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nnuAle Al
31 D
iCembre
2010
63
- per i fondi chiusi, concentrazione del
committment
su
pochi sottoscrittori, a fronte di difficoltà finanziarie della
controparte.
• Fondi immobiliari
- concentrazione degli immobili, presenti nel portafoglio
dei fondi gestiti, in alcune città e/o in limitate tipologie
(direzionale / commerciale), nel caso di crisi del mercato
immobiliare di riferimento;
- concentrazione nei confronti di alcuni
tenant
rilevanti, nel
caso in cui questi recedano dai contratti di locazione, che
potrebbe generare un livello di
vacancy
tale da ridurre i
risultati economici dei fondi e la valutazione degli immobili
gestiti;
- concentrazione della scadenza di numerosi fondi
immobiliari in un arco temporale limitato, con connessa
elevata disponibilità di immobili sul mercato, tale da
generare una diminuzione delle valutazioni degli stessi e
allungare i tempi necessari per la liquidazione.
Per ciascuno degli scenari di rischio evidenziati, il Gruppo
ha definito e implementato opportune strategie di gestione
che investono sia aspetti strategici, sia aspetti operativi e
gestionali, nonché un sistema di monitoraggio del livello di
diversificazione delle attività di AAM.
B.3. Risorse chiave (Governance / Organizzazione)
Il successo del Gruppo DeA Capital dipende in misura
significativa dagli Amministratori Esecutivi e da alcune
figure chiave del
Management
, dalla loro capacità di gestire
efficacemente il
business
e le attività caratteristiche delle
singole società del Gruppo, nonché dalla conoscenza del
mercato e dai rapporti professionali instaurati.
L’interruzione del rapporto di collaborazione con una o
più di tali risorse chiave, senza un’adeguata sostituzione,
nonché l’incapacità di attrarre e trattenere risorse nuove e
qualificate, potrebbe condizionare gli obiettivi di crescita e
avere effetti negativi sulle attività e sui risultati economici e
finanziari del Gruppo.
A mitigazione di tale rischio sono definite politiche di gestione
delle risorse umane, in stretta correlazione con le esigenze
del
business
, e di incentivazione, periodicamente riviste
anche in funzione del contesto macroeconomico generale e
dei risultati conseguiti dal Gruppo.
C. Rischi operativi
C.1. Operazioni di investimento
Le operazioni di investimento effettuate dal Gruppo sono
soggette ai rischi tipici dell’attività di
Private Equity
, quali
quello della corretta valutazione della società target e della
natura delle operazioni concluse, che prevedono l’acquisizione
di partecipazioni strategiche ma non di controllo regolate da
appositi patti parasociali.
Il Gruppo ha implementato un processo strutturato di
due
diligence
sulle società
target
che prevede il coinvolgimento
delle differenti direzioni di Gruppo competenti e l’attenta
definizione di patti parasociali al fine di concludere accordi in
linea con la strategia di investimento e con il profilo di rischio
che il Gruppo ha definito.
C.2. Rispetto dei covenants
Alcune delle operazioni di investimento sono state concluse
sfruttando la leva finanziaria sulle società
target
. Per i
contratti di finanziamento sottoscritti dalle partecipate sono
previsti specifici
covenant
, assistiti da garanzie reali, il cui
mancato rispetto potrebbe rendere necessarie operazioni di
ricapitalizzazione delle società partecipate e comportare un
incremento degli oneri finanziari connessi al rifinanziamento
del debito. Il mancato rispetto dei
covenant
sui finanziamenti
potrebbe comportare effetti negativi oltre che sulla situazione
finanziaria e sull’operatività delle società partecipate, anche
sulla valutazione dell’investimento.
Il Gruppo monitora costantemente i parametri rilevanti di
riferimento per gli obblighi finanziari assunti da parte delle
società partecipate, al fine di identificare tempestivamente
qualsiasi scostamento non atteso.
C.3. Operazioni di disinvestimento
Il Gruppo investe con orizzonti temporali medio / lunghi,
di norma pari a tre-sei anni per gli investimenti mediante
acquisto di partecipazioni dirette in società e sino a dieci anni
per gli investimenti effettuati attraverso fondi.
Nell’arco del periodo di gestione dell’investimento potrebbero
verificarsi situazioni esogene tali da influenzare in modo
significativo i risultati gestionali delle partecipate e, di
conseguenza, la valutazione dell’investimento stesso. Inoltre,
nei casi di co-investimento, potrebbe rivelarsi difficoltosa o
non perseguibile un’attività di indirizzo della gestione della
partecipata e, in ultima analisi, impossibile disporre delle
quote partecipative detenute per la presenza di clausole di
lock-up
.
La strategia di disinvestimento, quindi, potrebbe essere
influenzata negativamente da diversi fattori, alcuni dei quali
non sono prevedibili al momento in cui gli investimenti sono
effettuati. Non vi è, pertanto, garanzia che siano realizzati
i profitti attesi in considerazione dei rischi derivanti dagli
investimenti effettuati.