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B.2. Concentrazione dell’attività di Alternative Asset Management
Nell’attività di
Alternative Asset Management
, in cui il Gruppo è attivo attraverso le società IDeA Alternative Investments e
First Atlantic Real Estate Holding, si potrebbero configurare eventi connessi a situazioni di eccessiva concentrazione, tali da
ostacolare il raggiungimento del livello di rendimento atteso. Tali eventi potrebbero essere riconducibili a:
•
Fondi di
private equity
/ a ritorno assoluto
- concentrazione dell’attività di gestione delle SGR su un numero limitato di fondi, nel caso in cui uno o più fondi decidano di
revocare il mandato di gestione del proprio patrimonio;
- concentrazione delle risorse finanziarie dei fondi gestiti verso un numero limitato di settori e/o aree geografiche, nel caso di
crisi valutarie, sistemiche o settoriali;
- per i fondi chiusi, concentrazione del committment su pochi sottoscrittori, a fronte di difficoltà finanziarie della controparte.
•
Fondi immobiliari
- concentrazione degli immobili, presenti nel portafoglio dei fondi gestiti, in alcune città e/o in limitate tipologie (direzionale /
commerciale), nel caso di crisi del mercato immobiliare di riferimento;
- concentrazione nei confronti di alcuni
tenant
rilevanti, nel caso in cui questi recedano dai contratti di locazione, che
potrebbe generare un livello di
vacancy
tale da ridurre i risultati economici dei fondi e la valutazione degli immobili gestiti;
- concentrazione della scadenza di numerosi fondi immobiliari in un arco temporale limitato, con connessa elevata
disponibilità di immobili sul mercato, tale da generare una diminuzione delle valutazioni degli stessi e allungare i tempi
necessari per la liquidazione.
Per ciascuno degli scenari di rischio evidenziati, il Gruppo ha definito e implementato opportune strategie di gestione
che investono sia aspetti strategici, sia aspetti operativi e gestionali, nonché un sistema di monitoraggio del livello di
diversificazione delle attività di AAM.
B.3. Risorse chiave (Governance / Organizzazione)
Il successo del Gruppo DeA Capital dipende in misura significativa dagli Amministratori Esecutivi e da alcune figure chiave
del
Management
, dalla loro capacità di gestire efficacemente il business e le attività caratteristiche delle singole società del
Gruppo, nonché dalla conoscenza del mercato e dai rapporti professionali instaurati.
L’interruzione del rapporto di collaborazione con una o più di tali risorse chiave, senza un’adeguata sostituzione, nonché
l’incapacità di attrarre e trattenere risorse nuove e qualificate, potrebbe condizionare gli obiettivi di crescita e avere effetti
negativi sulle attività e sui risultati economici e finanziari del Gruppo.
A mitigazione di tale rischio sono definite politiche di gestione delle risorse umane, in stretta correlazione con le esigenze del
business, e di incentivazione, periodicamente riviste anche in funzione del contesto macroeconomico generale e dei risultati
conseguiti dal Gruppo.
C. Rischi operativi
C.1. Operazioni di investimento
Le operazioni di investimento effettuate dal Gruppo sono soggette ai rischi tipici dell’attività di
Private Equity
, quali quello della
corretta valutazione della società
target
e della natura delle operazioni concluse, che prevedono l’acquisizione di partecipazioni
strategiche ma non di controllo regolate da appositi patti parasociali.
Il Gruppo ha implementato un processo strutturato di due diligence sulle società target che prevede il coinvolgimento delle
differenti direzioni di Gruppo competenti e l’attenta definizione di patti parasociali al fine di concludere accordi in linea con la
strategia di investimento e con il profilo di rischio che il Gruppo ha definito.
C.2. Rispetto dei covenants
Alcune delle operazioni di investimento sono state concluse sfruttando la leva finanziaria sulle società
target
. Per i contratti di
finanziamento sottoscritti dalle partecipate sono previsti specifici covenant, assistiti da garanzie reali, il cui mancato rispetto
potrebbe rendere necessarie operazioni di ricapitalizzazione delle società partecipate e comportare un incremento degli oneri
finanziari connessi al rifinanziamento del debito. Il mancato rispetto dei
covenant
sui finanziamenti potrebbe comportare effetti
negativi oltre che sulla situazione finanziaria e sull’operatività delle società partecipate, anche sulla valutazione dell’investimento.