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A.3. Evoluzione normativa
Molte società del Gruppo svolgono la propria attività in settori
e mercati altamente regolamentati. Eventuali modifiche
o evoluzioni del quadro normativo e regolamentare di
riferimento, tali da condizionare la struttura dei costi e dei
ricavi delle società partecipate o il regime fiscale applicato,
potrebbero generare effetti negativi sui risultati economici del
Gruppo e comportare la necessità di modifica della strategia
del Gruppo stesso.
Per far fronte a tale rischio, il Gruppo ha definito un
processo di costante monitoraggio della normativa di
settore e della sua eventuale evoluzione, anche al fine di
cogliere opportunità di
business
e di recepire, adeguandosi
tempestivamente, eventuali disposizioni modificative del
regime normativo e regolamentare vigente.
A.4. Andamento dei mercati finanziari
La capacità della Società di conseguire gli obiettivi strategici e
gestionali potrebbe dipendere dal contestuale andamento dei
public markets
. Un andamento negativo dei
public markets
potrebbe influire, in generale, sull’andamento del settore
del
Private Equity
, rendendo più complesse le operazioni
di investimento e disinvestimento e, in particolare, sulla
capacità del Gruppo di accrescere il NAV degli investimenti.
Il valore delle partecipazioni detenute direttamente o
indirettamente tramite i fondi in cui la Società ha investito
potrebbe essere influenzato da fattori quali operazioni
comparabili concluse sul mercato, multipli di settore e
volatilità dei mercati.
L’andamento di tali fattori non direttamente controllabili da
parte del Gruppo viene costantemente monitorato al fine di
identificare adeguate strategie di risposta che coinvolgano sia
l’attività di indirizzo della gestione delle società del Gruppo,
sia la strategia di investimento e di valorizzazione degli
asset
detenuti.
A.5. Tassi di cambio
La presenza in portafoglio di investimenti in valute diverse
dall’Euro espone il Gruppo alla variazione dei tassi di cambio
tra le valute.
Una gestione
ad hoc
è riservata all’investimento in Kenan,
il quale, benché effettuato in Euro, ha un “sottostante”
espresso in lire turche. Tenuto conto dell’orizzonte
temporale di medio-lungo termine dell’investimento, si
ritiene che il rendimento atteso sull’investimento sia in
grado di assorbire un’eventuale componente di svalutazione
della moneta sottostante, in linea con le aspettative di
evoluzione della stessa.
A.6. Tassi di interesse
Le operazioni di finanziamento in corso, regolate a tassi
variabili, potrebbero esporre il Gruppo ad un incremento
dei relativi oneri finanziari, nel caso in cui si verificasse un
significativo aumento dei tassi di interesse di riferimento.
DeA Capital S.p.A. ha definito apposite strategie di
copertura del rischio di oscillazione dei tassi di interesse.
Data la copertura parziale del sottostante, la società tratta
contabilmente tali titoli come strumenti speculativi, anche se
sono posti in essere con intento di copertura.
B. Rischi strategici
B.1. Concentrazione del Portafoglio Investimenti
- Private Equity
La strategia di investimento
Private Equity
perseguita dal
Gruppo prevede:
- Investimenti diretti;
- Investimenti indiretti (in fondi).
Nell’ambito di tale indirizzo strategico, la redditività
complessiva del Gruppo potrebbe essere influenzata in modo
significativamente negativo dall’andamento sfavorevole di
uno o pochi investimenti, nell’ipotesi in cui vi sia un non
adeguato livello di diversificazione del rischio, derivante dalla
eccessiva concentrazione dell’attivo investito su un numero
ridotto di
asset
, settori, Paesi, valute, o degli investimenti
indiretti, verso fondi caratterizzati da target di investimento /
tipologie di investimento limitati.
Per far fronte a tali scenari di rischio il Gruppo persegue una
strategia di
asset allocation
finalizzata alla creazione di un
portafoglio bilanciato e con un profilo di rischio moderato,
investendo in settori attraenti e in società con un rapporto
rendimento / rischio attuale e prospettico interessante.
Inoltre, la combinazione di investimenti diretti e indiretti
che, per loro natura, garantiscono un elevato livello
di diversificazione, contribuisce a ridurre il livello di
concentrazione dell’attivo.
B.2. Concentrazione dell’attività di Alternative
Asset Management
Nell’attività di
Alternative Asset Management
, in cui il Gruppo
è attivo attraverso le società IDeA Alternative Investments e
First Atlantic Real Estate Holding, si potrebbero configurare
eventi connessi a situazioni di eccessiva concentrazione,
tali da ostacolare il raggiungimento del livello di rendimento
atteso. Tali eventi potrebbero essere riconducibili a:
• Fondi di
private equity
/ a ritorno assoluto
- concentrazione dell’attività di gestione delle SGR su un
numero limitato di fondi, nel caso in cui uno o più fondi
decidano di revocare il mandato di gestione del proprio
patrimonio;
- concentrazione delle risorse finanziarie dei fondi gestiti
verso un numero limitato di settori e/o aree geografiche,
nel caso di crisi valutarie, sistemiche o settoriali;