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31 D
iCembre
2010
95
ATTIVITÀ NON CORRENTI
1 – Immobilizzazioni
1a – Avviamento
L’avviamento e la relativa movimentazione sono indicati nel seguente prospetto:
(Dati in migliaia di Euro)
Saldo al
1.1.2010 Acquisizioni
Decrementi
Impairment
Saldo al
31.12.2010
Avviamento
74.360
0
(2.604)
0
71.756
La voce pari a 71.756 migliaia di Euro (74.360 migliaia di Euro a fine 2009) si riferisce all’avviamento contabilizzato per:
• l’acquisizione, avvenuta nell’esercizio 2009, della quota di controllo del 65% di FARE NPL;
• l’acquisizione, avvenuta nell’esercizio 2008, della quota di controllo del 70% di FARE Holding;
• la contabilizzazione delle opzioni relative alla quota di minoranza residua (pari al 30%) di FARE Holding.
Nell’ambito del contratto di acquisizione di FARE Holding le parti hanno determinato contrattualmente le opzioni di acquisto
e di vendita incrociate sul residuo 30% del capitale di FARE Holding, esercitabili nei 60 giorni successivi alla scadenza del 5°
anniversario dalla data del
Closing
(12 dicembre 2008), rispettivamente da DeA Capital e dal venditore a valori di mercato.
In accordo con i criteri di valutazione adottati da DeA Capital, il patrimonio netto di terzi è stato stornato e riclassificato come
passività finanziaria al suo
fair value
. La differenza tra la passività finanziaria a
fair value
e la quota di terzi stornata alla
data di bilancio è contabilizzata come un’acquisizione di quote di minoranza e rilevata nella voce “Avviamento”. La passività
finanziaria include la quota di utili di terzi al 31 dicembre 2010.
Le rettifiche al valore iniziale dell’avviamento sono state pari a 2.604 migliaia di Euro e si riferiscono alla riduzione della
componente di prezzo connessa al riconoscimento del venditore di un
earn-out
collegato alla
performance
attesa nei prossimi
anni dia alcuni fondi gestiti da FARE SGR.
Verifica sulla perdita di valore dell’avviamento
Ai sensi dello IAS 36 l’avviamento non è soggetto ad ammortamento ed è sottoposto almeno annualmente a verifica per
perdita di valore.
Di seguito sono evidenziate le principali ipotesi utilizzate nel calcolo dell’
impairment test
e le relative risultanze.
Per effettuare la verifica sulla perdita di valore dell’avviamento delle
Cash Generating Unit
(CGU) il Gruppo DeA Capital alloca
l’avviamento stesso alle CGU identificate rispettivamente nel Gruppo FARE Holding (gestione di fondi immobiliari e servizi accessori)
e nel Gruppo IDeA Alternative Investments (gestione di fondi di
private equity
), che rappresentano il livello minimo con cui il
Gruppo DeA Capital monitora le attività ai fini del controllo direzionale, coerentemente con la visione strategica di DeA Capital.
Nel caso di CGU controllate in forma non totalitaria l’avviamento è stato riespresso su base figurativa, includendo anche
l’avviamento di pertinenza dei terzi attraverso un processo c.d. di
grossing up
.
Il valore contabile della CGU è calcolato in maniera coerente con il criterio con cui è determinato il valore recuperabile della
CGU stessa.
La verifica consiste nel mettere a confronto il valore recuperabile
(recoverable amount)
di ogni CGU con il valore di carico
(carrying amount)
dell’avviamento e delle altre attività attribuibili a ciascuna CGU.
L’
impairment test
sulla CGU FARE Holding è stato condotto determinando il valore in uso inteso come valore attuale dei flussi
di dividendi (metodologia del
dividend discount model
,
“DDM”
) attesi nell’arco temporale 2011-2013 dalle diverse società
appartenenti al Gruppo FARE Holding (approccio
sum of the parts
).
I suddetti flussi sono stati determinati attraverso una serie di assunzioni, inclusa la stima dei futuri incrementi di fatturato,
effettuata sulla base dell’evoluzione prevista delle masse gestite, dell’EBITDA e del reddito netto.
Tali assunzioni sono state basate su un costo medio ponderato del capitale del 12,0% per FARE SGR e del 14,0% per le altre
società del gruppo, integrate da un
terminal value
basato su un’ipotesi di crescita attestata al +2,0%.