Perseo nel capitale di DeA Capital



L’ingresso nella società controllata dal gruppo De Agostini è avvenuto nei primi mesi del 2008 e va ad aggiungersi al 4,8% detenuto da Piazzetta Cuccia. L’investimento vale 9,3 milioni.
Perseo diversifica ancora di più gli investimenti. Adesso nel portafoglio della finanziaria promossa da Fondazione Crt (49%), Generali (24.6% ), Aviva (16,5%), Mediobanca (9,996) e le altre fondazione bancarie piemontesi, oltre allo 0,5% detenuto in Unicredit e all’1,2% del gruppo Sole 24 Ore, spunta 1’66% di DeA Capital.
L’investimento (certificato dalla presenza nel libro soci dell’assemblea del 16 aprile scorso che approvava il bilancio 2007 della finanziaria della De Agostini) è recente e agli attuali valori di mercato si aggira sui 9,3 milioni di euro.

L’acquisto del pacchetto di titoli (oltre 5 milioni di azioni della società d’investimento controllata al 58,3% da B&D Holding, la sapa delle famiglie Boroli e Drago) sarebbe stato effettuato nei primi mesi del 2008. La mossa di Perseo rappresenta un segnale di fiducia nei confronti di una società, DeA Capital, che è emanazione di uno dei principali gruppi industriali del Piemonte, la regione d’appartenenza del veicolo finanziario presieduto da Gian Maria Gros Pietro. L’ingresso nel capitale, al contempo, certifica in qualche modo la vicinanza tra Mediobanca e la famiglia di Novara: la merchant bank di Piazzetta Cuccia è azionista al 4,8% di DeA Capital e con essa condivide l’investimento di maggioranza nella francese Gènerale de Santè (GdS) di Antonino Ligresti. Le famiglie Boroli e Drago, attraverso l’accomandita B&D, sono azionisti di peso nel capitale delle Generali: il loro 4%, accumulato nel corso degli ultimi anni, li rende i primi soci privati del Leone di Trieste. Inoltre Lorenzo Pelliccioli, il numero uno operativo di De Agostini, siede nel consiglio d’amministrazione della compagnia presieduta da Antrtine Bernheim.
Tornando a Perseo, in futuro il veicolo d’investimento d’ispirazione torinese potrebbe accumulare altri pacchetti azionari di DeA Capital e salire oltre la soglia del 2%. La finanziaria del gruppo editoriale di Novara intanto ha deliberato il progetto di riorganizzazione che prevede la costituzione di una newco con capitale sociale di 731,6 milioni di euro (importo sottoscritto integralmente da DeA Capital attraverso il conferimento della lussemburghese DeA Capital Investments). E’ prevista anche la nascita di DeA Capital Sicar, veicolo domiciliato in Lussemburgo nel quale verranno fatte confluire le quote sottoscritte (40 milioni) nei fondi di fondi di Idea Alternative. Inoltre, DeA Capital sta ultimando, insieme con BC Partners, l’ingresso nel capitale di Migros (supermarket): l’operazione verrà perfezionata nei prossimi mesi con il delisting dell’azienda turca. Una mossa del tutto simile a quella condotta sul capitale di Santè Holding, la controllante di GdS che dovrebbe uscire dal listino di Parigi.


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