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31 D
iCembre
2010
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• se esistono transazioni su strumenti finanziari simili, queste possono essere utilizzate per determinare il
fair value
, previa
verifica della raffrontabilità (in funzione di tipologia di
business
, dimensioni, mercato geografico, ecc.) tra lo strumento per il
quale sono state riscontrate transazioni e lo strumento da valutare;
• se non esistono prezzi rilevabili su mercati attivi il
fair value
deve essere determinato sulla base di modelli valutativi che
tengano conto di tutti i fattori che i partecipanti al mercato considererebbero nel fissare un prezzo.
Tuttavia, a causa delle oggettive difficoltà di valutazione e della mancanza di un mercato liquido, i valori attribuiti a tali attività
potrebbero divergere, anche significativamente, da quelli che potrebbero essere ottenuti in caso di realizzo.
Gli investimenti diretti in società non collegate né controllate e in fondi sono classificati come attività finanziarie disponibili per
la vendita
(Available for Sale)
, inizialmente rilevati al
fair value
della data di iscrizione iniziale. Queste attività sono, ad ogni
predisposizione di bilancio, anche intermedio, valutate al “
fair value
”.
Gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione al
fair value
sono rilevate in apposita riserva di patrimonio netto, denominata
“riserva di
fair value
”, fino a quando l’investimento è venduto o altrimenti ceduto, o fino a quando sia effettuato un
“impairment”
(svalutazione per perdita di valore), nei quali casi l’utile o la perdita in precedenza registrati tra la riserva di
fair
value
è rilevata a conto economico del periodo.
Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale (IAS 34) viene effettuata la verifica dell’esistenza di obiettive evidenze
di riduzione di valore in seguito a uno o più eventi che si sono verificati dopo la rilevazione iniziale dell’attività e tale evento (o
eventi) ha un impatto sui flussi finanziari stimati dell’attività finanziaria stessa.
Per gli strumenti rappresentativi di capitale una diminuzione significativa o prolungata di
fair value
al di sotto del suo costo è
considerata come un’evidenza obiettiva di riduzione di valore.
I principi contabili internazionali, pur introducendo un importante ed imprescindibile riferimento a paramentri di natura
quantitativa, non disciplinano i limiti quantitativi per definire quando una perdita è significativa o prolungata.
Il Gruppo DeA Capital si è dotato pertanto di un’
accounting policy
che definisce i suddetti parametri. In particolare con riferimento
alla “significatività” si è in presenza di un’ obiettiva riduzione di valore quando la riduzione di
fair value
rispetto al costo storico
risulta superiore al 35%. In questo caso si procede, senza ulteriori analisi, alla contabilizzazione dell’
impairment
a conto economico.
Con riferimento alla durata della riduzione di valore, questa è definita come prolungata quando la riduzione di
fair value
rispetto al costo storico perduri continuativamente per un periodo superiore ai 24 mesi. Al superamento del 24° mese si
procede, senza ulteriori analisi, alla contabilizzazione dell’
impairment
a conto economico.
Imprese collegate
Si tratta di imprese nelle quali il Gruppo detiene almeno il 20% dei diritti di voto ovvero esercita un’influenza notevole, ma
non il controllo o il controllo congiunto, sulle politiche sia finanziarie, sia operative. Il bilancio consolidato include la quota di
pertinenza del Gruppo dei risultati delle collegate, contabilizzata secondo il metodo del patrimonio netto, a partire dalla data in
cui inizia l’influenza notevole e fino al momento in cui tale influenza notevole cessa di esistere.
Nell’ipotesi in cui la quota di pertinenza del Gruppo nelle perdite della collegata ecceda il valore contabile della partecipazione
in bilancio, si procede all’azzeramento del valore contabile della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite non viene
rilevata, ad eccezione e nella misura in cui il Gruppo abbia l’obbligo di risponderne.
All’atto dell’acquisizione della partecipazione, qualsiasi differenza tra il costo della partecipazione e la quota di interessenza
del partecipante nel
fair value
netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili della collegata è contabilizzato
secondo quanto previsto dall’IFRS 3, ovvero l’eventuale avviamento è incluso nel valore contabile della partecipazione.
Come disciplinato dallo IAS 28.33, dato che l’avviamento incluso nel valore contabile di una partecipazione in una
collegata non è rilevato separatamente, questo non viene sottoposto separatamente alla verifica della riduzione di valore,
nell’applicazione delle disposizioni di cui allo IAS 36 (Riduzione di valore delle attività). L’intero valore contabile della
partecipazione, invece, è sottoposto alla verifica della riduzione di valore ai sensi dello IAS 36, tramite il confronto tra il
suo valore recuperabile (il più elevato tra il valore d’uso e il
fair value
al netto dei costi di vendita) e il suo valore contabile,
ogniqualvolta si sia in presenza di evidenze indicanti la possibile riduzione di valore della partecipazione, così come stabilito
dallo IAS 28.31.