Milano Finanza: DeA vale molto di più senza ospedali e supermarket



Focus esclusivo sullalternative asset management. DeA Capital, la societàdel gruppo De Agostini attiva nell`investimento in private equity e nella gestionedi investimenti alternativi attraverso IDeA Alternative Investments (100%) e First AtlanticReal Estate Holding (70%), potrebbe prendere questa strada nei prossimii due anni. Dalla cessione di Migros Turk e Générale de Sante, cheinsieme contano per il 50% del nel asset value della società (2,67 euro per azione), la società potrebbe ricavare 300 milioni di euro contro uno capitalizzazione di 357 milioni. La liquidità realizzata verrà restituita agli investitori sotto forma di dividendo e reinvestita in attività di gestione diinvestimenti alternativi.
DeA Capital potrebbe così concentrarsi sull’attività di risparmio gestito, sfruttando le sinergie sui costi e il potenziale merger tra Fimit e First Atlantic Real Estate.
Tra DeA Capital e Fimit Sgr è stato sottoscritto lo scorso 30 agosto un memorandum of understanding non vincolante di fusione tra la sgr immobiliare di DeA Capital, detenuta attraverso la controllataFare Holding, e la stessa Fimit. Un’unione che creerebbe la prima sgr
immobiliare italiana indipendente, con oltre 8 miliardi di euro di massein gestione e 19 fondi gestiti di cui 5 quotati.
Le trattative sono tutt’ora in corso, ma secondo quanto appreso daMilano Finanza le premesse sono positive e la chiusura dell’accordo dovrebbearrivare tra qualche mese. DeA Capital, secondo i piani, dovrebbe inizialmente avere una quota del 35% della nuova entità, ma la due diligence può cambiare gli equilibri. Entro fine ottobre, comunque, sarà messo a punto il piano industriale e poi servirà l’ok di Bankitalia. Dopo tre anni questa nuova società potrà anche sbarcare in Borsa. Un deal che rappresenterebbe dunqueun catalyst positivo per DeA Capital con una creazione di valore che gli analisti di Equita stimano in 0,05 euro per azione e che permetterebbe al titolo di chiudere l’ampio gap rispetto al Nav. Agli attuali prezzi tratta infatti con uno sconto del 56% rispetto al net asset value quando in media le holding italiane scambiano con uno sconto del 34% e i concorrenti stranieri del 16%. Dunque il titolo è decisamente sottovalutato, anche rispetto ai target price fissati da Intermonte ed Equita rispettivamente a 1,75 euro e a 1,78 curo (rating buy). Questa forbice si è creata perché gli investitori sono scettici sulla capacità del gruppo di procedere velocemente con le
dismissioni. Ma una volta venduti Migros e GDS, DeA diventerà un asset manager alternativo in grado di generare un utile netto di circa 13 milioni. Così, valutandola a un p/e 2011 di 10 volte, in linea con i multipli del settore, e aggiungendo il valore degli investimenti nei fondi, si potrebbe raggiungere una valutazione di 1,94 euro per azione, più vicina al Nav. Il paradosso è
che, se si togliesse dai prezzi attuali il valore di Migros e GDS stimato dagli analisti, si desumerebbe che attualmente il mercato valorizza zero le attività di gestione in investimenti alternativi.
Proprio ora che il cda e l`assemblea hanno approvato il piano di ristrutturazione della jv
IDeA Alternative Investments. Attraverso una scissione IdeA AI passa sotto il controllo totale
di DeA Capital, mentre Investitori Associati Sgr e Wise Sgr ritornano sotto il controllo dei
rispettivi management. Lo snellimento della struttura, che non comporterà alcun esborso,
permette di ridurre i costi a livello di holding, anche nell’ottica, di possibili future integrazioni
con l’area immobiliare. IDeA AI ha asset under management pari a 1,3 miliardi e quest’anno i
ricavi dovrebbero raggiungere 16-17 milioni di euro con un utile netto di circa 5 milioni. Anche a livello di gruppo il bilancio di quest’anno dovrebbe chiudersi in utile: 9 milioni di euro, secondo le stime di Intermonte, rispetto alla perdita di 29 milioni del 2009 (utile di 1,5 milioni nel primo semestre 2010). Fonti vicine agli azionisti del consorzio che ha investito in Migros hanno anticipato a MF-Milano Finanza che la prossimasettimana Kenan, la holding che controlla Migros, restituirà agli azionisti sotto forma di dividendo 120 milioni. La quota di spettanza di DeA Capital sarà pari a 20 milioni di euro a fronte di un investimentoiniziale di 175 milioni. Una somma che quindi consentirà a DeA Capital di chiudere l`anno in utile e di investire nella crescita dell’alternative asset managemento magari anche di distribuire un dividendo agli azionisti. (riproduzione riservata)

Francesca Gerosa
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