamenti basati su azioni
Nel Gruppo sono stati riconosciuti benefici sotto forma di partecipazioni al capitale ovvero pagamenti basati su azioni.
Ciò avviene per tutti i dipendenti che sono beneficiari di piani di stock option e performance share.
Il costo di tali operazioni è determinato con riferimento al fair value delle opzioni alla data di assegnazione ed è rilevato nel
periodo intercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione con contropartita a patrimonio netto.
Stimare il valore equo richiede di determinare il modello di valutazione più appropriato per la concessione di strumenti di
capitale che, pertanto, dipende dai termini e dalle condizioni in base alle quali tali strumenti vengono concessi. Questo richiede
anche l’individuazione dei dati per alimentare il modello di valutazione tra cui ipotesi sulla vita attesa delle opzioni, la volatilità
e il rendimento azionario.
Nel caso di stock option e performance share ad Amministratori e Collaboratori del Gruppo viene determinato con le stesse
modalità il costo relativo.
DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
97
Imposte sul reddito
Le imposte correnti sul reddito sono determinate e iscritte sulla base di una ragionevole previsione dell’onere di imposta,
come derivante dall’applicazione al reddito imponibile delle aliquote fiscali vigenti nei diversi Stati in cui le società del Gruppo
operano e considerando le eventuali esenzioni e i crediti di imposta cui le stesse hanno diritto.
Le imposte differite passive vengono stanziate su tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore contabile delle
attività e delle passività ed il corrispondente valore attribuito a fini fiscali.
Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili e per le attività e passività fiscali
portate a nuovo, nella misura in cui sia probabile l’esistenza di adeguati utili fiscali futuri che possano rendere applicabile
l’utilizzo delle differenze temporanee deducibili e delle attività e passività fiscali portate a nuovo.
Le imposte differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti e sono determinate con le aliquote fiscali che
si prevede saranno applicabili, nei rispettivi ordinamenti dei Paesi in cui il Gruppo opera, negli esercizi nei quali le differenze
temporanee saranno realizzate o estinte.
Il valore contabile delle attività fiscali differite è oggetto di analisi periodica e viene ridotto nella misura in cui non sia più probabile il
conseguimento di un reddito imponibile sufficiente a consentire l’utilizzo del beneficio derivante da tale attività differita.
Utile per azione
In conformità allo IAS 33, l’utile base per azione è determinato rapportando l’utile netto del periodo attribuibile agli azionisti
possessori di azioni della Capogruppo al numero medio ponderato di azioni in circolazione nel periodo. Non si considerano
ovviamente nel calcolo le azioni proprie in portafoglio.
L’utile diluito per azione è calcolato rettificando il numero medio ponderato delle azioni in circolazione per tener conto di tutte
le azioni ordinarie potenziali derivanti dalla possibilità di esercizio di stock option assegnate, che possono determinare quindi
un effetto diluitivo.
C. Cambiamenti di principi contabili ed errori
I principi contabili sono modificati da un esercizio all’altro solo se il cambiamento è richiesto da un Principio o se contribuisce a
fornire informazioni maggiormente attendibili e rilevanti degli effetti delle operazioni compiute sulla situazione patrimoniale, sul
risultato economico e sui flussi finanziari del Gruppo.
I cambiamenti di principi contabili sono contabilizzati retrospetticamente con imputazione dell’effetto a patrimonio netto nel
primo degli esercizi presentati. L’informazione comparativa è adattata conformemente. L’approccio prospettico è effettuato
solo quando risulta impraticabile ricostruire l’informativa comparativa. L’applicazione di un principio contabile nuovo o
modificato è rilevata come richiesto dal principio stesso; se il principio non disciplina le modalità di transizione il cambiamento
è contabilizzato secondo il metodo retrospettivo, o se impraticabile, prospettico.
Nel caso di errori rilevanti si applica lo stesso trattamento previsto per i cambiamenti nei principi contabili. Nel caso di errori
non rilevanti la contabilizzazione è effettuata a conto economico nel periodo in cui l’errore è rilevato.
L’applicazione di nuovi principi e delle modifiche, in conformità alle disposizioni normative previste, non ha avuto effetti
specifici e/o cumulativi, né sulla determinazione del Patrimonio Netto e del risultato netto, né sull’utile per azione.
98 DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
D. Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione del Bilancio
La direzione aziendale deve formulare valutazioni, stime e ipotesi che influenzano l’applicazione dei principi contabili e gli importi
delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati in bilancio.
Tali stime e ipotesi sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni derivanti dalle revisioni delle stime contabili vengono rilevate
nel periodo in cui la revisione viene effettuata qualora le stesse interessino solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi
periodi sia correnti che futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.
Gli aggregati di bilancio sono iscritti e valutati secondo i criteri di valutazione sopra descritti. L’applicazione di tali criteri
comporta talora l’adozione di stime in grado di incidere anche significativamente i valori iscritti in bilancio. Le stime e le relative
ipotesi si basano su esperienze pregresse e su fattori considerati ragionevoli, nella fattispecie sono state adottate per stimare
il valore contabile delle attività e delle passività non facilmente desumibile da altre fonti. Tuttavia, trattandosi di stime, non
necessariamente i risultati ottenuti sono da considerarsi univoci.
Nel ribadire che l’impiego di stime ragionevoli è parte essenziale della predisposizione del bilancio, si segnalano di seguito le voci
di bilancio in cui ne è più significativo l’utilizzo:
• valutazione di attività finanziarie non quotate su mercati attivi;
• valutazione di attività finanziarie quotate su mercati attivi ma caratterizzate da illiquidità sul mercato di riferimento;
• valutazione delle partecipazioni, degli avviamenti e delle immobilizzazioni immateriali.
Il processo sopra descritto è reso particolarmente complicato dell’attuale contesto macroeconomico e di mercato e caratterizzato
da inconsueti livelli di volatilità riscontabili sulle principali grandezze finanziarie, rilevanti ai fini delle suddette valutazioni.
Una stima può essere rettificata a seguito dei mutamenti nelle circostanze sulle quali la stessa si era basata o a seguito di
nuove informazioni; l’eventuale mutamento della stima è applicato prospetticamente e genera un impatto sul conto economico
dell’esercizio in cui avviene il cambiamento ed, eventualmente, su quello degli esercizi successivi.
La preparazione del Bilancio Consolidato del Gruppo DeA Capital ha richiesto, come consentito dagli IAS/IFRS, l’uso di stime
significative da parte del Management della Società, con particolare riferimento alle valutazioni del Portafoglio Investimenti
(Partecipazioni e Fondi).
Tali valutazioni sono state determinate dagli Amministratori in base al proprio miglior giudizio e apprezzamento, utilizzando le
conoscenze e le evidenze disponibili al momento della redazione del Bilancio Consolidato. Si segnala tuttavia che, a causa delle
oggettive difficoltà di valutazione e della mancanza di un mercato liquido, i valori attribuiti a tali attività potrebbero divergere,
anche significativamente, da quelli che potrebbero essere ottenuti in caso di realizzo.
DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
99
Informazioni sulla “Gerarchia del fair value”
In relazione agli strumenti finanziari rilevati al fair value, l’IFRS 13 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una
gerarchia di livelli che rifletta la significatività e qualità degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i
seguenti livelli:
livello 1: include i prezzi quotati in mercati attivi per attività o passività identiche a quelle oggetto di valutazione;
livello 2: rientrano in questo livello dati di input osservabili, differenti da quelli inclusi nel livello 1, ad esempio i seguenti:
- prezzi quotati in mercati attivi per attività o passività simili;
- prezzi quotati in mercati non attivi per attività o passività identiche;
- curve di tassi d’interesse, volatilità implicite, spread creditizi;
livello 3: dati non osservabili. Il ricorso a tali dati di input è ammesso qualora non siano disponibili dati di input osservabili.
L’IFRS 13 precisa che i dati di input non osservabili utilizzati ai fini delle valutazioni del fair value dovrebbero riflettere le ipotesi
che assumerebbero i partecipanti al mercato nella fissazione del prezzo per l’attività o la passività oggetto di valutazione.
La seguente tabella evidenzia per livello di gerarchia le attività che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2015:
(Dati in milioni di Euro)
Note Livello 1
Livello 2
Livello 3
Totale
Partecipazioni disponibili per la vendita detenute da Fondi
2b
3,5
0,0
49,0
52,5
Partecipazioni in soc. collegate e JV detenute da Fondi
(valutate a conto economico)
2b
0,0
18,5
19,6
38,1
Partecipazioni in altre imprese-disponibili per la vendita
2c
0,0
76,3
0,2
76,5
Fondi-disponibili alla vendita
2d
7,7
166,0
0,0
173,7
Altre attività non correnti finanziarie disponibili per la vendita
-
0,0
0,0
0,0
0,0
Attività finanziarie correnti disponibili per la vendita
4b
7,5
0,0
0,0
7,5
Totale attività
18,7
260,8
68,8
348,3
Per il livello 3 la seguente tabella fornisce una riconciliazione tra i saldi di apertura e chiusura, fornendo separatamente gli oneri e
i proventi riconosciuti a Conto Economico o nel Patrimonio Netto, gli acquisti, le vendite effettuati durante l’Esercizio 2015:
Impairment
e relativo
Fair Value
Saldo al
effetto Adeguamento
a Conto
Effetto
Saldo al
(Dati in migliaia di Euro)
1.1.2015
Incrementi Decrementi
cambi a Fair Value Economico Traduzione
31.12.2015
Partecipazioni
disponibili
per la vendita
detenute da
Fondi
53.705
6.341
(9.975)
(1.068)
0
0
0
49.003
Partecipazioni in
soc. collegate e
JV detenute da
Fondi (valutate
a conto
economico)
24.805
0
0
(6.000)
0
784
0
19.589
Altre imprese
184
0
0
0
0
0
0
184
Partecipazioni
in altre
imprese-
disponibili alla
vendita
78.694
6.341
(9.975)
(7.068)
0
784
0
68.776
Altre attività
non correnti
finanziarie
disponibili per
la vendita
306
0
0
0
5
0
0
311
Tecniche di valutazione e principali dati di input non osservabili
Partecipazioni disponibili per la vendita detenute da Fondi
Al 31 dicembre 2015 il Gruppo DeA Capital è risultato azionista, attraverso il fondo IDeA OF I, con quote di minoranza di Giochi
Preziosi, Manutencoop, Grandi Navi Veloci, Euticals, Telit ed Elemaster.
100 DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
Per quanto concerne la partecipazione in Telit, la valutazione a fair value si basa sul prezzo per azione della società come
rilevato dalle quotazioni del comparto AIM del London Stock Exchange a fine 2015, valorizzata al cambio GBP / EUR rilevato
alla stessa data.
Per quanto concerne gli altri investimenti, la valutazione a fair value si basa su tecniche di valorizzazione che prendono a
riferimento parametri non osservabili sul mercato (principalmente Multipli di Transazioni di società comparabili, Multipli di
Mercato di società comparabili, Discounted Cash Flow). All’interno degli intervalli di valutazione individuati con le diverse
metodologie applicate viene determinato il valore puntuale della partecipazione, tenuto anche conto dei valori espressi nella
Relazione di Gestione del Fondo.
Partecipazioni in società collegate e joint ventures detenute da Fondi
Al 31 dicembre 2015 il Gruppo DeA Capital è risultato azionista, attraverso il fondo IDeA OF I, di Talgo, Corin e Iacobucci.
Le società sono valutate a fair value con variazioni a conto economico secondo quanto previsto dallo IAS 28.18.
Con riferimento alla partecipazione in Talgo, il fair value del veicolo attraverso il quale l’investimento è detenuto da OF I viene
determinato sulla base della valorizzazione dell’azione Talgo come rilevata alla Borsa di Madrid a fine 2015.
Per quanto concerne gli altri investimenti, la valutazione a fair value si basa su tecniche di valorizzazione che prendono a
riferimento parametri non osservabili sul mercato (principalmente Multipli di Transazioni di società comparabili, Multipli di
Mercato di società comparabili, Discounted Cash Flow). All’interno degli intervalli di valutazione individuati con le diverse
metodologie applicate viene determinato il valore puntuale della partecipazione, tenuto anche conto dei valori espressi nella
Relazione di Gestione del Fondo.
Partecipazioni in altre imprese disponibili per la vendita
Questa voce è costituita quasi esclusivamente dalla partecipazione in Kenan Investments (controllante indiretta di Migros) che
è iscritta nei prospetti contabili consolidati al 31 dicembre 2015 per un valore di 76,3 milioni di Euro.
L’operazione di accelerated book building perfezionata l’8 aprile 2011, portando il flottante della società ad un complessivo
20,5%, ha ristabilito la significatività, ai fini dell’identificazione del fair value della società, delle rilevazioni di Borsa.
La valutazione della partecipazione in Kenan Investments al 31 dicembre 2015 si basa (i) sull’equity value di Migros,
(ii) sulla vista aggiornata dell’indebitamento netto ai diversi livelli della struttura di controllo della Società (Kenan Investments,
Moonlight Capital, MH) e (iii) sul tasso di cambio YTL/EUR (3,17 al 31 dicembre 2015).
Fondi disponibili alla vendita (Venture Capital, Fondi di fondi, fondo di co-investimento, fondo
tematico e fondi immobiliari)
Si segnala che le valutazioni delle partecipazioni e dei fondi in portafoglio hanno riflesso stime determinate sulla base delle
informazioni disponibili alla data di redazione del presente documento.
Con riferimento ai Fondi, al 31 dicembre 2015 il Gruppo DeA Capital è risultato proprietario di quote di investimento in:
• n. 6 fondi di venture capital (per un valore complessivo pari a circa 9,7 milioni di Euro);
• IDeA I FoF (per un valore pari a 77,2 milioni di Euro);
• ICF II (per un valore pari a 41,7 milioni di Euro);
• ICF III (per un valore pari a 4,8 milioni di Euro);
• IDeA EESS (per un valore pari a 7,3 milioni di Euro);
• IDeA ToI (per un valore pari a 1,1 milioni di Euro);
• n. 6 fondi immobiliari non quotati (per un valore complessivo pari a circa 32,4 milioni di Euro).
Per i fondi di venture capital il fair value di ciascun fondo si basa sul NAV dichiarato dal fondo, calcolato in base alle norme
internazionali di valutazione.
Per gli altri fondi il fair value di ciascun fondo è rappresentato dal NAV comunicato dalla società di gestione nella Relazione di
Gestione del Fondo al 31 dicembre 2015, redatto secondo le disposizioni previste nel Provvedimento della Banca d’Italia del
19 gennaio 2015, in materia di gestione collettiva del risparmio.
DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
101
Stato Patrimoniale
Attività non correnti
1 - Immobilizzazioni
1a - Avviamento
L’avviamento e la relativa movimentazione sono indicati nel seguente prospetto:
Saldo al
Saldo al
(Dati in migliaia di Euro)
1.1.2015
Acquisizioni
Impairment
31.12.2015
Avviamento
166.363
0
(36.768)
129.595
La voce al 31 dicembre 2015 è pari a 129.595 migliaia di Euro (166.363 migliaia di Euro a fine 2014) e si riferisce principalmente
all’acquisizione di IDeA Capital Funds SGR per 31.324 migliaia di Euro e all’acquisizione di IFIM / FIMIT SGR (ora IDeA FIMIT
SGR) per 96.599 migliaia di Euro.
Si segnala che il metodo di contabilizzazione degli interessi di minoranza delle società acquisite nell’Esercizio 2011 (FIMIT SGR e
IFIM) è stato il c.d. full goodwill, che prevede la valorizzazione degli interessi di minoranza al fair value.
Verifica sulla perdita di valore dell’avviamento
Ai sensi dello IAS 36 l’avviamento non è soggetto ad ammortamento ed è sottoposto almeno annualmente a verifica per
perdita di valore.
Per effettuare la verifica sulla perdita di valore dell’avviamento delle Cash Generating Unit (CGU) il Gruppo DeA Capital alloca
l’avviamento stesso alle CGU identificate rispettivamente in IDeA FIMIT SGR (gestione di fondi di real estate) e in IDeA Capital
Funds SGR (gestione di fondi di private equity), che rappresentano il livello minimo con cui il Gruppo DeA Capital monitora le
attività ai fini del controllo direzionale, coerentemente con la visione strategica di DeA Capital.
Si segnala che la ridefinizione della CGU IDeA Alternative Investments, in seguito alla fusione della stessa società nella
Capogruppo, ha comportato la definizione di una nuova CGU IDeA Capital Funds SGR a cui è stato allocato integralmente il
precedente avviamento della CGU IDeA Alternative Investments.
La verifica consiste nel mettere a confronto il valore recuperabile (recoverable amount) di ogni CGU con il valore di carico
(carrying amount) dell’avviamento e delle altre attività attribuibili a ciascuna CGU.
Nel caso di CGU controllate in forma non totalitaria l’avviamento è stato riespresso su base figurativa, includendo anche
l’avviamento di pertinenza dei terzi attraverso un processo c.d. di grossing up.
Il valore contabile della CGU è calcolato in maniera coerente con il criterio con cui è determinato il valore recuperabile della
CGU stessa.
Di seguito sono evidenziate le principali ipotesi utilizzate nel calcolo dell'impairment test e le relative risultanze.
L’impairment test sulla CGU IDeA Capital Funds SGR, con un carrying amount pari a 49,0 milioni di Euro, è stato condotto
con un approccio sum of the parts determinando il valore in uso inteso come sommatoria tra (i) valore attuale dei flussi di
dividendi (metodologia del dividend discount model, “DDM”) attesi da IDeA Capital Funds SGR e (ii) valore attuale dei flussi di
carried interest attesi dai fondi gestiti dalla stessa società (metodologia del discounted cash flow, “DCF”), sia per il periodo di
previsione esplicita (2016-2018), sia per quelli futuri (sulla base della proiezione di un dato normalizzato nel terminal value).
Detti flussi sono stati determinati attraverso una serie di assunzioni, inclusa la stima di futuri incrementi di fatturato, effettuata
sulla base dell’evoluzione prevista delle masse gestite, dell’EBITDA e del reddito netto o, nel caso dei carried interest, sulla
base delle ipotesi di rendimento (“IRR”) elaborate dalla società per i diversi fondi in gestione.
La valutazione è stata basata su un costo del capitale compreso tra +10,2% e +11,9% a seconda (i) del periodo di riferimento
dei flussi (anni 2016-2018 o successivi) e (ii) della natura degli stessi flussi (dividendi della SGR o carried interest dei fondi
gestiti), integrata da un terminal value basato su un’ipotesi di crescita attestata al +1,0%.
102 DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
Con riferimento alla CGU in oggetto si segnala che, essendo il valore recuperabile inferiore al relativo carrying amount, si è
proceduto ad un impairment di 9.250 migliaia di Euro (interamente di pertinenza del Gruppo).
Un’analisi di sensitivity condotta sulle variabili più significative in termini di sensibilità al valore recuperabile di IDeA Capital
Funds SGR, ovvero il tasso “risk free” e la ponderazione delle probabilità di realizzazione dei risultati legati ai nuovi fondi
focalizzati sul credit recovery (c.d. “CCR”), conduce a potenziali variazioni del valore di carico pari a -2,7/+1,7 milioni di
Euro (per variazioni rispettivamente pari a +0,5% e -0,5% del tasso “risk free”) e a -4,6/+4,7 milioni di Euro (per variazioni
rispettivamente pari a -25% e +25% del tasso di ponderazione dei risultati dei CCR).
Analogamente, l’impairment test sulla CGU IDeA FIMIT SGR, con un carrying amount pari a 197,8 milioni di Euro, è stato
condotto con un approccio sum of the parts, determinando il valore in uso inteso come sommatoria tra (i) valore attuale dei
flussi di dividendi (metodologia del “DDM”) attesi da IDeA FIMIT SGR e (ii) valore attuale dei flussi di carried interest attesi dai
fondi gestiti dalla stessa società (metodologia del discounted cash flow, “DCF”), sia per il periodo di previsione esplicita (2016-
2020), sia per quelli futuri (sulla base della proiezione di un dato normalizzato nel terminal value).
Detti flussi sono stati determinati attraverso una serie di assunzioni, inclusa la stima di futuri incrementi di fatturato, effettuata
sulla base dell’evoluzione prevista delle masse gestite, dell’EBITDA e del reddito netto o, nel caso dei carried interest, sulla
base delle ipotesi di rendimento elaborate dalla società per i diversi fondi in gestione.
La valutazione è stata basata su un costo del capitale pari a +12,6%, integrata da un terminal value basato su un’ipotesi di
crescita (“g”) attestata al +0,75%.
Con riferimento alla CGU in oggetto si segnala che, essendo il valore recuperabile inferiore al relativo carrying amount, si è
proceduto ad un impairment di 27.518 migliaia di Euro (di cui 17.694 migliaia di Euro di pertinenza del Gruppo).
Un’analisi di sensibilità condotta sulle variabili più significative in termini di sensibilità al valore recuperabile di IDeA FIMIT
SGR, ovvero il del tasso “risk free” e il tasso di crescita g utilizzati, conduce a potenziali variazioni del valore complessivo della
società pari a -4,3/+4,8 milioni di Euro (per variazioni rispettivamente pari a +0,5% e -0,5% del tasso di attualizzazione) e a
-2,9/+3,3 milioni di Euro (per variazioni rispettivamente pari a -0,5% e +0,5% del tasso di crescita g).
1b - Immobilizzazioni immateriali
Le immobilizzazioni immateriali e la loro movimentazione sono indicate nei seguenti prospetti:
Amm. e sval.
Valore netto
Amm. e sval.
Valore netto
Costo al
cumulate al
contabile al Costo storico al
cumulate al
contabile al
(Dati in migliaia di Euro)
1.1.2015
1.1.2015
1.1.2015
31.12.2015
31.12.2015
31.12.2015
Concessioni, licenze
e marchi
5.439
(4.180)
1.259
5.926
(4.789)
1.137
Spese per software
400
(138)
262
402
(218)
184
Spese di sviluppo
229
(220)
9
229
(225)
4
Altre attività
immateriali
122.850
(61.032)
61.818
122.850
(86.636)
36.214
Totale
128.918
(65.570)
63.348
129.407
(91.868)
37.539
Variazione
(Dati in migliaia di
Saldo al
perimetro di
Saldo al
Euro)
1.1.2015
Acquisizioni Ammortam. Svalutazioni Decrementi
consolidamento
31.12.2015
Concessioni,
licenze e marchi
1.259
486
(608)
0
0
0
1.137
Spese per
software
262
3
(81)
0
0
0
184
Spese di sviluppo
9
0
(5)
0
0
0
4
Altre attività
immateriali
61.818
0
(5.104)
(20.500)
0
0
36.214
Totale
63.348
489
(5.798)
(20.500)
0
0
37.539
DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
103
Gli incrementi alle voci “Concessioni, marchi e licenze” e “Spese Software” si riferiscono ad acquisti di licenze d’uso di software e i
relativi costi di sviluppo.
Il costo delle altre attività immateriali si riferisce a:
• le customer relationship, che derivano dall’allocazione del valore residuale di FIMIT SGR alla data di fusione (inversa) in
FARE SGR con la rilevazione delle attività immateriali identificate come customer relationship e attività immateriali collegate
alle commissioni variabili che sono state valorizzate, rispettivamente, 38.573 migliaia di Euro e 68.688 migliaia di Euro. Tale
valore deriva dall’attualizzazione delle commissioni di gestione fisse (per le customer relationship) e variabili, calcolate al
netto dei costi di diretta pertinenza sulla base dei più recenti business plan dei fondi in gestione.
• le customer relationship, pari a 14.156 migliaia di Euro, che derivano dall’allocazione del valore attualizzato dei flussi di
commissioni generati dai fondi in gestione di IDeA Capital Funds SGR, al netto dei costi di gestione, sulla base dei business
plan dei fondi stessi.
La revisione dei business plan dei fondi che compongono le attività immateriali da commissioni variabili, con flussi di dette
commissioni inferiori alle precedenti aspettative, ha richiesto la verifica di impairment del valore delle stesse attività immateriali.
L’impairment test su dette attività immateriali, con un carrying amount pari a 48,4 milioni di Euro (rispetto ad un valore
originario di 68,7 milioni di Euro), è stato condotto determinando il valore in uso come valore attuale dei flussi di commissioni
variabili attese dai fondi gestiti dalla società (metodologia del discounted cash flow, “DCF”) con riferimento al periodo entro il
quale si attende il loro manifestarsi (2016-2019).
Detti flussi sono stati determinati attraverso una serie di assunzioni, tra le quali quelle relative al rendimento atteso (“IRR”),
elaborate da IDeA FIMIT SGR per i fondi in gestione.
La valutazione, basata su un costo del capitale pari al +9,6%, ha condotto ad un valore recuperabile delle attività immateriali
in oggetto pari a 27,9 milioni di Euro, rendendo quindi necessario un impairment pari a 20.500 migliaia di Euro (di cui 7.206
migliaia di Euro di pertinenza del Gruppo).
Un’analisi di sensitivity condotta sulle variabili più significative in termini di sensibilità al valore recuperabile delle attività
immateriali da commissioni variabili di IDeA FIMIT SGR, ovvero il costo del capitale e la ponderazione delle probabilità di
manifestazione di dette commissioni variabili, conduce a potenziali variazioni del valore di carico pari a -0,5/+0,4 milioni di
Euro (per variazioni rispettivamente pari a +0,5% e -0,5% del costo del capitale) e a -3,2/+3,1 milioni di Euro (per variazioni
rispettivamente pari a -10% e +10% della probabilità di conseguimento delle commissioni variabili).
Il valore ammortizzabile delle attività immateriali con vita utile finita, ad eccezione delle attività immateriali inerenti i diritti
connessi alle commissioni variabili finali, è ripartito in base ad un criterio sistematico lungo la sua vita utile.
Per quanto concerne i diritti connessi alle commissioni variabili finali, il metodo di ammortamento utilizzato riflette l’andamento
dei benefici economici futuri connessi alla contabilizzazione dei relativi ricavi.
1c - Immobilizzazioni materiali
Le immobilizzazioni materiali e la loro movimentazione sono indicate nei seguenti prospetti:
Costo
Amm. e sval.
Valore netto
Costo
Amm. e sval.
Valore netto
storico al
cumulate al
contabile al
storico al
cumulate al
contabile al
(Dati in migliaia di Euro)
1.1.2015
1.1.2015
1.1.2015
31.12.2015
31.12.2015
31.12.2015
Migliorie su beni di terzi
3.714
(1.020)
2.694
3.723
(1.585)
2.138
Mobili, arredi
1.729
(836)
893
1.774
(1.050)
724
Macchine elettroniche
d'ufficio
1.158
(952)
206
1.240
(1.039)
201
Automezzi aziendali
475
(389)
86
413
(382)
31
Impianti
39
(20)
19
40
(25)
15
Altri beni
389
(379)
10
394
(384)
10
Totale
7.504
(3.596)
3.908
7.584
(4.465)
3.119
104 DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
Saldo al
Saldo al
(Dati in migliaia di Euro)
1.1.2015
Acquisizioni
Ammortam.
Decrementi
31.12.2015
Migliorie su beni di
terzi
2.694
9
(565)
0
2.138
Mobili, arredi
893
47
(216)
0
724
Macchine elettroniche
d'ufficio
206
107
(107)
(5)
201
Automezzi aziendali
86
0
(55)
0
31
Impianti
19
1
(5)
0
15
Altri beni
10
6
(6)
0
10
Totale
3.908
170
(954)
(5)
3.119
La voce “Migliorie su beni di terzi”, pari a 2.138 migliaia di Euro, si riferisce principalmente alle migliorie apportate
sull’immobile di Via Brera 21 a Milano, che dal 2013 è in locazione al Gruppo DeA Capital.
L’ammortamento delle immobilizzazioni materiali è calcolato a quote costanti in base alla vita utile stimata del bene.
Le aliquote di ammortamento utilizzate nell’Esercizio sono state le seguenti: impianti specifici 20%; mobili e arredi 12%;
macchine elettroniche d’ufficio 20%; automezzi aziendali 20%; migliorie su beni di terzi 15%.
2 - Investimenti Finanziari
Gli investimenti finanziari in società e fondi costituiscono l’attività caratteristica del Gruppo. Tali investimenti sono passati da
516.442 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014 a 352.362 migliaia di Euro a fine 2015.
2a - Partecipazioni in società collegate
Tale voce è pari a 11.467 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015 (19.066 migliaia di Euro a fine 2014).
Alla luce dell’avvio, nel corso del quarto trimestre 2015, di un processo finalizzato alla vendita della partecipazione in Sigla
Luxembourg S.A., si è provveduto a riclassificare al 31 dicembre 2015 nella voce” Attività destinate alla vendita”, il valore, pari
a 11.487 migliaia di Euro, della partecipazione stessa (11.201 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014).
La voce in oggetto si riferisce alle quote nel fondo AVA, che hanno nei prospetti contabili consolidati al 31 dicembre 2015 un
valore pari a circa 11.467 migliaia di Euro, rispetto a 7.865 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014, con una variazione rispetto
al 31 dicembre 2014 legata a investimenti netti per 4.413 migliaia di Euro, al pro-quota di risultato netto di periodo e altre
variazioni per complessive -811 migliaia di Euro.
Nella tabella di seguito è riportato il dettaglio delle partecipazioni in società collegate alla data del 31 dicembre 2015 per
settore di attività:
Private Equity
Alternative Asset
(Dati in milioni di Euro)
Investment
Management
Totale
Fondo AVA
3,8
7,7
11,5
Totale
3,8
7,7
11,5
2b - Partecipazioni detenute da fondi
Al 31 dicembre 2015 il Gruppo DeA Capital è risultato azionista, attraverso il fondo IDeA OF I, con quote di minoranza di Giochi
Preziosi, Manutencoop, Grandi Navi Veloci, Euticals, Telit, Elemaster, Talgo, Corin e Iacobucci. Queste ultime 3 società sono
valutate a fair value con variazioni a conto economico secondo quanto previsto dallo IAS 28.18.
DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
105
Tale voce, pari a 90.675 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015 (rispetto a 111.014 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014), si
riferisce alle seguenti attività:
Dati in milioni di Euro
31 dicembre 2015
Investimenti in Portafoglio
Giochi Preziosi
5,2
Manutencoop Facility Management
18,9
Grandi Navi Veloci
3,4
Lauro Cinquantasette (Euticals)
13,0
Telit Communications
3,5
Elemaster
8,5
Investimenti disponibili per la vendita
52,5
Iacobucci HF Electronics
6,0
Pegaso Transportation Investments (Talgo)
18,5
2IL Orthopaedics LTD (Corin)
13,6
Investimenti in società collegate e JV valutate a conto economico
38,1
Totale Investimenti in Portafoglio
90,6
2c - Partecipazioni in altre imprese - disponibili per la vendita
Al 31 dicembre 2015 il Gruppo DeA Capital risulta azionista - con quote di minoranza - di Kenan Investments (controllante
indiretta di Migros), di Stepstone, di Harvip Investimenti, di due società americane operanti nel settore del Biotech e
dell’Elettronica stampata, TLcom Capital LLP (management company di diritto inglese) e TLcom II Founder Partner SLP (limited
partnership di diritto inglese).
Al 31 dicembre 2015 la voce è pari a 76.464 migliaia di Euro rispetto a 209.320 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014.
Nella tabella di seguito è riportato il dettaglio delle partecipazioni in altre imprese alla data del 31 dicembre 2015 per settore di
attività:
Private Equity Alternative Asset
(Dati in milioni di Euro)
Investment
Management
Totale
Kenan Investments
76,3
0,0
76,3
Partecipazioni minori
0,2
0,0
0,2
Totale
76,5
0,0
76,5
La partecipazione in Kenan Investments (controllante indiretta di Migros) è iscritta nei prospetti contabili consolidati al
31 dicembre 2015 per un valore di 76.280 migliaia di Euro (rispetto a 209.136 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014).
Detta valutazione, calcolata sulla base della percentuale di possesso di DeA Capital S.p.A. in Kenan Investments / Moonlight
Capital, si basa su un prezzo per azione di Migros pari a:
• 26,00 YTL (oltre ad interessi pari al 7,5% annuo decorrenti dal 30 aprile 2015) per la quota oggetto di opzioni put/call sul
9,75% di Migros, concordate con Anadolu ed esercitabili a partire dal 30 aprile 2017;
• 17,45 YTL, corrispondente al prezzo di mercato al 31 dicembre 2015, per la partecipazione residua (30,5% del capitale di
Migros).
106 DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
La variazione del valore della partecipazione in Kenan Investments al 31 dicembre 2015, rispetto al 31 dicembre 2014, è dovuta
a quanto segue:
• incasso netto (107,7 milioni di Euro) conseguito in data 24 luglio 2015 a seguito del perfezionamento della cessione di una
quota del 40,25% di Migros;
• riduzione della riserva di fair value (-25,2 milioni di Euro), dovuta all’effetto della riduzione del prezzo per azione (17,45 YTL/
azione al 31 dicembre 2015 rispetto a 22,75 YTL/azione al 31 dicembre 2014) e della svalutazione della Lira Turca nei confronti
dell’Euro (3,17 YTL/EUR al 31 dicembre 2015 rispetto a 2,83 YTL/EUR al 31 dicembre 2014).
Va segnalato che l’impatto sul NAV del Gruppo DeA Capital della valutazione al fair value di Migros è parzialmente bilanciato
dal reversal (11,4 milioni di Euro) del debito per carried interest che si prevedeva di riconoscere in base al raggiungimento di
determinati parametri di rendimento.
Il valore delle partecipazioni minori si riferisce ad una quota di minoranza di Harvip. Si ricorda, inoltre, che il Gruppo DeA Capital
è azionista di n. 3 società - Elixir Pharmaceuticals Inc., Kovio Inc. e Stepstone, non incluse nel Portafoglio Investimenti, essendo
in liquidazione o dormienti, il cui valore è pari a zero.
Società
Sede
Settore di Attività
% Possesso
Elixir Pharmaceuticals Inc.
USA
Biotech
1,30
Distressed asset immobiliari e
Harvip Investimenti S.p.A.
Italia
mobiliari
19,18
Kovio Inc.
USA
Elettronica Stampata
0,42
Stepstone Acquisition Sàrl
Luxembourg
Special Opportunities
36,72
2d - Fondi disponibili per la vendita
La voce fondi disponibili alla vendita si riferisce agli investimenti in quote di n. 3 fondi di fondi (IDeA I FoF, ICF II e ICF III), in
n. 2 fondi tematici (IDeA EESS e IDeA ToI), in n. 6 fondi di venture capital e in n. 11 fondi immobiliari, per un valore complessivo
nei prospetti contabili pari a circa 173.730 migliaia di Euro a fine 2015 rispetto a 176.736 migliaia di Euro a fine 2014.
Nella tabella di seguito sono riportati i movimenti dei fondi nel corso dell’Esercizio 2015.
Saldo
Variazione
Decrementi
Saldo
al
perimentro di Incrementi
(Capital
Adeguamento Effetto
al
(Dati in migliaia di Euro)
1.1.2015
consolidamento
(Capital call) distribution) Impairment
a Fair Value Cambio
31.12.2015
Fondi di Venture
Capital
9.580
0
0
(570)
(326)
388
601
9.673
IDeA I FoF
93.476
0
6.020
(31.299)
0
9.020
0
77.217
ICF II
35.254
0
2.494
(4.723)
0
8.685
0
41.710
ICF III Core
271
0
190
0
0
80
0
541
ICF III Credit &
Distressed
1.015
0
1.195
0
0
315
0
2.525
ICF III Emerging
Markets
454
0
1.350
0
0
(53)
0
1.751
IDeA EESS
4.330
0
3.984
(1.613)
(152)
763
0
7.312
IDeA ToI
3
0
1.412
0
0
(341)
0
1.074
Fondi IDeA FIMIT
SGR
32.353
7.486
0
(5.750)
(1.767)
(395)
0
31.927
Totale Fondi
176.736
7.486
16.645
(43.955)
(2.245)
18.462
601
173.730
DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
107
Nel corso dell’esercizio 2015 il Gruppo ha ricevuto distribuzioni di proventi pari a 1.425 migliaia di Euro e rimborsi di capitale
pari a 38.206 migliaia di Euro.
• Le quote di Fondi di venture capital hanno un valore nei prospetti contabili consolidati al 31 dicembre 2015 pari a circa 9.673
migliaia di Euro (9.580 migliaia di Euro a fine 2014).
Complessivamente la variazione è da imputarsi principalmente ai rimborsi di capitale dagli stessi fondi per -570 migliaia di
Euro, alla favorevole variazione dei fair value (e relativo effetto cambi) pari a 989 migliaia di Euro, all’impairment (e relativo
effetto cambi) di alcuni fondi per circa -326 migliaia di Euro.
La valutazione a fair value dell’investimento in fondi di venture capital al 31 dicembre 2015, effettuata sulla base delle
informazioni e documenti ricevuti dai fondi e delle altre informazioni disponibili, ha comportato la necessità di effettuare
una svalutazione pari a 326 migliaia di Euro; la diminuzione significativa al di sotto del costo è stata un’evidenza obiettiva di
riduzione di valore.
• Le quote di IDeA I FoF hanno un valore nei prospetti contabili consolidati al 31 dicembre 2015 pari a circa 77.217 migliaia di
Euro (93.476 migliaia di Euro a fine 2014).
La variazione del valore di iscrizione rispetto al 31 dicembre 2014 è da imputarsi ai contributi versati a titolo di capital call
per +6.020 migliaia di Euro, ai rimborsi di capitale incassati per -31.299 migliaia di Euro e alla favorevole variazione netta di
fair value per circa +9.020 migliaia di Euro.
• Le quote di ICF II hanno un valore nei prospetti contabili consolidati al 31 dicembre 2015 pari a circa 41.710 migliaia di Euro
(35.254 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014).
La variazione rispetto al dato di chiusura 2014 è da imputarsi ai contributi versati a titolo di capital call pari a 2.494 migliaia
di Euro, ai rimborsi di capitale incassati per -4.723 migliaia di Euro e alla favorevole variazione netta di fair value per circa
+8.685 migliaia di Euro.
• Le quote di IDeA EESS hanno un valore nei prospetti contabili consolidati al 31 dicembre 2015 pari a circa 7.312 migliaia di
Euro (4.330 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014).
La variazione rispetto al dato di chiusura 2014 è da imputarsi principalmente ai contributi versati a titolo di capital call pari a
3.984 migliaia di Euro e ai rimborsi di capitale incassati per -1.613 migliaia di Euro e alla favorevole variazione netta di fair
value per circa +763 migliaia di Euro.
• Le quote in ICF III hanno un valore nei prospetti contabili consolidati al 31 dicembre 2015 pari a circa 4.817 migliaia di Euro
(1.740 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014).
La variazione rispetto al dato di chiusura 2014 è da imputarsi principalmente ai contributi versati a titolo di capital call pari a
2.735 migliaia di Euro e alla favorevole variazione netta di fair value per circa +342 migliaia di Euro.
• Le quote in IDeA Taste of Italy hanno un valore nei prospetti contabili consolidati al 31 dicembre 2015 pari a circa 1.074, per
effetto dei contributi versati a titolo di capital call pari a 1.412 migliaia di Euro e della sfavorevole variazione di fair value per
circa -341 migliaia di Euro.
Le attività finanziarie relative alle quote dei fondi gestiti da IDeA FIMIT SGR, hanno la caratteristica d’investimenti a lungo
termine. Tale voce include:
• gli investimenti obbligatori previsti dal Provvedimento della Banca d’Italia del 19 gennaio 2015, nei fondi gestiti non riservati
a investitori qualificati. Questi ultimi sono destinati a essere detenuti in portafoglio sino al termine della durata dei fondi.
Non sono stati peraltro classificati tra le “attività detenute fino alla scadenza”, per la loro natura di strumenti finanziari a
reddito variabile; si è stabilito, quindi, di iscriverli in questa categoria “residuale” prevista dallo IAS 39 che prevede la loro
valorizzazione al fair value con contropartita in un’apposita riserva indisponibile ai sensi del D. Lgs. 38/2005;
• gli investimenti non obbligatori nei fondi gestiti riservati e non riservati a investitori qualificati.
108 DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
Le quote di tali fondi hanno un valore nei prospetti contabili consolidati al 31 dicembre 2015 pari a circa 31.927 migliaia di
Euro (32.353 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014).
La variazione rispetto al dato di chiusura 2014 è da imputarsi ai rimborsi di capitale incassati per -5.750 migliaia di Euro,
all’impairment per circa -1.767 migliaia di Euro e alla sfavorevole variazione netta di fair value per circa -395 migliaia di Euro.
La variazione del perimetro di consolidamento si riferisce all’ effetto dell’uscita dal perimetro di consolidamento del fondo
“IDeA FIMIT Sviluppo”.
Nella tabella di seguito è riportato il dettaglio dei fondi in portafoglio alla data del 31 dicembre 2015 per settore di attività:
Private Equity
Alternative Asset
(Dati in milioni di Euro)
Investment
Management
Totale
Fondi di Venture Capital
9,7
0,0
9,7
IDeA I FoF
77,2
0,0
77,2
ICF II
41,7
0,0
41,7
ICF III
4,8
0,0
4,8
IDeA EESS
7,3
0,0
7,3
IDeA ToI
1,1
0,0
1,1
Fondi IDeA FIMIT SGR
0,0
31,9
31,9
Totale Fondi
141,8
31,9
173,7
3 - Altre attività non correnti
3a - Attività per imposte anticipate
Il saldo delle imposte anticipate, pari a 3.676 migliaia di Euro (5.039 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014), include il valore
delle attività per imposte anticipate, al netto delle passività per imposte differite, ove compensabile.
Le attività per imposte anticipate della Capogruppo, pari a 15.960 migliaia di Euro, sono state interamente compensate con le
passività per imposte differite.
La movimentazione dell’esercizio delle attività per imposte anticipate e delle passività per imposte differite, suddivise per
tipologia, è di seguito analizzata:
Saldo
Iscritte
Variazione
Saldo
al
a conto Riconosciute a
perimetro di Compensazione/
al
(Dati in migliaia di Euro)
1.1.2015 economico patrimonio netto consolidamento altri movimenti
31.12.2015
Imposte anticipate
a fronte di:
- costi relativi al personale
907
149
14
0
0
1.070
- altre
4.132
27
(735)
0
(820)
2.604
- perdite degli esercizi
precedenti disponibili per
la compensazione con utili
futuri tassabili
7.484
7.586
0
0
(15.988)
(918)
Totale imposte anticipate
12.523
7.762
(721)
0
(16.808)
2.756
Imposte differite passive a
fronte di:
- attività finanziarie
disponibili per la vendita
(9.458)
373
(7.365)
0
16.808
358
- attualizzazione TFR
51
(50)
0
0
0
1
- immobilizzazioni immateriali
(17.773)
754
6.779
0
0
(10.240)
Totale imposte differite
passive
(27.180)
1.077
(586)
0
16.808
(9.881)
Totale Attività per imposte
anticipate
5.039
3.676
Totale Passività per
imposte differite
(19.696)
(10.801)
DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
109
Le passività per imposte differite di IDeA FIMIT SGR, pari a 9.227 migliaia di Euro, sono costituite principalmente dalla
contropartita inerente alla fiscalità differita delle attività immateriali da commissioni variabili iscritte all’attivo. Il saldo è in
diminuzione rispetto al 2014 a seguito del rilascio a conto economico di un importo pari a 6.779 migliaia di Euro avvenuto a
seguito della svalutazione delle attività immateriali da commissioni variabili finali per 20.500 migliaia di Euro.
Secondo quanto previsto dall’IFRS 3 (Aggregazioni aziendali) la società ha rilevato una passività fiscale differita per le attività
identificate alla data di acquisizione.
Si evidenzia che a fronte delle rilevanti perdite fiscali in essere in capo a DeA Capital S.p.A. (pari a circa 108.074 migliaia
di Euro utilizzabili in misura piena e pari a circa 879 migliaia di Euro utilizzabili in misura limitata e complessivamente non
trasferibili al Consolidato Fiscale Nazionale) si è ritenuto di non stanziare ulteriori attività per imposte anticipate, in assenza di
elementi certi e precisi tali da far ritenere di poter realizzare negli esercizi successivi utili imponibili sufficienti per recuperare
tali perdite fiscali.
Le imposte differite sono calcolate usando il cosiddetto "liability method" sulle differenze temporanee risultanti alla data di
bilancio fra i valori fiscali presi a riferimento per le attività e passività e i valori riportati a bilancio.
3b - Altre attività non correnti
La voce al 31 dicembre 2015 è pari a 31.795 migliaia di Euro, rispetto a 30.495 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014, e si
riferisce principalmente:
• per 22.523 migliaia di Euro al credito verso il Fondo Beta Immobiliare concernente la commissione variabile finale. Il relativo
calcolo è stato effettuato ai sensi di quanto previsto dal regolamento di gestione del Fondo Beta Immobiliare tenendo in
considerazione il NAV risultante dalla relazione di gestione al 31 dicembre 2015; tale credito corrisponde alla quota maturata
dall’inizio di vita del Fondo della commissione di overperformance che la SGR percepirà al momento della sua liquidazione,
esclusivamente al verificarsi di determinate condizioni;
• per 7.549 migliaia di Euro al credito del fondo IDeA OF I per la cessione dell’1% di Manutencoop.
4 - Attività Correnti
4a - Crediti commerciali
I crediti sono pari a 17.818 migliaia di Euro, rispetto a 29.039 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014, e includono
principalmente i crediti verso clienti terzi (per 17.740 migliaia di Euro). Il saldo si riferisce principalmente ai saldi di IRE, pari
a 11.846 milioni di Euro e di IDeA FIMIT SGR, pari a 5.496 migliaia di Euro. Quest’ultimo importo si riferisce principalmente ai
crediti verso i Fondi gestiti per commissioni maturate, ma non ancora incassate.
Il saldo dei crediti di IRE verso i clienti include 4.380 migliaia di Euro relativi a rifatturazioni per spese sostenute dalla società
in nome proprio, ma per conto dei fondi gestiti da IDeA FIMIT SGR in virtù di un mandato senza rappresentanza, come
previsto dall'accordo quadro siglato tra IRE e IDeA FIMIT SGR in data 12 dicembre 2012.
In relazione ai rapporti con le Parti Correlate, la voce include 69 migliaia di Euro verso De Agostini S.p.A. per il contratto di
sublocazione di unità locative e il riaddebito di costi di accessori relativi a tale contratto.
Nella tabella di seguito si riporta lo scadenzario dei crediti commerciali in essere al 31 dicembre 2015:
scaduti
Tra
Tra
Non
da meno
90 gg e
180 gg
Più
(Dati in migliaia di Euro)
scaduti
di 90 gg
180 gg
e 360 gg
di 360 gg
Totale
Crediti commerciali
9.760
4.417
1.273
1.187
1.181
17.818
110 DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
4b - Attività finanziarie disponibili per la vendita
La voce in oggetto presenta un saldo al 31 dicembre 2015 pari a 7.532 migliaia di Euro, rispetto a 5.080 migliaia di Euro al
31 dicembre 2014, e si riferisce al portafoglio di Titoli di Stato e Obbligazioni Corporate, detenute da IDeA Capital Funds SGR.
4c - Crediti finanziari
La voce al 31 dicembre 2015 è pari a 3.467 migliaia di Euro, rispetto a 2.678 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014, e si
riferisce principalmente al contratto di finanziamento revolving, sino a 5 milioni di Euro, a favore di Sigla S.r.l., società
integralmente detenuta dalla società collegata Sigla Luxembourg S.A..
4d - Crediti per imposte da Consolidato fiscale vs Controllanti
La voce, pari a 2.667 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015 (3.533 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014), si riferisce al credito
verso la Controllante De Agostini S.p.A per l’adesione a Consolidato Fiscale da parte di DeA Capital S.p.A. e DeA Capital Real
Estate.
DeA Capital S.p.A., IDeA Capital Funds SGR, DeA Capital Real Estate, IRE e IRE Advisory hanno aderito al Consolidato
Fiscale Nazionale del Gruppo De Agostini (inteso come il Gruppo facente capo a De Agostini S.p.A, già B&D Holding di Marco
Drago e C. S.a.p.a.). Tale opzione è stata esercitata congiuntamente da ciascuna società e da De Agostini S.p.A, mediante
sottoscrizione del “Regolamento di partecipazione al consolidato fiscale nazionale per le società del Gruppo De Agostini” e
comunicazione dell’opzione all’Amministrazione Finanziaria secondo modalità e termini di Legge; l’opzione è irrevocabile a
meno che non vengano meno i requisiti per l’applicazione del regime.
Per quanto concerne DeA Capital S.p.A. l’opzione è irrevocabile per il triennio 2014-2016; con riferimento a IDeA Capital Funds
SGR, IRE e IRE Advisory l’opzione è irrevocabile per il triennio 2015-2017, mentre per DeA Capital Real Estate l’opzione è
irrevocabile per il triennio 2013-2015.
4e - Altri crediti verso l’Erario
La voce, pari a 4.567 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015, rispetto a 2.892 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014, include
principalmente:
• il credito di IDeA FIMIT SGR pari a 1.620 migliaia di Euro derivante dagli acconti IRES/IRAP versati nel corso dell’esercizio, al
netto degli accantonamenti di imposta;
• il credito derivante dalla Istanza di rimborso IRES della Capogruppo per mancata deduzione dell’IRAP relativa al costo del
personale per gli anni 2010/2011 per 94 migliaia di Euro;
• versamento di complessivi 433 migliaia di Euro derivanti dagli accertamenti dei periodi di imposta 2009/2010 rilevati su IDeA
Alternative Investments S.p.A. (società fusa per incorporazione in DeA Capital S.p.A. con efficacia dal 1° gennaio 2012) per
i quali la Società ha presentato ricorso;
• credito relativo al mese di dicembre 2015 verso la Controllante De Agostini S.p.A. (già B&D Holding di Marco Drago e C.
S.a.p.A.) per l’adesione alla Liquidazione IVA di Gruppo, pari a 739 migliaia di Euro;
• acconti versati su imposte dirette ed indirette estere in Lussemburgo per 12 migliaia di Euro.
4f - Altri crediti
La voce, pari a 2.876 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015, rispetto a 18.591 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014 (di cui
15.193 migliaia di Euro relativi al credsito del fondo IDeA FIMIT Sviluppo). In conseguenza degli eventi descritti nella Relazione
sulla Gestione, l’Area di Consolidamento è variata rispetto alla situazione al 31 dicembre 2014 per effetto dell’uscita dal
perimetro di consolidamento del fondo “IDeA FIMIT Sviluppo” in ragione dell’ingresso nello stesso fondo di nuovi sottoscrittori
i quali, attraverso l’apporto di capitali o terreni, hanno diluito sino all’8,5% la quota detenuta dal Gruppo DeA Capital
(precedentemente pari al 50%, attraverso la controllata IDeA FIMIT SGR).
La voce al 31 dicembre 2015 include principalmente crediti per depositi cauzionali, anticipi a fornitori, risconti attivi e altri
crediti verso i fondi gestiti per 1.220 migliaia di Euro.
Tali crediti sono esigibili entro l’esercizio successivo.
4g - Disponibilità liquide
La voce è costituita dai depositi bancari e cassa, comprensivi degli interessi maturati al 31 dicembre 2015. Tale voce a fine
esercizio 2015 è pari a 123.468 migliaia di Euro rispetto a 55.583 migliaia di Euro di fine 2014.
Maggiori informazioni riguardo la movimentazione di tale voce sono contenute nel Rendiconto Finanziario Consolidato, cui si
rimanda.
DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
111
La liquidità depositata presso le banche matura interessi a tassi variabili basati sui tassi di deposito delle banche sia giornalieri,
sia a una/due settimane che a uno/tre mesi.
4h - Attività destinate alla vendita
Alla luce dell’avvio, nel corso del quarto trimestre 2015, di un processo finalizzato alla vendita della partecipazione in Sigla
Luxembourg S.A., si è provveduto a riclassificare al 31 dicembre 2015 in questa voce il valore della partecipazione stessa, pari
a 11.487 migliaia di Euro.
5 - Patrimonio Netto
Al 31 dicembre 2015 il Patrimonio Netto di Gruppo è pari a circa 546.988 migliaia di Euro rispetto a 653.513 migliaia di Euro al
31 dicembre 2014.
La variazione negattiva del Patrimonio Netto di Gruppo nel 2015 - pari a circa -106.525 migliaia di Euro - è principalmente
riconducibile al dividendo straordinario distribuito (-79.849 migliaia di Euro), a quanto già commentato in sede di Statement of
Performance - IAS 1 (-13.165 migliaia di Euro) e agli effetti del piano di acquisto di azioni proprie (-13.030 migliaia di Euro).
Le principali variazioni che ha subito il Patrimonio Netto sono meglio dettagliate nel relativo prospetto di movimentazione parte
integrante del Bilancio Consolidato.
5a - Capitale Sociale
Il capitale sociale, interamente sottoscritto e versato, è pari ad Euro 306.612.100, rappresentato da azioni del valore nominale
di Euro 1 ciascuna, per complessive n. 306.612.100 azioni (di cui n. 42.688.945 azioni in portafoglio).
In considerazione delle suddette azioni proprie in portafoglio al 31 dicembre 2015, il cui valore nominale viene portato a
decremento del capitale sociale, il capitale sociale rappresentato nei prospetti contabili è pari a Euro 263.923.155.
Di seguito si riporta la movimentazione del Capitale Sociale:
31.12.2015
31.12.2014
(Dati in migliaia di Euro)
n. azioni
importo
n. azioni
importo
Capitale Sociale
306.612.100
306.612
306.612.100
306.612
di cui: Azioni Proprie
(42.688.945)
(42.689)
(34.985.736)
(34.986)
Capitale Sociale (al netto delle
Azioni Proprie)
263.923.155
263.923
271.626.364
271.626
La riconciliazione delle azioni in circolazione è riportata nel seguente prospetto:
Azioni proprie in
Azioni in
Azioni emesse
portafoglio
Circolazione
Azioni al 31 dicembre 2014
306.612.100
(34.985.736)
271.626.364
Movimentazione nel 2015
Aumento capitale sociale
0
0
0
Azioni proprie acquistate
0
(7.703.209)
(7.703.209)
Azioni proprie vendute
0
0
0
Azioni proprie cedute
0
0
0
Utilizzo per piano stock option
0
0
0
Azioni emesse per stock option
0
0
0
Azioni al 31 dicembre 2015
306.612.100
(42.688.945)
263.923.155
112 DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
5b - Riserva da Sovrapprezzo delle Azioni
La voce in esame ha subito una variazione da 384.827 migliaia di Euro del 31 dicembre 2014 a 299.647 migliaia di Euro del
31 dicembre 2015, in conseguenza dell’imputazione a tale riserva dall’acquisto di azioni proprie per 5.326 migliaia di Euro e
all’utilizzo per la distribuzione di dividendi avvenuta nel corso dell’esercizio per 79.849 migliaia di Euro.
5c - Riserva Legale
Tale riserva, invariata rispetto a fine 2014, ammonta a 61.322 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015.
5d - Riserva fair value
La Riserva fair value al 31 dicembre 2015 è positiva e pari a 62.178 migliaia di Euro (116.415 migliaia di Euro al 31 dicembre
2014) ed è costituita dalle seguenti voci:
Saldo al Adeguamento
Effetto
Saldo al
(Dati in migliaia di Euro)
1.1.2015
a Fair Value
Imposte
31.12.2015
Investimenti Diretti e Partecipazioni
84.778
(68.534)
0
16.244
Venture Capital e altri Fondi
30.653
19.457
(5.468)
44.642
Riserva prima adozione IFRS e altre riserve
984
521
(213)
1.291
Totale
116.415
(48.556)
(5.682)
62.178
5e - Altre Riserve
Le Altre Riserve al 31 dicembre 2015 sono pari a -11.720 migliaia di Euro (-11.243 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014) e
sono costituite da:
• la riserva relativa al costo delle stock option pari a +750 migliaia di Euro;
• la riserva vendita diritti opzione, invariata rispetto al 31 dicembre 2014, pari a +413 migliaia di Euro, originatasi dalla
vendita delle opzioni residue sull’aumento di capitale sociale inoptate da parte dei soci e vendute dalla Società;
• altre riserve negative pari a -9.247 migliaia di Euro relative alla società collegata Santè principalmente per la riclassifica
pro-quota degli interessi minoritari in Santé collegata alla distribuzione 2008-2009 di dividendi straordinari ad opera di
Générale de Santé e alle variazioni degli esercizi 2010-2012;
• altre riserve per -3.636 migliaia di Euro.
5f - Utili degli esercizi precedenti portati a nuovo
La voce al 31 dicembre 2015 ammonta a -169.434 migliaia di Euro rispetto a -111.833 migliaia di Euro al 31 dicembre
2014. La variazione negativa pari complessivamente a 57.601 migliaia di Euro è riconducibile alla destinazione del risultato
dell’Esercizio 2014.
5g - Utile (Perdita) dell’esercizio
L’utile d’esercizio, pari a 41.072 migliaia di Euro, è il risultato consolidato dell’Esercizio 2015 attribuibile al Gruppo (-57.601
migliaia di Euro al 31 dicembre 2014).
5h - Interessenze di pertinenza di terzi
Tale voce, pari a 138.172 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015 (173.109 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014), si riferisce al
Patrimonio Netto di pertinenza di Terzi derivante dal consolidamento (con il metodo integrale) di IDeA FIMIT SGR e del fondo
IDeA OF I.
DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
113
Nella tabella di seguito è riportato il dettaglio, in forma sintetica, delle informazioni finanziarie di IDeA FIMIT SGR e di IDeA OF
I, prima dell’eliminazione dei rapporti intercompany con le altre società del Gruppo al 31 dicembre 2015:
IDeA FIMIT SGR
Fondo IDeA OF I
(Dati in migliaia di Euro)
Esercizio 2015
Esercizio 2014
Esercizio 2015
Esercizio 2014
Commissioni da Alternative Asset
Management
47.725
54.116
0
0
Utile (Perdita) del periodo
(7.605)
4.387
27.931
2.821
Risultato Attribuibile a Terzi
(6.891)
83
14.806
1.495
Altri utili/(Perdite), al netto
dell’effetto fiscale
431
1.231
(11.537)
(30)
Totale Utile/(Perdita)
complessivo del periodo
(7.174)
5.618
16.394
2.791
Totale Utile/(Perdita)
complessivo del periodo
Attribuibile a Terzi
(6.737)
522
23.497
2.975
(Dati in migliaia di Euro)
31.12.2015
31.12.2014
31.12.2015
31.12.2014
Attivo corrente
31.367
24.333
3.428
1.134
Attivo non corrente
199.225
230.281
99.903
118.037
Passivo corrente
(13.247)
(10.685)
(40)
(51)
Passivo non corrente
(12.084)
(24.258)
0
0
Attività nette
205.261
219.671
103.291
119.120
Attività nette Attribuibili a Terzi
83.479
92.800
54.755
63.146
(Dati in migliaia di Euro)
Esercizio 2015
Esercizio 2014
Esercizio 2015
Esercizio 2014
CASH FLOW da Attività Operative
20.626
10.499
18.512
(1.082)
CASH FLOW da Attività di
Investimento
(95)
(973)
0
0
CASH FLOW da Attività Finanziarie
(6.583)
(9.972)
(15.230)
4.672
INCREMENTI NETTI IN
DISPONIBILITÀ LIQUIDE ED
EQUIVALENTI
13.948
(446)
3.282
3.590
Dividendi pagati a Terzi nel
periodo
(2.583)
(3.229)
0
0
6 - Passività non Correnti
6a - Trattamento di Fine Rapporto di Lavoro Subordinato
Il TFR rientra tra i piani a benefici definiti e pertanto è stato valorizzato applicando la metodologia attuariale, determinando
un’obbligazione calcolata in senso demografico-finanziario sugli importi spettanti al lavoratore, derivanti dall’anzianità già
maturata, riproporzionando il valore attuale complessivo dell’obbligazione al periodo di lavoro già prestato alla data di
valutazione, tenuto conto dei futuri aumenti salariali e della durata prevista della permanenza in servizio.
I flussi futuri di TFR sono stati attualizzati alla data di riferimento, grazie ad attuari indipendenti, utilizzando il metodo della
Proiezione Unitaria del Credito (Projected Unit Credit Method). Le ipotesi valutative utilizzano un tasso medio annuo di
attualizzazione che prende come parametro di riferimento l’indice iBoxx Eurozone Corporates AA 10+, mantenendo costante
tale paramento rispetto a quanto fatto nelle precedenti valutazioni.
114 DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
La movimentazione dell’Esercizio 2015 del TFR viene rappresentata di seguito:
Saldo al
Quota
Saldo al
(Dati in migliaia di Euro)
1.1.2015
maturata
Liquidazioni
Acconti
31.12.2015
Evoluzione Fondo TFR
4.618
968
(873)
0
4.713
Gli importi iscritti nella voce sono stati così determinati:
(Dati in migliaia di Euro)
31.12.2015
31.12.2014
Valore nominale del Fondo TFR
4.148
3.871
Rettifica per attualizzazione
565
747
Fondo TFR (Valore Attuale)
4.713
4.618
7 - Passività Correnti
I debiti correnti al 31 dicembre 2015, complessivamente pari a 31.294 migliaia di Euro (36.003 migliaia di Euro al 31 dicembre
2014), sono tutti esigibili entro l’esercizio successivo e non sono assistiti da alcuna garanzia reale su beni o attività aziendali.
7a - Debiti verso Fornitori
Tali debiti ammontano al 31 dicembre 2015 a 15.598 migliaia di Euro, mentre il saldo al 31 dicembre 2014 era pari a 18.180
migliaia di Euro.
Tale voce si riferisce principalmente, per 5.005 migliaia di Euro, alle spese sostenute da IRE in nome proprio, ma per conto dei fondi
gestiti da IDeA FIMIT SGR e ad essi rifatturati in virtù di un mandato senza rappresentanza, siglato tra IRE e IDeA FIMIT SGR in
data 12 dicembre 2012.
In relazione ai rapporti con le Parti Correlate, la voce include i debiti verso:
- la Consociata De Agostini Editore S.p.A. per circa 46 migliaia di Euro;
- la Consociata De Agostini Libri S.p.A. per circa 2 migliaia di Euro;
- la Consociata De Agostini Invest S.A. per circa 25 migliaia di Euro.
I debiti commerciali non producono interessi e sono mediamente regolati tra 30 e 60 giorni.
7b - Debiti verso il Personale ed Enti Previdenziali
Tale voce ammonta al 31 dicembre 2015 a 7.341 migliaia di Euro (8.122 migliaia di Euro a fine 2014) ed è sostanzialmente
riconducibile a:
- debiti verso istituti previdenziali, pari a 1.152 migliaia di Euro, versati nei termini dopo la chiusura dell’Esercizio 2015, ad
eccezione dei debiti per oneri sociali calcolati sui bonus in maturazione;
- debiti verso i dipendenti e amministratori, pari a 5.774 migliaia di Euro, per ferie non godute e bonus in maturazione;
- altri debiti verso il personale per 415 migliaia di Euro.
7c - Debiti per imposte correnti
Tale voce ammonta al 31 dicembre 2015 a 3.384 migliaia di Euro (2.012 migliaia di Euro a fine 2014) ed è principalmente
riconducibile al debito verso la Controllante De Agostini S.p.A per l’adesione a Consolidato Fiscale da parte di IDeA Capital
Funds SGR, IRE e IRE Advisory, pari a 2.914 migliaia di Euro.
DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
115
7d - Altri Debiti verso l’Erario
Tale voce, pari a 1.571 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015 (2.037 migliaia di Euro a fine 2014), si riferisce principalmente al
debito verso l’Erario per ritenute su redditi di lavoro dipendente e lavoro autonomo, pari a 1.367 migliaia di Euro, versati nei
termini dopo la chiusura dell’Esercizio 2015.
7e - Altri Debiti
Tale voce è pari a 2.749 migliaia al 31 dicembre 2015 (5.292 migliaia di Euro a fine 2014) e si riferisce principalmente per
2.046 migliaia di Euro a IDeA FIMIT SGR per debiti verso i fondi gestiti (per 1.338 migliaia di Euro) e a debiti verso Enti
Collocatori (per 451 migliaia di Euro).
Passività potenziali
Il Principio IAS 37 definisce una passività potenziale come un’obbligazione possibile, che scaturisce da eventi passati e la cui
esistenza sarà confermata solamente dal verificarsi o meno di uno o più fatti futuri e che non sono totalmente sotto il controllo
dell’impresa. Una società non deve rilevare a livello contabile alcuna passività potenziale, ma deve, tuttavia, fornire informazioni in
merito a esse.
In data 17 dicembre 2014 DeA Capital S.p.A. ha ricevuto un avviso di accertamento per IDeA Alternative Investments S.p.A.,
società fusa per incorporazione in DeA Capital S.p.A. con efficacia dal 1° gennaio 2012, con riferimento al periodo di imposta 2009
della stessa società. Detto accertamento, avente ad oggetto la presunzione di maggiori ricavi non contabilizzati, è stato oggetto
di impugnazione con ricorso da parte di DeA Capital dinanzi alla Commissione Tributaria Provinciale di Milano. Si segnala che
l’eventuale esito avverso, ritenuto possibile, ma non probabile, comporterebbe oneri per imposte e sanzioni complessivamente pari
a 0,7 milioni di Euro.
Successivamente, in data 10 novembre 2015, DeA Capital S.p.A. ha ricevuto un ulteriore avviso di accertamento per IDeA
Alternative Investments S.p.A., con riferimento al periodo di imposta 2010, avente ad oggetto la presunzione di maggiori ricavi non
contabilizzati e di indebita deduzione dei costi di scissione. Anche l’accertamento in oggetto è stato oggetto di impugnazione con
ricorso da parte di DeA Capital dinanzi alla Commissione Tributaria Provinciale di Milano (in caso di eventuale esito avverso, ritenuto
possibile, ma non probabile, l’impatto per DeA Capital in termini di oneri per imposte e sanzioni sarebbe pari a 1,5 milioni di Euro).
116 DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
Conto Economico
8 - Commissioni da Alternative Asset Management
Le commissioni da Alternative Asset Management nell’Esercizio 2015 sono state pari a 62.416 migliaia di Euro, rispetto a
66.045 migliaia di Euro nell’Esercizio 2014.
Tali commissioni si riferiscono principalmente alle commissioni di gestione riconosciute a IDeA FIMIT SGR e a IDeA Capital
Funds SGR, con riferimento ai fondi da queste rispettivamente gestiti.
9 - Risultato da partecipazioni all’Equity
Tale voce include le quote dei risultati della società collegata valutata con il metodo del patrimonio netto di competenza del periodo.
La voce, pari a -539 migliaia di Euro nell’Esercizio 2015, rispetto a -786 migliaia di Euro nell’Esercizio 2014, è riconducibile al
dato di perdita relativo alla quota di partecipazione in AVA.
10 - Altri proventi ed oneri da Investimenti
I proventi/oneri netti realizzati sugli Investimenti (investimenti in partecipazioni ed in fondi) sono stati positivi per circa 72.464
migliaia di Euro nell’Esercizio 2015, rispetto al saldo negativo di -56.149 migliaia di Euro dell’Esercizio 2014.
Di seguito si riporta il dettaglio:
(Dati in migliaia di Euro)
Esercizio 2015
Esercizio 2014
Proventi da distribuzioni di Fondi di Venture Capital
1.425
298
Plusvalenza da cessione parziale Kenan/Migros
46.315
0
Proventi da distribuzioni di Fondi immobiliari
3.596
1.135
Plusvalenze da gestione IDeA OF I
32.496
8.749
Dividendi da partecipazioni minori disponibili per la vendita
50
108
Altri proventi
46
40
Proventi dagli Investimenti
83.928
10.330
Perdite da realizzo su partecipazioni controllate
0
0
Impairment Fondi di venture capital
464
385
Impairment Fondi di private equity
152
933
Impairment Fondi immobiliari
3.748
516
Impairment Santé
0
59.470
Impairment Iacobucci
6.000
0
Impairment Grandi Navi Veloci
1.068
0
Impairment Euticals
0
5.070
Altri oneri
32
105
Oneri dagli Investimenti
11.464
66.479
Totale
72.464
(56.149)
DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
117
Proventi da Investimenti
I proventi da fondi di venture capital disponibili alla vendita sono pari a 1.425 migliaia di Euro e sono riconducibili alle
plusvalenze da distribuzioni dei fondi di venture capital.
Le plusvalenze da gestione OF I si riferiscono principalmente per 27.891 migliaia di Euro alla plusvalenza da dismissioni della
partecipazione Talgo da parte di IDeA OF I.
Inoltre la voce accoglie gli importi, per 3.596 migliaia di Euro, dei proventi distribuiti ad IDeA FIMIT SGR nel 2015 dai fondi
Omicron Plus (3.210 migliaia di Euro) e Atlantic 1 (386 migliaia di Euro).
Gli altri proventi netti realizzati sugli investimenti in partecipazioni e in fondi si riferiscono principalmente alla plusvalenza, per
46,3 milioni di Euro, derivante dalla cessione di quote di Migros e dalla conseguente distribuzione di liquidità da parte di Kenan
Investments.
Impairment
La valutazione al fair value degli investimenti in fondi e delle partecipazioni al 31 dicembre 2015 viene effettuata sulla base
delle informazioni e documenti ricevuti dai fondi e dalle partecipazioni e delle altre informazioni disponibili.
La valutazione al fair value dell’investimento in fondi al 31 dicembre 2015 effettuata sulla base dei documenti ricevuti e delle
informazioni disponibili, ha comportato la necessità di effettuare:
• una svalutazione pari a 326 migliaia di Euro direttamente sugli investimenti;
• una svalutazione pari a 138 migliaia di Euro come riclassifica a conto economico delle riserve negative di fair value;
• una svalutazione pari a 152 migliaia di Euro per i fondi comuni di investimento di tipo chiuso.
Per tali fondi la diminuzione significativa al di sotto del suo costo è stata un’evidenza obiettiva di riduzione di valore e ha
comportato la necessità di effettuare tali svalutazioni.
L’impairment dei fondi immobiliari, complessivamente pari a 3.748 migliaia di Euro, si riferisce alla riduzione di valore delle
quote dei Fondi Agris, Omicron Plus, IDeA FIMIT Sviluppo, Gamma, Senior e Theta Comparto Focus.
11 - Ricavi da attività di servizio
Nel corso dell’Esercizio 2015 i ricavi sono stati pari a 18.496 migliaia di Euro, rispetto a 18.667 migliaia di Euro nell’Esercizio
2014, e si riferiscono principalmente ai servizi legati alla consulenza, gestione e vendita degli immobili presenti nei portafogli
dei fondi immobiliari.
12 - Altri ricavi e proventi
Gli altri ricavi e proventi nell’Esercizio 2015 sono stati pari a 3.204 migliaia di Euro, rispetto a 509 migliaia di Euro a fine 2014,
e sono riconducibili principalmente al reversal del carried interest che si prevedeva di riconoscere al lead investor BC Partners
di Kenan in base al raggiungimento di determinati parametri di rendimento, pari a 3.008 migliaia di Euro.
13 - Costi operativi
I costi operativi nell’Esercizio 2015 sono stati pari a 128.514 migliaia di Euro rispetto a 87.957 migliaia di Euro del precedente
esercizio.
13a - Spese del personale
Il costo complessivo del personale nell’Esercizio 2015 è stato pari a 32.519 migliaia di Euro, rispetto ai 33.579 migliaia di Euro
dell’Esercizio 2014.
118 DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
Il dettaglio della voce è di seguito riportato:
(Dati in migliaia di Euro)
Esercizio 2015
Esercizio 2014
Salari e stipendi
17.935
17.842
Oneri sociali
5.388
4.891
Emolumenti Consiglio di Amministrazione
5.032
4.806
Costo figurativo stock option
487
937
Trattamento di fine rapporto
1.125
1.172
Altri costi personale
3.314
4.854
Reversal stock option e piani di incentivazione a lungo termine
(762)
(923)
Totale
32.519
33.579
L’effetto del costo derivante dai piani di stock option per l’esercizio 2015, pari a 487 migliaia di Euro (937 migliaia di Euro nel
2014), è più che compensato dal reversal del costo accantonato a Riserva del piano di “Stock Option 2013-2015”, pari a
762 migliaia di Euro.
Si segnala che il Piano di assegnazione 2004 deve intendersi decaduto a seguito del mancato verificarsi delle condizioni
previste per l’esercizio dei diritti di opzione.
Complessivamente i dipendenti del Gruppo DeA Capital al 31 dicembre 2015 sono n. 231 (n. 224 al 31 dicembre 2014).
Nella tabella di seguito viene riportata la movimentazione e il numero medio dei dipendenti del Gruppo nell’Esercizio 2015.
Altre
Numero
Dipendenti
1.1.2015
Entrate
Uscite
variazioni
31.12.2015
medio
Dirigenti
38
7
(10)
0
35
36
Quadri
65
9
(11)
2
65
65
Impiegati
121
28
(16)
(2)
131
125
Totale
224
44
(37)
0
231
226
Benefici retributivi sotto forma di partecipazione al capitale
I dipendenti di DeA Capital S.p.A. e della Controllante De Agostini S.p.A. sono beneficiari di piani di stock option su azioni DeA
Capital S.p.A.. Le opzioni di sottoscrizione di azioni della Società ancora valide ma non ancora esercitate al 31 dicembre 2015
sono pari a n. 3.135.200 (n. 3.163.200 al 31 dicembre 2014).
Ai fini della valutazione dei piani di stock option è stata adottata la procedura numerica degli alberi binomiali (approccio
originale di Cox, Ross e Rubinstein). Con gli alberi binomiali vengono simulati numericamente i diversi sentieri che potrebbero
essere seguiti dall’azione nelle epoche future.
In data 17 aprile 2015 l’Assemblea degli Azionisti di DeA Capital S.p.A. ha approvato il Piano di Performance Share DeA Capital
2015-2017 che prevede l’assegnazione di massime 675.000 Units. Alla stessa data, il Consiglio di Amministrazione di DeA
Capital S.p.A., in attuazione della delibera dell’Assemblea, ha deliberato (i) di dare avvio al Piano di Performance Share 2015-
2017 approvato dall’Assemblea, conferendo al Presidente del Consiglio di Amministrazione e all’Amministratore Delegato tutti i
necessari poteri, da esercitarsi in via disgiunta e con facoltà di sub-delega e (ii) di assegnare n. 515.000 Units (rappresentanti
il diritto di ricevere gratuitamente, ai termini e alle condizioni indicate dal piano stesso, azioni ordinarie della Società) a favore
di alcuni dipendenti e/o amministratori investiti di particolari cariche della Società, delle società da essa controllate e della
controllante De Agostini S.p.A..
DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
119
Con riferimento allo stesso Piano di Performance Share 2015-2017, in data 27 agosto 2015 il Consiglio di Amministrazione ha
assegnato ulteriori 150.000 Units a dipendenti investiti di particolari cariche.
Le azioni assegnate per effetto della maturazione delle Units saranno rivenienti dalle azioni proprie in possesso della Società.
Il Piano prevede, altresì, la possibilità per DeA Capital di imporre ai beneficiari la restituzione, in tutto o in parte, di quanto
ricevuto ai sensi del Piano, qualora emergessero circostanze oggettive dalle quali risulti che i dati, sulla cui base è stato
verificato il raggiungimento degli obiettivi richiesti per la maturazione delle Units, erano errati (c.d. “claw-back”).
L’Assemblea ha inoltre espresso parere favorevole sulla Politica di Remunerazione della Società, ex art. 123-ter del Testo Unico
della Finanza.
In data 17 aprile 2015, inoltre, l’Assemblea degli Azionisti ha approvato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 114-bis del TUF,
alcune modifiche ai piani di incentivazione azionaria in essere, denominati: (i) Piano di Performance Share DeA Capital 2013-
2015, (ii) Piano di Stock Option DeA Capital 2013-2015, (iii) Piano di Performance Share DeA Capital 2014-2016, e (iv) Piano
di Stock Option DeA Capital 2014-2016 (congiuntamente, i “Piani”).
Le modifiche approvate riguardano (i) l’introduzione di un secondo obiettivo di performance, legato al c.d. Total Shareholder
Return dell’azione DeA Capital, aggiuntivo e alternativo rispetto all’obiettivo legato alla crescita del NAV Adjusted già
previsto dai Piani, al cui conseguimento subordinare la conversione in azioni delle units e l’esercitabilità delle opzioni, e (ii)
l’introduzione di meccanismi che consentano alla Società di imporre ai beneficiari la restituzione di quanto ricevuto ai sensi dei
Piani qualora emergessero circostanze oggettive da cui risulti che i dati, sulla cui base è stato verificato il raggiungimento degli
obiettivi di performance, erano errati (c.d. clausola di “claw-back”).
Successivamente, in data 5 novembre 2015, in considerazione della distribuzione del dividendo straordinario di euro 0,30
deliberata dall’Assemblea dei soci del 17 aprile 2015 e della conseguente riduzione del valore dell’azione DeA Capital, il
Consiglio di Amministrazione di DeA Capital, quale organo competente ai sensi dei regolamenti dei Piani, ha approvato alcune
modifiche ai piani di incentivazione in essere per mantenerne invariati i contenuti sostanziali e economici. In particolare:
relativamente ai Piani di Performance Share il Consiglio ha deliberato di compensare, in caso di verifica delle condizioni di
vesting, il minor valore dei Piani conseguente alla distribuzione del dividendo straordinario mediante l’assegnazione di nuove
units da determinarsi alla data di vesting, valorizzate al prezzo per azione alla medesima data e commisurate alla quota di
units maturate, fino a esaurimento del numero massimo di units previsto dai suddetti Piani. Il Consiglio ha altresì deliberato
che il minor valore dei Piani eventualmente non compensabile mediante l’assegnazione di nuove units, sarà compensato
mediante il riconoscimento di un bonus una tantum in denaro commisurato alla quota di units effettivamente maturate;
relativamente ai Piani di Stock Option il Consiglio ha deliberato di rettificare il prezzo di esercizio delle opzioni (c.d. strike
price) in misura corrispondente al dividendo straordinario, ossia Euro 0,30 per azione, fermo restando il limite minimo
rappresentato dal valore nominale dell’azione DeA Capital. In particolare, il Consiglio ha deliberato di: (i) di ridurre lo strike
price da Euro 1,289 a Euro 1,000 per quanto concerne il Piano di Stock Option 2013 - 2015 e (ii) da Euro 1,32 a Euro 1,020
per quanto concerne il Piano di Stock Option 2014 - 2016.
Si ricorda che termini e condizioni del Piano di di Performance Share 2015-17 sopra citato è descritto nel Documento
Informativo redatto ai sensi dell’articolo 84-bis del Regolamento adottato da Consob con Delibera n. 11971 del 14 maggio
1999 (“Regolamento Emittenti”), a disposizione del pubblico presso la sede sociale di DeA Capital S.p.A., nonché sul sito
internet della Società www.deacapital.it (nella sezione “Corporate Governance/ Piani d’Incentivazione”).
Si segnala che non sono stati rilasciati finanziamenti e/o garanzie a favore degli amministratori e/o Sindaci della Capogruppo e
delle società controllate.
13b - Spese per Servizi
I costi per servizi sono stati nell’Esercizio 2015 pari a 22.397 migliaia di Euro, rispetto ai 30.734 migliaia di Euro dell’Esercizio
2014.
120 DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
La tabella a seguire riporta un dettaglio di tali costi:
(Dati in migliaia di Euro)
Esercizio 2015
Esercizio 2014
Consulenze Ammin., Fiscali e Legali ed altri emolumenti
9.146
11.202
Emolumenti agli Organi Sociali
635
773
Manutenzioni ordinarie
225
168
Spese di viaggio
1.036
1.226
Utenze e spese generali
1.431
1.623
Affitti, noleggi, canoni e leasing terzi
4.304
4.434
Spese bancarie
127
118
Libri, cancelleria e convegni
418
534
Commissioni passive
1.269
4.351
Altri oneri
3.806
6.305
Totale
22.397
30.734
13c - Ammortamenti e svalutazioni
La ripartizione delle sottovoci è presentata nel prospetto di movimentazione delle immobilizzazioni, cui si rimanda.
13d - Altri oneri
Tale voce è pari a 9.577 migliaia di Euro (6.921 migliaia di Euro nel 2014) ed è costituita principalmente da:
• la rettifica del credito di IDeA FIMIT SGR nei confronti del fondo Beta per la commissione variabile finale e la svalutazione dei
crediti per commissioni fisse dei fondi Agris, Atlantic 6 e Eta, pari a 4.044 migliaia di Euro;
• dal costo sostenuto da IDeA FIMIT SGR e DeA Capital per complessivi 2.731 migliaia di Euro, conseguente all’indetraibilità dell’IVA
assolta sulle operazioni passive in ragione del pro-rata previsto dall’articolo 19 del D.P.R. 633/1972;
• dalla stima di perdite da sostenersi a fronte di attività sostenute nell’ottica della quotazione di Idea Real Estate (per circa 4.529
migliaia di Euro). Si segnala, infatti, che, a causa delle avverse condizioni dei mercati azionari manifestatesi da inizio 2016, il
progetto di quotazione di quest'ultima è stato al momento sospeso.
14 - Proventi e oneri finanziari
14a - Proventi finanziari
I proventi finanziari nell’Esercizio 2015 sono stati pari a 6.058 migliaia di Euro (7.313 migliaia di Euro nell’Esercizio 2014); includono
principalmente gli interessi attivi del fondo OF I sulle cessioni di Talgo e Manutencoop per 1.493 migliaia di Euro, le differenze
(realizzate) da cambio del fondo OF I, nella vendita della partecipazione Telit per 2.627 migliaia di Euro e le differenze da cambio
(non realizzate) del fondo OF I nella valutazione della partecipazione 2IL Orthopaedics LTD (Corin) per 784 migliaia di Euro.
(Dati in migliaia di Euro)
Esercizio 2015
Esercizio 2014
Interessi attivi
1.939
3.447
Proventi derivanti da strumenti finanziari a fair value rilevato a conto
economico
0
0
Proventi su derivati
0
302
Proventi da adeguamento earn-out
0
2.206
Utili su cambi
3.571
1.358
Altri proventi
548
0
Totale
6.058
7.313
DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
121
14b - Oneri finanziari
Gli oneri finanziari nell’Esercizio 2015 sono stati pari a 1.076 migliaia di Euro (4.408 migliaia di Euro nel 2014)
prevalentemente imputabili agli interessi passivi sulle linee di credito utilizzate dal 30 aprile al 31 luglio 2015 con Mediobanca
S.p.A. e con Intesa SanPaolo S.p.A. per 493 migliaia di Euro e commissioni per 314 migliaia di Euro.
(Dati in migliaia di Euro)
Esercizio 2015
Esercizio 2014
Interessi passivi
1.026
4.068
Perdite su cambi
7
267
Oneri finanziari IAS 19
43
73
Altri oneri
0
0
Totale
1.076
4.408
15 - Imposte sul reddito dell’esercizio, differite, anticipate
La voce, pari a 6.452 migliaia di Euro per l’Esercizio 2015 (1.720 migliaia di Euro nell’Esercizio 2014), include le imposte
correnti sul reddito dell'esercizio per -6.845 migliaia di Euro e le imposte differite positive per +13.297 migliaia di Euro,
prevalentemente riconducibili all’utilizzo delle passività fiscali differite da parte di IDeA FIMIT SGR per 6.834 migliaia di Euro (a
seguito della svalutazione delle attività immateriali da commissioni variabili per 20.500 migliaia di Euro) e alle imposte differite
attive risultanti dalla neutralizzazione (per effetto delle perdite fiscali disponibili a livello della Capogruppo) dell’onere fiscale
iscritto in conseguenza della valorizzazione dei fondi per 5.468 migliaia di Euro.
Nella tabella di seguito sono riportate le imposte determinate sulla base delle aliquote e su imponibili calcolati alla luce della
legislazione ritenuta applicabile.
(Dati in migliaia di Euro)
Esercizio 2015
Esercizio 2014
Imposte correnti:
- Provento da Consolidato fiscale
2.278
1.747
- IRES
(7.122)
(6.743)
- IRAP
(1.998)
(2.757)
- Altre imposte
(3)
(3)
Totale Imposte correnti
(6.845)
(7.756)
Imposte differite di competenza del periodo:
- Oneri per imposte differite/anticipate
(17)
(1.016)
- Proventi per imposte differite/anticipate
6.579
9.792
- Utilizzo passività fiscali differite
7.556
722
- Utilizzo attività fiscali differite
(821)
(22)
Totale Imposte differite
13.297
9.476
Totale Imposte sul reddito
6.452
1.720
122 DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
La riconciliazione tra l’onere fiscale iscritto nel Bilancio Consolidato e l’onere fiscale teorico per l’Esercizio 2015, determinato
sulla base dell’aliquota IRES vigente in Italia, è la seguente:
2015
2014
(Dati in migliaia di Euro)
Importo
Aliquota
Importo
Aliquota
Risultato prima delle imposte
32.509
(56.766)
Imposte teoriche sul reddito
8.940
27,5%
(15.611)
27,5%
Imposizione fiscale su dividendi
intragruppo
301
0,9%
432
(0,8%)
Svalutazione imm. immateriali -
comm. variabili finali
5.638
17,3%
1.348
(2,4%)
Svalutazioni partecipazioni e crediti
82
0,3%
1.160
(2,0%)
Effetto società con tassazione
differente da quella italiana
0
0,0%
23.220
(40,9%)
Utilizzo di perdite fiscali
precedentemente non rilevate
0
0,0%
0
0,0%
Risultati netti controllate non
soggette a tassazione
(7.062)
(21,7%)
(767)
1,4%
Risultati netti collegate non
soggette a tassazione
0
0,0%
216
(0,4%)
Interessi indeducibili
182
0,6%
94
(0,2%)
Provento da Consolidato fiscale
(678)
(2,1%)
(836)
1,5%
Altre differenze nette
(3.080)
(9,5%)
(3.525)
6,2%
Effetto netto delle imposte
anticipate/differite
(12.664)
(39,0%)
(9.375)
16,5%
IRAP e altre imposte sui redditi
all'estero
1.890
5,8%
1.924
(3,4%)
Imposte sul reddito iscritte a
conto economico
(6.452)
(19,8%)
(1.720)
3,0%
16 - Utile (Perdita) base per azione
L’utile base per azione è calcolato dividendo l’utile netto del periodo attribuibile agli Azionisti del Gruppo per il numero medio
ponderato delle azioni in circolazione durante il periodo.
L’utile per azione diluito è calcolato dividendo l’utile netto del periodo attribuibile agli Azionisti del Gruppo per il numero medio
ponderato delle azioni in circolazione durante il periodo, includendo eventuali effetti diluitivi dei piani di stock option in essere,
ove tali opzioni assegnate risultino “in the money”.
Esponiamo di seguito il reddito e le informazioni sulle azioni ai fini del calcolo dell’utile per azione base e diluito:
(Dati in migliaia di Euro)
Esercizio 2015
Esercizio 2014
Risultato Consolidato al netto della quota di terzi (A)
41.072
(57.601)
N° medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione (B)
266.557.823
273.806.403
Utile/(Perdita) base per azione (euro per azione) (C=A/B)
0,154
(0,210)
Rettifica del risultato con effetto diluitivo
-
-
Risultato Consolidato netto rettifcato per effetto diluitivo (D)
41.072
(57.601)
Numero medio ponderato delle azioni che dovrebbe essere emesse per
esercizio stock option (E)
956.844
306.445
N° totale delle azioni in circolazione e da emettere (F)
267.514.667
274.112.848
Utile/(Perdita) diluito per azione (euro per azione) (G=D/F)
0,154
(0,210)
DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
123
Le opzioni hanno un effetto di diluizione solo quando il prezzo medio di mercato delle azioni nel periodo eccede il prezzo di
esercizio delle opzioni (ossia sono “in the money”).
Informativa di settore
Le informazioni sui settori di attività riflettono la struttura di reporting interno al Gruppo; tali settori di attività sono
rappresentati da:
- Private Equity Investment, che include le reporting unit che svolgono un’attività di investimento, diversificato in
investimenti in Partecipazioni (“Investimenti Diretti”) e investimenti in Fondi (“Investimenti Indiretti”);
- Alternative Asset Management, che include le reporting unit dedite ad attività di gestione del risparmio e di erogazione
dei servizi a queste funzionali, focalizzate attualmente sulla gestione di fondi di private equity e real estate.
Situazione Economica sintetica del Gruppo -
Andamento per Settore di Attività nell’Esercizio 2015
Società
Private Equity Alternative Asset
Holdings/
(Dati in migliaia di Euro)
Investment
Management
Elisioni
Consolidato
Commissioni da Alternative Asset
Management
0
64.672
(2.256)
62.416
Risultato da partecipazioni valutate
all'Equity
(180)
(359)
0
(539)
Altri proventi/oneri da Investimenti
72.552
(88)
0
72.464
Altri ricavi e proventi
3.054
18.549
97
21.700
Altri costi e oneri
(2.455)
(120.285)
(5.774)
(128.514)
Proventi e oneri finanziari
5.065
616
(699)
4.982
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE
78.036
(36.895)
(8.632)
32.509
Imposte sul reddito
0
(409)
6.861
6.452
UTILE (PERDITA) DEL PERIODO
DALLE ATTIVITÀ IN CONTINUITÀ
78.036
(37.304)
(1.771)
38.961
Risultato delle Attività da cedere/cedute
286
0
0
286
UTILE (PERDITA) DEL PERIODO
78.322
(37.304)
(1.771)
39.247
- Risultato Attribuibile al Gruppo
63.516
(20.673)
(1.771)
41.072
- Risultato Attribuibile a Terzi
14.806
(16.631)
0
(1.825)
124 DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
Situazione Economica sintetica del Gruppo -
Andamento per Settore di Attività nell’Esercizio 2014
Società
Private Equity Alternative Asset
Holdings/
(Dati in migliaia di Euro)
Investment
Management
Elisioni
Consolidato
Commissioni da Alternative Asset
Management
0
68.549
(2.504)
66.045
Risultato da partecipazioni valutate
all'Equity
(262)
(524)
0
(786)
Altri proventi/oneri da Investimenti
(56.812)
663
0
(56.149)
Altri ricavi e proventi
146
18.357
673
19.176
Altri costi e oneri
(5.930)
(71.152)
(10.875)
(87.957)
Proventi e oneri finanziari
3.006
155
(256)
2.905
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE
(59.852)
16.048
(12.962)
(56.766)
Imposte sul reddito
0
(6.584)
8.304
1.720
UTILE (PERDITA) DEL PERIODO
DALLE ATTIVITÀ IN CONTINUITÀ
(59.852)
9.464
(4.658)
(55.046)
Risultato delle Attività da cedere/cedute
(887)
0
0
(887)
UTILE (PERDITA) DEL PERIODO
(60.739)
9.464
(4.658)
(55.933)
- Risultato Attribuibile al Gruppo
(62.235)
9.292
(4.658)
(57.601)
- Risultato Attribuibile a Terzi
1.496
172
0
1.668
Note al rendiconto finanziario
I movimenti del Rendiconto Finanziario sono stati rilevati col metodo diretto.
Considerata l’attività svolta dal Gruppo sono stati inclusi nel cash flow dell’attività operativa i flussi finanziari dell’attività di
investimento in società e fondi (che costituisce l’attività caratteristica del Gruppo).
Nel 2015 l’attività operativa come sopra definita ha generato 188.492 migliaia di Euro di disponibilità liquide e mezzi
equivalenti (188.419 migliaia di Euro nel 2014). La movimentazione di tale voce è contenuta nel prospetto di Rendiconto
Finanziario Consolidato, cui si rimanda.
Nell’esercizio 2015 l’attività finanziaria ha assorbito 120.580 migliaia di Euro (157.756 migliaia di Euro nel 2014). La
movimentazione di tale voce è contenuta nel prospetto di Rendiconto Finanziario Consolidato, cui si rimanda.
Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell’Esercizio 2015 sono pari a 123.468 migliaia di Euro (55.583 migliaia di
Euro a fine 2014).
DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
125
Altre Informazioni
Impegni
Al 31 dicembre 2015 gli impegni (commitment) residui per versamenti in fondi sono risultati pari a 92,6 milioni di Euro,
rispetto a 106,5 milioni di Euro a fine 2014. La variazione degli impegni è indicata nella tabella seguente:
(Dati in milioni di Euro)
Residual Commitments vs. Fondi - 31.12.2014
106,5
Variazione Commitments dei fondi VC
0,0
Nuovi Commitments
5,8
Capital Calls
(20,0)
Fondi incorporati
0,0
Differenza cambi
0,3
Residual Commitments vs. Fondi - 31.12.2015
92,6
Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2015
133,8
PFN vs. Residual Commitments - 31.12.2015 (Overcommitment)
41,2
In relazione a tale overcommitment il management ritiene che i fondi e le linee di credito attualmente disponibili, oltre ai fondi che
saranno generati dall’attività operativa e di finanziamento, consentiranno al Gruppo DeA Capital di soddisfare il fabbisogno derivante
dall’attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.
Azioni proprie e dell’impresa controllante
In data 17 aprile 2015 l’Assemblea degli Azionisti di DeA Capital S.p.A. ha autorizzato il Consiglio di Amministrazione della
Società a porre in essere atti di acquisto e di disposizione, in una o più volte, su base rotativa, di un numero massimo di azioni
ordinarie della Società stessa rappresentanti una partecipazione non superiore al 20% del capitale sociale.
Il nuovo piano ha sostituito quello precedente, autorizzato dall’Assemblea degli Azionisti in data 17 aprile 2014 (la cui
scadenza era prevista con l’approvazione del Bilancio 2014), e persegue i medesimi obiettivi di quest’ultimo quali, tra l’altro,
l’acquisizione di azioni proprie da utilizzare per operazioni straordinarie e piani di incentivazione azionaria, l’offerta agli
Azionisti di uno strumento di monetizzazione dell’investimento, la stabilizzazione del titolo e la regolarizzazione dell’andamento
delle negoziazioni nei limiti e nel rispetto della normativa vigente.
L’autorizzazione prevede che le operazioni di acquisto possano essere effettuate fino alla data dell’Assemblea di approvazione
del Bilancio al 31 dicembre 2015 e, comunque, non oltre la durata massima consentita dalla Legge, secondo tutte le modalità
consentite dalla normativa vigente, e che DeA Capital S.p.A. possa disporre delle azioni acquistate anche con finalità di
trading, senza limite temporale. Il corrispettivo unitario per l’acquisto delle azioni sarà stabilito di volta in volta dal Consiglio
di Amministrazione della Società, fermo restando che detto corrispettivo non potrà essere né superiore, né inferiore del 20%
rispetto al prezzo di riferimento registrato dal titolo nella seduta di borsa precedente ogni singola operazione di acquisto.
L’autorizzazione alla disposizione delle azioni proprie già in portafoglio e di quelle che saranno eventualmente acquistate è
stata, invece, rilasciata senza limiti temporali e secondo le modalità ritenute più opportune, ad un prezzo che sarà determinato
di volta in volta dal Consiglio di Amministrazione, ma che non potrà essere (salvo specifiche eccezioni individuate) inferiore del
20% rispetto al prezzo di riferimento registrato dal titolo nella seduta di borsa precedente ogni singola operazione di vendita.
Le operazioni di disposizione potranno essere effettuate anche per finalità di trading.
Il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato in data 17 aprile 2015, immediatamente a valle dell’Assemblea, di dare
avvio al programma di acquisto di azioni proprie sopra illustrato secondo le modalità operative previste dalla Prassi n. 2 ammessa
con Delibera Consob n. 16839 del 19 marzo 2009 (la “Prassi Consob”), ai sensi dell’articolo 180, comma 1, lett. c) del TUF.
Il programma è finalizzato all’acquisto di azioni ordinarie della Società da destinare alla costituzione del cd. “magazzino”
titoli, ai sensi della Prassi Consob, al fine dell’eventuale impiego di tali azioni, in conformità a quanto previsto dalla relativa
autorizzazione assembleare, come corrispettivo in operazioni straordinarie, anche di scambio di partecipazioni.
126 DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
In conformità all’articolo 5 del Regolamento CE n. 2273/2003, il prezzo di acquisto delle azioni non potrà essere superiore al
maggiore tra (i) il prezzo dell’ultima operazione indipendente; e (ii) il prezzo dell’offerta indipendente più elevata corrente
nelle sedi di negoziazione dove viene effettuato l’acquisto, fermo restando che, secondo quanto previsto dall’autorizzazione
assembleare, il corrispettivo unitario non potrà essere né superiore né inferiore del 20% rispetto al prezzo di riferimento delle
azioni della Società registrato dal titolo nella seduta di borsa precedente ogni singola operazione di acquisto.
Il Consiglio di Amministrazione ha, inoltre, deliberato che, in ogni caso, il corrispettivo massimo unitario, oltre il quale non
saranno effettuati acquisti di azioni proprie, sarà pari al NAV per azione indicato nella più recente situazione patrimoniale
approvata e comunicata al mercato.
La Società ha in essere un contratto con l’intermediario abilitato indipendente Intermonte SIM S.p.A. avente a oggetto il
conferimento a quest’ultimo del mandato all’acquisto e alla disposizione di azioni ordinarie della Società, ai sensi di quanto
previsto dalla Prassi Consob.
Per maggiori dettagli si rimanda al verbale della predetta Assemblea ordinaria e alla Relazione illustrativa del Consiglio,
nonché al comunicato stampa diffuso in data 17 aprile 2015, disponibili sul sito istituzionale dell’Emittente (www.deacapital.it ),
rispettivamente, nella sezione Investor Relations/Assemblee e nella sezione Investor Relations/Comunicati Stampa.
Si segnala che nel corso dell’Esercizio 2015 DeA Capital S.p.A. ha acquistato n. 7.703.209 azioni, per un controvalore pari a
circa 13,0 milioni di Euro.
Tenuto conto degli acquisti effettuati anche negli esercizi precedenti sui piani di volta in volta in essere, nonché degli utilizzi
di azioni proprie al servizio delle acquisizioni delle quote di controllo in FARE Holding e in IDeA Alternative Investments,
al 31 dicembre 2015 la Società è risultata proprietaria di n. 42.688.945 azioni proprie (pari all’13,9% circa del capitale
sociale).
Alla data del presente documento, tenuto conto degli acquisti avvenuti successivamente alla chiusura dell’Esercizio 2015, pari a n.
445.306 azioni, le azioni proprie in portafoglio sono risultate pari a n. 43.147.751, corrispondenti al 14,1% circa del capitale sociale.
Nel corso dell’Esercizio 2015 la Società non ha detenuto, acquistato o alienato, neanche per il tramite di società fiduciaria,
azioni della controllante De Agostini S.p.A..
Piani di stock option e performance share
In data 17 aprile 2015 l’Assemblea degli Azionisti di DeA Capital S.p.A. ha approvato il Piano di Performance Share DeA Capital
2015-2017 che prevede l’assegnazione di massime 675.000 Units. Alla stessa data, il Consiglio di Amministrazione di DeA
Capital S.p.A., in attuazione della delibera dell’Assemblea, ha deliberato (i) di dare avvio al Piano di Performance Share 2015-
2017 approvato dall’Assemblea, conferendo al Presidente del Consiglio di Amministrazione e all’Amministratore Delegato tutti i
necessari poteri, da esercitarsi in via disgiunta e con facoltà di sub-delega e (ii) di assegnare n. 515.000 Units (rappresentanti
il diritto di ricevere gratuitamente, ai termini e alle condizioni indicate dal piano stesso, azioni ordinarie della Società) a favore
di alcuni dipendenti e/o amministratori investiti di particolari cariche della Società, delle società da essa controllate e della
controllante De Agostini S.p.A..
Con riferimento allo stesso Piano di Performance Share 2015-2017, in data 27 agosto 2015 il Consiglio di Amministrazione ha
assegnato ulteriori 150.000 Units a dipendenti investiti di particolari cariche.
Le azioni assegnate per effetto della maturazione delle Units saranno rivenienti dalle azioni proprie in possesso della Società.
Il Piano prevede, altresì, la possibilità per DeA Capital di imporre ai beneficiari la restituzione, in tutto o in parte, di quanto
ricevuto ai sensi del Piano, qualora emergessero circostanze oggettive dalle quali risulti che i dati, sulla cui base è stato
verificato il raggiungimento degli obiettivi richiesti per la maturazione delle Units, erano errati (c.d. “claw-back”).
L’Assemblea ha inoltre espresso parere favorevole sulla Politica di Remunerazione della Società, ex art. 123-ter del Testo Unico
della Finanza.
In data 17 aprile 2015, inoltre, l’Assemblea degli Azionisti ha approvato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 114-bis del TUF,
alcune modifiche ai piani di incentivazione azionaria in essere, denominati: (i) Piano di Performance Share DeA Capital 2013-
2015, (ii) Piano di Stock Option DeA Capital 2013-2015, (iii) Piano di Performance Share DeA Capital 2014-2016, e (iv) Piano
di Stock Option DeA Capital 2014-2016 (congiuntamente, i “Piani”).
DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
127
Le modifiche approvate riguardano (i) l’introduzione di un secondo obiettivo di performance, legato al c.d. Total Shareholder
Return dell’azione DeA Capital, aggiuntivo e alternativo rispetto all’obiettivo legato alla crescita del NAV Adjusted già previsto
dai Piani, al cui conseguimento subordinare la conversione in azioni delle units e l’esercitabilità delle opzioni, e (ii) l’introduzione
di meccanismi che consentano alla Società di imporre ai beneficiari la restituzione di quanto ricevuto ai sensi dei Piani qualora
emergessero circostanze oggettive da cui risulti che i dati, sulla cui base è stato verificato il raggiungimento degli obiettivi di
performance, erano errati (c.d. clausola di “claw-back”), in osservanza delle raccomandazioni del codice di Autodisciplina.
Successivamente, in data 5 novembre 2015, in considerazione della distribuzione del dividendo straordinario di euro 0,30
deliberata dall’Assemblea dei soci del 17 aprile 2015 e della conseguente riduzione del valore dell’azione DeA Capital, il
Consiglio di Amministrazione di DeA Capital, quale organo competente ai sensi dei regolamenti dei Piani, ha approvato alcune
modifiche ai piani di incentivazione in essere per mantenerne invariati i contenuti sostanziali e economici. In particolare:
relativamente ai Piani di Performance Share il Consiglio ha deliberato di compensare, in caso di verifica delle condizioni di
vesting, il minor valore dei Piani conseguente alla distribuzione del dividendo straordinario mediante l’assegnazione di nuove
units da determinarsi alla data di vesting, valorizzate al prezzo per azione alla medesima data e commisurate alla quota di
units maturate, fino a esaurimento del numero massimo di units previsto dai suddetti Piani. Il Consiglio ha altresì deliberato
che il minor valore dei Piani eventualmente non compensabile mediante l’assegnazione di nuove units, sarà compensato
mediante il riconoscimento di un bonus una tantum in denaro commisurato alla quota di units effettivamente maturate;
relativamente ai Piani di Stock Option il Consiglio ha deliberato di rettificare il prezzo di esercizio delle opzioni (c.d. strike
price) in misura corrispondente al dividendo straordinario, ossia Euro 0,30 per azione, fermo restando il limite minimo
rappresentato dal valore nominale dell’azione DeA Capital. In particolare, il Consiglio ha deliberato di: (i) di ridurre lo strike
price da Euro 1,289 a Euro 1,000 per quanto concerne il Piano di Stock Option 2013 - 2015 e (ii) da Euro 1,32 a Euro 1,020
per quanto concerne il Piano di Stock Option 2014 - 2016.
Le ipotesi relative alla determinazione del fair value dei Piani sono riassunte nei seguenti prospetti:
Stock Option
Piano 2004
Piano 2005
Piano 2013
Piano 2014
N° opzioni assegnate
160.000
180.000
1.550.000
1.550.000
Prezzo medio di mercato
alla data di assegnazione
2,445
2,703
1,26
1,44
Controvalore alla data di
assegnazione/modifica del
regolamento
391.200
486.540
318.267
364.250
Prezzo medio di esercizio
2,03
2,46
1,00
1,02
Volatilità attesa
31,15%
29,40%
21,78%
22,06%
Durata dell'opzione
31/08/15
30/04/16
31/12/18
31/12/19
Tasso free risk
4,25%
3,60%
0,71%
0,71%
Si segnala che il Piano di assegnazione 2004 deve intendersi decaduto a seguito del mancato verificarsi delle condizioni
previste per l’esercizio dei diritti di opzione.
Performance Share
Piano 2013
Piano 2014
Piano 2015
Piano 2015
N° units assegnate
393.500
393.500
515.000
150.000
Valore unitario
1,60
1,44
1,46
1,34
Controvalore alla data di
assegnazione/modifica del
regolamento
249.217
228.230
302.477
66.750
Volatilità attesa
19,41%
22,06%
24,83%
25,54%
Durata dell'opzione
31/12/15
31/12/16
30/06/19
30/06/19
Tasso free risk
0,42%
0,42%
0,95%
0,82%
128 DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
Rapporti con Soggetti Controllanti, Società Controllate e Parti Correlate
Rapporti con parti correlate
Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infra-gruppo, queste sono state
effettuate in ottemperanza alla Procedura per le Operazioni con Parti Correlate adottata dalla Società con efficacia 1° gennaio
2011, secondo quanto previsto dal Regolamento recepito ai sensi dell’art. 2391-bis cod. civ. dalla Consob con delibera
n. 17221 del 12 marzo 2010, come successivamente modificato. Si precisa che nel corso dell’Esercizio la Società non ha
effettuato operazioni con parti correlate qualificabili come atipiche o inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle
società del Gruppo e neppure operazioni di “maggiore rilevanza” come definite nella predetta Procedura. Le operazioni con
parti correlate concluse nel corso dell’Esercizio sono state regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche
dei beni e dei servizi prestati.
Con riferimento ai rapporti con Soggetti Controllanti si riporta quanto segue:
1) DeA Capital S.p.A. ha sottoscritto con l’Azionista di Controllo, De Agostini S.p.A., un “Contratto di erogazione di servizi”
per l’ottenimento di presidi operativi nelle aree di amministrazione, finanza, controllo, legale, societario, fiscale, investor
relation, servizi istitituzionali e di stampa.
Il suddetto Contratto, tacitamente rinnovato annualmente, prevede condizioni economiche di mercato e si propone di
consentire alla Società il mantenimento di una struttura organizzativa snella, coerente con la propria politica di sviluppo,
ottenendo nel contempo un adeguato supporto per la gestione operativa.
Al contempo, si segnala che in data 1° gennaio 2013 DeA Capital S.p.A., in qualità di sublocatore, ha sottoscritto con
l’Azionista di Controllo, De Agostini S.p.A., in qualità di subconduttore, un “Contratto di sub-locazione di immobile ad uso
diverso dall’abitazione” per porzioni immobiliari dell’immobile sito in Milano, Via Brera n. 21, costituite da spazi ad uso
ufficio, magazzino e posti auto.
Il suddetto Contratto è rinnovabile ogni sei anni, dopo un prima durata di sette anni.
2) DeA Capital S.p.A., IDeA Capital Funds SGR, DeA Capital Real Estate, IRE e IRE Advisory hanno aderito al Consolidato
Fiscale Nazionale del Gruppo De Agostini (inteso come il Gruppo facente capo a De Agostini S.p.A, già B&D Holding di Marco
Drago e C. S.a.p.a.). Tale opzione è stata esercitata congiuntamente da ciascuna società e da De Agostini S.p.A, mediante
sottoscrizione del “Regolamento di partecipazione al consolidato fiscale nazionale per le società del Gruppo De Agostini” e
comunicazione dell’opzione all’Amministrazione Finanziaria secondo modalità e termini di Legge; l’opzione è irrevocabile a
meno che non vengano meno i requisiti per l’applicazione del regime.
Per quanto concerne DeA Capital S.p.A. l’opzione è irrevocabile per il triennio 2014-2016; con riferimento a IDeA Capital
Funds SGR, IRE e IRE Advisory l’opzione è irrevocabile per il triennio 2015-2017, mentre per DeA Capital Real Estate
l’opzione è irrevocabile per il triennio 2013-2015.
3) Al fine di rendere più efficiente l’impiego della liquidità, nonché consentire l’attivazione di linee di finanziamento a condizioni
potenzialmente migliori rispetto a quelle ottenibili da istituti di credito, DeA Capital S.p.A. ha sottoscritto con la Controllante
De Agostini S.p.A. un accordo quadro (l”Accordo Quadro”) avente ad oggetto depositi / finanziamenti intercompany a breve
termine.
È previsto che le operazioni di deposito / finanziamento inquadrabili nell’ambito del suddetto Accordo Quadro siano
attivate solo previa verifica della convenienza delle condizioni e dei termini economici come di volta in volta determinati,
con modalità revolving e sulla base di una durata delle operazioni stesse non superiore a tre mesi. È altresì previsto che
l’Accordo Quadro abbia una durata di un anno e che si rinnovi tacitamente ogni anno.
Relativamente agli importi delle operazioni di deposito / finanziamento, è previsto che questi siano comunque sempre al di
sotto delle soglie come definite di “minore rilevanza”, ai sensi del Regolamento Consob n. 17221/2010 (operazioni con Parti
Correlate) e della Procedura interna in materia di Operazioni con Parti Correlate adottata da DeA Capital S.p.A..
DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
129
Si segnala, infine, che nel corso dell’Esercizio 2015 la Società non ha detenuto, né acquistato o alienato, azioni di società parti
correlate.
Nella tabella che segue sono evidenziati i valori dei rapporti di natura commerciale posti in essere con parti correlate.
31 dicembre 2015
Esercizio 2015
Altri
crediti
Crediti
Crediti
Crediti
verso
Debiti
Debiti
Ricavi per Proventi Costi del Costi per
(Dati in migliaia di Euro)
finanziari commerciali tributari l'Erario tributari commerciali
servizi finanziari personale servizi
Sigla S.r.l.
3.467
0
0
0
0
0
0
227
0
0
De Agostini
S.p.A.
0
69
2.667
1.187
2.914
34
335
0
335
602
Gruppo
De Agostini
Editore S.p.A.
0
8
0
0
0
134
52
0
47
350
Lottomatica
S.p.A.
0
1
0
0
0
0
26
0
0
0
DeA Factor S.p.A.
0
0
0
0
0
1.687
0
0
0
0
De Agostini
Invest S.A.
0
0
0
0
0
25
0
0
0
22
Totale
correlate
3.467
78
2.667
1.187
2.914
1.880
413
227
382
974
Totale voce di
bilancio
3.467
17.818
2.667
2.892
3.384
15.598
18.496
6.058
32.519
22.397
Incidenza %
sulla voce di
bilancio
100,0%
0,4% 100,0%
41,0%
86,1%
12,1%
2,2%
3,7%
1,2%
4,3%
130 DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
Compensi ad Amministratori, Sindaci, Direttori Generali e Dirigenti con responsabilità
strategiche
Nell’esercizio 2015 i compensi spettanti agli Amministratori e ai Sindaci di DeA Capital S.p.A. per lo svolgimento delle loro
funzioni sono pari rispettivamente a 267 migliaia di Euro e a 175 migliaia di Euro.
Di seguito si espone il prospetto dei compensi corrisposti agli Amministratori e Sindaci:
Emolumenti
Emolumenti
per la carica
sindacali
Periodo per
nella società
per cariche
cui è stata
che redige
ricoperte
Altri
ricoperta
Scadenza
il bilancio in
Benefici non
Bonus e altri
in società
compensi
Soggetto
Carica ricoperta
la carica
della carica
migliaia di Euro
monetari
incentivi
controllate
Euro/000
Approvaz.
Lorenzo Pellicioli
Presidente
2015
Bilancio 2015
30
0
0
0
0
Approvaz.
Paolo Ceretti
Amm. Delegato
2015
Bilancio 2015
30
0
450
0
70
Dirigente con
responsabilità
fino all'11
Carlo Frau
strategiche
aprile 2015
-
0
0
150
0
8
Approvaz.
Lino Benassi
Amministratore
2015
Bilancio 2015
26
0
0
0
64
fino al 12
Stefania Boroli
Amministratore
marzo 2015
-
6
0
0
0
0
dal 17
Approvaz.
Busso Donatella
Amministratore
aprile 2015
Bilancio 2015
21
0
0
0
0
Approvaz.
Rosario Bifulco
Amministratore
2015
Bilancio 2015
30
0
0
0
25
Approvaz.
Francesca Golfetto
Amministratore
2015
Bilancio 2015
30
0
0
0
20
Approvaz.
Roberto Drago
Amministratore
2015
Bilancio 2015
30
0
0
0
0
Approvaz.
Marco Drago
Amministratore
2015
Bilancio 2015
30
0
0
0
0
Approvaz.
Severino Salvemini
Amministratore
2015
Bilancio 2015
30
0
0
0
35
Approvaz.
Marco Boroli
Amministratore
2015
Bilancio 2015
30
0
0
0
0
Presidente Collegio
Approvaz.
Angelo Gaviani
Sind.
2015
Bilancio 2015
75
0
0
9
0
Approvaz.
Gian Piero Balducci
Sindaco effettivo
2015
Bilancio 2015
50
0
0
35
32
Approvaz.
Annalisa Donesana
Sindaco effettivo
2015
Bilancio 2015
50
0
0
40
12
Si segnala che gli emolumenti e i compensi sopra indicati non includono i contributi previdenziali, ove applicabili a differenza
dei dati contenuti nella Relazione sulla Remunerazione, redatta ai sensi dell’articolo 123 ter del TUF in conformità all’art. 84
quater del Regolamento Emittenti.
La voce “Altri compensi” si riferisce ai compensi percepiti per ulteriori cariche ricorperte sia in DeA Capital S.p.A. che in altre
Società del Gruppo.
Le retribuzioni dell’Esercizio da lavoro dipendente, esclusi benefici non monetari, con bonus inclusi, per i dirigenti con
responsabilità strategiche della Capogruppo sono pari a circa 689 migliaia di Euro per l’esercizio 2015.
DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
131
Partecipazioni detenute da Amministratori, Sindaci e Direttori Generali e Dirigenti con
responsabilità strategiche
L'informativa sulle partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo e dai dirigenti con
responsabilità strategiche (indicati a livello aggregato) in DeA Capital S.p.A. e nelle società da questa controllate è fornita in
forma tabellare.
Non si sono inoltre rilevate partecipazioni da parte di Direttori Generali, in quanto ad oggi la carica non è prevista.
Sono inclusi tutti i soggetti che nel corso dell'esercizio di riferimento hanno ricoperto le cariche di componente degli organi di
amministrazione e di controllo o di dirigente con responsabilità strategiche anche per una frazione di anno.
Numero di
Numero di
azioni
Numero
Numero di
azioni
possedute al
di azioni
azioni
possedute al
Cognome e Nome Società Partecipata
1.1.2015
acquistate
vendute
31.12.2015
Lorenzo Pellicioli
DeA Capital S.p.A.
2.566.323
0
0
2.566.323
Paolo Ceretti
DeA Capital S.p.A.
1.000.000
0
0
1.000.000
Rosario Bifulco
DeA Capital S.p.A.
1.536.081
0
0
1.536.081
Lino Benassi
DeA Capital S.p.A.
23.500
0
0
23.500
Dirigenti con
responsabilità
strategiche
DeA Capital S.p.A.
205.000
100.000
0
305.000
Totale
5.330.904
100.000
0
5.430.904
Si rileva che, fatto salvo quanto sopra indicato, non risultano possedute da altri Consiglieri di Amministrazione e Sindaci,
attualmente in carica nella Società, azioni DeA Capital; non sono, inoltre, possedute azioni di società da quest’ultima
controllate.
Si segnala che gli Amministratori Lorenzo Pellicioli, Marco Drago, Marco Boroli, Stefania Boroli (dimissionaria in data 12 marzo
2015) e Roberto Drago posseggono azioni di B&D Holding di Marco Drago e C. S.a.p.A. e - con riferimento agli Amministratori
Marco Drago, Roberto Drago, Stefania Boroli e Marco Boroli - azioni di De Agostini S.p.A., società che controllano -
indirettamente e direttamente - la Società, e partecipano ad un patto parasociale avente ad oggetto tali azioni.
Stock option assegnate ai componenti dell’organo di amministrazione, ai direttori
generali e ai dirigenti con responsabilità strategiche
L'informativa sulle stock option detenute dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo e dai dirigenti con
responsabilità strategiche (indicati a livello aggregato) in DeA Capital S.p.A. e nelle Società da questa controllate è fornita in forma
tabellare.
Opzioni
Opzioni detenute al
Opzioni assegnate
scadute
Opzioni detenute al
1° gennaio 2015
nel corso dell'Esercizio 2015
nel 2015
31 dicembre 2015
Prezzo
Prezzo
Prezzo
Carica
Numero medio di Scadenza Numero
medio di Scadenza Numero Numero
medio di Scadenza
Beneficiario Ricoperta Opzioni esercizio
media Opzioni esercizio
media Opzioni Opzioni esercizio media
Amm.
Paolo Ceretti Delegato
950.000
1,00
5
0
0
0
0 950.000
1,00
5
Amm.
Paolo Ceretti Delegato
950.000
1,02
5
0
0
0
0 950.000
1,02
5
Dirigenti con
responsabilità
strategiche
600.000
1,00
5
0
0
0
0 600.000
1,00
5
Dirigenti con
responsabilità
strategiche
600.000
1,02
5
0
0
0
0 600.000
1,02
5
132 DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
Infine si segnala che all’Amministratore Delegato Paolo Ceretti e i Dirigenti con responsabilità strategiche sono state assegnate
nell’esercizio 2015 rispettivamente n. 250.000 e n. 320.000 performance share come da tabella allegata:
Opzioni
Opzioni detenute al
Opzioni assegnate
scadute
Opzioni detenute al
1° gennaio 2015
nel corso dell'Esercizio 2015
nel 2015
31 dicembre 2015
Prezzo
Prezzo
Prezzo
Carica
Numero medio di Scadenza Numero
medio di Scadenza Numero Numero
medio di Scadenza
Beneficiario Ricoperta Opzioni esercizio
media Opzioni esercizio
media Opzioni Opzioni esercizio
media
Amm.
Paolo Ceretti Delegato
120.000
1,60
3
0
0
3
0
120.000
1,60
3
Amm.
Paolo Ceretti Delegato
120.000
1,44
3
0
0
3
0
120.000
1,44
3
Amm.
Paolo Ceretti Delegato
0
0
0
250.000
1,46
4
0
250.000
1,46
4
Dirigenti con
responsabilità
strategiche
84.625
1,60
3
0
0
0
0
84.625
1,60
3
Dirigenti con
responsabilità
strategiche
84.625
1,44
3
0
0
0
0
84.625
1,44
3
Dirigenti con
responsabilità
strategiche
0
0
0
170.000
1,46
4
0
170.000
1,46
4
Dirigenti con
responsabilità
strategiche
0
0
0
150.000
1,34
4
0
150.000
1,34
4
Principali rischi e incertezze cui sono esposte la Capogruppo e le società incluse nel
Bilancio Consolidato di Gruppo
Come descritto nella Relazione sulla Gestione, il Gruppo DeA Capital opera ed è organizzato in due settori di attività, Private
Equity Investment e Alternative Asset Management.
I rischi di seguito evidenziati risultano dalla considerazione delle caratteristiche del mercato e dell’attività della Capogruppo
DeA Capital S.p.A. e delle società incluse nel Bilancio Consolidato di Gruppo, nonchè dai principali riscontri di un’attività di
risk assessment formalizzato nel corso del 2015 e dal monitoraggio periodico svolto anche attraverso l’applicazione del corpo
normativo delle policy adottate dal Gruppo.
Si evidenzia che il Gruppo ritiene di aver adottato un moderno sistema di governance, in grado di consentire l’efficace gestione
della complessità e il raggiungimento degli obiettivi strategici delle singole società e del Gruppo stesso. Inoltre, le valutazioni
svolte dalle strutture organizzative e dagli Amministratori confermano sia che tali rischi e incertezze non assumono carattere di
urgenza, sia la solidità patrimoniale e finanziaria del Gruppo DeA Capital.
Con riferimento ai rischi specifici relativi al principale investimento private equity, ovvero Migros, si rimanda a quanto descritto
nell’Annual Report della stessa società (disponibile sul sito internet di Migros).
A. Rischi di contesto
A.1. Rischi connessi alle condizioni economiche generali
La situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo DeA Capital è influenzata dai vari fattori che compongono il
quadro macro-economico nei paesi nei quali il Gruppo ha investito, tra cui l’andamento del Prodotto Interno Lordo, il livello di
fiducia degli investitori e dei consumatori, l’andamento dei tassi di interesse, l’inflazione, il costo delle materie prime, il tasso di
disoccupazione.
La capacità di raggiungere gli obiettivi di medio-lungo periodo potrebbe essere influenzata dall'andamento generale
dell'economia che potrebbe frenare lo sviluppo dei settori oggetto di investimento e, allo stesso tempo, del business delle
società partecipate.
DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
133
A.2. Eventi socio-politici
Conformemente alle proprie linee guida di sviluppo strategico, parte dell’attività del Gruppo DeA Capital è quella di investimento,
con logica di private equity, in società e fondi di diverse giurisdizioni e di diversi paesi a livello mondiale, che, a loro volta, investono
in diversi stati ed aree geografiche. Gli investimenti del Gruppo DeA Capital potrebbero essere effettuati in Paesi esteri caratterizzati
da situazioni sociali, politiche ed economiche tali da mettere a rischio il raggiungimento degli obiettivi di investimento definiti.
A.3. Evoluzione normativa
Molte società del Gruppo svolgono la propria attività in settori e mercati regolamentati. Eventuali modifiche o evoluzioni del
quadro normativo e regolamentare di riferimento, tali da condizionare la struttura dei costi e dei ricavi delle società partecipate
o il regime fiscale applicato, potrebbero generare effetti negativi sui risultati economici del Gruppo e comportare la necessità
di modifica della strategia del Gruppo stesso. Per far fronte a tale rischio, il Gruppo ha definito un processo di costante
monitoraggio della normativa di settore e della sua eventuale evoluzione, anche al fine di cogliere opportunità di business e di
recepire, adeguandosi tempestivamente, eventuali disposizioni modificative del regime normativo e regolamentare vigente.
A.4. Andamento dei mercati finanziari
La capacità della Società di conseguire gli obiettivi strategici e gestionali potrebbe dipendere dall’andamento dei mercati
finanziari. Un andamento negativo dei mercati finanziari potrebbe influire, in generale, sull'andamento del settore del Private
Equity Investment, rendendo più complesse le operazioni di investimento e disinvestimento, e in particolare sulla capacità del
Gruppo di accrescere il NAV degli investimenti. Il valore delle partecipazioni detenute direttamente o indirettamente tramite
i fondi in cui la Società ha investito potrebbe essere influenzato da fattori quali operazioni comparabili concluse sul mercato,
multipli di settore e volatilità dei mercati. L’andamento di tali fattori non direttamente controllabili da parte del Gruppo viene
costantemente monitorato, al fine di identificare adeguate strategie di risposta che coinvolgano sia l’attività di indirizzo della
gestione delle società del Gruppo, sia la strategia di investimento e di valorizzazione degli asset detenuti.
A.5. Tassi di cambio
La presenza in portafoglio di investimenti in valute diverse dall’Euro espone il Gruppo alla variazione dei tassi di cambio tra
le valute. Una gestione ad hoc è riservata all’investimento in Kenan Investments, il quale, benché effettuato in Euro, ha un
“sottostante” espresso in lire turche. Tenuto conto dell’orizzonte temporale dell’investimento, si ritiene che il rendimento atteso
sullo stesso sia in grado di assorbire un’eventuale componente di svalutazione della moneta sottostante, se in linea con le
relative aspettative di evoluzione.
A.6. Tassi di interesse
Le operazioni di finanziamento, regolate a tassi variabili, potrebbero esporre il Gruppo ad un incremento dei relativi oneri
finanziari, nel caso in cui si verificasse un significativo aumento dei tassi di interesse di riferimento.
B. Rischi strategici
B.1. Concentrazione del Portafoglio Investimenti - Private Equity
La strategia di Private Equity Investment perseguita dal Gruppo prevede:
- Investimenti diretti;
- Investimenti indiretti (tramite fondi).
Nell’ambito di tale indirizzo strategico, la redditività complessiva del Gruppo potrebbe essere influenzata in modo significativamente
negativo dall’andamento sfavorevole di uno o pochi investimenti, nell’ipotesi in cui non vi sia un adeguato livello di diversificazione
del rischio, derivante dalla eccessiva concentrazione dell'attivo investito su un numero ridotto di asset, settori, paesi, valute, o degli
investimenti indiretti, verso fondi caratterizzati da target di investimento / tipologie di investimento limitati.
Per far fronte a tali scenari di rischio, il Gruppo persegue una strategia di asset allocation finalizzata alla creazione di un
portafoglio bilanciato e con un profilo di rischio moderato, investendo in settori e in società con un rapporto rendimento /
rischio attuale e prospettico interessante. Inoltre, la combinazione di investimenti diretti e indiretti che, per loro natura,
garantiscono un elevato livello di diversificazione, contribuisce a ridurre il livello di concentrazione dell’attivo.
134 DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
B.2. Concentrazione dell’attività di Alternative Asset Management
Nell’attività di Alternative Asset Management si potrebbero configurare eventi connessi a situazioni di eccessiva concentrazione,
tali da ostacolare il raggiungimento del livello di rendimento atteso. Tali eventi potrebbero essere riconducibili a:
Fondi di private equity
- concentrazione dell'attività di gestione delle SGR su un numero limitato di fondi, nel caso in cui per uno o più fondi venga
deciso di revocare il relativo mandato di gestione;
- concentrazione delle risorse finanziarie dei fondi gestiti verso un numero limitato di settori e/o aree geografiche, nel caso di
crisi valutarie, sistemiche o settoriali;
- per i fondi chiusi, concentrazione del commitment su pochi sottoscrittori.
Fondi immobiliari
- concentrazione degli immobili, presenti nel portafoglio dei fondi gestiti, in alcune città e/o in limitate tipologie (direzionale /
commerciale), nel caso di crisi del mercato immobiliare di riferimento;
- concentrazione nei confronti di alcuni tenant rilevanti, nel caso in cui questi recedano dai contratti di locazione, che potrebbe
generare un livello di vacancy tale da ridurre i risultati economici dei fondi e la valutazione degli immobili gestiti;
- concentrazione della scadenza di numerosi fondi immobiliari in un arco temporale limitato, con connessa elevata disponibilità
di immobili sul mercato, tale da generare una diminuzione delle valutazioni degli stessi e allungare i tempi necessari per la
liquidazione.
Per ciascuno degli scenari di rischio evidenziati, il Gruppo ha definito e implementato opportune strategie di gestione
che investono sia aspetti strategici, sia aspetti operativi e gestionali, nonché un sistema di monitoraggio del livello di
diversificazione delle attività di Alternative Asset Management.
B.3. Risorse chiave (Governance / Organizzazione)
Il successo del Gruppo DeA Capital dipende in misura significativa dagli Amministratori Esecutivi e da alcune figure chiave
del Management, dalla loro capacità di gestire efficacemente il business e le attività caratteristiche del Gruppo, nonché dalla
conoscenza del mercato e dai rapporti professionali instaurati. L’interruzione del rapporto di collaborazione con una o più di tali
risorse chiave, senza un’adeguata sostituzione, nonché l’incapacità di attrarre e trattenere risorse nuove e qualificate, potrebbe
condizionare gli obiettivi di crescita e avere effetti negativi sulle attività e sui risultati economici e finanziari del Gruppo. A
mitigazione di tale rischio sono definite politiche di gestione delle risorse umane, in stretta correlazione con le esigenze del
business, e di incentivazione, periodicamente riviste anche in funzione del contesto macro-economico generale e dei risultati
conseguiti dal Gruppo.
C. Rischi operativi
C.1. Operazioni di investimento
Le operazioni di investimento effettuate dal Gruppo sono soggette ai rischi tipici dell’attività di Private Equity, quali quello
della corretta valutazione della società target e della natura delle operazioni concluse. Il Gruppo ha implementato un processo
strutturato di due diligence sulle società target e un’attenta definizione dei patti parasociali al fine di concludere accordi in linea
con la strategia di investimento e con il profilo di rischio che il Gruppo ha definito.
C.2. Rispetto dei covenants
Alcune delle operazioni di investimento sono state concluse sfruttando la leva finanziaria sulle società target. Per i contratti
di finanziamento sottoscritti dalle partecipate sono previsti specifici covenants, generalmente assistiti da garanzie reali, il
cui mancato rispetto potrebbe rendere necessarie operazioni di ricapitalizzazione delle società partecipate e comportare un
incremento degli oneri finanziari connessi al rifinanziamento del debito. Il mancato rispetto dei covenant sui finanziamenti
potrebbe comportare effetti negativi oltre che sulla situazione finanziaria e sull’operatività delle società partecipate, anche sulla
valutazione dell'investimento.
Il Gruppo monitora costantemente i parametri rilevanti di riferimento per gli obblighi finanziari assunti da parte delle società
partecipate, al fine di identificare tempestivamente qualsiasi scostamento non atteso.
DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
135
C.3. Operazioni di disinvestimento
Relativamente all’attività di Private Equity Investement il Gruppo investe generalmente con orizzonti di medio-lungo periodo.
Nell’arco del periodo di gestione dell’investimento potrebbero verificarsi situazioni esogene tali da influenzare in modo
significativo i risultati gestionali delle partecipate e, di conseguenza, la valutazione dell’investimento stesso. Inoltre, nei casi
di co-investimento, potrebbe rivelarsi difficoltosa o non perseguibile un’attività di indirizzo della gestione della partecipata e,
in ultima analisi, impossibile disporre delle quote partecipative detenute per la presenza di clausole di lock-up. La strategia
di disinvestimento, quindi, potrebbe essere influenzata negativamente da diversi fattori, alcuni dei quali non sono prevedibili
al momento in cui gli investimenti sono effettuati. Non vi è, pertanto, garanzia che siano realizzati i profitti attesi in
considerazione dei rischi derivanti dagli investimenti effettuati.
A fronte di tali situazioni di rischio, il Gruppo ha definito un processo di monitoraggio delle performance delle partecipate,
facilitato dalla rappresentanza negli Organi di Amministrazione delle società partecipate rilevanti, finalizzato ad individuare
tempestivamente eventuali situazioni di criticità.
C.4. Funding Risk
I flussi reddituali attesi dall’attività di Alternative Asset Management dipendono dalla capacità delle SGR del Gruppo di
stabilizzare / accrescere le masse gestite. In tale quadro generale, l’attività di fund raising potrebbe essere influenzata
negativamente sia da fattori esogeni, quali, ad esempio, il perdurare della crisi economica globale o l’andamento dei tassi di
interesse, sia da fattori endogeni, quali, ad esempio, l’errato timing della raccolta da parte delle SGR o l’interruzione della
collaborazione con i key managers delle società di gestione. Il Gruppo ha definito apposite strategie di gestione dei rischi
connessi al fund raising, finalizzate sia al coinvolgimento di nuovi investitori, sia alla fidelizzazione di quelli attuali.
Fatti di rilievo intervenuti dopo la data di riferimento del Bilancio Consolidato
2015
Fondi di Private Equity - Versamenti / Distribuzioni di Capitale
Successivamente alla chiusura dell’Esercizio 2015, il Gruppo DeA Capital ha portato ad incremento degli investimenti nei fondi
ICF II, IDeA OF I, IDeA EESS, ICF III, IDeA I FOF e IDeA ToI i versamenti effettuati per complessivi 2.909 migliaia di Euro
(rispettivamente per 764 migliaia di Euro, 1.374 migliaia di Euro, 76 migliaia di Euro, 69 migliaia di Euro, 555 migliaia di Euro e
71 migliaia di Euro).
Parallelamente, il Gruppo DeA Capital ha ricevuto rimborsi di capitale dal fondo IDeA I FOF per 4.511 migliaia di Euro e dal fondo
IDeA OF I per 4.070 migliaia di Euro da portarsi interamente a riduzione del valore delle quote.
II closing del fondo di Private Equity ICF III
In data 19 gennaio 2016, è stato perfezionato il II ed ultimo closing del fondo ICF III per 9.900 migliaia di Euro, che ha portato il
commitment finale dello stesso fondo sino a 66.950 migliaia di Euro.
Ulteriori aspetti
Pubblicazione del Bilancio 2015
In accordo con le disposizioni di cui allo IAS 10, la Capogruppo ha autorizzato la pubblicazione del presente Bilancio nei termini
previsti dalla vigente normativa.
Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali
Si segnala, ai sensi della Comunicazione CONSOB n. 6064293 del 28 luglio 2006, che nell’Esercizio 2015 non vi sono state
operazioni atipiche e/o inusuali.
Eventi e operazioni significative non ricorrenti
Si precisa, ai sensi della predetta Comunicazione CONSOB, che nel corso del 2015 il Gruppo non ha posto in essere operazioni
significative non ricorrenti.
136 DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
Attestazione
del Bilancio Consolidato
ai sensi dellart. 154-bis
del D. Lgs. 58/98
DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
137
Attestazione del Bilancio consolidato
ai sensi dell’art. 154- bis del D. Lgs. 58/98
I sottoscritti Paolo Ceretti, in qualità di Amministratore Delegato, e Manolo Santilli, in qualità di Dirigente Preposto alla
Redazione dei Documenti Contabili Societari di DeA Capital S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall’art.
154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche
dell’impresa e l’effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel
corso dell’Esercizio 2015.
La valutazione dell’adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio Consolidato al
31 dicembre 2015 si è basata su di un processo definito da DeA Capital S.p.A. in coerenza con il modello Internal Control -
Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un
framework di riferimento generalmente accettato a livello internazionale.
Al riguardo si fa presente che, come descritto nelle note esplicative al Bilancio, una parte significativa delle attività è
rappresentata da investimenti valutati al fair value. Tale fair value è stato determinato dagli amministratori in base al loro
miglior giudizio e apprezzamento, utilizzando le conoscenze e le evidenze disponibili al momento della redazione del bilancio.
Tuttavia, a causa delle oggettive difficoltà di valutazione e della mancanza di un mercato liquido, i valori attribuiti a tale attività
potrebbero divergere, anche significativamente, da quelli che potrebbero essere ottenuti in caso di realizzo.
Si attesta, inoltre, che il Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2015:
- corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili delle Società;
- è redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall’Unione Europea, nonché ai
provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs n. 38/2005;
- a quanto consta, è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e
finanziaria dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento.
La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonchè della
situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali
rischi ed incertezze cui sono esposti.
9 marzo 2016
Paolo Ceretti
Manolo Santilli
L’Amministratore Delegato
Dirigente Preposto alla Redazione dei
Documenti Contabili Societari
138 DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
Informazioni ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento
Emittenti Consob
Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di
competenza dell’Esercizio 2015 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione
e da entità appartenenti alla sua rete. I corrispettivi riportati non includono IVA e spese vive.
Corrispettivi di
Soggetto che
competenza
ha erogato
dell'Esercizio
(in migliaia di Euro)
il servizio
Destinatario
2015
Revisione contabile
PricewaterhouseCoopers S.p.A.
DeA Capital S.p.A.
55
PricewaterhouseCoopers S.p.A.
DeA Capital Real Estate
10
PricewaterhouseCoopers S.p.A.
Innovation Real Estate
13
PricewaterhouseCoopers S.p.A.
IRE Advisory
8
PricewaterhouseCoopers Advisory
Servizi di attestazione (1)
S.p.A.
DeA Capital S.p.A.
15
PricewaterhouseCoopers Advisory
Altri servizi
S.p.A.
IDeA FIMIT SGR
60
TLS Associazione professionale
IDeA FIMIT SGR
113
Totale
274
1) Sottoscrizione modello Unico / 770.
DeA Capital - Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2015
139
Bilancio d’Esercizio
al 31 Dicembre 2015
• Stato Patrimoniale
• Conto Economico
• Prospetto della Redditività Complessiva
• Rendiconto Finanziario
• Prospetto delle variazioni
dei conti di Patrimonio Netto
• Note Esplicative
DeA Capital - Bilancio d’Esercizio al 31 Dicembre 2015
141
Stato Patrimoniale - Capogruppo
(Dati in Euro)
Note
31.12.2015
31.12.2014
ATTIVO
Attivo non corrente
Immobilizzazioni Immateriali e Materiali
Immobilizzazioni Immateriali
1a
14.965
13.609
Immobilizzazioni Materiali
1b
469.416
586.918
Totale Immobilizzazioni Immateriali e Materiali
484.381
600.527
Investimenti Finanziari
Partecipazioni in Società Controllate
2a
221.680.803
256.900.010
Partecipazioni in Società e Fondi Collegati
2b
4.202.710
14.221.021
Partecipazioni in Altre Imprese-disponibili per la vendita
2c
76.464.384
209.320.028
Fondi-disponibili per la vendita
2d
141.803.236
144.383.615
Totale Investimenti Finanziari
444.151.133
624.824.674
Altre attività non correnti
Imposte anticipate
3a
0
0
Crediti per imposte da Consolidato Fiscale vs Controllanti
3b
0
546.152
Totale Altre attività non correnti
0
546.152
Totale Attivo non corrente
444.635.514
625.971.353
Attivo corrente
Crediti Commerciali
4a
140.239
557.069
Crediti Finanziari
4b
3.467.387
1.709.552
Crediti per imposte da Consolidato Fiscale vs Controllanti
4c
1.263.489
2.782.826
Crediti Tributari IVA vs Controllanti
4d
738.953
115.044
Altri Crediti verso l'Erario
4e
616.749
289.382
Altri Crediti
4f
497.080
538.818
Disponibilità liquide (Depositi Bancari e Cassa)
4g
88.388.171
37.961.858
Totale Attività correnti
95.112.068
43.954.549
Totale Attivo corrente
95.112.068
43.954.549
Attività destinate alla vendita
5
11.486.685
0
TOTALE ATTIVO
551.234.267
669.925.902
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale
6a
263.923.155
271.626.364
Riserva sovrapprezzo azioni
6b
299.646.519
384.826.924
Riserva legale
6c
61.322.420
61.322.420
Riserva fair value
6d
18.758.957
12.908.007
Altre Riserve
6e
316.409
504.126
Utili (Perdite) esercizi precedenti portati a nuovo
6f
(75.961.631)
(71.451.400)
Utile (Perdita) dell'esercizio
6g
(18.899.586)
(4.519.219)
Patrimonio Netto
549.106.243
655.217.222
PASSIVO
Passivo non corrente
Imposte differite passive
3a
0
0
TFR lavoro subordinato
7a
285.844
558.957
Altri debiti
7b
0
11.396.404
Totale Passivo non corrente
285.844
11.955.361
Passivo corrente
Debiti verso fornitori
8a
1.200.066
1.325.359
Debiti verso il personale e Enti Previdenziali
8b
371.021
828.943
Debiti per imposte vs Controllate
8c
63.926
63.926
Debiti Tributari IVA vs Controllanti
8d
0
339.690
Altri debiti verso l'Erario
8e
198.561
184.324
Altri debiti
8f
8.606
11.077
Totale Passivo corrente
1.842.180
2.753.319
Passività destinate alla vendita
0
0
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
551.234.267
669.925.902
Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con Parti Correlate sullo Stato Patrimoniale,
sul Conto Economico e sul Rendiconto Finanziario sono riportati nelle note esplicative.
142 DeA Capital - Bilancio d’Esercizio al 31 Dicembre 2015
Conto Economico - Capogruppo
(Dati in Euro)
Note
Esercizio 2015
Esercizio 2014
Dividendi da Società Controllate e altri proventi
9a
5.517.080
190.476.720
Plusvalenze da Partecipazioni in altre Imprese e Fondi disponibili per la
vendita
9a
17.877.541
297.735
Impairment di partecipazioni in Società Controllate
9a
(53.379.363)
(192.148.356)
Impairment di partecipazioni in Società Collegate
9a
0
(884.208)
Impairment di partecipazioni in Altre imprese-disponibili per la vendita
9a
0
(65.190)
Impairment di Fondi-disponibili per la vendita
9a
(616.423)
(1.317.382)
Ricavi da attività di servizio
9b
1.767.185
1.868.506
Altri ricavi e proventi
9c
9.106.713
252.730
Spese del personale
10a
(2.452.009)
(4.978.154)
Spese per servizi
10b
(4.475.056)
(4.818.879)
Ammortamenti e svalutazioni
10c
(161.469)
(154.567)
Altri oneri
10d
(67.009)
(444.042)
Proventi finanziari
11a
392.877
3.173.521
Oneri finanziari
11b
(823.027)
(3.443.143)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE
(27.312.960)
(12.184.709)
Imposte correnti sul reddito
12a
855.513
908.140
Imposte differite sul reddito
12b
7.557.861
6.757.350
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO DALLE ATTIVITÀ
IN CONTINUITÀ
(18.899.586)
(4.519.219)
Risultato delle Attività da cedere/cedute
0
0
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO
(18.899.586)
(4.519.219)
Utile (Perdita) per azione, base
13
(0,07)
(0,02)
Utile (Perdita) per azione, diluito
13
(0,07)
(0,02)
Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con Parti Correlate sullo Stato Patrimoniale,
sul Conto Economico e sul Rendiconto Finanziario sono riportati nelle note esplicative.
DeA Capital - Bilancio d’Esercizio al 31 Dicembre 2015
143
Prospetto della Redditività complessiva
(Statement of Performance - IAS 1)
Il Risultato Complessivo o Statement of Performance - IAS 1, nel quale si registra il risultato dell’esercizio comprensivo
dei risultati rilevati direttamente a Patrimonio Netto, evidenzia un saldo netto negativo pari a circa 12.952 migliaia di Euro,
rispetto ad un saldo netto positivo pari a circa 28.765 migliaia di Euro nell’esercizio 2014, composto da:
• risultato netto di conto economico pari a -18.900 migliaia di Euro;
• risultati rilevati direttamente a patrimonio netto pari complessivamente a +5.947 migliaia di Euro, prevalentemente
riconducibili alla sfavorevole variazione di fair value della partecipazione in Kenan Investments solo parzialmente bilanciata
dalle variazioni favorevoli del valore delle quote dei fondi in portafoglio.
(Dati in Euro)
31.12.2015
31.12.2014
Utile/(Perdita) dell'esercizio (A)
(18.899.586)
(4.519.219)
Componenti che potrebbero essere in seguito riclassificate nell'Utile (Perdita) dell'esercizio
5.851.000
33.364.802
Utili/(Perdite) dalla rideterminazione di attività finanziarie disponibili per la vendita
5.851.000
33.364.802
Componenti che non saranno in seguito riclassificate nell'Utile (Perdita) dell'esercizio
96.467
(80.598)
Utili/(Perdite) da rimisurazione sui piani a benefici definiti
96.467
(80.598)
Totale Altri Utili/(Perdite), al netto dell’effetto fiscale (B)
5.947.467
33.284.204
Totale Utile/(Perdita) complessivo dell'esercizio (A)+(B)
(12.952.119)
28.764.985
144 DeA Capital - Bilancio d’Esercizio al 31 Dicembre 2015
Rendiconto Finanziario Capogruppo - Metodo diretto
(Dati migliaia di Euro)
Esercizio 2015
Esercizio 2014
CASH FLOW da Attività Operative
Investimenti in Società e Fondi
(19.967)
(18.108)
Cessioni di Investimenti
107.670
1.220
Rimborsi di Capitali da Società e Fondi
55.199
29.601
Interessi ricevuti
141
24
Interessi ricevuti infragruppo
0
1.111
Interessi pagati
(499)
(3.073)
Interessi pagati infragruppo
0
(152)
Proventi da distribuzione da Investimenti
1.423
298
Utili (Perdite) su cambi
16
5
Imposte pagate
(438)
(3)
Imposte rimborsate
3.111
3.689
Dividendi incassati
5.517
131.557
Ricavi per servizi
54
369
Ricavi per servizi infragruppo
2.104
2.777
Spese di esercizio infragruppo
(942)
(1.409)
Spese di esercizio
(8.583)
(8.870)
Cash flow netto da Attività Operative
144.806
139.036
CASH FLOW da Attività di Investimento
Acquisto immobilizzazioni materiali
(71)
(316)
Acquisto immobilizzazioni immateriali
(26)
(13)
Acquisto immobilizzazioni materiali ICO
(17)
0
Vendita immobilizzazioni materiali ICO
354
45
Cash flow netto da Attività di Investimento
240
(284)
CASH FLOW da Attività Finanziarie
Acquisto azioni proprie
(13.030)
(3.719)
Dividendi pagati a Terzi
(79.849)
0
Prestito bancario
0
(147.000)
Prestito a breve termine infragruppo
(1.741)
45.398
Cash flow netto da Attività Finanziarie
(94.620)
(105.321)
INCREMENTI NETTI IN DISPONIBILITÀ LIQUIDE ED EQUIVALENTI
50.426
33.430
DISPONIBILITÀ LIQUIDE ED EQUIVALENTI, ALL'INIZIO DEL PERIODO
37.962
3.776
Disponibilità liquide iniziali da società incorporate nel corso del periodo
0
756
Disponibilità liquide iniziali delle Attività in essere ad Inizio Periodo
37.962
4.532
EFFETTO CAMBIO DELLE DISPONIBILITA' LIQUIDE ED EQUIVALENTI IN VALUTA
0
0
DISPONIBILITÀ LIQUIDE ED EQUIVALENTI, ALLA FINE DEL PERIODO
88.388
37.962
Attività da cedere
0
0
DISPONIBILITÀ LIQUIDE ED EQUIVALENTI, ALLA FINE DEL PERIODO
88.388
37.962
Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con Parti Correlate sullo Stato Patrimoniale,
sul Conto Economico e sul Rendiconto Finanziario sono riportati nelle note esplicative.
DeA Capital - Bilancio d’Esercizio al 31 Dicembre 2015
145
Prospetto delle variazioni dei conti di Patrimonio Netto
della Capogruppo DeA Capital S.p.A.
Riserva
Riserva
Capitale sovrapprezzo
Riserva
Riserve
stock
(Dati in migliaia di Euro)
Sociale
azioni
legale
fair value
option
Totale al 31.12.2013
273.975
386.198
61.322
(20.457)
912
Destinazione Utile/(Perdita)
0
0
0
0
0
Costo stock option
0
0
0
0
121
Acquisto azioni proprie
(2.349)
(1.371)
0
0
0
Totale Utile/(Perdita) complessiva 2014
0
0
0
33.365
0
Totale al 31.12.2014
271.626
384.827
61.322
12.908
1.033
Destinazione Utile/(Perdita)
0
0
0
0
0
Costo stock option
0
0
0
0
487
Reversal Piano di Stock Option 2004 e 2013
0
0
0
0
(770)
Acquisto azioni proprie
(7.703)
(5.326)
0
0
0
Distribuzione dividendo 2015
0
(79.854)
0
0
0
Totale Utile/(Perdita) complessiva 2015
0
0
0
5.851
0
Totale al 31.12.2015
263.923
299.647
61.322
18.759
750
Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con Parti Correlate sullo Stato Patrimoniale,
sul Conto Economico e sul Rendiconto Finanziario sono riportati nelle note esplicative.
146 DeA Capital - Bilancio d’Esercizio al 31 Dicembre 2015
Riserva da
Riserva Utili/
Riserva vendita
fusione
(Perdite) Utili/(Perdite)
Utili/
diritti opzioni
IDeA AI
attuariali
a nuovo
(Perdite)
Totale
413
(831)
(31)
(8.585)
(62.866)
630.050
0
0
0
(62.866)
62.866
0
0
0
0
0
0
121
0
0
0
0
0
(3.720)
0
0
(80)
0
(4.519)
28.766
413
(831)
(111)
(71.451)
(4.519)
655.217
0
0
0
(4.519)
4.519
0
0
0
0
0
0
487
0
0
0
9
0
(761)
0
0
0
0
0
(13.029)
0
0
0
0
0
(79.854)
0
0
95
0
(18.900)
(12.954)
413
(831)
(16)
(75.961)
(18.900)
549.106
DeA Capital - Bilancio d’Esercizio al 31 Dicembre 2015
147
Note Esplicative
Bilancio d’Esercizio
al 31 dicembre 2015
DeA Capital - Bilancio d’Esercizio al 31 Dicembre 2015
149
Note Esplicative - Bilancio d’Esercizio al 31 dicembre 2015
A. Struttura e Contenuto del Bilancio d’Esercizio
DeA Capital S.p.A. (di seguito anche la Società ovvero la Capogruppo ovvero DeA Capital) è una società per azioni con sede in
Milano, via Brera 21.
Si segnala che, a seguito della fusione per incorporazione della società lussemburghese DeA Capital Investments S.A. nel
2014, si è provveduto all’apertura di una branch lussemburghese, in qualità di sede secondaria.
Il Bilancio d’Esercizio è redatto nel rispetto dei principi generali previsti dallo IAS 1 e in particolare:
- il principio della competenza: l’effetto degli eventi e operazioni è contabilizzato quando essi si verificano e non quando si
manifestano i correlati incassi e pagamenti;
- il principio della continuità aziendale: il Bilancio è preparato nel presupposto della continuità operativa per il prossimo futuro.
A tale proposito si segnala che l’attuale contesto di crisi economica e finanziaria ha spinto gli Amministratori a valutare con
particolare attenzione tale presupposto. Come evidenziato nella Relazione sulla Gestione nel capitolo “Incertezze e gestione
dei rischi finanziari”, gli Amministratori ritengono che i rischi e le incertezze, descritti nel suddetto capitolo, non assumono
carattere di urgenza e confermano la solidità patrimoniale e finanziaria della Capogruppo DeA Capital S.p.A.;
- il principio della rilevanza: nel rilevare i fatti di gestione nelle scritture contabili si è data rilevanza al principio della sostanza
economica rispetto a quello della forma;
- il principio della comparabilità: nel Bilancio d’Esercizio vengono fornite le informazioni comparative per il periodo precedente.
Il Bilancio d’Esercizio di DeA Capital è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dal Prospetto della Redditività
Complessiva (Statement of performance - IAS 1), dal Rendiconto Finanziario, dal Prospetto di variazione dei conti di
Patrimonio Netto, e dalle presenti Note Esplicative.
Gli schemi di Stato Patrimoniale distinguono le attività e passività fra correnti e non correnti, con evidenza separata di quelle
che derivano da attività cessate o destinate ad essere vendute.
Quanto al Conto Economico, la Società ha adottato uno schema che distingue i costi ed i ricavi sulla base della loro natura
(“nature of expense method”).
Quanto al Rendiconto Finanziario, esso è redatto secondo il “direct method”.
Tutti i prospetti ed i dati inclusi nelle presenti Note Esplicative, salvo diversa indicazione, sono presentati in migliaia di Euro.
DeA Capital S.p.A. in qualità di Capogruppo, ha inoltre predisposto il Bilancio Consolidato del Gruppo DeA Capital al 31
dicembre 2015.
Gli schemi di bilancio utilizzati forniscono, oltre al dato contabile al 31 dicembre 2015, l’analoga informazione comparativa al
31 dicembre 2014.
La pubblicazione del progetto di Bilancio d’Esercizio per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 è stata autorizzata con delibera
del Consiglio di Amministrazione del 9 marzo 2016.
Dichiarazione di conformità ai Principi Contabili
Il bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 (Bilancio d’Esercizio 2015) è redatto in conformità ai Principi Contabili
Internazionali adottati dall’Unione Europea e omologati entro la data di predisposizione del presente bilancio, di seguito i Principi
Contabili Internazionali o singolarmente IAS/IFRS o complessivamente IFRS (International Financial Reporting Standards). Per
IFRS si intendono anche tutte le interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (“IFRIC”), incluse
quelle precedentemente emesse dallo Standing Interpretations Committee (“SIC”), omologati dall’Unione Europea.
Il Bilancio d’Esercizio è stato redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, la
situazione finanziaria, il risultato economico e i flussi di cassa dell’esercizio.
150 DeA Capital - Note Esplicative
Principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2015
Di seguito vengono indicati i principi contabili internazionali e le interpretazioni approvati dallo IASB e omologati per l’adozione
in Europa e applicati per la prima volta a partire dal 1° gennaio 2015.
Si precisa che la Società non ha applicato alcun IFRS in via anticipata.
IFRIC - 21 Levies
In data 20 maggio 2013 lo IASB ha pubblicato l’interpretazione “IFRIC 21 - Levies” per descrivere la contabilizzazione di tributi
imposti dall’amministrazione fiscale, oltre alle imposte correnti. L’interpretazione affronta il tema della competenza dei costi
che le società devono sostenere per il pagamento del tributo. L’IFRIC 21 è un’interpretazione dello IAS 37 (Accantonamenti,
passività e attività potenziali).
IAS 19 - Benefici ai dipendenti
In data 21 novembre 2013, lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti minori allo “IAS 19 - Benefici ai dipendenti” intitolati
“Piani a benefici definiti: Contribuzioni dei dipendenti”. Tali emendamenti riguardano la semplificazione del trattamento
contabile delle contribuzioni ai piani a benefici definiti da parte dei dipendenti o di terzi in casi specifici.
Improvements to IFRSs - 2010-2012 Cycle e 2011-2013 Cycle
In data 12 dicembre 2013 lo IASB ha emesso un insieme di modifiche agli IFRS (“Annual Improvements to IFRSs - 2010-2012
Cycle” e “Annual Improvements to IFRSs - 2011-2013 Cycle”). Tra gli altri, i temi più rilevanti trattati in tali emendamenti
sono:
- le modifiche apportate alle definizioni di vesting condition e di market condition, oltre alle ulteriori definizioni di performance
condition e service condition (in precedenza incluse nella definizione di vesting condition) nell’ambito dell’”IFRS 2 -
Pagamenti basati su azioni”,
- l’informativa sulle stime e giudizi utilizzati nel raggruppamento dei segmenti operativi nell’ “IFRS 8 - Segmenti Operativi”,
- l’identificazione e l’informativa di una transazione con parte correlata che sorge quando una management entity fornisce il
servizio di gestione dei dirigenti con responsabilità strategiche alla società che redige il bilancio nello “IAS 24 - Informativa
sulle parti correlate”,
- l’esclusione dall’ambito di applicazione dell’ “IFRS 3 - Aggregazioni aziendali” di tutte le tipologie di joint arrangement.
Principi contabili, emendamenti e interpretazioni di futura efficacia
Principi contabili, emendamenti e interpretazioni non ancora applicabili, non adottati in via anticipata
dalla Società e già omologati per l’adozione nell’Unione Europea alla data del 28 febbraio 2016
I Principi Contabili Internazionali, le interpretazioni e le modifiche ad esistenti principi contabili e interpretazioni approvati dallo
IASB e già omologati per l’adozione nell’Unione Europea alla data del 28 febbraio 2016, sono i seguenti:
Modifiche allo IAS 16 - Immobili, impianti e macchinari e allo IAS 38 - Attività immateriali
In data 12 maggio 2014 lo IASB ha emesso un emendamento allo “IAS 16 - Immobili, impianti e macchinari” e allo “IAS 38 -
Attività immateriali”. Lo IASB ha chiarito che l’utilizzo di metodi basati sui ricavi per calcolare l’ammortamento di un bene non
è appropriato, in quanto i ricavi generati da un’attività che include l’utilizzo di un bene generalmente riflette fattori diversi dal
consumo dei benefici economici derivanti dal bene. Lo IASB ha inoltre chiarito che si presume che i ricavi generalmente non
siano una base adeguata per misurare il consumo dei benefici economici generati da un’attività immateriale. Tale presunzione,
tuttavia, può essere superata in determinate circostanze limitate.
Tali modifiche sono efficaci per i periodi annuali che avranno inizio a partire dal 1° gennaio 2016.
Modifiche allo IFRS 11 - Accordi a controllo congiunto
In data 6 maggio 2014 lo IASB ha emesso alcuni emendamenti allo “IFRS 11 - Accordi a controllo congiunto: Rilevazione
dell’acquisizione di partecipazioni in attività a controllo congiunto”, fornendo chiarimenti sulla rilevazione contabile delle
acquisizioni di “Partecipazioni in attività a controllo congiunto” che costituiscono un business.
Gli emendamenti sono applicabili in modo retroattivo, per i periodi annuali che avranno inizio a partire dal 1° gennaio 2016.
DeA Capital - Bilancio d’Esercizio al 31 Dicembre 2015
151
Modifiche allo IAS 27: Equity Method nel Bilancio Separato
In data 12 agosto 2014 lo IASB ha emesso l’emendamento allo IAS 27 “Equity Method in Separate Financial Statements”.
Le modifiche allo IAS 27 hanno l’obiettivo di consentire alle capogruppo di utilizzare il metodo del patrimonio netto (equity
method) per contabilizzare gli investimenti in società collegate e joint ventures nel Bilancio Separato.
Le modifiche entreranno in vigore dal 1° gennaio 2016.
Improvements to IFRSs - 2012-2014 Cycle
In data 25 settembre 2014 lo IASB ha emesso un insieme di modifiche agli IFRS (“Annual Improvements to IFRSs - 2012-2014
Cycle”). Tra gli altri, i temi più rilevanti trattati in tali emendamenti sono:
- la modifica che introduce alcune guidance specifiche all’IFRS 5 nel caso in cui un’entità riclassifichi un’attività dalla categoria held-
for-sale alla categoria held-for-distribution (o viceversa), o quando vengano meno i requisiti di classificazione di un’attività come
held-for-distribution. Le modifiche definiscono che tali riclassifiche non dovrebbero essere considerate come una variazione ad un
piano di vendita o ad un piano di distribuzione e che restano validi i medesimi criteri di classificazione e valutazione;
- in merito all’IFRS 7 la modifica disciplina l’introduzione di ulteriori guidance per chiarire se un servicing contract costituisce
un coinvolgimento residuo in un’attività trasferita ai fini dell’informativa richiesta in relazione alle attività trasferite;
- la modifica introdotta nello IAS 19 al fine di chiarire che gli high quality corporate bonds utilizzati per determinare il tasso di
sconto dei post-employment benefits dovrebbero essere emessi nella stessa valuta utilizzata per il pagamento dei benefits.
- le modiche allo IAS 34 al fine di chiarire i requisiti nel caso in cui l’informativa richiesta è presentata nell’interim financial
report ma al di fuori dell’interim financial statements.
Le modifiche entreranno in vigore dal 1° gennaio 2016.
Modifiche allo IAS 1: Disclosure Initiative
In data 18 dicembre 2014 lo IASB ha emesso l’emendamento allo IAS 1 “Disclosure Initiative”.
Tra gli altri, i temi più rilevanti trattati in tali emendamenti sono:
- l’introduzione di un chiarimento che le voci dello Stato Patrimoniale, del Conto Economico e del Prospetto della Reddività
Complessiva possono essere disaggregate e aggregate a seconda della rilevanza;
- il chiarimento che la quota di OCI di una società collegata o joint venture viene presentata come un’unica voce,
indipendentemente dal suo successivo reciclying nel Conto Economico.
La modifica entrerà in vigore dal 1° gennaio 2016.
Non si prevede che l’eventuale adozione dei principi e delle interpretazioni sopra indicati comporti impatti materiali nella
valutazione delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi della Società.
Principi contabili, emendamenti e interpretazioni non ancora applicabili, non adottati in via anticipata
dalla Società e non ancora omologati per l’adozione nell’Unione Europea alla data del 28 febbraio
2016
I Principi Contabili Internazionali, le interpretazioni e le modifiche ad esistenti principi contabili e interpretazioni approvati dallo
IASB e non ancora omologati per l’adozione nell’Unione Europea alla data del 28 febbraio 2016, sono i seguenti:
IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts
In data 30 gennaio 2014 lo IASB ha pubblicato l’”IFRS 14 - Regulatory Deferral Accounts”, che consente solo a coloro che
adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alla rate regulation secondo i precedenti principi
contabili adottati. Al fine di migliorare la comparabilità con le entità che già applicano gli IFRS e che non rilevano tali importi, lo
standard richiede che l’effetto della rate regulation debba essere presentato separatamente dalle altre voci.
Il principio, in attesa di ratifica da parte della Commissione Europea, entrerà in vigore dal 1° gennaio 2016.
IFRS 9 - Strumenti finanziari
In data 24 luglio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio “IFRS 9 - Strumenti finanziari”. Il principio, che modifica sia il
riconoscimento e la valutazione delle attività e passività finanziarie, sia l’hedge accounting, sostituirà interamente il principio
“IAS 39 - Attività finanziarie: riconoscimento e valutazione”.
152 DeA Capital - Note Esplicative
In particolare il principio contiene un modello per la valutazione degli strumenti finanziari basato su tre categorie: costo
ammortizzato, fair value e fair value con variazioni nel Conto Economico Complessivo e prevede un nuovo modello di
impairment che si differenzia rispetto a quanto attualmente previsto dallo IAS 39 e si basa prevalentemente sul concetto di
perdite attese.
Il principio, in attesa di ratifica da parte della Commissione Europea, entrerà in vigore dal 1° gennaio 2018, ma è consentita
un’applicazione anticipata.
IFRS 15 - Ricavi da contratti con i clienti
In data 28 maggio 2014 lo IASB ha emesso il principio “IFRS 15 - Ricavi da contratti con i clienti”. Il principio sostituisce lo
“IAS 18 - Ricavi”, lo “IAS 11 - Lavori su ordinazione”, le interpretazioni SIC 31, IFRIC 13 e IFRIC 15 e richiede di rilevare i
ricavi al momento del trasferimento del controllo di beni o servizi ai clienti ad un importo che riflette il corrispettivo che ci si
aspetta di ricevere in cambio di tali beni o servizi.
Il nuovo modello di rilevazione dei ricavi definisce un nuovo modello a cinque fasi per rilevare i ricavi da contratti con i clienti:
- identificazione dei contratti con il cliente;
- identificazione delle performance obligation, ovvero le promesse contrattuali a trasferire beni e servizi a un cliente;
- determinazione del prezzo della transazione;
- allocazione del prezzo della transazione alle performance obligation;
- rilevazione dei ricavi quando la relativa performance obligation risulta soddisfatta.
Il principio è applicabile per i periodi annuali che iniziano dopo il 1° gennaio 2018 e richiede un’applicazione retroattiva
completa o limitata.
Emendamenti all’IFRS 10, IFRS 12 e IAS 28: Investment Entities - applicazione dell’esenzione
dal consolidamento
In data 18 dicembre 2014 lo IASB ha emesso l’emendamento “Investment Entities: Applying the Consolidation Exception
(modifiche all’IFRS 10, IFRS 12 e IAS 28)” che ha l’obiettivo di chiarire alcune questioni legate al consolidamento di una
investment entity. Più in particolare la modifica dell’IFRS 10 specifica che una controllante (intermediate parent, che non è una
investment entity), a sua volta controllata da una investment entity, non è obbligata a predisporre il bilancio consolidato anche
se l’entità d’investimento valuta, ai sensi dell’IFRS 10, le controllate a fair value. Prima di tale modifica l’IFRS 10 prevedeva
che una controllante non fosse tenuta alla presentazione del bilancio consolidato a condizione che la sua capogruppo redigesse
un bilancio consolidato conforme agli IFRS. A seguito della suddetta modifica l’esenzione dalla predisposizione del bilancio
consolidato viene estesa alle controllanti intermedie a loro volta controllate da un’investment entity, nonostante quest’ultima
valuti le sue controllate a fair value anziché consolidarle.
La modifica, in attesa di ratifica da parte della Commissione Europea, entrerà in vigore dal 1° gennaio 2016.
Modifiche all’IFRS 10 e allo IAS 28: Conferimento di beni tra un investitore e la sua collegata
o joint venture
In data 11 settembre 2014 lo IASB ha pubblicato il documento “Sale or Contribution of Assets between an Investor and its
Associate or Joint Venture (Amendments to IFRS 10 and IAS 28)”.
Le modifiche hanno l’obiettivo di chiarire il trattamento contabile, sia nel caso di perdita del controllo di una controllata
(regolata dall’IFRS 10) che nel caso di downstream transactions (regolate dallo IAS 28), a seconda che l’oggetto della
transazione sia (o non sia) un business, come definito da IFRS 3. Se l’oggetto della transazione è un business, allora l’utile
deve essere rilevato per intero in entrambi i casi mentre se l’oggetto della transazione non è un business, allora l’utile deve
essere rilevato solo per la quota relativa alle interessenze dei terzi.
In data 10 agosto 2015, lo IASB ha pubblicato l‘ED “Effective Date of Amendments to IFRS 10 and IAS 28” con cui propone
di differire la data di entrata in vigore delle modifiche fino a che avrà finalizzato le eventuali modifiche che potrebbero
derivare dal progetto di ricerca sull’equity method. Qualunque proposta di nuova data di entrata in vigore sarà oggetto di
consultazione pubblica.
DeA Capital - Bilancio d’Esercizio al 31 Dicembre 2015
153
Modifiche allo IAS 12
In data 19 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche allo “IAS 12 - Income Tax”.
Il documento mira a chiarire come contabilizzare le attività fiscali differite relative a strumenti di debito misurati al fair value.
Le modifiche, in attesa di ratifica da parte della Commissione Europea, entreranno in vigore dal 1° gennaio 2017.
Modifiche allo IAS 7
In data 29 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche allo “IAS 7 - Statement of Cash Flows: Disclosure Initiative”.
Le modifiche, in attesa di ratifica da parte della Commissione Europea, entreranno in vigore dal 1° gennaio 2017.
IFRS 16 - Leases
In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha emesso il principio “IFRS 16 - Leases”, che sostituisce le regole contabili previste dallo IAS 17.
Il nuovo principio contabile prevede che tutti i contratti di leasing debbano essere rilevati come attività e passività siano essi
leasing finanziari siano essi leasing operativi.
L’IFRS 16 si applica a partire dal 1° gennaio 2019. È consentita un’applicazione anticipata per le imprese che adottano in via
anticipata l’IFRS 15.
La Società adotterà tali nuovi principi, emendamenti ed interpretazioni sulla base della data di applicazione prevista e ne
valuterà i potenziali impatti quando questi saranno omologati dall’Unione Europea. Ad oggi non si prevede che l’eventuale
adozione dei principi e delle interpretazioni sopra indicati comporti impatti materiali nella valutazione delle attività, delle
passività, dei costi e dei ricavi della Società.
B. Principi Contabili più significativi e criteri di valutazione
I principi contabili ed i criteri di valutazione adottati per il bilancio individuale dell’esercizio 2015 di DeA Capital sono gli stessi
utilizzati per la redazione del Bilancio Consolidato, fatta eccezione per gli specifici principi e criteri riferiti al Bilancio Consolidato
e ai criteri di valutazione delle Società controllate e controllate congiuntamente, di seguito precisati.
Le partecipazioni in Società ontrollate e controllate congiuntamente sono classificate come attività disponibili alla vendita e
sono valutate al fair value con contropartita un’apposita riserva di patrimonio netto (Available For Sale).
Attività e passività correnti e non correnti
Un’attività è considerata corrente se soddisfa almeno una delle seguenti condizioni:
• la sua realizzazione è prevista nel corso del normale ciclo operativo aziendale. Per “ciclo operativo aziendale” si intende il
periodo intercorrente tra l’assunzione di una attività e la sua realizzazione in disponibilità o disponibilità liquide equivalenti.
Quando il ciclo operativo aziendale non è chiaramente identificabile, la sua durata è assunta di dodici mesi;
• è posseduta principalmente con lo scopo della sua negoziazione;
• la sua realizzazione è prevista entro dodici mesi successivi alla data di chiusura dell’esercizio;
• è costituita da disponibilità e disponibilità liquide equivalenti, che non presentano vincoli tali da limitarne l’utilizzo nei dodici
mesi successivi alla data di chiusura dell’esercizio.
Tutte le altre attività sono analizzate in maniera analitica, al fine di distinguere la parte “corrente” dalla parte “non corrente”.
Inoltre, le imposte anticipate sono rilevate tra le componenti non correnti.
Una passività è invece considerata corrente se soddisfa almeno una delle seguenti condizioni:
• ci si aspetta che sia estinta nel corso del normale ciclo operativo aziendale;
• è posseduta principalmente con lo scopo della sua negoziazione;
• la sua estinzione è prevista entro dodici mesi successivi alla data di chiusura dell’esercizio;
• l’impresa non detiene un diritto incondizionato a differire il pagamento della passività per almeno i dodici mesi successivi alla
data di chiusura dell’esercizio.
Tutte le altre passività sono analizzate in maniera analitica, al fine di distinguere la parte “corrente” dalla parte “non corrente”.
Inoltre, le imposte differite passive sono rilevate tra le componenti non correnti.
154 DeA Capital - Note Esplicative
Immobilizzazioni immateriali
Le attività immateriali riguardano le attività prive di consistenza fisica identificabili, controllate dalla Società e in grado
di produrre benefici economici futuri. Esse vengono iscritte all’attivo quando è probabile che il loro uso genererà benefici
economici futuri e quando il loro costo può essere determinato in modo attendibile. Le suddette attività sono rilevate al costo
di acquisto o di produzione nel caso in cui siano state generate internamente.
Il costo di acquisizione è rappresentato dal fair value del prezzo pagato per acquisire l’attività e da ogni costo diretto sostenuto
per predisporre l’attività al suo utilizzo.
Il valore contabile delle immobilizzazioni immateriali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui vi è evidenza che tale valore potrà
essere recuperato tramite l’uso ovvero se è probabile che generino benefici economici futuri.
La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.
Le attività immateriali a vita utile indefinita sono sottoposte a verifica di congruità ogni volta che vi siano indicazioni di una
possibile perdita di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 - Riduzione di valore delle attività. Per le attività immateriali
a vita utile indefinita non è rilevato alcun ammortamento. La vita utile di un bene immateriale con vita utile indefinita è
riesaminata con periodicità annuale al fine di accertare il persistere delle condizioni alla base di tale classificazione.
Le attività immateriali con vita definita sono ammortizzate a quote costanti sistematicamente lungo la loro vita utile stimata.
La vita utile di tali attività immateriali è sottoposta a verifica di congruità ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile
perdita di valore.
Impairment (perdita di valore)
Una perdita di valore si origina in tutti i casi in cui il valore contabile di un’attività sia superiore al suo valore recuperabile.
A ogni data di redazione di un bilancio viene accertata l’eventuale presenza di indicatori che facciano supporre l’esistenza di
perdite di valore. In presenza di tali indicatori si procede alla stima del valore recuperabile dell’attività (impairment test) e alla
contabilizzazione dell’eventuale svalutazione. Il valore recuperabile di un’attività è il maggior valore tra il suo fair value al netto
dei costi di vendita e il suo valore d’uso.
Con riguardo alla determinazione del fair value al netto dei costi di vendita di un’attività, lo IAS 36 fornisce le seguenti
indicazioni:
• se esiste un accordo vincolante di vendita il fair value dell’attività è rappresentato dal prezzo pattuito;
• se non vi è alcun accordo ma l’attività è commercializzata su un mercato attivo, il fair value è rappresentato dal prezzo di
offerta attuale (quindi puntuale alla data della valutazione e non sulla base di prezzi medi);
• se non vi sono prezzi rilevabili su mercati attivi occorre determinare il fair value sulla base di metodi valutativi che
incorporino le migliori informazioni disponibili, ivi incluse eventuali transazioni recenti sulla stessa attività, previa verifica che
non siano intervenuti significativi cambiamenti nel contesto economico tra la data in cui sono avvenute le operazioni prese in
considerazione e la data della valutazione.
Con riguardo alla determinazione del valore d’uso, esso è definito dallo IAS 36 come il valore attuale dei flussi finanziari futuri
che si prevede abbiano origine da un’attività. La stima del valore d’uso deve incorporare i seguenti elementi:
• una stima dei flussi finanziari futuri che l’impresa prevede derivino dall’attività;
• aspettative in merito a possibili variazioni del valore o dei tempi di tali flussi finanziari;
• il valore temporale del denaro;
• altri fattori quali la volatilità del valore e la mancanza di liquidità dell’attività.
Per maggiori informazioni circa la determinazione del valore d’uso si rinvia all’appendice A dello IAS 36. Tuttavia gli elementi
centrali per la corretta stima del valore d’uso sono un’appropriata determinazione dei flussi finanziari attesi (per i quali risulta
fondamentale il business plan della partecipata) e la loro collocazione nel tempo, nonché l’applicazione di un corretto tasso di
attualizzazione che tenga conto sia del valore attuale del denaro, sia dei fattori di rischio specifici dell’attività da valutare.
Nella determinazione del valore è comunque importante:
• basare le proiezioni dei flussi finanziari su presupposti ragionevoli e sostenibili in grado di rappresentare la migliore stima
effettuabile delle condizioni economiche che esisteranno lungo la restante vita utile dell’attività;
DeA Capital - Bilancio d’Esercizio al 31 Dicembre 2015
155
• basare le proiezioni dei flussi finanziari sul più recente budget/piano approvato dall’impresa partecipata, che tuttavia deve
escludere eventuali flussi finanziari in entrata o in uscita futuri che si stima derivino da future ristrutturazioni o miglioramenti
o ottimizzazioni dell’andamento dell’attività. Le proiezioni fondate su questi budget/piani devono coprire un periodo massimo
di cinque anni, a meno che un arco temporale superiore possa essere giustificato;
• stimare le proiezioni di flussi finanziari superiori al periodo coperto dai più recenti budget/piani tramite estrapolazione delle
proiezioni fondate su budget/piani presi in considerazione, facendo uso per gli anni successivi di un tasso di crescita stabile o
in diminuzione, a meno che un tasso crescente possa essere giustificato. Questo tasso di crescita non deve eccedere il tasso
medio di crescita a lungo termine della produzione del Paese o dei Paesi in cui l’impresa partecipata opera, o dei mercati nei
quali il bene utilizzato è inserito, salvo che un tasso superiore possa essere giustificato.
Le ipotesi su cui le proiezioni di flussi finanziari si basano devono essere ragionevoli, in base anche all’analisi delle cause che
hanno originato differenze tra le proiezioni dei flussi finanziari passati e i flussi finanziari presenti. Inoltre, occorre verificare
che le ipotesi su cui si basano le attuali proiezioni di flussi finanziari siano coerenti con i risultati effettivi passati, a meno che
nel frattempo non siano intervenute variazioni nel modello di business della partecipata o nel contesto economico in cui la
stessa opera che giustifichino le variazioni rispetto al passato.
Immobilizzazioni materiali
Le immobilizzazioni materiali sono rilevate al prezzo di acquisto o al costo di produzione, al netto dei relativi ammortamenti
accumulati e delle eventuali perdite di valore.
Nel costo sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti, sostenuti nel momento dell’acquisizione e necessari a
rendere fruibile il bene. Il costo di acquisizione è rappresentato dal fair value del prezzo pagato per acquisire l’attività e da ogni
costo diretto sostenuto per predisporre l’attività al suo utilizzo. Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate a quote
costanti in ogni esercizio, sulla base delle aliquote indicate nel commento alla voce per gruppi omogenei di beni, in relazione alla
residua possibilità di utilizzo. Qualora si rilevino elementi che facciano prevedere difficoltà di recupero del valore netto contabile è
svolto l’impairment test. Il ripristino di valore è effettuato qualora vengano meno le ragioni che avevano portato all’impairment.
Attività finanziarie
Sulla base della classificazione delle attività finanziarie prevista dallo IAS 39, la Società ha determinato la classificazione delle
proprie attività finanziarie al momento della transizione ai Principi Contabili Internazionali e successivamente al momento
dell’acquisizione delle singole attività finanziarie.
Nella categoria dei finanziamenti e crediti si trovano gli strumenti finanziari, prevalentemente relativi a crediti verso clienti,
non-derivati e non quotati in un mercato attivo dai quali sono attesi pagamenti fissi o determinabili. Essi vengono inclusi
nella parte corrente a eccezione di quelli con scadenza superiore ai 12 mesi rispetto alla data di bilancio, che sono classificati
nella parte non corrente. Tali attività sono valutate al momento della prima iscrizione al fair value e successivamente al costo
ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di
riduzioni di valore, l’attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro.
Le partecipazioni in Società controllate e collegate e gli investimenti in fondi, che costituiscono il settore principale e prevalente
dell’attività della Capogruppo, sono classificati tra le attività disponibili per la vendita (Available for Sale), valutate a fair value
con contropartita patrimonio netto.
L’IFRS 13.9 fornisce una «nuova» definizione di fair value. Esso rappresenta «il prezzo che dovrebbe essere ricevuto per
vendere un’attività o che dovrebbe essere corrisposto per trasferire una passività in una regolare transazione tra partecipanti
al mercato alla data in cui è effettuata la misurazione».
La nozione di fair value si caratterizza:
1. per il fondamentale riferimento al libero mercato e ai valori che in esso si formano;
2. per l’adesione all’alternativa dell’exit price, quale tipologia di prezzo rilevante;
3. per il riferimento temporale alla data alla quale la misurazione si colloca;
4. per il riferimento ad una transazione “orderly”; cioè non è una transazione forzata, come può essere il caso di una
liquidazione coatta amministrativa o di una vendita sottocosto.
Le attività o le passività misurate a fair value potrebbero essere:
• attività o passività stand-alone (strumenti finanziari o strumenti non finanziari);
• un gruppo di attività, un gruppo di passività oppure un gruppo di attività e passività.
156 DeA Capital - Note Esplicative
Nel caso di attività non quotate su mercati attivi, quali sono per la Società gli investimenti diretti in società e gli investimenti
in fondi di venture capital, il fair value rappresentato nei prospetti contabili è stato determinato dagli Amministratori in base al
proprio miglior giudizio e apprezzamento, utilizzando le conoscenze e le evidenze disponibili alla data di redazione del bilancio.
In tali casi si prevede che:
• se esistono transazioni recenti riferite al medesimo strumento finanziario, queste possono essere utilizzate per determinare
il fair value, previa verifica che non siano intervenuti significativi cambiamenti nel contesto economico tra la data delle
operazioni prese in considerazione e la data della valutazione;
• se esistono transazioni su strumenti finanziari simili, queste possono essere utilizzate per determinare il fair value, previa
verifica della raffrontabilità (in funzione di tipologia di business, dimensioni, mercato geografico, ecc.) tra lo strumento per il
quale sono state riscontrate transazioni e lo strumento da valutare;
• se non esistono prezzi rilevabili su mercati attivi il fair value deve essere determinato sulla base di modelli valutativi che
tengano conto di tutti i fattori che i partecipanti al mercato considererebbero nel fissare un prezzo.
Tuttavia, a causa delle oggettive difficoltà di valutazione e della mancanza di un mercato attivo, i valori attribuiti a tali attività
potrebbero divergere, anche significativamente, da quelli che potrebbero essere ottenuti in caso di realizzo.
Gli investimenti diretti in Società non collegate né controllate e in fondi di venture capital sono classificati come attività
finanziarie disponibili per la vendita (Available for Sale), inizialmente rilevati al fair value della data di iscrizione iniziale. Queste
attività sono, ad ogni predisposizione di bilancio, anche intermedio, valutate al fair value.
Utili e perdite derivanti dalla valutazione al fair value sono rilevate in apposita riserva di patrimonio netto, denominata “riserva
di fair value”, fino a quando l’investimento è venduto o altrimenti ceduto, o fino a quando sia effettuato un impairment ovvero
una svalutazione per perdita di valore, nei quali casi l’utile o la perdita in precedenza registrati tra la riserva di fair value è
rilevata a conto economico del periodo.
Ad ogni chiusura di bilancio viene effettuata la verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore in seguito a
uno o più eventi che si sono verificati dopo la rilevazione iniziale dell’attività e tale evento (o eventi) ha un impatto sui flussi
finanziari stimati dell’attività finanziaria stessa.
Per gli strumenti rappresentativi di capitale una diminuzione significativa o prolungata di fair value al di sotto del suo costo è
considerata come un’evidenza obiettiva di riduzione di valore.
I principi contabili internazionali, pur introducendo un importante ed imprescindibile riferimento a paramentri di natura
quantitativa, non disciplinano i limiti quantitativi per definire quando una perdita è significativa o prolungata.
DeA Capital S.p.A. si è dotata pertanto di un’accounting policy che definisce i suddetti parametri. In particolare, con riferimento alla
“significatività”, si è in presenza di un’obiettiva riduzione di valore quando la riduzione di fair value rispetto al costo storico risulta
superiore al 35%. In questo caso si procede, senza ulteriori analisi, alla contabilizzazione dell’impairment a Conto Economico.
Con riferimento alla durata della riduzione di valore, questa è definita come prolungata quando la riduzione di fair value
rispetto al costo storico perduri continuativamente per un periodo superiore ai 24 mesi. Al superamento del 24° mese si
procede, senza ulteriori analisi, alla contabilizzazione dell’impairment a Conto Economico.
Crediti commerciali
Nel caso in cui vi è l’evidenza obiettiva che un credito commerciale abbia subito una perdita di valore, occorre effettuare una
rettifica negativa, con imputazione della perdita a conto economico; la rettifica viene imputata ad un fondo svalutazione da
portare in diretta detrazione della voce dell’attivo.
L’ammontare della svalutazione tiene conto dei flussi recuperabili, delle relative date si incasso, dei futuri oneri e spese di
recupero, del tasso di attualizzazione da applicare.
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Le disponibilità liquide ed i mezzi equivalenti comprendono il denaro in cassa, i depositi a vista e gli investimenti finanziari
a breve termine e ad alta liquidità, che sono prontamente convertibili in valori di cassa e che sono soggetti ad un irrilevante
rischio di variazione di prezzo. Il loro valore di iscrizione è pari al loro fair value.
DeA Capital - Bilancio d’Esercizio al 31 Dicembre 2015
157
Attività destinate ad essere cedute
Un’attività non corrente o un gruppo in dismissione è classificato come destinato ad essere ceduto se il suo valore contabile
sarà recuperato principalmente con un’operazione di vendita o cessione anziché con il suo uso continuativo. Perché ciò si
verifichi, l’attività o il gruppo in dismissione deve essere disponibile per la vendita immediata nella sua condizione attuale e
la cessione deve essere altamente probabile. Le attività che soddisfano i criteri per essere classificate come possedute per la
vendita sono valutate al minore tra il valore contabile ed il valore di vendita, al netto dei costi ad esso imputabili.
Azioni Proprie
Le azioni proprie non sono considerate come un’attività finanziaria della Società che ha emesso le azioni. Il valore di acquisto e
di vendita di azioni proprie è rilevato come variazione del patrimonio netto. Nessun utile o perdita è rilevata a Conto Economico
per la vendita, l’acquisto, l’emissione o l’annullamento di azioni proprie.
Riserva di fair value
La riserva di fair value accoglie le variazioni di fair value delle partite valutate a fair value con contropartita patrimonio netto.
Warrant
I Warrant emessi dalla Società, che non hanno le caratteristiche nè per essere configurati come pagamenti ai dipendenti basati
su azioni secondo l’IFRS 2 né come passività finanziarie, sono trattati quali strumenti di capitale della Società stessa.
Passività finanziarie
Le passività finanziarie sono relative a finanziamenti, debiti commerciali e altre obbligazioni a pagare e sono valutate al
momento della prima iscrizione al fair value e successivamente al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso effettivo
di interesse. Qualora vi sia un cambiamento dei flussi di cassa attesi e vi sia la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore
dei prestiti viene ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del
tasso interno di rendimento inizialmente determinato.
Fondi per rischi ed oneri
La Società, in caso fosse necessario, rileva fondi rischi ed oneri quando:
• ha un’obbligazione nei confronti di terzi, legale o implicita derivante da un evento passato;
• è probabile che si renderà necessario l’impiego di risorse della Società per adempiere l’obbligazione;
• può essere effettuata una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione.
Gli accantonamenti vengono iscritti in base al valore atteso, eventualmente attualizzato, qualora l’elemento finanziario (time
value) sia significativamente apprezzabile. Le variazioni di stima vengono riflesse nel Conto Economico del periodo in cui è
avvenuta la variazione.
Ricavi e proventi
I ricavi per prestazioni di servizi sono riconosciuti al momento dell’effettuazione della prestazione, considerato lo stato di
completamento dell’attività alla data di riferimento del bilancio.
I proventi su partecipazioni per dividendi o per cessione totale o parziale sono rilevati quando si determina il diritto a ricevere
il pagamento, con contropartita credito al momento della cessione o determinazione di distribuzione da parte del soggetto od
organo competente.
Gli interessi sono rilevati con il metodo del tasso di interesse effettivo.
Benefici per i dipendenti
I benefici a dipendenti a breve termine, siano essi economici o in natura (buoni mensa), sono contabilizzati a conto economico
nel periodo in cui viene prestata l’attività lavorativa.
I benefici a dipendenti relativi alla partecipazione a piani a benefici definiti sono determinati da un attuario indipendente
utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito.
In data 16 giugno 2011 lo IASB ha emesso una versione modificata dello IAS 19 “Employee Benefits”. Tale documento ha
modificato, fra l’altro, le regole contabili dei c.d. piani a benefici definiti (Post-employment benefits: defined benefit plans) e
dei c.d Termination benefits.
158 DeA Capital - Note Esplicative
In particolare:
• per i “Post-employment benefits: defined benefit plans” è eliminata la possibilità di utilizzare il “metodo del corridoio” per
la contabilizzazione degli utili e perdite attuariali che dovranno essere contabilizzate nel prospetto di Conto Economico
Complessivo (“Statement of Performance”), con conseguente accumulo in apposita riserva di Patrimonio Netto “not
recycling”, senza che vi sia alcuna altra opzione disponibile.
Gli utili e perdite attuariali ricomprendono gli utili o perdite di natura tecnica dovuti a variazioni delle ipotesi attuariali
adottate e/o dal fatto che l’esperienza possa differire dalle basi tecniche adottate (es. turnover dipendenti, pensionamenti
anticipati, mortalità, variazione del tasso di attualizzazione…);
• i past service costs (costo relativo alle prestazioni di lavoro passate) e gli effetti generati dai curtailments e/o settlement del
piano (causati ad esempio da una riduzione significativa del numero dei dipendenti coperti dal piano, modifiche ai termini del
piano…) sono imputati immediatamente a Conto Economico nei Costi del Personale;
• il costo per interessi (rivenienti dal processo di attualizzazione) e i rendimenti attesi delle attività a servizio del piano sono
sostituiti da un costo/ricavo netto per interessi (“net interest”) contabilizzato a Conto Economico negli Oneri Finanziari e
calcolato applicando un tasso di sconto (riveniente al termine del periodo dal tasso dei corporate bonds di elevato profilo) al
saldo del piano esistente all’inizio dell’esercizio.
I benefici a dipendenti relativi alla partecipazione a piani a contribuzione definita sono relativi solo a quelli a gestione pubblica
su base obbligatoria. Il versamento dei contributi esaurisce l’obbligazione della Società nei confronti dei propri dipendenti;
pertanto i contributi costituiscono costi del periodo in cui sono dovuti.
Pagamenti basati su azioni
Nella Società Gruppo sono stati riconosciuti benefici sotto forma di partecipazioni al capitale ovvero pagamenti basati su azioni.
Ciò avviene per tutti i dipendenti che sono beneficiari di piani di stock option e performance share.
Il costo di tali operazioni è determinato con riferimento al fair value delle opzioni alla data di assegnazione ed è rilevato nel
periodo intercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione con contropartita a patrimonio netto.
Stimare il valore equo richiede di determinare il modello di valutazione più appropriato per la concessione di strumenti di
capitale che, pertanto, dipende dai termini e dalle condizioni in base alle quali tali strumenti vengono concessi. Questo richiede
anche l’individuazione dei dati per alimentare il modello di valutazione tra cui ipotesi sulla vita attesa delle opzioni, la volatilità
e il rendimento azionario.
Nel caso di stock option ad Amministratori e Collaboratori della Società viene determinato con le stesse modalità il costo relativo.
Imposte sul reddito
Le imposte correnti sul reddito sono determinate e iscritte sulla base di una ragionevole previsione dell’onere di imposta, come
derivante dall’applicazione al reddito imponibile delle aliquote fiscali vigenti e considerando le eventuali esenzioni e i crediti di
imposta cui si ha diritto.
Le imposte differite passive vengono stanziate su tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore contabile delle
attività e delle passività ed il corrispondente valore attribuito a fini fiscali.
Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili e per le attività e passività fiscali
portate a nuovo, nella misura in cui sia probabile l’esistenza di adeguati utili fiscali futuri che possano rendere applicabile
l’utilizzo delle differenze temporanee deducibili e delle attività e passività fiscali portate a nuovo.
Le imposte differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti e sono determinate con le aliquote fiscali che si
prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.
Il valore contabile delle attività fiscali differite è oggetto di analisi periodica e viene ridotto nella misura in cui non sia più probabile il
conseguimento di un reddito imponibile sufficiente a consentire l’utilizzo del beneficio derivante da tale attività differita.
Utile per azione
In conformità allo IAS 33, l’utile base per azione è determinato rapportando l’utile netto del periodo attribuibile agli Azionisti
possessori di azioni della Capogruppo al numero medio ponderato di azioni in circolazione nel periodo. Non si considerano
ovviamente nel calcolo le azioni proprie in portafoglio.
DeA Capital - Bilancio d’Esercizio al 31 Dicembre 2015
159
L’utile diluito per azione è calcolato rettificando il numero medio ponderato delle azioni in circolazione per tener conto di tutte
le azioni ordinarie potenziali derivanti dalla possibilità di esercizio di stock option assegnate, che possono determinare quindi
un effetto diluitivo.
C. Cambiamenti di principi contabili ed errori
I principi contabili sono modificati da un esercizio all’altro solo se il cambiamento è richiesto da un Principio o se contribuisce a
fornire informazioni maggiormente attendibili e rilevanti degli effetti delle operazioni compiute sulla situazione patrimoniale, sul
risultato economico e sui flussi finanziari della Società.
I cambiamenti di principi contabili sono contabilizzati retrospetticamente con imputazione dell’effetto a patrimonio netto del
primo degli esercizi presentati. L’informazione comparativa è adattata conformemente. L’approccio prospettico è effettuato
solo quando risulta impraticabile ricostruire l’informativa comparativa. L’applicazione di un principio contabile nuovo o
modificato è rilevata come richiesto dal principio stesso; se il principio non disciplina le modalità di transizione il cambiamento
è contabilizzato secondo il metodo retrospettivo, o se impraticabile, prospettico.
Nel caso di errori rilevanti si applica lo stesso trattamento previsto per i cambiamenti nei principi contabili. Nel caso di errori
non rilevanti la contabilizzazione è effettuata a Conto Economico nel periodo in cui l’errore è rilevato.
L’applicazione di nuovi principi e delle modifiche, in conformità alle disposizioni normative previste, non ha avuto effetti
specifici e/o cumulativi, né sulla determinazione del Patrimonio Netto e del risultato netto, né sull’utile per azione.
D. Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione del Bilancio
La direzione aziendale deve formulare valutazioni, stime e ipotesi che influenzano l’applicazione dei principi contabili e gli
importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati in bilancio.
Tali stime e ipotesi sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni derivanti dalle revisioni delle stime contabili vengono
rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata qualora le stesse interessino solo quel periodo. Nel caso in cui la
revisione interessi periodi sia correnti che futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata e nei
relativi periodi futuri.
Gli aggregati di bilancio sono iscritti e valutati secondo i criteri di valutazione sopra descritti. L’applicazione di tali criteri
comporta talora l’adozione di stime in grado di incidere anche significativamente i valori iscritti in bilancio. Le stime e le
relative ipotesi si basano su esperienze pregresse e su fattori considerati ragionevoli, nella fattispecie sono state adottate per
stimare il valore contabile delle attività e delle passività non facilmente desumibile da altre fonti. Tuttavia, trattandosi di stime,
non necessariamente i risultati ottenuti sono da considerarsi univoci.
Nel ribadire che l’impiego di stime ragionevoli è parte essenziale della predisposizione del bilancio, si segnalano di seguito le
voci di bilancio in cui ne è più significativo l’utilizzo:
• valutazione di attività finanziarie non quotate su mercati attivi;
• valutazione di attività finanziarie quotate su mercati attivi ma caratterizzate da illiquidità sul mercato di riferimento;