DeA Capital - Bilancio 2010 - page 157

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C. Cambiamenti di principi contabili ed errori
I principi contabili sono modificati da un esercizio all’altro solo se il cambiamento è richiesto da un Principio o se contribuisce a
fornire informazioni maggiormente attendibili e rilevanti degli effetti delle operazioni compiute sulla situazione patrimoniale, sul
risultato economico e sui flussi finanziari della Società.
I cambiamenti di principi contabili sono contabilizzati retrospetticamente con imputazione dell’effetto a patrimonio netto del
primo degli esercizi presentati. L’informazione comparativa è adattata conformemente. L’approccio prospettico è effettuato
solo quando risulta impraticabile ricostruire l’informativa comparativa. L’applicazione di un principio contabile nuovo o
modificato è rilevata come richiesto dal principio stesso; se il principio non disciplina le modalità di transizione il cambiamento
è contabilizzato secondo il metodo retrospettivo, o se impraticabile, prospettico.
Nel caso di errori rilevanti si applica lo stesso trattamento previsto per i cambiamenti nei principi contabili. Nel caso di errori
non rilevanti la contabilizzatone è effettuata a Conto Economico nel periodo in cui l’errore è rilevato.
D. Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione del Bilancio
La direzione aziendale deve formulare valutazioni, stime e ipotesi che influenzano l’applicazione dei principi contabili e
gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati in bilancio. Le stime e le relative ipotesi si basano su
esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie e sono state adottate per stimare il valore
contabile delle attività e delle passività che non è facilmente desumibile da altre fonti.
Tali stime e ipotesi sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni derivanti dalle revisioni delle stime contabili vengono
rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata qualora le stesse interessino solo quel periodo. Nel caso in cui la
revisione interessi periodi sia correnti che futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata e nei
relativi periodi futuri.
Gli aggregati di bilancio sono iscritti e valutati secondo i criteri di valutazione sopra descritti. L’applicazione di tali criteri
comporta talora l’adozione di stime in grado di incidere anche significativamente i valori iscritti in bilancio. Le stime e le
relative ipotesi si basano su esperienze pregresse e su fattori considerati ragionevoli, nella fattispecie sono state adottate per
stimare il valore contabile delle attività e delle passività non facilmente desumibile da altre fonti. Tuttavia, trattandosi di stime,
non necessariamente i risultati ottenuti sono da considerarsi univoci.
Nel ribadire che l’impiego di stime ragionevoli è parte essenziale della predisposizione del bilancio, si segnalano di seguito le
voci di bilancio in cui ne è più significativo l’utilizzo:
• valutazione di attività finanziarie non quotate su mercati attivi;
• valutazione di attività finanziarie quotate su mercati attivi ma caratterizzate da illiquidità sul mercato di riferimento;
• valutazione delle partecipazioni.
Il processo sopra descritto è reso particolarmente complicato dell’attuale contesto macroeconomico e di mercato e
caratterizzato da inconsueti livelli di volatilità riscontabili sulle principali grandezze finanziarie, rilevanti ai fini delle suddette
valutazioni.
Una stima può essere rettificata a seguito dei mutamenti nelle circostanze sulle quali la stessa si era basata o a seguito di
nuove informazioni; l’eventuale mutamento della stima è applicato prospetticamente e genera un impatto sul conto economico
dell’esercizio in cui avviene il cambiamento ed, eventualmente, su quello degli esercizi successivi.
Come già evidenziato in precedenza, una parte significativa delle attività esposte nel Bilancio d’Esercizio di DeA Capital
S.p.A. è rappresentata da investimenti finanziari non quotati. Detti investimenti sono valutati al
fair value
determinato dagli
amministratori in base al proprio miglior giudizio e apprezzamento, utilizzando le conoscenze e le evidenze disponibili alla data
di redazione del Bilancio d’Esercizio. Tuttavia, a causa delle oggettive difficoltà di valutazione e della mancanza di un mercato
attivo, i valori attribuiti a tali investimenti potrebbero divergere, anche significativamente, da quelli che potrebbero essere
ottenuti in caso di realizzo.
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